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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1991»--Id 3781286907.

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PAGINA 5 [...] Jugoslavia [...] 7 LUGLIO [...] rumore dei carri [...] le scene da retrovia [...] trai soldati alla [...] pianto delle madri. Umori, sensazioni, impressióni e [...] capitale della Jugoslavia che fu. ///
[...] ///
[...] paure, antichissimi rancori e [...] riemergendo, come la nebbia dalle acque del Danubio, [...] spari e i morti tra i boschi [...] Slovenia. Per banale che possa [...] può fare a me-. In certi momenti, la sensazione [...] quella di rileggere una vecchia collezione di giornali con [...] titoli che raccontano del dramma serbo, della [...] dei profughi, di [...] di [...] che apre le vie della [...] guerra [...] con il crollo [...] e la scomparsa [...] governo». Parlavano, in quei giorni, [...] Germania e [...] e ancora oggi prendono [...] come scrive qualcuno, soffiano sul fuoco. Ma questa volta, si [...] democratici, membri della Cee che dalla storia [...] mondiale, [...] imparato qualcosa, sanno, capiscono [...] certo intenzione di «far politica con le [...]. Di un mondo diverso, [...]. E per [...] cosi diverso, anche i [...] da sempre lungo il Danubio, hanno pagato [...] sangue e di sofferenze. Ma [...] i fantasmi, contano e i [...] hanno un senso. Tutte le ombre, in verità, [...] sono mai state definitivamente fugate. ///
[...] ///
Lo dimostrano, appunto, i [...] giorni. Era dal 1945 che, [...] Belgrado, non si sentiva lo sferragliare dei [...]. E tutti, con [...] imbambolata e il viso [...] notte, alla Stazione centrale, [...] con la Croce rossa issate sopra il [...] e controllo dei soldati che tornavano, impauriti [...] Lubiana. Anche tutti quei ragazzi, [...] e con [...] smarrita, scendevano dal treno [...] nelle braccia delle mamme, dei fratelli e [...] le lacrime agli occhi. Sono state scene da [...] i nonni e i padri hanno conosciuto [...] Capo [...] da [...] a Berlino, da Belgra-do. Perché? [...] Che cosa [...] Perché ci hanno sparato, feriti, uccisi e umiliati? Gli [...] quei ragazzi sembravano [...] a tutti, senza trovare [...] convincenti. Che cos'è questa strana [...] del 1991 felice ed [...] opulenta? Sono tornate le om-bre e i [...] etnici, delle «piccole patrie», del razzismo e [...]. SI, sono tornate. Forse niente era stato [...] qualcuno aveva soltanto messo un grande coperchio [...] balcanica che ora è tornata di nuovo [...]. Quella stazione ferroviaria, la [...] toccata agli inizi del secolo, dal lussuoso [...] notte, offriva mille spunti [...] faceva riaffiorare dì nuovo, seguendo con gli [...] la mente quel precipitarsi di binari e [...] soldati serbi che rientravano da Lubiana, nomi [...] ai quali, per anni, era stata legata [...] milioni di uomini: la verde [...] -111 governo della «Sublime Porta» [...]. E ancora Sofia e Atene. E poi i nazisti [...] negli anni più vicini a noi, con [...] patriottica» del [...] Tito e dei suoi [...] battaglie contro gli «ustascia» insieme ai partigiani [...] settembre, sulle montagne e le spiagge della Dalmazia. Città celeberrime, nomi consegnati [...] diverse che però sembravano [...] trovato una strada per [...] cercare di vivere in pace. Ora,, invece, la fragile [...] di Tito sta andando in pezzi. [...] della brutta e polverosa [...] in mezzo ai [...] che han-. Il ritorno dei [...] comunque un oggi, [...] subito, che somiglia tanto, [...] passato che si pensava fosse stato gettato [...]. Invece, tutto è di [...]. I soldati, si vedono [...] dopo [...] il [...] dei «prigionieri» anche, ed [...] «modernità». I giornali, per pagine [...] parlano che di profughi, di scontri, del [...] di questo o quei villaggio, della [...] Serbia», dei diritti umani [...] e gli sloveni non stanno rispettando, di [...] albanesi alla frontiera, di richieste di garanzie [...] governo bulgaro, delle «manovre» politiche [...] e della Germania, della [...] e infida degli italiani». A destra, un soldato Iugoslavo [...] sulla strada del villaggio [...] confine serbocroato Ombre e [...] ombre e paure per un futuro ancora [...]