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Con Napoli Eduardo ha [...] rapporto d'amore e di ribellione, [...] e di rabbia. Così oggi la città [...] la [...] arte e il suo [...] I suoi ragazzi lo [...] giovani detenuti del «Filangieri» [...] Napoli [...] assemblea hanno chiesto di partecipare ai funerali -I [...] senatore a vita per [...] loro un futuro migliore Dalla [...] NAPOLI [...] Per 1 «ragazzi del Filangieri» [...] è stato duro. Eduardo, per loro, anche [...] stato un grande maestro, maestro di vita [...] teatro. Tra le mura del [...] Napoli 11 grande attore era venuto due [...] ancora, quattro mesi fa. Due Incontri [...] con gli scugnizzi del [...] De Filippo amava e tante volte aveva trasposto [...] teatro. Una ventata dì commozione [...] si è abbattuta sul Filangieri, quando la [...] di Eduardo è rimbalzata nel carcere. Eduardo, per questi ragazzi, [...] speranza, quella di strappare alla vita «infame [...] destino diverso. Proprio di questo 11 «senatore [...] Filangieri» era venuto [...] a parlare. Incontrerete senz'altro qualcuno che [...] che sei fesso? Viene a rubare, ci [...]. Ma voi non date [...] vero, tenete duro». Ed [...] l'autore di «Vincenzo De Pretore» [...] 11 «mariuo-lo» per campare) aveva anche aggiunto [...] caso» non si era ritrovato nella condizione [...] detenuti; anche lui da ragazzo aveva dovuto [...]. Tra il maestro ed [...] era scattato subito un feeling intenso che [...] Filangieri non hanno più dimenticato. E poi, nel tempo, Eduardo [...] mal Interrotto questo legame privilegiato con 1 [...]. Le sue Interpellanze, le [...] In Senato sulla condizione non solo del Filangieri, [...] degli altri Istituti di rieducazione napoletani e [...] costante culminato nel proposito di presentare un [...] legge sulle carceri minorili. A Napoli De Filippo ci [...] nel luglio [...] per assistere, [...] per giovanissimi reclusi (dai 14 [...] 16 anni) [...]. Gli incassi di quella Inedita [...] delle repliche furono utilizzati per la costituzione [...] di scenotecnica con sede In alcuni locali [...] disponibili dal ministero di Grazia e Giustizia. Ed anche a [...] Eduardo aveva pronunciato parole [...] vergognatevi, non arrendetevi. Dipende da voi, dalle [...] In esse qualcosa che vi parli. Scegliete da voi, non ve [...] fate imporre da [...]. Per l «ragazzi del Filangieri» De Filippo aveva un altro affascinante progetto. Ne aveva più volte [...] stessi giovani detenuti. Voleva creare un villaggio In Campania, [...] quale riunire 1 giovani che, dopo la [...] nella . Eduardo [...] voluta per i «suoi [...] Filangieri. Perché quando ha accettato [...] «vecchio maestro» per il film che Luigi Comencini [...] dal libro, Eduardo ha fatto suo [...] gli ha dato la [...] la [...] esperienza, questa che è [...] ultima apparizione televisiva, quindici giorni fa, [...] incontro con il suo [...] che si conta a milioni, della tv) [...] in un appuntamento [...] vecchio maestro nella finzione [...] ci ha regalato ancora una volta con [...] col gestì, i passi, le battute sussurrate, [...] maschera [...] che sa comunicare anche [...] di ciglia, un personaggio [...]. Una piccola parte di [...]. Il «vecchio maestro», diffidente [...] alunno che non riconosce, che lo disturba [...] boria di buon borghese, ha dato ancora [...]. Eduardo aveva pensato a tutto, [...] alla [...] morte. Proprio quattro mesi fa [...] cui era venuto al Filangieri aveva promesso [...] la [...] scomparsa ci sarebbe stato [...] portato [...] la realizzazione [...] disegno. Ieri mattina 1 ragazzi [...] Filangieri [...] subito ricordato questo impegno. Biagio, 17 anni, che della [...] parlò personalmente, nel corso [...] visita, con il maestro, si [...] se ora quella promessa di [...] In una realtà. Raffaele, un altro giovanissimo [...] («Aiutai [...] ricorda con orgoglio [...] Eduardo a camminare nel [...] e attraverso 1 padiglioni») aggiunge: «Spero che [...] si dimentichi di noi. Procolo Mirabella Questi sono i [...] poesie, quasi tutte, sono nate [...] quando mi blocco scrìvendo una [...] penso a dei versi» -Così creò quei capolavori che [...] per pochi in [...] per [...] di spettatori in [...] Questi fantasmi, era II 1946 [...] per chiarire a me stesso i tormenti di Pasquale [...] bisogno di Io [...] pace! Durante [...] Marturano fu la volta di Tre [...] e della Gatta d' [...] palazzo. Ecco, le [...] poesìe, quasi tutte, sono nate [...]