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Eddie Murphy e il successo [...] «Professore matto» «Volgare? Forse sì ma faccio ridere» [...] moderato [...] ANGELES. È il più grande [...] Ri-chard [...]. È un [...] nato, oltre che [...] di colore più po-polare che Hollywood abbia mai avuto (il suo cachet si aggira sui [...] milioni di dollari). I perso-naggi che ha [...] Night Live sono ormai [...]. I suoi primi dodici [...] più di un miliar-do di dollari al [...]. Eppure, quando la [...] annunciò più di un [...] Eddie Murphy sareb-be stato protagonista del remake [...] Professore [...] uno dei ca-valli di battaglia di Jerry Lewis, [...] lasciò Hollywood [...] dopo il successo dei [...] 48 ore a Beverly Hills [...] il pubblico sembrava [...] facce nuove come Martin Lawrence [...] Will Smith. Gli attac-chi alle donne [...] battute [...] gli si erano ritor-te [...] impazzite. I suoi ultimi film, [...] altri Un vampiro a [...] -non hanno funzionato. Ha funzionato però Il [...]. Il rema-ke del vecchio [...] Jerry Lewis, libero adattamento della storia di [...] Hyde, ha incassato finora [...] dollari. Murphy è [...] gio-vane professore universitario timi-do [...] sorta di ippopo-tamo gentile con le maniere [...] Sud, che si trasfor-ma grazie a una [...] aggressivo e attraente stallone. [...] sfodera il suo talento trasformistico [...] appare nei diversi ruoli del pa-pà e della mamma, [...] nonna e del fratello Ernie: una tribù di allegri [...] e inveterati man-giatori le cui riunioni familiari so-no tour [...] force culinari. Vestito di nero, occhiali [...] e aria circospetta, Murphy non sembra gradire [...]. Ma in dieci minuti [...]. E parte a ruota [...] linguaggio più colorito Questo film mostra un Eddie Mur-phy [...] più sensibi-le, un umorismo [...]. Si è forse modificata [...] di comico? Non mi sembra proprio. Semplice-mente, con gli anni si [...] una perce-zione diversa della realtà. Del resto -checché ne [...] -non ho mai cercato di scioccare nessuno. Mi sono sposato e [...] ti ammorbidisci natural-mente. Immagino che lei muoia [...] sapere se mi identifi-co in [...] Love (il Dr. Hyde della situa-zione, [...] perché tutti pensano che [...] stronzo co-me lui. Ma non lo so-no, e [...] lo sono mai stato. Mai perso il controllo [...] lui. Ma non deve essere [...] identificarsi in un personaggio come [...] e [...]. Mi è bastato ricordare [...] quan-do gli altri bambini mi prendevano in [...] dei capelli. Fu lì che cominciai [...] mi inventavo battute di-vertenti su tutti quelli [...]. /// [...] /// Lei è stato accusato [...] fare film per il pubblico bian-co, ma [...] «Il [...] matto» non è più così: gli attori [...] colore, il linguaggio è tipico della tradizione [...]. Il film parla del [...] del desiderio di essere diversi da ciò [...] e della frustrazione cau-sata dalla propria immagine. È un argomento che [...] colori. La scena delle flatulenze [...] di famiglia è certamente universale. È un esempio perfetto [...]. Perché suscita tanta ilarità [...] Non lo so. Ciò che fa ridere una [...] può [...]. Se qualcuno fa una [...] ridono e due lo trovano di-sgustoso. Mio fratello lo trova [...]. /// [...] /// Diversa percezione della realtà? Richard [...] non ha mai avuto [...] i limiti del buon gusto. Oh, Richard [...] è la vera ragione [...] sono un attore: è il mio idolo [...] ragazzino, e continuo ancora a studiare i [...]. I comici black di questa [...] sotto tutti suoi studenti. So-no tutti figli suoi. E Jerry Lewis? Sono sempre [...] un suo fan, ma non ha mai avuto su [...] me [...] di [...]. Gente come Jerry Lewis [...] Jim Carrey, che interpretano ruoli di stupido, sono veri [...] fa-cile far ridere in quel modo. Se lo fosse ci [...] comi-ci, ma guarda caso quei due sono [...]. Il caso di Jerry Lewis [...] quasi dimenticato nel suo paese, è prati-camente [...] Francia e in buona parte del resto [...]. Certo è uno dei [...] della storia americana. Ma in que-sto paese [...] quan-do non hai più [...]. Fra 20 o 30 [...] Jerry Lewis non ci sarà più, diranno che [...]. Come hanno fatto con Chaplin. Mi piace questa storia: [...] ter-ra per poi farti risorgere, poi ti [...] riprendono. Alla proiezione del suo [...] di colore rideva a crepapelle, quello bianco [...] tipo di comicità «pecorec-cia». Non è in contrasto [...] lei dice [...] della comicità. /// [...] /// Sono sicuro che anche [...] Italia [...] sono comici che fanno bat-tute per cui [...] salta sulle sedie e che magari i [...]. Personalmente non ho mai [...] raggiun-gere pubblici diversi: sono fortuna-to. Due anni fa lei [...] era pes-simista riguardo al futuro dei gio-vani [...]. Non credo di essere [...] giovani neri di questo pae-se perché credo [...] Dio [...] quindi nu-tro sempre speranze per un futuro [...]. Credo che «The [...] Man March» e alcune [...] successe negli ultimi anni ab-biano creato una [...] i neri, per cui mi sento piuttosto [...]. Volendo sintetizzare: la situazione [...] ma sta mi-gliorando. Eddie Murphy, è arrivato [...] vendetta: ora che il suo film ha [...] cosa risponde a quei critici televi-sivi che [...] la davano per finito? Cosa rispondo? Il [...] ho festeggiato [...] di carriera. Mi guadagno la vita facendo [...] e sarò sempre un entertainer. Non posso fare [...] perché questa è la mia [...]. Non vorrà che mi faccia [...] consigli da due criti-ci televisivi. Non avrebbe senso. Torna in pista alla [...] Eddie Murphy. Il professore mat-to ha [...] e restituito il comico al grosso successo [...]. Remake del vecchio film del [...] con Jerry Lewis, dà modo a Murphy di sfoderare [...] le sue doti di trasformista. In scena accanto a [...] attori neri e una comicità «pesante». Le [...] battute le capiscono tutti». ALESSANDRA VENEZIA NON SI PUÒ [...] stare tran-quilli guardando la tv. Ma-gari uno [...] coltivato se non i [...] i suoi refe-renti ideologici, i suoi modelli [...] spazio [...] attimo, gli possono crollare [...] del teleschermo e dei suoi spericolati gestori. Non voglio fare un [...] subito almeno). Ipotizzo un cittadino elettore [...] rappresentante, che so, del terziario avanzato, un [...] moderate e conser-vatrici ma non per questo [...] educata, dai toni soffusi e rispettosi. Ha votato per il Polo, [...] gli è sem-brato rappresentativo di [...] espressa in ma-niera comprensibile, [...] storiche (Einaudi, Sturzo, quante citazioni! Poi, un sabato, apre [...] vede il leader della fazione da lui [...] escandescenze; invece di compiacersi per la riuscita [...] quello, con le vene del collo incor-date, [...] di sé. Pri-ma, con tre suoi sodali [...] messo a zompare gridando «chi [...] salta [...] è, è. Che è succes-so?, si sarà [...] modera-to e basito davanti al [...] rivelatore. Prima, in vaghi e [...] telecamere sul corteo, aveva scorto persino delle [...] irrigidirsi nel saluto roma-no e cantare Faccetta [...] sguaiate brandire cartelli minatori e offensivi, [...] col collagene in disordine [...] fuori luogo, dei [...] di solito composti nel [...] ragioni in piaz-za, diventare [...] apoplettici e scalmanarsi. A farsi fottere i [...] firmate e il capello inven-tariato e ben [...] curata: questa è [...] immaginata da chi non [...] non vincere e perde la te-sta se [...] verbo «governare» lo interpretano così, certi). Brutto colpo per il [...] strabico verso de-stra: un momento di imbarazzo [...] pensiero ad altri centri strabici del passato, [...]. PRENDIAMO ADESSO UN teleutente [...] orienta-mento, di centro-sinistra, [...]. [...] non così lontano dal [...] un at-teggiamento diverso, ma non poi tanto [...]. Prende atto senza isterismi [...] di partecipanti alla maratonina del Polo, si [...] corag-gio, a sospirare che, quando si trat-ta [...] le tasse, non è difficile assemblare gente. Poi sente minacciare una [...] al governo e scuote la testa sapendo [...] funzionano solo se si fanno «con-tro» qualcosa, [...]. Ascolta le dichiarazioni tracimanti [...] appelli che però gli sembra di [...] già sentito [...] lavorare»). Quindi li vede apparire ancora [...] video in si-tuazioni e occasioni diverse, anche in studi [...] su poltrone in [...] col sorriso indelebile che non [...] spegne neanche [...] zingara da operetta, cantanti, bellone, [...] (e i na-ni?). Bisogna tenere duro e [...] non proprio diver-timento, certo. /// [...] /// Adesso, pen-sa [...] di centro-sinistra, anche a [...] incorderanno le vene del collo e, caspita, [...] «Vergo-gna! [...] posso [...]. Invece no, non avviene. /// [...] /// Che è successo? Che [...] Che [...] [Enrico Vaime] [...] Jerry Lewis, era [...] cosa. Non solo [...] famiglia [...] e [...] «figo» del protagonista, ma anche [...] guru bianco [...]. Aveva proprio bisogno di [...] anni di tonfi commerciali, il comico nero [...] sguaiato di Hollywood. Tramontata la fortuna della [...] Beverly Hills [...] Eddie Murphy ha ri-trovato [...] pubblico con il remake di uno dei [...] di Jerry Lewis, Le folli notti del [...]. Solo che, nel confronto, questo [...] sembra una pallida copia, nonostante la forte colori-tura [...] black. Se nel vecchio film del [...] Lewis era uno scienziato dalle sembianze scimmiesche che elaborava [...] pozione magica per trasfor-marsi [...] dongiovanni [...] Love, [...] la «mostruosità» è affi-data a [...] americana (e non solo) tipicamente anni Novanta: [...]. Ciccione infelice, inutilmente dedito [...] e corsi di palestra, il prof. [...] porta a spasso un [...] da 180 chili che racchiude [...] animo gentile e romantico. La situazione pre-cipita quando [...] si innamora di una bella studentes-sa nera: [...] (tra [...] un [...] sgarbato alla Lenny Bruce [...] alla berlina), prova su di sé quella [...] trasforma nel magrissimo e atletico [...] Love. [...] chili di meno e un [...] a 6000. Ma quanto durerà [...] della trasformazione? «La vita [...] felici del proprio peso, è essere felici [...] la condivisibile morale della fiaba in realtà [...] per molti-plicare i travestimenti gommosi Eddie Murphy [...] sarabanda degli effetti speciali, alcuni dei quali [...] che si allarga e si restringe «in [...]. Si ride? Mica tanto, [...] di strafare, tra rutti, peti giganteschi e [...] comico di-sperde quel retrogusto agro, quella riflessione [...] mito americano, che era la forza di Jerry Lewis. Il regista Tom [...] appli-ca a Eddie Murphy [...] sperimentata con Jim Carrey: magari fa bene, [...] non rimpiangere le risate che strappava il [...] era diretto da John Landis. /// [...] /// E se il suono [...] che fa fare un salto sulla sedia, [...] ed energia da ogni ur-lo e da [...] fuori da concerti precari e rattoppati di [...] Un bel problema far girare sul lettore [...] Live in [...] live devastante e postu-mo [...] -Fedeli alla li-nea, massima [...] e non solo, di casa nostra. Eppure è così, Massimo Zamboni [...] Giovanni Lindo Ferretti, che dei [...] furono fondatori e anime [...] con un mi-sto di affetto e incredulità, [...] fatto che ora il cd [...] (edito [...] ed appare chiaro che [...] italiano può prescinde-re da quel suono. [...] dicono Ferretti e Zambo-ni, è [...] da alcuni fattori con-tingenti. Gioiscono, applaudono, si commuovono. E poi, immancabilmente, ci [...]