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Chiamata a decorare chiese [...] immagini sacre, assolse a questo compito con [...] monumentalità ereditato dalla precedente arte [...] e in più vi [...] un soffio umano appassionato e intimamente drammatico, [...] della nuova società che si era andata [...] dei reggimenti comunali. Questo rinnovamento avvenne soprattutto, [...] esclusivamente, in Toscana, dove a Firenze e [...] Siena [...] scuole di pittura gloriose, diverse nei modi [...] e quasi impersonanti dite diverse concezioni della [...] tutta energia plastica e [...] raffinatezza decorativa e gusto del bel colore, [...]. Un genio emerse su tutti, Giotto, la cui [...] trova rari riscontri [...] di tutti i tempi. [...] a Firenze forse [...] 1266 (intorno alla [...] infanzia si formarono molte [...] già in possesso [...] modo proprio di sentire, [...] adeguati per esprìmere quello che sentiva, nella [...] lui a noi nota: il grande ciclo [...] S. Francesco nella chiesa superiore di Assisi, iniziato [...] il \1297. Si possono ricostruire gli elementi [...] debbono [...] contribuito alla [...] formazione : Cimabue, Pietro Cavallini [...] la tradizione dei mosaicisti romani. Ma il linguaggio di Giotto [...] tutto nuovo, in grazia della potenza, [...] di sentimento che egli [...]. Ciò che colpisce osservando [...] S. Francesco è anzitutto la [...] facilità di creare una scena, rappresentare un [...] momento più saliente, [...] nei suoi elementi essenziali, [...] parli subito e con chiara efficacia a [...]. Il senso [...] il senso del dramma, è [...] prima qualità [...] giottesca. La seconda virtù, collegata [...] che hanno le cose [...] che partecipano [...]. [...] dà loro una corposità, una [...] fisica da cui ci provengono sensazioni immediate e forti. Constatiamo il loro rilievo, [...] occupano, il peso del gesto che compiono, [...] la loro realtà, anche se questa realtà [...] naturalistica, ma [...]. Francesco risuscita una donna [...] e del sentimento. [...] irreale e mistica dei bizantini, Giotto oppone questa [...] astrazione realistica, frutto [...] sentimento non più teologicamente religioso, [...] personale, umano. Il suo S. Francesco non è già un [...] del Paradiso, ma un eroe della terra, che porta [...] mezzo agli uomini il suo [...] la [...] comprensione, quel fascino che gli [...] dalla [...] interiore [...] morale. I caratteri fondamentali di questa [...] visione: senso del dramma, evidenza plastica delle fórme, accompagnano [...] la [...] attività. [...] solo i mezzi tecnici. [...] dominio della linea e [...] affreschi di Assisi [...] a [...] varietà di note coloristiche [...] Cappella degli Scrovegni a Padova (1303-1305). Vi si narra la [...] Cristo, come da secoli oramai era in uso [...] dei fedeli,, sulle pareti delle chiese. Ma Giotto non vuole [...] cerca piuttosto di [...] sottoponendo loro, attraverso il [...] Cristo, un quadro che comprende tutti i [...] e agire. Giacché il suo Cristo [...] nella luce inaccessibile della divinità, ma vive [...] uomini, in mezzo alle loro passioni, fatto [...] di amore [...] odio, ai quali risponde [...] Superiore a [...] sono anch'essi umani nella [...] nella spiritualità che li illumina, e [...] più umani nella tragedia [...]. Immagini e personaggi si [...] sequenza che ricompone tutto il ciclo della [...]. Più che figure sono [...] portati al massimo della loro espressività. E tutto questo è [...] plastici sommari, ma di potente capacità costruttiva. Lo spazio è definito [...] a contenere [...] questa si svolge con [...] e solenne; i corpi grandeggiano; i gesti [...] di [...]. Con il volgere degli [...] poco che è dato di giudicare dagli [...]