. Quando non mi riusciva. Eduardo così raccontava la [...] piccole opere d'arte che hanno costituito, negli [...] 11 suo rapporto diretto col pubblico. Quando la fatica del [...] troppo pesante, Eduardo aveva fatto [...] questi ultimi splendidi doni: [...] di «sue» poesie. Al Comunale di Firenze [...] peri terremotati [...] dove il pubblico seguiva [...] In mano, come si fa [...]. Quando si trattava di dire [...] sue [...] le chiamava lui [...] Eduardo non si tirava mal Indietro anche dopo una lunga giornata di lavoro. Così 11 18 luglio dell'anno [...] quarantesimo anniversario del bombardamento di San Lorenzo, 1 compagni [...] romani lo videro arrivare, nonostante [...] caldo opprimente, sottobraccio a Vetere, direttamente da [...] dove dirigeva uno [...] teatrale e, con-io [...] pace Io [...] pace; ma na pace senza [...]. /// [...] /// Senza [...] famiglia ca te dice: «Ma [...] 'e fatto?» Senza [...] a patto [...] e [...] dignità. Senza leggere [...] impressionante, ch'è [...] guaio pè tutte quante e [...] tiene che ce fà. Senza [...] ca te spiega a [...] in farmacia, [...] 'e [...]. Senza [...] sta core ca te parla [...] Rita, Brigida, Nannina. /// [...] /// Pecchi, insomma, si [...] pace e [...] niente, 'e [...] sperà ca [...] motte a te [...] pace ma na pace senza [...]. Una, [...] a tanta porte [...] pè [...] na matina, na matina 'e [...]. /// [...] /// Grandi e piccoli pubblici, [...] o ironici, ma sempre unici, Irripetibili: Il Comunale, Il Palasport, le ribalte dei grandi tea tri, seduto [...] «A Ton mi serve [...] tavolo e una sedia e, se proprio [...] tavoli uno per il primo e uno [...] spiegò scherzosamente a Firenze [...] uno spiazzo erboso, appena fuori Velletri, a Colle Ottone, [...] Eduardo aveva una [...] casa contornata da un [...]. [...] la festa [...] 1 compagni lo avevano invitato [...] lui, ancor» una volta, non disse di no. Non mancò, quella sera, [...] mai. Solo pose una condizione: «Niente [...] niente manifesti: basta un annuncio [...] disse. E fu, naturalmente, accontentato. Era il vicino di [...] gli amici. Parlò, scherzò, ricordò con commozione [...] sorella Ti tina. Lesse, tra le altre, una [...] scritta per lei, per la [...] voce che [...] e [...] te [...] te gelava/ quando cadeva n [...] e se [...] 'e case d' [...] fosse [...] plano nobile/ [...] camera affittata/ [...] sesto plano Interno/ [...] . Disse [...] simulò [...] in Allora bevo [...] perle che affascinarono anche [...] per mano da mamme commosse o sulle [...] padri perché vedessero questo poeta che scriveva [...] si trovava in un intoppo. Un Incontro particolare, quello [...] Velletri, [...] alto livello. Perché Eduardo non faceva [...] professionalità, sempre: per pochi e per molti [...]. Una piccola e una grande [...]. La grande fu quella nella [...] Napoli, nel settembre del 16. Nel teatro della Mostra [...] Eduardo [...] per tre sere, Natale in casa [...]. Per [...] a [...] fecero la fila per [...] ore. Anche allora Eduardo regalò Io [...] pace, la [...] preferita. Afa una sera si rifiutò. Lasciate il teatro portandovi [...] Luca [...] Mirella [...] la voglio diversa La [...] un [...] incontro a gennaio per [...] Palasport in mezzo ad una grande folla -Il [...] colera, il terremoto: li ha raccontati al [...] Dalla nostra redazione NAPOLI [...] a [...]