Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 3773409400.

Arriva il Natale e [...] è giusto che sia di questa stagione, [...] Santo Padre, che si piazza di slancio [...] Ken Follett. Non male come affermazione per [...] Libreria editrice vaticana, che pubblica il libro e compare [...] la prima volta in una classifica di [...]. Terzo posto, tanto per equilibrare [...] bontà del libro papale (e far dimenticare il successo [...] parrocchiale del troppo tenero Jack Frusciante) la seconda prova [...] di Brizzi, che segna [...] del giovanissimo autore bolognese alla [...] dei nipotini [...] meccanica. A sorpresa, infine, compare [...] delle classifiche come Robert [...]. ///
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Per rifarsi le orecchie, tra [...] scampanio papale e lo stridore [...] della prosa [...] converrà gettarsi a corpo morto [...] fondamentale autobiografia (ma pare un romanzo) di Charles Mingus, Peggio di un bastardo (Marcos [...] Marcos, p. Ottimamente curato da Claudio [...] ripercorre in prima persona [...] più grande contrabbassista della storia del jazz, [...] intellettuale e istintivo, dotato di enorme competenza [...] il violoncello) e padre di tutti gli [...] Sessanta e Settanta, che dopo una vita [...] tipo di eccesso si fece cremare in India [...] le ceneri nelle acque del [...]. ///
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Il terzo gemello Mondadori Giovanni Paolo II . Il dono e il [...] Libreria [...]. Bastogne [...] Roberto [...] . Il grido degli [...] Rizzoli Paulo Coelho. Sulle sponde del fiume [...] Bompiani Settimanale di arte [...] cura di Oreste Pivetta. Redazione: Bruno [...] Antonella Fiori, Giorgio [...] VERSO [...]. Scrittori a confronto e una Storia Einaudi In che senso possiamo [...] euro-pei? uomini [...] ragazzi [...] scrittori [...] A un passo da traguardi [...] co-me [...] monetaria -obiettivo perlopiù non sentito [...] fortifican-te ma portatore di ulteriori vincoli e restrizioni per [...] -fino a che punto [...] Europa, rappresenta ancora un luogo [...] dello spirito? quan-to ci sentiamo ancora partecipi di una [...] europea? Sebastiano Vassalli, narratore che da anni segue nei [...] romanzi una ricerca sul carattere nazionale degli italiani, non [...] con altret-tanta convinzione un carattere uni-ficante europeo. Sarebbe più facile unificare [...] o [...] Latina. Ho riflettu-to molto [...] è la nostra pa-tria, al [...] di Europa non mi ha [...] infiammato. Come scrittore tendo a [...] culturali che poi sono quelle che si [...] e ren-dono sempre diversi e diversamen-te tortuosi [...] altri ro-manzieri». A Vassalli, dunque, [...] pia-ce così. Ben vengano indispensabili forme [...] e economica, ma per quello che ri-guarda [...] inutile illudersi: restano le divisioni «anche nel [...] una lingua comune, come ac-cade per la Germania». Di diverso parere sulle [...] è Francesca [...] che propone semmai di [...] più. Ma questo non significa [...] possa realizzare una coesione [...]. Europa come patria comune [...] «Non si tratta di creare [...] tra le varie nazioni [...] le proprie radici nazionali ma creare [...] nella quale si ri-conosca [...] ci ha legato tutti: quella cultura che [...] Grecia e [...] e passan-do attraverso la [...] del lavoro e [...] è arrivata fino a [...]. Una cultu-ra [...] ad esempio, da quella islamica». Per la [...] quindi il proble-ma è [...] giusta co-scienza di questa cultura comune, per [...] e costretti a un unione forzata. Significa creare prospettive per le [...] future che potranno conoscere le varie lingue e [...] meglio [...] di questo sistema». Chi invece [...] sta anco-ra riflettendo è Antonio Tabucchi, [...] il più europeo, per temi e in-teressi [...] suoi libri, dei nostri romanzieri. Un appello del comitato [...] da Parigi per il ri-spetto delle lingue [...] europee. Un appello in cui [...] in costituzione sarà destinata [...] se accettata e vissuta dai popoli e [...] le collettività nazionali, culturali e linguistiche, se [...] esclusivamente come un vasto mercato per prodotti [...] dal livellamento delle diversità. Un appello dove si [...] quando si dice che è drammatico dover [...] cruciali come quella [...] delle lingue sono state [...] di Maastricht e non sono state previste [...] della conferenza intergovernativa attualmente in corso». Per lo scrittore e [...] Emilio Tadini, che riconosce [...] di questi appelli, [...] un rischio enorme nella [...]. E a una fraternità [...] quella della stirpe ma di tutti gli [...]. [...] attenti a non fare [...] patrimonio richiamandoci a miti di fondazione delle [...] la Lega. Il motto dei nazisti, [...] terra e il [...]