. Come ha vissuto Belgrado [...] ultime due . Non accadeva più dalla [...] guerra mondiale. E dalla fine della [...] era più accaduto che qualcuno sistemasse alla Stazione [...] bandiere della Crocè rossa per segnalare uri [...] per soldati feriti o «prigionieri»! Le notizie si accavallano, [...] enfatizzate. Anche a livello federale [...] regionale, è in atto [...] guerra di nervi con [...] è ormai di [...] in tutto il mondo, [...] comunicazione di massa. I belgradesi partecipano, hanno [...] di mille timori e giurano e spergiurano [...] po' di giorni sarà «attaccata» la Croazia [...] conti una volta per tutte». I giornali vanno a [...] no tiene spente radio e televisione troppo [...]. Eppure, in mezzo al [...] Infernale, [...] gente passeggia tranquilla nel vecchio centro della [...] ai tavoli delle gelaterie, mangia a sazietà [...] se non i soldi in tasca), si [...] in ferie, ascolta buona musica, legge attentamente [...] della nuova moda italiana [...] si arrabbia, e partecipa. Quella contro gli sloveni [...]. ///
[...] ///
E il soldatino che [...] si avvia subito dopo verso la puttana [...] che aspetta [...]. ///
[...] ///
Tutto è sempre come [...]. Come non ricordare la [...] raffronti e paragoni? [...] giorno, nel centro della [...] sulla vetrina di un [...] comparso un cartello scritto a pennarello e [...] sono subito fermati e [...]. Diceva: «Noi vendevamo merce [...]. Che brivido: ricordava, pari [...] affissi sulle vetrine dei negozi durante il [...] nazismo. I più vecchi li [...] «Questo è un negozio ariano». Le incredibili mamme slave. Hanno stupito tutta [...]. Proprio come le madri [...] alla dro-ga. Nei giorni più drammatici [...] morti, [...] a Belgrado, hanno invaso [...] Parlamento [...] suon di ceffoni e, urlando come ossesse, [...] nessun figlio serbo fosse mandato ancora a [...] la Slovenia né per la [...]. Quelle donne pacifiste Il [...] chiedere permesso a nessuno, hanno noleggiato alcuni [...] sono precipitate a l-ubiana per cercare i [...] e nelle caserme. Hanno tentato in tutti [...] via, alcune, che si [...] grandi fagotti con gli abiti civili, ci [...]. Sicuramente, sempre loro, avranno [...] figli di raccontare agli ufficiali di essere [...] o di [...] perso il contatto con [...]. [...] per [...] cóntro eventuali accuse di diserzione. Le mamme slovene hanno [...] cosa a Lubiana e nei dintorni ed [...] giorni, tutto un incrociarsi di lacrime e [...] richiami e di grida. SI, voci fondate dicono [...] dalle diverse [...] militari dell'esercito confederale, ma [...] territoriali slovene, sono state molte. Le mamme non hanno [...]. I giornali continuano a [...] queste donne che reggono grandi cartelli davanti [...] varie repubbliche. In uno degli ultimi che [...] visto [...] scritto: «Generali [...] subito i nostri figli». Il «movimento» delle mamme [...] non è niente di organizzato. È solo la voglia [...] paura per la vita dei [...] di [...] pagato altissimi prezzi per [...] ragazzi e il rifiutò totale del massacro. Da queste parti, le [...] hanno lasciato segni indelebili su diverse generazioni. ///
[...] ///
C'è voluta una grande [...] la sala dove si svolgevano le prove. Ordina e interrompe senza [...]. Sul pianoforte, quando arriva, [...] pacco di giornali con le tragiche notizie [...] Slovenia e in Croazia. [...] sera, per ben due [...] dove lavorano centinaia eli giornalisti provenienti da [...] mondo, è stato latto sgombrare. Motivo: anche a. Belgrado, come in molte [...] è iniziata la sequela delle telefonate di [...] di omonimi terroristi. Insomma, [...] la bomba, [...]. Dunque, tutti via di [...]