Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3735096901.

Il [...] e [...] del libero. Attimi di paura [...] a Londra La scelta [...] Maldini A [...] torna [...] Folla di tifosi E Sacchi [...] auguri agli azzurri Grande entusiasmo [...] di Pisa per la [...] oltre un migliaio di tifosi, per lo [...] di bandiere e striscioni inneggianti ai giocatori, [...] ore del pomeriggio hanno raggiunto [...] Galileo Galilei per salutare [...] partenza. Cori e tante richieste [...] tutta la comitiva azzurra, ma i più [...] quelli dei Maldini, padri e figlio. Anche Gianfranco Zola è [...] più gettonati da parte dei giovani supporter. Gli azzurri sono dovuti [...] ali di folla per entrare [...] dove la partenza è [...] quaranta minuti di ritardo. [...] impiegato per il charter azzurro, [...] aveva a bordo anche la Under 21, giocherà a Bristol domani, presentava un guasto, per cui si è dovuto [...] di una nuovo aereo dello [...] tipo. Intanto [...] Arrigo Sacchi, da [...] ha mandato i suoi auguri [...] Maldini: «Mercoledì, dopo [...] mi metterò davanti alla televisione [...] tiferò per [...]. Invio un [...] bocca al [...] a Cesare Maldini e [...] dei quali sono stati in azzurro con [...]. La nazionale italiana è [...] Londra. Do-mani, contro [...] gli azzurri giocano una partita [...] per la qualificazione ai mondiali del [...]. Maldini annuncerà oggi la [...]. Ma non ci sono [...]. ///
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Oggi è il [...] il giorno [...] della forma-zione italiana da [...] inglesi, un giorno che non do-vrebbe riservare [...] gli unici dubbi del com-missario tecnico azzurro [...] piedi gloriosi di Billy Costacurta e quelli [...] Fabio [...]. Trattandosi di piedi comun-que [...] (parliamo di classe, non di calciatori rissosi [...] di [...] non ci sembra poi [...] quelli che possano cambiare la storia di [...]. A fine allenamento, per [...] Costacurta ha detto di «star bene, sono pronto, [...] Maldini». Dalla [...] tenuta ieri dal [...] di buon mattino sono [...] cose, ben più in-teressanti di certe discussioni [...] angeli che riguardano alcuni ruoli. La prima è che Panuc-ci [...] libero del presente e Fresi quello del [...]. [...] di Panucci, dopo il [...] da una serie di motivi: 1) tra [...] disposi-zione il giocatore del Real Madrid è [...] a recitare in quel ruolo; 2) la [...] di evitare pericolosi sposta-menti [...] vedi Ferrara ultimo uomo, vedi il figlio Paolo [...] costretto a flottare al cen-tro. La seconda considerazione, e [...] da poco, è che Mal-dini non stravede [...] Alessandro Del Piero. Il genietto juventino è [...] da Chiesa nel ruolo di prima riserva [...]. Nella partitina di domenica [...] provato nel secondo tempo [...] con Zola arretrato a [...] Chiesa nel ruolo di punta. Maldini ha gradito [...] al punto che ieri [...] questa soluzione come di una buona carta [...] ci fosse la necessità di rimontare: «È [...] emergenza che può essere utile. Mi piace Chiesa, per-ché [...] entra sùbito in parti-ta. E Del Piero? Il [...] largo: «Mi criticate perché nella partitella ha [...]. Ma io ho il dovere [...] dosare le sue ener-gie. Vedete, Del Piero gioca [...] il mercoledì, poi ancora la domenica e [...] mercole-dì». Un bel divagare. Ma intanto è il libero, [...] cro-ce. Viene tirato per la [...] storia e allora il [...] si scalda. ///
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Ondeggia tra ricorsi stori-ci, [...] e il suo «io», inteso come [...] e come attuale allenatore: «Quando [...] libero sembra che si di-scuta di un [...]. E invece vi dico [...] del nostro calcio il libero è stato [...] utile. Prendiamo i mondiali messicani [...] il libe-ro era Cera, un mediano. E pren-diamo il sottoscritto: [...] ma collaboravo al gioco quando la squadra [...]. Veniamo ora al presente. La Germania campione [...] si è affidata a [...] che ha vinto il Pallone [...]. ///