. Io credo [...] come allargamento di un [...] ristretta in cui si dia meno valore [...] in latino significa nascita, e più valore [...] del pensare alla possibilità di una comunità [...]. Per quello che riguarda [...] culturali Ta-dini fa riferimento alla storia della [...] Europa si è formata attraverso scambi con [...] loro, da [...] a Tiziano». Europeo verace si sente [...] -lo scrittore Raffaele La Capria, pur nella [...] cultura europea ha perso la [...] centralità e oggi «molte [...] sono diventate altrettanto centrali». Essere europei per La Capria [...] rispecchiarsi in vari e diversi aspetti della [...]. A cominciare dalla letteratura [...] Proust [...] so che mi appartiene» -e dai co-muni [...] di civiltà. Si tratta di due [...] anche di due «Europe» che è bene [...] separate. Noi mediterranei abbiamo bisogno [...] la radice nordica per evitare di non [...]. Così come il nord Europa [...] di noi per non avere tentazioni [...]. Chi invece, come scrittore [...] a questa vo-cazione di tipo civile nella [...] valori euro-pei» è Giampiero Comolli. Se in Cina sei [...] Cina [...] basta, in India sei in India e [...] invece il risultato di un incrocio di [...] che tutti i paesi [...] realizzare. Il problema è che oggi [...] è [...] insufficiente, che rischia di appiattirsi [...] paure isolazioniste, dove ognuno difende se stesso». Gli scrittori, secondo Comolli, [...] in prima linea, per lavorare su [...]. Così se per Comolli «la [...] di [...] europea positiva dovrebbe far leva [...] nazionale», Niccolò Ammaniti, [...] scrittore della generazione che ha [...] i modelli culturali soprattutto dalla tv e dal cinema, [...] si sente affatto ragazzo [...]. Con la tv e [...] Internet [...] comunicazioni che vanno oltre i confini continentali. Non mi sento europeo, [...] spirito europeo. Certo mi pare che [...] Londra [...] a Parigi succedano più cose che a Roma [...] semmai che con [...] questa vivacità culturale possa [...]. La cultura greca, [...] arrivano mediati, trasformati. E non so se [...] Peter Hoeg per farmi sentire in con-tatto con [...]. In realtà non [...] una produzio-ne unitaria europea mentre [...] siamo bombardati quoti-dianamente da tutto quello che arriva dagli Usa». Sulla perdita di una centralità [...] rispetto [...] è [...] anche Vincenzo Consolo. Ma la cultura italiana ha [...] avuto [...] di [...]. Siamo stati influen-zati dal [...] dalla filosofia tedesca. Poi sotto il fascismo [...] tentativo di autarchia con la mitizzazione della [...] in retorica della ro-manità. Per contrappasso nel dopoguerra è [...] una [...] fino al punto che si [...] giunti negli ultimi anni a togliere il latino dalle [...]. Per quello che riguarda [...] con il nostro paese spostato sempre di [...] made in Usa e [...] vista come un modello [...] libertà, Consolo ricorda come «i primi a [...] ameri-cani sono stati scrittori [...] di Vittorini e Pavese [...] durante i [...] di governi democristiani si [...] soggezione alla cultura americana come cultura di [...] e al cinema in-nanzitutto». Oggi, per lo scrittore [...] un ul-teriore recupero di identità culturale europea. E questo perchè si tratta [...] una matrice culturale che appartiene a tutta [...]. Così, per [...] con la quale identificare oggi [...] no-stro continente Consolo non ha dubbi: «Riprenderei [...] di Salman Rushdie, quella delle [...] immaginarie: [...] come la nostra patria immaginaria [...]. E nella storia entrò [...] Club Méditerranée A cura di Paul [...] e di Eric [...]. Hobsbawm, compare in libreria il [...] volume della [...] «Storia [...] dedicato [...] contemporanea (p. [...] il repertorio dei temi, [...] una trentina di collaboratori, tra i quali [...] Ira [...] Sidney [...] Olle Krantz, Keith [...] Joseph [...] Laurent [...] Jurgen [...] Giovanni Busino, Alessandro [...] Aldo Agosti, Robert Houston, [...]. La storia contemporanea del [...] trattata nei suoi aspetti politici, economici, industriali, [...] delle classi sociali, militari, artistici, culturali (con [...] territori non tradizionali, come nel saggio di Laurent [...] sul turismo internazionale, «dai [...] Club Méditerranée»), giungendo alla conclusione, sintetizzata [...] di Paul [...] e di Eric Hobsbawm [...] il declino e la contemporanea crescita di [...] nord americana e quella giapponese, conserva il [...] del progresso materiale della produzione e della [...] e perfino di protezione sociale, cioè di [...] del [...]. Tema del convegno: «Conviene [...] tra appuntamento europeo e crisi [...] Stato». Dopo la presentazione di Vittorio Bo, [...] editoriale Einaudi, che illustrerà i criteri e [...] interverranno Michele Battini (Scuola Normale superiore di Pisa), Paul Ginsborg (Università di Firenze), Perry Anderson (University [...] California, Los Angeles), Guido Paduano [...] di Pisa), Giorgio Ruffolo (deputato al Parlamento [...] Marcello De [...] (Università di Roma La Sapienza). I lavori del seminario saranno [...] da una relazione di Massimo [...] in qualità di vicepresidente del Partito del socialismo europeo. Sempre ricchi e protetti Malgrado [...] ci rimane il primato Qual è. Economicamente, se [...] Europea resta -con gli Stati Uniti [...] il Giappone -una delle tre principali concentrazioni [...] rispetto al re-sto del mondo [...] ha chiara-mente subito un [...] proseguire, vista la crescita eco-nomica [...] meridionale e orientale. [...] la maggior parte degli [...] della guerra fredda -una regione con circa [...] abitati -continuano a rappre-sentare la più grande [...] umani che godono del progresso materiale della [...] tecnologia e, pro-babilmente, la popolazione con il [...] complessivo di vita e di protezione sociale. Nello stes-so tempo, insieme [...] Usa, [...] resta la maggiore fonte [...] di gran lunga la più grande concen-trazione [...] scientifica e capacità di ricerca. A [...] i premi Nobel per [...] a non europei e non statunitensi, o [...] ori-gine asiatica, africana o latino americana rappresentano [...] modesta del totale. Lo stesso si dica [...] tecnologiche. Il capitale accumu-lato in passato [...] ancora una rendita cospicua. Tali sono i bene-fici [...]. In politica internazionale però il [...] è stato palese. Le guerre del XX [...] del potere politico di Usa [...] Giappone, hanno distrut-to sia il sistema internazionale di [...] potenze eu-ropee del [...] secolo sia quelle stesse [...]. Al momento in cui [...] Stati europei che si possano considerare attori [...] rilievo sulla scena europea sono la Russia, [...] dallo sfacelo che il crollo del regime [...] dietro di sé, e la Ger-mania. La convergenza degli Stati Europei [...] Europea ha compensato in termini economici [...] dei singoli [...] indipendenti, ma finora non ha [...] un impatto rilevante sul loro peso politico, dato che [...] Europea non possiede né una vera potenza militare né [...] politica estera comune. Comunque per quanto riguar-da [...] re-sta ciò che è [...] più grande concentrazione del tipo di Stato [...] politico speri-mentato per la prima volta in [...] Stati di diritto con governi costituzionali e assemblee [...] suffragio universale con scelta multipartiti-ca. In teoria -anche se [...] nella prassi -questo mo-dello di governo gode [...] mai registrato in preceden-za, almeno a partire [...] gran parte dei regimi comunisti. Tale caratteristica [...] rispecchia la forza delle [...] e, proba-bilmente, un grado di stabilità so-ciale [...] che nel [...] secolo: stabilità che si [...] la temporanea af-fermazione di regimi fascisti, co-munisti [...] genere, in-dotta dai disordini [...] cata-strofica che va dal [...] degli anni Quaranta. Fino a che punto [...] sopravvi-vere al declino economico [...] e alle sue probabili [...] cosa che al mo-mento non si può [...]. [...] parte sarebbe difficile negare [...] e nelle ar-ti così [...] concepite nel [...] secolo [...] abbia perso la preminenza [...] godet-te a partire dalle fine del Medioe-vo, [...] presa a esempio da tutti i paesi [...] e il XX se-colo [...] vita ispi-rati [...]. In effetti [...] europea di quel periodo, compre-se [...] sue istituzioni caratterizzanti e persino i suoi edifici (il [...] il teatro, [...] sinfoni-ca, il romanzo, la biblioteca [...] divenne dappertutto la «cultura mondiale» per le [...] colte dei paesi modernizzati o [...] via di modernizzazione: uno stato di cose che reso [...] Europea la ricerca di una [...] specificamente «europea» tran-ne che attraverso le origini stori-che e [...] tradizione. Gli Usa hanno [...] dominato lo sfruttamento com-merciale [...] arti per il mercato di massa, e [...] le linee di sviluppo in questi campi [...] periodo tra le due guerre; essi non [...] su-premazia nella vecchia produzio-ne [...] a prescindere dai suoi canali di distribuzione [...] delle opere [...]. La situazione è stata [...] da un altro aspetto del-le globalizzazione, vale [...] a livello mondiale del-la lingua inglese come [...] comunicazione verbale e da ultimo elettronica. Ciò ha ine-vitabilmente avuto [...] le lingue parlate nei di-versi Stati nazionali [...] delle cui letterature fu ele-mento di grande [...] della «cultura europea» nel [...] secolo. ///
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Ciò ha ine-vitabilmente avuto [...] le lingue parlate nei di-versi Stati nazionali [...] delle cui letterature fu ele-mento di grande [...] della «cultura europea» nel [...] secolo.