. Poi gli artificieri, la [...] conclusione che non [...] un bel niente. In queste ore, a [...] lui, tutto serve. Ovviamente per creare un [...] e di tensione. Ripetitivo e urlato a [...] di scalmanati, ogni seni, [...] regnante di Serbia, risuona nella [...] ma piazza della Repubblica [...] seduta ai tavolini dei caffè. Nessuno alza neanche la [...] a farsi i fatti propri. I monarchici, comunque, sono [...]. Questa volta no. Finalmente qualcosa di nuovo e [...] mai visto prima. Voci di guerra, rientro [...] feriti, titoli a tutta pagina dei giornali. Ma niente, ogni sera, ferma [...] corale di Belgrado. A due passi dal [...] piano di un vecchissimo palazzo dalla facciata [...] di ragazzi e ragazze cantano, provano e [...] gran daffare per ore. È un coro bellissimo. A volte modula struggenti [...] richiamano [...] storie della gente di [...] e di Pan-nonia. Con il rovere di [...] ci raccontano orgogliosi, furono [...] pali sui quali sorse la serenissima e [...] Venezia. Altre volte, il coro [...] con i classici. Dalle finestre aperte, tutte [...] e invadono la strada cacciando via perfino [...] Le bandiere dei nostalgici Sventolano le vecchie bandiere [...] di casa [...] e distribuiscono manifestini. Dicono: «Basta con [...] dei partiti. Ci vuole un capo [...]. Facciamo tornare il figlio [...] Alessandra e i nostri problemi saranno risolti». Parlano e tengono comizi [...] monumento ad uno dei principi di casa [...] vecchio museo cittadino, dalla splendida facciata austro-ungarica, [...] ne del Teatro Nazionale. È, pari pari, un [...] Parigi, quella avveniristica e futuribile voluta da [...]. Anche altri modernissimi alberghi sono [...] costruiti in «stile parigino». C'è infatti un antico [...] Francia e la Serbia e molti non [...]. I monarchici, naturalmente, ce [...] quelle nuove c ostruzioni. Sulla grande e bella [...] al Parco [...] laddove si mescolano le [...] Sava e del Danubio, tutti i giorni, [...] di fronte [...] vengono sistemati molti banchetti [...]. Ma, segno dei tempi, [...] soliti braccialetti e le solite spille, ma [...] viso da bambino [...] re serbo, simboli della [...] con marce militari e borchie con teschi [...]. Un armamentario terrificante. Inoltre, ancora come in [...] Repubblica, vengono venduti pacchi di riviste e giornali [...]. [...] banchetto, invece, ha soltanto [...] con un c [...] che dice: «Fratelli, aiutate [...] che sono scappati dalla paura e dal [...]. Già, i palazzi e [...] d: Belgrado. Dei legami degli architetti [...] Francia abbiamo già. [...] sede della municipalità, però, [...] piccolo e delizioso ex Palazzo Reale che [...]. Anonimi e terrificanti sono, [...] serie di palazzi governativi «senza arte né [...] dice in Toscana. Esempio massimo di sfarzo [...] è la grande costruzione sede del governo [...] via Lenin, assomiglia, come una goccia d'acqua, [...] Palazzo [...] del [...] zona [...] di Berlino. In questi giorni, i dirigenti [...] hanno tenuto [...] bestione, una serie di incontri [...] i giornalisti. Tutti hanno così avuto [...] alcune delle grandi [...] gli atrii giganteschi e [...] di marmo e del tutto spropositate. Al primo piano, [...] ri enorme mosaico rappresenta [...] Jugoslavia con bandiere e tenute [...]. Sotto, sul piedistallo, c'è una [...]. Quel mosaico, forse, ha [...] soltanto uno dei sogni del vecchio maresciallo. Insomma, [...] splendida e generosa utopia. Ora, come si sa, [...] che sta crollando. In altre stanze, si [...] quadri con scene di guerra, dipinte nel [...]. I ritratti di Tito [...]. Uno in particolare si [...] in ogni palazzo governativo. Voci e venti di [...] le mamme con i bambini, : fidanzati, [...] pensionati, continuano a [...] amare nei parchi e [...] il Danubio. Un ferroviere gigantesco ci [...] sera: [...] giornalista italiano, prega per [...]. Ho tre figli e [...] morire né per gli sloveni né per [...] Jugoslavia. ///
[...] ///
Mi chiamo Branco [...]. ///
[...] ///
Mi chiamo Branco [...].

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

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Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .