→ modalità player
modalità contesto

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3760353481.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Pari e Dispari Il nove [...] una festa maschile Per stare vicini da distanti GIUSEPPE [...] Il Commento Mimose e miele? No grazie OMAR CALABRESE [...] LONDRA. Professor Anthony [...] lei dirige da alcuni mesi [...] London [...] ha scritto libri sulle trasformazioni [...] vita quotidiana e sui loro rapporti con la politica: [...] cosa pensa [...] di chiedere a un uomo [...] ha [...] marzo? Certamente non [...] privo di senso [...] sulla giornata mondiale della don-na. Oggi il tema sul [...] soltanto quello delle aspirazio-ni [...] delle donne, ma so-prattutto quello dei rapporti [...] donna. In ogni [...] ad un sesso ha un [...] solo in quanto elemento di una di-visione binaria. Qualunque cosa in-fluisce sulla condizione [...]. [...] stato un periodo in cui [...] importanza attirare [...] sulle specifiche problematiche delle donne. Non che questo aspetto [...] pre-sente, ma oggi dovremmo prendere coscienza [...] in generale della na-tura [...] tra i sessi. Avvertiamo [...] esigen-za sia di un nuovo [...] sia di [...] della donna dia un contributo [...]. Lei ha sostenuto che [...] vita quotidiana nella sfera [...] nei rap-porti di coppia [...] segnati da un maggior tasso di de-mocrazia [...]. E ha visto nessi [...] que-ste trasformazioni e evoluzioni positive anche nel [...] della politica e delle istituzioni. Non teme di essere stato [...] ottimista di fronte alla ripresa di atteggiamenti ideologici un [...] «fondamentalisti»? Il dibattito sui «valori della fami-glia» [...] un tema quanto mai contro-verso [...] Stati Uniti, in Gran Bre-tagna e in molti altri [...] europei. In linea generale, due sono [...] problema. [...] di chi vorrebbe un [...] tradizionale», qualun-que cosa si intenda con [...]. [...] la posizione di [...] che [...] sta diversificando e che la [...] deve essere accolta con favore. Per-sonalmente dissento da entrambe [...]. Ritengo che la fa-miglia [...] processi di de-mocratizzazione che hanno visto la [...] stanno ora penetrando nella maggior parte dei [...] vita, compresi i [...] intimi. Va emergendo una «democrazia delle [...] al punto che uomini e [...] e figli [...] che hanno legami di [...] rie-scono a gestire il rapporto [...] modo [...] contrasti [...] affrontare discussioni nel caso se [...] ravvisi la [...]. Tanto nella [...] la democrazia [...] sempre limitata e problematica. ///
[...] ///
Al momento non possiamo [...] misura i rapporti intimi si andranno ricostituendo [...] una maggiore democrazia inter-na. [...] possibile che risultino troppo [...] della resistenza, sia psicologica che materiale. Alcuni aspetti della violenza [...] donne [...] essere attribuiti a questo [...]. La violenza, al pari del [...] essenzialmente [...]. Insistere sulle possibilità di una [...] del dialogo e dei sen-timenti non rischia di rimuovere [...] Nella mia risposta alla seconda domanda ho [...] affrontato questa questione. Certamente, non scom-pariranno i [...] sessi e altri conflitti personali. Tuttavia [...] im-portante riconoscere che il dialogo [...] svolgere un ruolo ai fini della riduzione della violenza [...] vita [...]. Il conflitto torna anche [...] una sempre più insisten-te discussione su problemi [...]. [...] alle biotecnologie, alle questioni della [...]. Co-me mai questa irruzione di [...] delle questioni eti-che nella nostra [...] va messa in re-lazione al ripiegamento su tutti i [...] della tradizione e della natu-ra. Tradizione e natura hanno sem-pre [...] di escludere [...] della [...] alcu-ne decisioni riguardanti la [...] della vita [...]. La «fine della tradizione» e [...] «fine della na-tura» comportano la [...] di prendere [...] fenomeniche una volta rientravano [...] due sfere. Quasi tutte le decisioni [...]. [...] con cui diversi ambienti, non [...] religiosi, af-frontano queste scelte etiche quando riguardano la riprodu-zione [...] il ruolo autonomo della [...] maschile rispetto alla libertà fem-minile? Non [...] tanto che [...] della [...] della donna quanto, piuttosto, che [...] per alcuni uomini [...] estremamente difficile entrare in relazione [...] sesso in condizioni di [...]