. Detto e fatto: Luca Rossi, [...] (gruppo che ruota intorno [...] Consorzio) [...] è preso [...] di sentire decine di [...] registrati nella più totale pre-carietà. Da lì, faticosamente, è [...] di 18 brani, fulmini e rumori e [...]. /// [...] /// Confessa Ferretti:« Aspet-to sempre [...] un nastro da qualche gruppetto che cerca [...] mi lasci lì di sasso, e non [...]. Ho avuto quella sensazione [...] Luca [...] ha fatto sentire questo disco». Dentro [...] la storia di un [...] la prima volta scardinava ogni rego-la: Zamboni [...] suo-nare e [...] la chitarra elet-trica (dice [...] Da [...] emiliano che potevo fare? [...] e Ferretti che declama [...]. Ringraziamenti partico-lari: i locali [...] il suono [...] ebbe [...] per dispiegarsi ferreo e [...] de [...] emiliane, dove le signore [...] libe-ra uscita dalle balere del liscio an-davano [...] combinano quei matti lì». Emilia paranoica, in-somma, e [...] di archeologia, perché anche le pa-role sono [...] sto-ria: Stasi, [...] e tutto [...] sovietico, il fascino islamico [...] i piani quinquennali e [...] elettrica spesso [...] in modo sublime. Questo, e molte al-tre [...] stati i [...] e non è davvero [...] a chi coltivò -punk [...] il giusto [...] frontale con quel suono [...] frenetico. [...] con Ferretti e Zamboni ripercorre [...] ricordi, aned-doti, svolte. Ma il per-corso è [...] seguire. Per esempio: cosa [...] oggi nei di-schi dei [...] che viene dritto [...] dei [...] Tutto e niente. Niente, perché ora sono [...]. Tutto, perché né Zamboni [...] Ferretti [...] o possono, distinguere la strada fatta da [...]. Ri-sposta [...] saremmo quello che siamo [...] stati quello che siamo stati». /// [...] /// E poi (Ferretti): «Il Con-sorzio Suonatori Indipendenti bia-scica musica, ma biascica anche idee, ed [...] così». Re-stano da sentire quelle [...] scritte con [...] di far ballare la gente [...] che si rivela-no poi vere cronache [...] profonda (o [...] Paranoi-ca) di [...] anni fa. E il ri-schio della [...] rischio della nostalgia? Ferretti non sfugge alla [...] «Sulla [...] non ho problemi, anzi, direi che fa [...] se dipende sem-pre dai miti che uno [...]. Quanto alla nostalgia. Certo è una parola [...] a un sedi-cenne fa un certo effetto, [...] per i quaranta. Inutile dire che tutta [...] un tributo di affetto e di ricordo [...] così grezzo e brutale e caldissimo. Ma poi, quel che [...] disco e il messaggio che quel suono [...] adole-scenti di oggi, scampati ai [...] per questioni anagrafiche. Ecco ra-gazzi: è roba [...] fa. Il suono più selvaggiamente [...] trovare in giro. /// [...] /// Esce «Live in [...] una raccolta di vecchi [...] emiliano Quindici anni da ribelli. Amarcord per i [...] Registrate con strumenti precari [...] più precari, cantate, anzi urlate, con sublime [...] poesia. Ecco (riecco) una manciata di [...] dei vecchi [...] la zampata più impetuosa che [...] rock ita-liano abbia mai assestato. Massimo Zamboni e Giovanni Ferretti [...] Live in [...] ricordando i tempi di [...] emiliano filosovietico trionfava. Clamoro-so: il «suono nuovo» [...]. /// [...] /// Clamoro-so: il «suono nuovo» [...]. (0)
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