. Francesco guarisce un ferito [...] S. Croce (1317), il senso drammatico [...] Giotto perde di violenza ma acquista in solennità; e [...] pare fare concessioni a delicatezze decorative del colore e [...] ricerche di luce, questo si riferisce [...] un raffinamento dei mezzi tecnici [...] non a rinuncia [...] concezione [...] che fa centro, come quella [...] suo contemporaneo ed ammiratore Dante, [...] e nella dignità della [...] condizione umana. [...] degli insegnamenti lasciata da Giotto [...] ed estesa a tutta [...] giacché il maestro oltre [...] Firenze, Roma, Assisi e Padova, lavorò anche a Napoli, [...] Bologna, a Milano, a Rimini, I suoi allievi [...] da lui [...] di costruire una scena, [...] pochi tratti sommari una figura, di [...] vita ad un fatto. Un buon numero di [...] di vedere operosi a Firenze e ad Assisi. Essi dimostrano di avere [...] del maestro, ma di [...] lo spirito che la muoveva e giustificava. Mancano del sentimento drammatico [...] matrice di quelle maniere. Non è quindi da [...] loro prende il sopravvento i gusto narrativo [...] pur non sottraendosi [...] di Giotto, accolgano elementi [...] soddisfare a quel gusto da [...] scuola, quella senese. Il vecchio si fermò [...]. Aveva detto al ragazzo [...] lui. Percorse il territorio comune [...]. Poi vide [...] moglie. Poi vide suo figlio [...]. Le prime parole non [...] Raio-la padre seguitava a [...] a Raiola figlio e [...]. Poi smisero, evidentemente [...] stanco di [...] e [...] di piangere. Allora cominciarono a sentire. Era una donna sulla cinquantina, [...] e vigorosa. E se me ne [...] non è stato per mia volontà, ma [...] costretto a scappare. Se fossi stato [...] ora sarei morto : un [...] vivo è sempre migliore di qualsiasi uomo morto, non [...] pare? ». Il vecchio tentò un [...]. Quand'eri giovane hai buttato [...] anni ed adesso che sei vecchio malandato, [...] me. Ora proverai anche te [...] essere senza casa e senza lavoro. Il padrone di casa [...] Via [...] Ponte, per ordine dei fascisti [...] sfrattato, Quei vigliacchi presero [...] i vestiti e le pentole e i [...] tutto giù dalla finestra, La strada era [...] e quasi tutti ridevano, solo qualcuno stava [...] e se ne andava. Restai con tre figli [...] senza niente da met-terci dentro quando [...] trovata. La trovai in campagna, [...] tuo paese. Poi Paolo, il più [...] pugni il figlio dei federale che veniva [...] città a vedere il suo podere. Una sera aspettarono Paolo [...] a bastonate i fascisti del paese, poi [...] del fornaio, un fascistone. Dissero che era morto [...]. I tedeschi mi ammazzarono [...] Sergio. Ora ce ne ho [...] Marco, e forse è meglio così, se tu [...] senza quelle panzane per la testa, tutto [...] successo. Io lavoravo, tu lavoravi, [...] casa, tre figli, eravamo giovani, invece tu [...] tutto, per fare [...] per gridare abbasso questo [...] viva [...] libertà e qualche altra [...]. Ed ora [...] star [...] siamo senza un soldo, io, Marco, [...] moglie ed i suoi tre [...] allo stretto, senza roba da mangiare, senza vestiti, niente [...] niente. Su, prendi la valigia [...]. Ci fu un breve [...]. La moglie del Raiola [...] marito : « Quella donna è più [...] non ha pietà di quel povero [...] che dopo tutto è [...]. Eh sì, non lo [...] i piedi 1 Furba lei! La verrò a prendere [...] un posto per dormire ». Dovrò [...] per un bel pezzo, credo [...]. Si accostò a Marco [...] aperto bocca. /// [...] /// Ciao bel bambino ». Il ragazzo alzò la [...] lui e lo salutò. Degli altri nessuno rispose [...]. Quasi senza [...] arrivò al fiume. Vide [...] parte della riva dei [...] si tolse i pantaloni, le scarpe e [...] si lavò i piedi sudati e stanchi [...] bagno. [...] cosa che vide su [...] dei ragazzi che stavano giocando. /// [...] /// [...] cosa che vide su [...] dei ragazzi che stavano giocando. (0)
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