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[...] in-venzione della «capitale euro-pea del [...] che fino a po-chi anni fa pensava di scrivere «Rimini», a caratteri cubitali, sui colli romagnoli, perché «se a Hollywood hanno scritto Holly-wood, noi forse siamo da me-no?». È una cosa bianca [...] tante ruote: un trenino con le gomme, [...] gira in viale Vespucci e dintorni, ed [...] gente -adulta -che ri-de, saluta, scatta i [...] cineprese. Cinquemila li-re, e vedi «Rimini [...] ov-vero pizzerie, ristoranti, negozi, sale giochi, discoteche [...] davanti, alberghi e an-cora pizzerie dove, seduti [...] ed italiani filmano il trenino che passa [...] loro volta inquadrati nel mirino delle cineprese [...] seduto sul trenino. Bisogna [...] un gi-ro sul trenino. Perché il trenino è Rimini, [...] tragitto obbligato, breve sosta, nuova partenza e [...]. Come una giornata di [...] pensione, spiaggia, pranzo e ri-posino, spiaggia e [...] sul trenino e tutti a nanna. Bisogna alzarsi presto, al [...] trovare in edicola il giornale con la [...] Por-denone, o la gazzetta di Vigeva-no. Questo è compito degli [...] no. Se è arrivata [...] famiglia del tuo paese, [...] tuo giornale, come fai a sapere se [...] Castelnuovo [...] Sot-to qualcuno è stato steso sulle strisce [...] è arrivato il temporale? [...] del gior-nale, però, è [...] si deve fare in fretta. Per il resto, sembra [...] convento: ogni momento della giornata è scandito [...] sveglia in pensione, il [...] in spiaggia che annuncia [...] e poi spara una raffica di pubbli-cità, [...] altoparlante che a mezzogiorno invita tutti alla [...] con «visita alle piattaforme petroli-fere e pesce [...]. Non delude mai, Rimini. Che sarebbe, una vacanza, [...] Tutte le mamme della spiaggia guarda-no apprensive [...] piccoli, si rassicurano che siano proprio lì, [...] e mezzo [...]. Parlano con le altre [...]. Sai che la trovano [...] passano certi minuti. E poi, quando la vai [...] prendere al ba-gno vicino, dopo [...] fai la figura di chi [...] bada ai propri figli». Il sole picchia su [...] i colori. Stessi orari, e paro-le [...]. Due gli [...] in [...]. In apparta-mento sei più [...] i figli piccoli». Secondo tema di di-scussione: [...]. E lei, signora?». La fa-raona [...] ieri, anzi no: era pol-lo. Ma per domani è [...] misto. Come lo fa la [...] pensione, non lo fa nessuno. Dovrebbe essere chef in [...] la signora». La vita di spiaggia [...] comune. In un bagno [...] una novità: [...] il bagni-no ha messo su [...] «display» che annuncia la data e la tempe-ratura. Basta che la cifra [...] hanno qualcosa da dire. Prima era 31. Se va [...] così. [...] molta fantasia, a Rimini. Ogni anno una moda [...] a fare tendenza, è la caccia al [...] che sottrae red-dito ai commercianti vendendo accendini, [...] e «abiti belli solo lire diecimila». Insomma, [...] della spiaggia e dintorni è [...] senegalese nero nero, che arriva quatto quatto [...] e ti mette davanti la [...] con occhiali, [...] ed anelli. Non lo perdono [...] i ba-gnanti di ogni età. Sanno che sta per [...] poi si potrà raccontare. Basta avere pazienza. /// [...] /// Tre vigili urbani si [...] il senegalese, lo ac-compagnano su verso il [...] gabbione» -è un furgone dei vigili, con [...] per gli interrogato-ri -è pronto. Merce sequestrata, e accompagnamento [...] sapere se il venditore sia clandestino. Inutile ribellarsi, o tentare [...] lungo-mare, pronti ad intervenire, ci sono polizia [...] a dare man forte ai vigili urbani. Lo spettacolo (soprattutto nelle [...] le più noiose) non manca mai, e [...] da più di un mese. Il magazzeno dei vigili [...] della Gazzella, è ormai colmo di merce [...]. Ancora si racconta, sotto [...] «fattaccio» av-venuto pochi chilometri a sud, a Cattolica. /// [...] /// Come ogni giorno, i [...] bloccano qual-che senegalese. Costoro -sono le dieci [...] -si arrab-biano. Sono stanchi di andare [...] spiaggia, farsi se-questrare tutto, tornare al ma-gazzino [...] comprare ancora merce e [...] portare via di nuovo. Erano quaranta, ed hanno [...]