. Un palo d'anni fa Eduardo [...] In un gruppo di giovani teatranti. E lui, senza alzare [...] soffrendo pronunciò quelle tre parole. Alcuni sono fuggiti. Altri sono rimasti. E duardo? Luì non se [...] mai andato, almeno nel senso che non ha mal [...] questa città. Una volta gli chiesi [...] Napoli [...] miticamente e basta. Mi rispose: [...] per quella che è, ma [...] voglio [...]. Lui, intanto, non ha [...]. Un girone a se [...] una piccola o infima borghesia ai limiti [...]. Ma come è cambiata Napoli, [...] ad Eduardo? [...] volta che si sono Incontrati, [...] la città è stato un anno fa, [...]. Eduardo tenne un recital [...] Palasport. Un trionfo, naturalmente. Un ennesimo «tutto esaurito». Il dopoguerra, il colera, [...]. Dentro o fuori Napoli, Eduardo [...] tutti i drammi e le angosce di [...] Il ha raccontati e denunciati al mondo Intero, [...] inconfondibile parlata, lenta e favolosa. Proprio In questi giorni al [...] Diana, su al Vomero, si rappresentava una [...] commedia: «Chi e [...] felice 'e me». Suo il soggetto, [...] la regia, suo il [...] Luca, [...] figlio. Luca è immediatamente partito [...] Roma, [...] spettacolo è stato annullato. Ma centinaia e centinaia [...] per tutta la giornata, si sono comunque [...]. Dice un vecchietto: «So [...] spettacolo è saltato, figuriamoci, ma sono venuto [...] di lui, della [...] morte. Per Eduardo non bastano [...] radio e del telegiornale. Per quanto grande, non [...] un mito, un personaggio irraggiungibile. Di lui si parla [...] ancora come di un comune amico. E i [...] non hanno ancora il [...] questa dimensione più umana. La [...] è, al contrario, una [...] tutti 1 tempi e di tutti l [...] ovviamente, lo è innanzitutto e soprattutto dei [...] luogo a cui De [...] appartenne. Naturalmente [...] continua Galasso [...] né Napoli, né il [...] essere racchiusi soltanto nella espressione [...] da De Filippo; ma [...] intensità di questa espressione assicurano a lui [...] primissimo rilievo nella storia culturale, sociale e [...] Napoli e del nostro tempo». È forse per questo [...] Napoli, [...] non piange la morte di Eduardo in [...]. Per i napoletani era [...] ad [...]. Ecco come lo ricorda Paolo Ricci, [...] e critico teatrale, per oltre [...] Inseparabile: «Forse abbiamo perso [...] piano universale. La perdita per Napoli [...]. Ma resta fortunatamente la [...] testimonia continuamente la presenza di Eduardo nella [...] futura. Per molti artisti del [...] Scarpetta, Petito, [...] non abbiamo alcun documento [...] potrà restituire quelle grandi personalità. Le commedie di Viviani, [...] introvabili. Per Eduardo De Filippo, Invece, [...] i libri, ci sono le registrazioni radiofoniche [...]. Ma per Eduardo c'è [...] vivo di tanti napoletani «piccoli piccoli» che [...] Incontrato a teatro, tra 1 ragazzi del riformatorio [...] in una delle trattorie di [...]. Un uomo che è [...] protagonista Indiscusso sulla scena e fuori della [...]. Il vero segreto, mi disse [...] volta, è stato di [...] creato sempre personaggi che hanno [...] indefinita. Così il pubblico non lo [...] mai visto invecchiare. E vero, Eduardo non [...] Invecchiato, nonostante quel volto scavato, nonostante quelle rughe [...] le emozioni. Peccato però che non [...] quel desiderio che gli ispirò [...] poesia: «lo [...] pace, ma na pace [...]. Peccato, peccato davvero. Marco Demarco Un uomo di [...] civile Da «Napoli milionaria», [...] di una difficile libertà, al [...] del [...] ricorderanno di Eduardo 11 grandissimo [...] di teatro. Io [...] oggi [...] sincero e appassionato della [...] democratica del [...] Italiano e di quello [...] Napoli [...] particolare, e [...] che ci ha aiutato [...] Non è finita laguerra, non è finito [...] Ricorderò [...] la rappresentazione di Napoli milionaria nella città [...] liberata mentre 11 nord restava ancora nella [...]