. Una certa resistenza [...] manifestarsi anche [...] diverse. Lei si è detto [...] fatto che diventi oggetto di [...] essere uomo», dopo secoli [...] questione maschi-le. Nota dei cambiamenti signifi-cativi sul [...] dei [...] La posizione [...] al mo-mento problematica. Ad esempio persino nei paesi [...] famo-si per gli atteggiamenti progressisti [...]. La percentuale di tempo [...] sembra essere aumentata di molto. Le donne ab-bandonano il [...] senza che gli uomini [...]. In Italia una parte [...] femminile ha teorizzato recentemente che il patriarcato [...]. Che cosa pensa di [...] Se [...] che il «patriarcato» [...] morto vuol dire che oggi [...] donne hanno [...] potere e [...] ruoli da svolgere nella sfera [...] e [...] nella sfera privata, questo [...] vero. Permangono naturalmente molte differenze [...] un sesso piuttosto che [...]. Ovviamente, ritengo un da-to [...] del patriar-cato anche se, come tutti i [...] scomparsa si la-scia sulla scia anche numerosi [...]. Che conseguenze ha lasciato il [...] sul modo di vivere di uomini e donne in Inghilterra? È [...] che dal punto di vista [...] sinistra è tutta da [...] Il [...] come pensiero e come pratica [...] contraddittorio. Da un lato faceva proprie [...] liberali, finanche [...] mercato. La [...] individuale sui mercati era ritenuta [...] principio gui-da della maggior parte degli aspetti della vita [...]. [...] com-portava un autoritarismo morale che [...] il ritorno ai «valori tradizionali» rispetto alla famiglia, alla [...] e alla nazione. La concezione che la [...] aveva dei rapporti personali [...] queste contraddizioni. Da un lato le [...] che lei ha contribuito ad intro-durre hanno [...] rom-pere o quanto meno trasformare molti aspetti [...]. [...] ha tentato di difendere [...] e con altri strumenti le forme tradizionali [...]. Lei pensa che i [...] europea dovrebbero dedicare più attenzione a i [...] come hanno fatto gli [...] politici europei do-vrebbero rivolgere la loro attenzio-ne [...] sessi e [...] al-lo specifico dei problemi [...]. Alberto [...] Il Cappellaio, che era [...] più di chiunque altro, co-nosce bene il Tempo [...] -a differenza di Alice -che il Tempo [...]. Perché? Ma forse perché, [...] paro-le e le cose girano senza freno, [...] Tempo [...] passa ma è». Lui, il Cappellaio, racconta [...] litigato e averla fat-ta ammattire, andando fuori [...] concerto. Ma se le donne [...] Tempo, la vita, la cura e il valore [...] perché solo [...] marzo? Mi accordo di [...] prova di voracità maschile. Come Dalla, ho subito [...] che verrà dovrebbe essere festa tutto [...]. Ma prima di spedirmi [...] sul senso di misura femminile ricordo che [...] della «fine del patriarcato» forse questo vuole [...]. Dai più lontani «trema-te, [...] son tornate» a questa più vicina teoriz-zazione [...] simbolico della madre», è questo che si [...] Il Tempo riprende se stesso, pardon se stessa: [...]. Non posso [...] penso piuttosto a una [...] valori di cura, e quindi a possibilità [...] individui e individue insieme, con una reciprocità [...] tra i sessi. Io sospetto che questa [...] siano inventata le industrie dei cioccolatini. Ma il luogo comune [...] di una visione, che alla sessualità, alla [...] come tali, nega spazi, diritto di voce. Ma in-somma: le donne [...] di loro come vergini e madri. Ma pure questa storia [...] il falegname di Galilea deve essere stata [...]. Ne sono convinto. [...] a un altro santo, [...] umano? Io dico che dovrebbe essere uno [...] pienamente. San Nicola mi piace, [...] e si trasfigura, protegge i giovani e [...]. Poi era sicuramente scuro [...] di Myra), è antiraz-zista. Ma perché poi dovremmo avere [...] di un santo, per dire di noi? [...] marzo non è festa di [...] santa. È la festa delle [...]. E allora propongo che [...] uomini sia il 9 marzo. Che segua immediatamente [...]. Senza altra ra-gione che [...]. ///
[...] ///
Io ho una forte e [...] resistenza a tutte le ricorrenze. Infatti, la retorica che [...] quasi fisiologica, e del tutto indipendente dal [...] medesime. Mi spiego: la nostra [...] teoria, essere «laica»; cioè, pensare la storia [...] temporale ininterrotta di cause ed effetti; e [...] di massa la fanno diventare «escatologica», cioè [...] dettate da celebrazioni del passato. E ogni volta assistiamo [...] «solo per un giorno». Ecco, allora, i centenari, [...] ecco le Giornate Dedicate, [...] storia; ogni volta oscillanti fra la ripetizione [...]. Per carità: vi sono [...] potrebbero rischiare [...] in questa società così [...]