. Hanno caricato sopra la [...] sono entrati in acqua, fino alla cintola». Scatta [...] grande e generale. Interven-gono altri vigili, poliziotti, [...] Finanza ed anche -siamo in spiaggia -la Capitaneria [...]. A coordi-nare tanta operazione [...] questore e il co-mandante dei carabinieri di Ri-mini. Cordone di vigili [...] della seconda fila di [...] capitaneria e polizia. Ore sotto il sole, [...] curiosi che non si per-dono un fotogramma. Forse per paura che [...] nuoto o con i pedalò -ma sono [...] mosconi soltanto due -fug-gano a nuoto in Croazia, [...] mare anche due motove-dette. I mezzi ci sono, perchè [...] chi rinuncia al pranzo, per [...] perdersi [...]. Su ordine del questore, [...] la carica. Ma è dif-ficile mantenere [...] pub-blico fra le onde. I poliziotti in mutande [...] si avvicinano agli ammutinati, e questi per [...] di legno. Chi ha fil-mato la scena, [...] fatto una for-tuna. Dopo tre o quattro [...] si arrendono, e si la-sciano sequestrare tutto. Vengo-no portati in questura, e [...] stranieri». I clandestini vengono espulsi, [...] tornare a fare la fa-me. I villeggianti possono tor-nare [...]. Ma abbiamo vi-sto una scena. Non manche-ranno occasioni. A Rimini e [...] La tradizione è salva Solite [...] compreso» solita spiaggia, solito mare Ma il «Grand Hotel» [...] è più quello di una volta e [...] Vespucci [...] un trenino con le [...] Tutti coinvolti dalla moda [...] 1997 «Dai [...] che ruba lavoro» Dal [...] CHI LO CONOSCE da vi-cino lo dipinge [...] affabile, pronto alla battuta, amante della buona [...]. Un «falco» sorridente. È [...] sindaco di Gerusalem-me, eletto [...] con il [...] dei voti alla gui-da [...] municipale dove è fortissima la presenza degli [...]. Il suo pro-gramma ha [...] chiarezza. [...] praticata con la delicatezza di [...] carro armato: completare [...] di Gerusalemme, [...] dalla ingombrante presenza degli arabi. La Geru-salemme di [...] è una città chiusa [...] in un fondamentalismo religioso che sempre più [...] municipale: dalla concessione a ruota libe-ra di [...] alloggi nella parte araba della città, [...] cui si guarda alla richiesta degli [...] di «blindare» lo [...] il sa-bato ebraico, chiudendo [...] impedendo, anche con la violenza, la circolazione [...] arterie stradali che lambiscono i quartieri a [...]. La scalata al potere [...] segna un cambio epo-cale [...] Gerusalemme: [...] forte del [...] sponsorizzato dal leader storico [...] destra Ariel Sharon, scal-za dalla poltrona di [...] Città santa una «leggenda» [...] il laburi-sta Teddy [...] per decenni pri-mo cittadino [...] Gerusalemme. Per oltre [...] «zio Teddy» si era [...] una convivenza pacifi-ca tra le comunità che [...] la città. Amato dalla po-polazione araba, [...] incarnava gli ideali dei [...] di Israele un pae-se «normale», preservare Geru-salemme [...] dialogo, della tolleranza; capitale dello Stato ebraico, [...] chiudere le porte alla possibili-tà di una [...] i palestinesi. La [...] politica ha un simbolo: [...] un credo: quello di [...] Israel». Ritor-niamo ai giorni che [...] elettorale, nel no-vembre di quattro anni fa: [...] danno in svantag-gio, ma lui non se [...]. Per-ché ha capito la [...] la trasformazione so-ciale, etnica, antropologica che aveva [...] anni Gerusalemme. Il laico [...] punta decisamente tutte le sue [...] con i partiti e i [...] massicciamente [...] in città. Promette cospicui fi-nanziamenti municipali alle [...] talmudiche, le [...] si fa fotografare a più [...] a fianco dei rabbini ortodossi, incrementa le sue visite [...] Mu-ro del Pianto, giura che mai e poi mai [...] ai «terrori-sti [...] di avere sedi di rappresentanza [...] città. Su questo patto di [...] destra religiosa costruisce il suo «capolavoro» politico: [...] la lista degli «Ebrei uniti nella Torah», [...] Meir [...] corre-va per la carica [...]