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Sapete qual è la [...] Nel [...] calcio stiamo attraversando un momento di crisi [...]. Nei primi anni da tecnico [...] faticavo a trovare attaccanti de-centi. Dovevo chiamare i fuori-quo-ta, Galderisi [...] centravanti [...] diavolo come si chiama-va. Oggi siamo pieni di [...] i difensori. ///
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Il [...] ha lasciato dietro di [...] che riconducono alla forma-zione [...]. Ha detto che bisogna [...] con gli inserimenti di «Dino Baggio, Di Matteo [...] Di Livio». Ha parlato di Pa-nucci [...]. Ha detto che aspetta Costacurta [...] si è regolarmen-te allenato. E gli inglesi, come [...] inglesi il [...] «Stanno fa-cendo pretattica. Secondo me alla fine [...]. Stanno nascondendo Ferdinand con [...] ma io me lo [...]. E a proposito della loro [...] non [...] ora di [...] di [...] maestri? «Beh, hanno inventa-to il [...] poi si sono fermati. Ora, grazie ai soldi [...] facendo passi in [...]. E hanno scoperto [...] della fanta-sia. Hanno acquistato giocatori co-me Zola [...] Carbone». Oggi penultimo allenamento, con [...] tecnico. Si cu-reranno le fasi [...] contromosse nei calci [...] cross e punizioni. Maldini teme [...] nel gioco aereo degli inglesi. I giocatori dicono che [...] «che la tensione sta salendo nel modo [...] esasperazio-ni del passato». Ma tensione [...] sta-ta [...] degli azzurri, nel tardo pomeriggio [...] ieri. A pochi metri dalla pista, [...] ha dovuto [...] perché sulla pista [...] di Londra [...] un altro apparecchio in panne. Spaventati i giocatori, soprattutto Zola. Peruzzi: «Loro contano sul [...] non siamo pivelli» [...] Non fa paura» Peruzzi, [...] Nazionale. A destra Maldini [...] DAL NOSTRO INVIATO [...]. Peruzzi, chi fa più pau-ra, [...] o [...] Non scherziamo, la paura può [...] venire solo una pistola punta-ta sulla tempia. Diciamo [...] cosa: ho grande rispetto [...] e per la nazionale [...] che a [...] ci giocheremo fino in [...]. Non si può negare [...] è il miglior giocatore [...]. La [...] dote migliore è la precisio-ne. [...] sbaglia poco, e per un [...] è una dote fondamen-tale. È sicuramente uno dei [...] mondo però, aggiungo, anche i nostri non [...]. Come si immagina la partita [...] inglesi, domani sera? Vedo una bella partenza e una [...] iniziale abbastanza diffi-cile per noi. So che a [...] il pubblico dà quel [...] più. Ecco, rispetto a noi [...] può contare sul tifo. Ma non crediate che [...] sia una squadra di pivellini. Dici [...] e che cosa pensa Peruzzi? Mi [...] in mente quel gol di venti-quattro anni [...] Capel-lo. È [...] in bianco e ne-ro [...] come dire, in diffe-rita. Quando [...] vinse quella partita avevo [...] non posso avere ricordi in presa diret-ta. Però quel gol [...] visto più volte in televisione. Dici [...] E mi viene una gran [...]. Non ci ho mai giocato, [...] questo sta-dio. Però la [...] estate, agli Eu-ropei, ho calpestato [...] di Manchester e quella [...] di Li-verpool. Luoghi calcistici impor-tanti. Anzi, ora che ci [...] Manchester ci ho giocato anche con la Juventus. Un bel ricordo: vincemmo [...] anno, in Coppa dei Campioni. Ha altri ricordi di quelle [...] La rabbia per [...] agli europei inglesi e [...] scivolosa di Liverpool. Partita decisiva quella di [...] No. Partita importante e difficile, [...] nulla. La qualifi-cazione al mondiale [...] Francia, [...] per noi che per gli inglesi, di-penderà [...] con la Polonia. In porta [...] schiera [...]