. Ma la loro banalizzazione [...] rende il giusto servizio. Capita anche oggi, [...] marzo, Festa della Donna, [...] giornata ulteriore come il Primo Maggio, il [...] 25 aprile. Atrocemente confondibili con scadenze [...] o riutilizzate da aziende commerciali: la Festa [...] Papà, [...] Festa della Mamma, San Valentino, e quasi [...] Natale. La Festa della Donna [...] da tutto questo. Ho visto pubblicizzare di tutto [...] le sue insegne. Beh: lungi da me [...] come ha scritto un [...] toscano contemporaneo, ma spero davvero che [...] marzo le donne facciano [...] a [...] anche tutti gli altri [...]. Io mi auguro che [...] riservi una società in cui non ci [...] rivendicare il ruolo delle donne, perché realizza [...] valorizzando allo stesso tempo la differenza di [...] comportamento. Ma intanto preferisco, oggi [...] che seguiranno, sopportare scariche di insulti, piuttosto [...] mimose ipocritamente riversati sulle nostre cattive coscienze [...] cioccolatini e detersivi. Ci sono posti dove [...] sfiorare [...]. E uno di questi [...] Internet, [...] ha proprie regole di linguaggio. Una, la prima, dice [...] deve essere il più sintetico possibile, altrimenti [...] ne va da qualche altra parte. Ma quando si affrontano [...] come quello del rapporto fra i sessi? In [...] pagine dedicate al movimento delle donne ce [...]. Ma ce [...] una (a [...]. Che si definiscono così: «Un [...] uomini [...]. [...] allestita un gruppo di [...] di [...] sulla costa atlantica del Canada. Il gruppo è nato nel [...] quando a Montreal un ragazzo [...] una strage di studentesse [...]. Con la motivazione che [...] più del femminismo». Loro, questi professori e [...] si sono sentiti «estranei» a quella drammatica [...]. Hanno scoperto che [...] che aveva armato la mano [...] non era in fondo così [...] da loro. E hanno dato vita a [...] (uomini per il cambiamento, dove [...] sta per [...]. Per arrivare dove? Le [...] Internet raccontano [...] della diversità, premessa per [...] una sfera comune, dove tutti, uomini e [...] stessi diritti. Sono andati [...] elaborando [...] scuole canadesi si introducano riflessioni e discussioni [...] diversità sessuali. [...] anche un data-base [...] con leggi e proposte. Manca però [...] dibattito. E allora, la lettura [...] chiude con un elenco di appuntamenti. Il prossimo è il [...] Chiesa di [...]. Dove uomini e donne [...] carne e ossa. Stefano [...] Canada, azioni positive promosse [...] Contro Senso Meglio ministra che ministressa Senza che [...] EDOARDO SANGUINETI La consacrazione [...] della voce «ministra», di [...] quotidiani, per sé, in verità, dice poco. Latinismo pulito, [...] (in accezioni diverse, ovviamente), da [...] Dante come da un Foscolo, si applica benissimo a [...] una donna [...] dire. E si evita di [...] vocabolo «mi-nistressa», piuttosto adibito a indicare, talvolta, [...] tonale per solito, la signora del signor [...]. Detto questo, la spinosa questione [...] della lin-gua rischia di riaprirsi [...] la [...] sperimentata inconcludenza. E non si può [...] qualche conforto nel considerare la beata quantità [...] («direttrice» come «consi-gliera») con il pronto soccorso [...] articolo (la «denti-sta» come la «giornalista»). Aggiungo, per inciso, che [...] per la «spia» o per la «guida», [...] o per la «recluta», anche ove siano [...]. Ora, per fini-re svelti, [...] la «deputata» contro la «deputatessa», per la [...] «presidentessa», ma da questo be-nedetto «-essa» non [...] più del giusto. Dalla «dottoressa» alla «professoressa» [...] consolidato ha già sottratto qualunque armonica fastidiosa [...] a «vigilessa». E [...] cancellerà senza pena qualunque ricordo [...] riduttivo, per esempio, a una possibile «sinda-chessa». Confesso di [...] a una «sindaca» o a [...] «sinda-co». Certo, è auspicabile che [...] in buona concordia, considerato che, per fortuna, [...] da tempo. ///
[...] ///
La metto così questa [...] un im-pegno a interloquire con le let-trici, [...] su un giorna-le, intorno alla frontiera diffici-le [...] unisce [...]. Per me è un [...]. È come entrare in [...] con una approssi-mata conoscenza della lingua. Eppure, bisogna tentare. Per-ché? Perché siamo in [...]. Ed essere in ricerca [...] dire [...] a un più alto [...] umana. Questo è un tempo [...] sono, a portata di mano, idee rassicuranti, [...] miracolose. An-che oggi, nel piccolo, [...] piccolo, compare qual-che messia che si prova [...] lieta novella. Natu-ralmente, non è credibile. E in-fatti nessuno ci [...]. Tranne qualche anima candida [...] di credere comunque. Io ripeto spesso ai [...] parole di Gide: credete sem-pre a chi [...] non cre-dete a chi la trova. Poi, è vero, manca [...] che di-ca di venire a portare non [...] la spada. Partire da sé: raccomanda [...]. È una dimensio-ne naturale per [...] donna, una forzatura per [...]. ///