. [...] lo convince a rinunciare, in [...] di una valanga di promesse, e a presentare una [...] comune [...]. È la mossa vincente. Soltanto il [...] degli ebrei laici si recano [...] urne (il [...] degli arabi, sei-mila su [...]. Sul fronte op-posto, la [...]. Oltre [...] dei reli-giosi residenti a Gerusalemme [...] loro scheda il nome di [...]. Una «cam-biale» che gli [...] in-tendono incassare. [...] è cordiale nei toni, irremovibile [...] suoi convinci-menti. Uno per tutti: contra-stare [...] il processo di pace avviato da [...] e Yasser Arafat. [...] del-la destra nei confronti di [...] è inarrestabile. Il vecchio ge-nerale che [...] la mano al «capo dei ter-roristi» diviene [...] uno per [...] che non crede nel [...]. E Gerusa-lemme si trasforma [...] capitale [...]. In cit-tà si succedono [...] continuità manifestazioni di protesta contro il governo [...]. I colo-ni oltranzisti assediano [...] primo ministro. Comin-ciano a comparire manifesti [...] è effi-giato in divisa [...] Ss [...] con il capo avvolto nella [...] pa-lestinese. Per timore di atten-tati, [...] mi-sure di sicurezza attorno al premier e [...] del governo. I cortei si conclu-dono [...] fi-nestre del municipio. Una del-le manifestazioni più agguerri-te [...] in una [...] notte di fine ottobre [...]. Gerusalem-me è invasa da [...] di attivisti del [...] e delle altre formazioni [...] oltranzista. Il clima è incandescente, [...] dalla folla sono impre-gnati di violenza: «Morte [...] traditore, sarai giustiziato». Tra i partecipanti [...] anche un giovane studente [...] Bar Ilan di Tel Aviv. Si tiene un [...] in dispar-te, non assume [...] capo. La [...] mente è già proiettata verso [...] che da lì a pochi giorni inorri-dirà il mondo [...] e porterà il suo nome al centro [...] internazionale: è [...] Amir, [...] di [...]. Si sentono forti, i [...] «Grande Israele». E non so-lo per [...] e i disegni messianici di cui si [...]. La loro forza è [...] che possono go-dere. Per [...] conto, quella notte bastava [...] quello del Munici-pio, in cui erano assiepate [...] che avrebbero concluso la mani-festazione. [...] Sharon, i capi dei partiti [...]. Ma, so-prattutto, [...] i due ospiti [...] quelli che la folla in-vocava [...] maggiore intensi-tà: Benjamin [...] ed [...]. E fu proprio [...] ad arringare [...] di Israele». [...] oratoria al servizio delle vecchie [...] nazionalistiche. Le responsabilità di tutto [...] spalle di [...] e del suo «compare» [...] Peres. Alcuni manifestan-ti danno il via [...] una macabra sceneggiata: una bara con su scritto il [...] pri-mo ministro compare sotto il [...] del municipio. La gente applaude. È un chiaro incitamento [...]. Sia [...] che [...] assisto-no a questo squallido [...]. Ma nessuno fa nulla, [...] quella rappresen-tazione di odio cessi. Pochi giorni dopo, il [...] verrà ucci-so da uno [...] sere prima aveva applaudito [...]. Le cronache sono tor-nate [...] occuparsi del [...]. È lui a vietare, perchè [...] una provocazione politica», un concerto per la [...] di Sinéad [...] ed è sempre [...] insistito per-ché [...] desse il via li-bera alla [...] ebraico di [...] ed è ancora lui in [...] giorni ad [...] di nuovo forzato la mano [...] dei lavori per la realizzazione [...] altri 75 appartamenti desti-nati ad ebrei ortodossi a Ras El [...] dove vivono [...] arabi. Le proteste palestinesi e [...] una nuova esplosione di violenze non scalfisce [...] «È tempo che le questioni riguar-danti Gerusalemme [...] sulla base delle reazioni di Arafat», dichiara [...]. Stavolta, però, Benja-min [...] non lo segue e [...]. Ma [...] il testardo», non si [...] pronti [...] progetti edili-zi per fare di Gerusalemme, [...] Gerusalemme, la «capita-le degli ebrei». /// [...] /// Ma [...] il testardo», non si [...] pronti [...] progetti edili-zi per fare di Gerusalemme, [...] Gerusalemme, la «capita-le degli ebrei». (0)
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