. Eduardo si rivolgeva [...] in un teatro di [...] passi da uno dei più popolari e [...] Napoli [...] a un pubblico che [...] Identificava [...] personaggi della commedia, nella storia dello straordinario [...] In quel mesi stava vivendo il popolino napoletano; [...] ragioni morali e nazionali di una solidarietà, [...] Impegno di risanamento e ricostruzione, che non si [...] «La guerra non è finita, non è finito [...]. Ecco, il rapporto di Eduardo [...] è stato anche un rapporto pedagogico, [...] e [...] In momenti decisivi [...] sul plano politico. Un rapporto di compenetrazione [...] stesso critico. Attraverso II suo teatro [...] con Eduardo [...] in tanti anni segnati [...] Incontri [...] affettuosi. Indimenticabili [...] abbiamo capito meglio Napoli e [...] stati [...] nella [...] per la democrazia e per [...] riscatto di questa grande e [...] città». Giorgio [...] assicurare a Napoli e [...] sicuro di libertà e democrazia. E vorrei riandare, in [...] turbamento e di dolore, ad alcuni fra [...] che si affollano nella mia mente. Ci fu, una domenica [...] Teatro San Carlo di Napoli, la prima di Napoli [...]. Non Ai solo un [...] nella storia del teatro italiano. Fu una manifestazione di [...] e democratica, di fiducia nella libertà ritrovata [...] dopo i [...] anni del fascismo e [...]. Cosi la sentimmo, allora, [...] compivamo le prime, entusiasmanti esperienze di vita [...]. Cosi la spiegò Eduardo [...] assai commosse, che pronunciò, stanchissimo ma raggiante, [...]. Ancora Napoli, nel [...] del 1960. Cerano stati 1 moti [...] Genova, [...] stati I morti di Reggio Emilia. Cerano scioperi, cortei, manifestazioni. [...] un giorno, un comizio [...] il governo Tambroni in Piazza Cavour, e [...] altissima. Si temevano incidenti gravi [...] la polizia, si temerario provocazioni di varia [...]. A un certo punto [...] Eduardo, [...] sali sul palco, e pronunciò alcune parole [...] di libertà e solidarietà umana. /// [...] /// In quel momento, a [...] quel fatto fosse veramente risolutivo: per significare [...] forza vittoriosa della protesta democratica e antifascista [...] ma anche per [...] una tensione pericolosa. Altri ricordi potrei annotare. Eduardo è stato presente [...] memorabili della democrazia Italiana: come, ad esemplo, [...] sul divorzio o quelle degli ultimi anni [...] e per la pace. [...] senatore a vita, Sandro [...] non scelse solo il [...] dì teatro ette avesse [...] e fattore che ricorderemo [...]. Scelse anche un uomo [...] civili e democratiche. Ed [...] arrivò in Senato, e aden [...] Gruppo [...] Sinistra [...]. B venuto, purtroppo, poche [...] Madama. Non glielo consentivano le [...] salute, ila quando veniva era sempre attento [...] ci chiedeva notine degli avvenimenti politici e [...] di quin suo rapporto con Napoli è [...] anni della [...] vita, assai complesso. Era assai polemico (per tante [...] ma anche per la vicenda del suo teatro, [...] Ferdinando») con le classi e I gruppi [...] ti della città, con quelli [...] avevano comandato dal [...] in aranti: e lo diceva [...]. Spesso affermava che non [...] rapporti con Napoli, e che non ci [...]. Ma poi faceva diversamente. E quando [...] qualcosa di serio da fare, [...] quando [...] una ottona occasione per parlare [...] cose che [...] stavano a cuore anche per [...] delia città, ci ripensava, e tornava [...] Napoli, e tornava in particolare [...] V Ula Lucia, alla casa di Paolo Ricci dove [...] ebbi la fortuna [...] una trasformazione democratica e per [...] avanzamento civile, e ne ha sempre compreso lo sforzo, [...] 1 limiti, gli errori. /// [...] /// Infatti, un convinto e [...] al sinistra e di Maurizio [...]. Napoli perde un suo [...]. [...] democratica perde un grande Intellettuale [...] sincero democratico. Noi comunisti perdiamo un [...]. /// [...] /// Noi comunisti perdiamo un [...]. (0)
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