[...] ///
Dietro [...] la grande rivoluzione [...] che ha investito il [...] a quello che non [...] tutta-via è vivo, e pesa sulla vita, [...]. E poi [...] la scoperta [...] per la nascita, di [...] mate-riale genealogia del corpo, in [...] altro ordine simbolico, quello del materno. E tuttavia, segno, marco [...] assu-mere questa dimensione e speri-mento che non [...] fatto maschi-le, è qualcosa di più, molto [...] di sé, la domanda: ma che cosa [...] altri di me? e, soprattutto: ma che [...] o dire, [...] a me?, sul pun-to, [...] da dove vengo. ///
[...] ///
Nel mondo politi-co e [...] due luoghi in cui, oggi dico purtrop-po, [...] di vivere, non ho incontrato altro che [...] da sé, cioè dalla cura meticolosa della [...] resto del mondo era funzionale a questo. È un deter-rente forte. Possiamo scrivere con la [...] Individuo, ma gli individui con cui si [...] questa cosa [...] lì si sono date [...] fare uma-no. Forse però anche tutto [...]. Sempre più spesso, nelle [...] periferia me-tropolitana come [...] di un congresso di [...] di guardarmi intorno smarri-to e non trovare [...] par-te. Partire da sé per [...] Mettiamo subito le carte sul tavolo: rispondendo, io [...] me, [...]. Perché la differenza va [...] punto, tutta in positi-vo. Per dare valore alla propria [...] certo. Ma anche per co-noscere [...] e terribile. E per pro-vare di [...] altri modi, con mezzi diversi, a [...]. Può darsi che la [...] e che la sfida fal-lisca, per incapacità [...] que-sto livello di rapporto personale in pubblico. Ma io credo che [...] non effime-ra, non superficiale, non senti-mentale, del [...] della pianta uomo faccia co-munque bene a [...]. Il punto di vista [...] piace-rebbe tanto tornare a chiamare rivoluzionario, su [...] gravemente mancato, ha fat-to magari belle cose, [...] brutte cose, ma certo non ha detto [...] e nulla di grande. Gli esiti sono lì, [...] e sono [...] intor-no a noi. [...] parte, accade questo. È incredibile come con [...] la curiosità per il mistero inatteso [...]. Si scruta-no volti, sguardi, [...] finalmente vera per questi linguaggi muti ed [...]. La parola, quella scritta [...] la scrittura in fon-do è materia. Ma quella detta, quasi [...]. La comuni-cazione di massa prevede [...] tra le persone. ///
[...] ///
Può, questa comu-nicabilità, provare [...] giornale, un giornale quoti-diano, politico, di sinistra? La [...] la sfida stanno anche [...]. Risponde Mario [...] Partire da sé ma [...] «Amo tutte le donne [...] In Afghanistan, la recente dittatu-ra dei maschi islamici obbliga, [...] male», le donne a velar-si anche gli [...] condu-centi [...] possono [...] se non sono coperte [...]. Non devono, le donne, [...] nei fiumi. Occorre sradicare qualsiasi tentativo di [...] abiti [...] tro-vato con delle potenziali clienti [...]. [...] oggi un banale anacronismo, [...] e la violenza nei suoi confronti fossero [...] oggi, anche lontano da Kabul, in ogni [...] qualche traccia di talebano: basta guardarsi intorno. Penso dunque che sia bene [...] marzo le donne continuino a [...] la lenta ma inarrestabile fuoriuscita dalla schia-vitù patriarcale, nella [...] che, [...] solo a tramandare la memoria [...]. Nanni Balestrini MOSCA. Anche Boris [...] a quanto pare, paga [...] alla ricorrenza della festa delle donne, che [...] Unione Sovietica. Il leader russo ha registrato [...] -un breve intervento radiofonico che [...] trasmesso oggi. [...] con [...] che [...] il suo carattere e le [...] prese di posizione pubbliche, [...] mezzi termini di «amare tutte [...]. Se non per dichiarare [...] assalito da un dubbio e ri-ferendosi alla [...] mi [...] per questo». [...] la «first lady» russa aveva [...] dichiarato in [...] di non tollerare sempre le [...] del marito verso le altre donne. [...] quanto le donne russe apprezzino [...] slanci di Boris [...] sia in occa-sione [...] marzo che negli altri [...]. ///
[...] ///
[...] quanto le donne russe apprezzino [...] slanci di Boris [...] sia in occa-sione [...] marzo che negli altri [...].

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .