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Nel 1945 in Argentina [...] simile a quello che fu poi il Maggio [...]. Le stesse idee, le stesse [...] ribelliamo contro chi vuole venderci [...] società dei consumi [...] per [...] al [...]. Tutte queste cose noi [...] dette venti anni prima. Dicono che Che Guevara [...] nemico. /// [...] /// Il Che stava dalla [...]. La [...] storia è molto semplice: [...] di fare il servizio militare. Se la polizia [...] preso si sarebbe fatto [...] marina o due [...]. Quando lo stavano per acchiappare [...] stessi [...] protetto. Allora comprò la motocicletta [...] il Cile. Il Che era un [...]. Chi non stava con noi [...] madre. Fu lei la colpevole [...] che gli successe. Il Che non espatriò [...]. /// [...] /// A [...] non era nessuno, era semplicemente [...] ragazzo inquieto». Così don Juan parlava del [...] rivoluzionario [...] Peron Alberto [...] compra il giorna-le [...] di [...] Carlos [...] bianco stile [...]. Quan-do sta a Buenos Aires [...] quattro «quadri», isolati, da [...] dai due al-berghi per [...] teatro Colòn. Cammina a passo di [...] biochimico, grande ballerino di tango, amante delle [...] dice, «anche adesso che ho [...] an-ni». [...] è a Buenos Aires [...] sceneggiatura del film di [...] sul viaggio col suo [...] Er-nesto, [...] a 14 anni quando lui ne aveva [...] scuola del più piccolo dei suoi fratel-li, Tomas. Saluta Gianni Minà (con-sulente [...] il film potrebbe essere [...] e poi, col sottofondo [...] per i lavori di ri-strutturazione in corso, [...] doppia amicizia, con [...]. [...] che cosa pensa di questa [...]. Tutto vero, con alcuni [...]. Per essere un ragazzino di [...] aveva fatto letture inusuali, eccezionali. [...] non gli permetteva di [...] e gli adulti avevano paura che gli [...] gio-cando al football. Io però [...] sem-pre appoggiato [...]. [...] «Ho sempre sognato un viaggio [...] Latina. Lo raccontavo a tutti, [...] ma alla fine [...] che fu disponibile a [...]. [...] ragioni politiche, dovevo lasciare Rosario: [...] trattava di terribili persecu-zioni. Semplicemente mi chiedeva-no di [...] partito al quale non mi volevo legare. Fu un viaggio avventurosissimo. In moto, in ca-mion, [...] aereo in zattera. Quando ci separammo, sei [...] che ci saremmo riu-niti prestissimo. Invece passarono [...]. /// [...] /// [...] «Ernesto ha sempre avuto un [...] forte ma anche una grande sensibilità. Era molto rigido se [...] anche diventare molto amichevole. Molta gente cer-cava di [...] ma ne risultava sempre [...] stereotipata. Durante il viaggio manifestò [...] che sarebbero diventate quelle del Che, per [...] di sopportare le fati-che, il dolore. E poi era testardo: [...] soprattutto aveva una forza di volontà enorme. Se decideva di imparare tutto [...] matematica studiava sedici ore al [...]. Quando seppe della morte [...] Che [...] trovava a Santiago di Cuba, dove era [...] Gue-vara come biochimico alla Facol-tà di medicina. Quale [...] Pensò subito che fosse [...] «Nessuno [...] Cuba credeva alla morte del Che. Così mi mandarono a Caracas, [...] le foto del cadavere. I medici [...] mi [...]. [...] forza, ma non era una [...] mu-scolare, era una forza nervosa. Ab-biamo fatto tantissime volte [...] ci eravamo bagnati nel [...]. /// [...] /// Che cosa conservava delle sue [...] «Ernesto ha sempre pensato che la [...] missione sarebbe finita in Ar-gentina. E poi amava moltissimo [...] nostra bevanda nazionale. Persino nelle fasi più cruente [...] guerriglia a Cuba, dove era [...] procurarsi le erbe per [...] ci sono foto che lo [...]. Questa storia, la [...] quella del Che e [...] latina, poteva [...] Per la quantità di cose [...] mise in piedi la Cia per [...] io credo che quello di Ernesto fosse un pro-getto realizzabile. Restano gli errori commessi [...] da quelli che lo circondavano. Ma continuo a pen-sare [...] responsabile del-la [...] morte resti Regis Debray, [...] ai militari indicando il luogo [...]. [...] di Alberto [...] ma se non fosse stato [...] Debray, tutte le cose sarebbero andate molto diver-samente. [...] «In viaggio con [...] Ernesto» modello economico va [...]. A tutti i livelli. Non solo tra quelli che [...] i militari, ma anche i ranghi inferiori: [...] una mano [...] disoccupata, rimasta senza la-voro dopo [...] golpe militare che adesso sta agendo. La funzione di un [...] un regista che si ritiene impegnato in [...] questa non può più essere quella [...] cinquanta, dei Camus e [...] Sartre. Oggi gli intellettuali sono molto [...]. [...] il punto giusto per intervenire [...] cadere nella frivolezza. E conti-nuare a [...] denunciare [...]. [...] che ha molto apprezza-to [...] su Evita, del re-gista Juan Carlos [...] risposta [...] al dissacrante film di Alan Parker [...] da Madonna, vuol realizzare una pro-duzione austera, [...]. Evita fu un perso-naggio molto [...] -dice -La [...] storia è quella di una [...] che esce da una realtà per poi met-tersi essa [...] alla testa di questa realtà, andando oltre le sue [...] origini. Come si può ridurre tutto [...] raccontando [...] ascesa al potere passando da [...] letto [...] Credo che Alan Parker non [...] mai fatto se si fosse trattato di un uomo. E come uomo ha [...] del moralismo anglosas-sone [...] puritano e sessista. [...] non sa co-me guardare una [...] non può [...]. Così, per il regista [...] produzione ameri-cana potrebbe capire e raccontare un [...] Ernesto Guevara. Il «Che» popolare e [...] «giovane idealista», di cui parlava anche Peròn. Fece [...] quando si è giovani [...] essere coerenti coi propri ideali per sempre. Il suo esempio rompe [...] tradizioni, in un epoca, quella di oggi, [...] gente non è fedele nemmeno con quello [...] giorno prima. /// [...] /// Il suo esempio rompe [...] tradizioni, in un epoca, quella di oggi, [...] gente non è fedele nemmeno con quello [...] giorno prima. (0)
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