. È un giocatore poco [...] buon livello. So che negli ul-timi [...] di qualche problemino fisico, ma vedrete che [...]. [...] beccò un gol memorabi-le, [...] finale di Coppa delle Coppe [...]. Ricorda? Il problema è [...] passa-no alla storia più per gli errori [...] parate. Può capitare a tutti di [...] reti un [...] strane. A Peruzzi invece capitava [...] 21 allenata da Cesare Maldini [...] dover far anticamera dietro ad altri portieri: Gatta, Fiori, Antonio-li. Beh, ero giovane. E forse non ero [...]. Ora Maldini ha cambiato [...]. ///
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È diverso il Maldini [...] rispetto a quello che guidava [...] 21? Mah. In certi modi di [...] cambiato passo. Parla molto con i [...] a non far vivere in antici-po la [...]. Sa dosare la concen-trazione. [...] più ricorrente di questa Nazionale [...] il libero. Sembra che sia una [...] nella Juventus giochiamo con un uomo che [...] paio di metro indietro rispetto agli altri [...] Montero. E quando avan-za, lo [...] Ferrara. Come vede in questo ruolo [...] Panucci? Bene. Nella partita di allenamento [...] molto il suo modo di interpretare il [...]. Spesso si piazzava in [...] altri difen-sori, ma quando serviva, arretrava. È importante la scelta [...]. E Panucci è sicuramente [...] grado di [...]. Altro argomento ricorrente in [...] la presunta fragilità della difesa italiana. Io ho [...] ben diversa: per me abbiamo [...] delle migliori di-fese del mondo. Provi a immaginare il [...] le verrà in mente domani sera quando [...] suo po-sto, tra i pali. [...] finalmente nel mitico [...]. Vediamo che bestia è. LA STORIA Sfogliando [...] delle sfide tra «bianchi» e [...]. Il complesso degli inglesi Il [...] Piola, [...] Mortensen [...]. La prima volta ci [...] Benito Mussolini in tribuna, si giocò a Roma, [...] che non aveva ancora [...] importante nel calcio, potè vantarsi di [...] costretto al pareggio i [...]. È storia di 64 [...] disputata a Roma, allo [...] Nazionale, [...] a 50 mila spettatori. Si giocò alle 15. Il traffico romano im-pazzì [...] a [...] tram foderati di gente, [...] parcheggiate a centinaia di metri dallo stadio. I gio-catori italiani, che [...] hanno tramandato senza numeri dietro alle maglie, [...] salutarono il duce, impetti-to [...]. Gol di Gio-vanni Ferrari [...] pa-reggio inglese al primo vero affon-do, con [...] un campio-ne. I giornali inglesi [...] de-gni antenati di certi [...] inventori, raccontarono che il pubblico fu talmente [...] del giocatore che ad un certo punto [...] co-ro «Basta [...]. Pozzo, nelle sue memorie, disse [...] non [...] udito dalla [...] panchina simili urla. Pro-babile che se fosse stato [...] ci sia stata [...] dei romani, più pro-pensi a [...] sul nome [...] inglese che impauriti dalla [...] forza. Vittorio Pozzo quel giorno [...] la [...] Nazionale poteva puntare al [...]. E fu co-sì, un [...] torneo dispu-tato in Italia. [...] aveva in panchina Herbert Chapman, [...] grande allenatore della storia del calcio mondiale, [...] con [...] vinse scudetti a ri-petizione [...] ossessionato dalla tattica. Egli inventò il «siste-ma», [...] che alternava la marcatura a uomo con [...] e prediligeva in attacco le cosid-dette [...]. Il nonno inglese di Arrigo Sacchi. Morì improvvisa-mente nel 1934, [...] anni e [...] dimenticò la [...] lezione, tornando al suo [...] e monocorde, senza vincere nulla fino al [...]. Però, anche dopo la [...] titoli mondiali e di un oro olim-pico, [...] a lungo schiacciati dal complesso di infe-riorità [...] inglesi. I «leoni» di [...] Nella seconda sfida tra [...] era il 14 novembre 1934 e [...] faceva la [...] prima uscita dopo il [...] cinque mesi prima, gli azzurri furo-no sconfitti [...]. Nacque quel giorno la leggenda [...] «leoni di [...] (era il nome dello stadio [...] perché sotto di tre gol dopo appena dodici minuti [...] e [...] Drake), gli italiani, ridotti in [...] per [...] forzata di Monti (frattura del [...] nella ripresa segnarono due reti con [...] e [...] e sfiorarono un incredi-bile pareggio. Memorabile giorna-ta, quella, per [...] che parò un rigore [...] primo tempo giocò praticamente da solo contro [...]. La terza sfida fu [...] Milano, il 13 maggio 1939. Un altro pareggio, 2-2, [...] gol di mano di Piola. Partita giocata con gli animi [...] era [...] del-la Seconda guerra mondiale e [...] due paesi sarebbero stati nemici. La quarta partita scoccò il [...] maggio 1948 e segnò [...] alla Nazionale di Vittorio Pozzo [...] guiderà [...] alle Olimpiadi di Londra di [...] e poi saluterà definitivamente). A Torino, il 16 [...] inglesi umiliarono gli azzurri: 4-0. Il gol di apertura, [...] Mortensen dopo appena [...] è passato alla storia, [...] posizione impossibile, praticamente dalla linea di fondo [...] non [...] un pivellino, il numero [...] Bacigalupo, guar-diano dei pali del grande Torino). Rivincita un anno dopo, a Londra, ed ennesima sconfitta [...] 0-2. Dovranno trascorrere altri 24 [...] pareggi (1-1 il 18 mag-gio 1952 a Firenze [...] il 6 maggio 1959 a Londra) e [...] il 24 maggio 1961 a Roma) prima [...] la prima vittoria [...]. Prima vittoria azzurra Accadde il [...] giugno 1973, a To-rino, in una partita che celebrò [...] compleanno della Federcalcio. [...] era [...] del mondo, [...] era declinante. Gli azzurri vinsero 2-0, [...] Anastasi [...] e di Ca-pello [...] inglesi mortificati e im-magine [...] di [...] testimoniata dal libero e [...] Bobby Moore, lento e im-pacciato, dribblato più volte con [...]. Cinque mesi dopo, a [...] secondo successo [...] il primo e unico, [...] Inghilterra. Partita molto difensiva, poi, [...] Chinaglia, [...] smanacciato in uscita bassa [...] stoccata ineso-rabile di Fabio Capello. [...] ammutolito, grande rivincita per i [...]. I soliti tabloid inglesi [...] «Trentamila camerieri a [...]. La cena fu servita [...]. Gli in-glesi fecero una memorabile [...]. Tre anni dopo, a New York, [...] torneo del bicentenario (si festeggiava [...] de-gli Usa), rivincita [...]. Sotto di due gol (Graziani [...] e [...] i bianchi giocarono una splendida [...] e finì 3-2 per loro, con il risultato ribaltato [...] appena otto minuti: [...] al [...] Thom-pson al [...] ancora [...] uno che aveva una gran [...] al [...]. Cinque mesi più tardi, [...] Roma, [...] di andata del girone di quali-ficazione mondiale (Argentina [...]. Vittoria facile degli azzurri, firmata [...] al [...] e da Bettega con una [...] zuccata in tuffo al [...]. Un anno dopo, il 16 [...] 1977, platonica rivincita degli inglesi, che batterono gli az-zurri [...] Keegan e [...]. Quella sera sbagliò tutto, [...] che affidò la marcatu-ra [...] Keegan [...] dei migliori gio-catori del mondo -a Zaccarelli. Un disastro: Keegan fece [...]. Che, però, si consolò [...] ai mondiali: gli inglesi restarono a ca-sa. È stata, quella, [...] vittoria dei bianchi. Negli ultimi [...] tre successi degli azzurri e [...] pa-reggio. La sfida più recente [...] di bronzo ai mondiali italiani del 1990. Gli azzurri di Aze-glio Vicini [...] 2-1: Roberto Bag-gio al [...] Platt [...] Schillaci su ri-gore [...]. Domani si giocherà la [...] il bilancio è ora in perfetta parità: [...] testa e 5 pareggi. Gli inglesi non fanno [...]. ///
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Gli inglesi non fanno [...].