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Quando ha iniziato il [...] aula, martedì scorso, Roma-no Prodi sapeva bene [...] i [...] e soprattutto [...]. Ma non poteva accettare [...] voluta del leader di Botteghe [...] decisa senza consultarsi con palazzo [...]. Ma oggi, aggirato [...] del voto sulla Nato, Prodi [...] accetta-to di andare ad una verifica vera con Rifondazione, [...] chiede da tem-po [...] anche [...] del pomeriggio di martedì ave-va [...] di vulnus inferto alla mag-gioranza dal no di [...] atlantica. [...] che accomuna oggi Botteghe oscure [...] piazza del Gesù a palazzo [...]. Per [...] con chiarezza Prodi si è [...] ad [...] al [...] di cui ieri pomeriggio sono [...] diffuse anticipazioni che hanno consentito in «tempi televisivi utili» [...]. Prodi non si è [...] ha detto che nel caso in cui [...] limite si potrebbe arrivare anche alla rottura. Elezioni anticipa-te o rimpasto? «Sul [...] vi-cenda non sarò io a decidere, ma [...] della Repubblica e posso solo dire che [...] presidente del Consiglio del governo di centrosini-stra. Questo intendo continuare a [...]. Non ho altre formule [...]. Prodi ieri pomeriggio era [...] sereno. Ha passeg-giato con i [...] collabora-tori per il centro di Roma, è [...] del Pantheon per un gelato al-lo zabaione, [...] i turisti, con il deputato [...] Elio [...]. [...] infittiva ha deciso di «rifugiarsi» [...] nuovo dentro palazzo [...]. Ma in mattinata [...] non era lo stesso, perché [...] tensioni del giorno prima erano ancora palesi, perché ancora [...] Mussi e altri esponenti [...] di accettare i voti [...] per sopperire a quelli di Rifonda-zione. [...] voluta una [...] con [...] per trovare [...] e ricucire uno strappo nei [...] tra i due esponenti politici [...] mai stati così burrascosi come [...] queste ultime settimane. E Prodi ha [...] non sarà mai [...] a Rifon-dazione, che il gioco [...] maggio-ranze variabili non esiste, ma ha an-che detto che [...] era pensabile an-dare ad una verifica sotto [...] del voto sulla Nato, perché [...] il governo non avrebbe retto. Invece, se verifica deve [...] può ridursi ad un incontro fugace dei [...]. Il timore di Prodi, infatti, [...] che nel caso [...] e Rifondazione restino inconcilia-bili la [...] precipiti e si vada [...] bianco. Ma [...] ha insistito ugualmente sulla [...] cincischiare più con Rifondazione. Così alla fine il segretario [...] ha ottenuto da Prodi la presa di [...] si faccia a partire dal [...] giugno e entro il 15 luglio, quando cioè il [...] dovrà affrontare il passaggio [...] di Montecitorio, dove [...]. Così attraverso il [...] risponde ai tre quesiti [...] non ci sono maggioranze variabili; sulla Nato [...] cercato un accordo privilegiato con [...] ri-spetto al Polo; verifica [...]. Innan-zitutto Prodi ha tenuto [...] non si deve parlare di mancanza di [...] estera, ma solo sulla Nato. Cioè solo su un [...] accade anche altro-ve. [...] in Francia, [...] partiti della maggioranza si sono [...] contro [...]. Quindi ha ri-badito di [...] fino in fondo al discorso della maggioranza [...] portato alle elezioni, cioè non ho mai [...] propo-ste di alleanza». Poi ha aggiunto di [...] «un voto a Cossiga in modo differente [...] abbia-mo chiesto a tutti gli altri partiti [...]. Proprio [...] prima del voto io ho [...] che questo era un voto che [...]. Quindi Prodi ha ammesso che [...] di Rifondazione [...] di maggioranza -come ha già [...] anche a [...]. Adesso [...] la necessità di ripensare, ricostruire [...] e [...]. Può esserci anche rottura? «Non [...] deve essere portata fino [...] le analisi che si aprono si debbono [...] o si rinnova [...] oppure non si può [...] una situazione di accordo mutilato». /// [...] /// [...] era [...] con [...] di Rifondazione: questa è la [...] maggioranza. [...] per cui questo è impossibile, [...]. Ulivo e Rifondazione cercano [...] Scuola, Kosovo, lavoro Il dopo Nato è già cominciato ROMA. /// [...] /// Tut-to è ormai legato [...] trovare un accordo su pochi ma [...] di gover-no per scongiurare [...] altre [...]. È una difficile scom-messa. Ma è [...] car-ta rimasta in mano [...] scon-giurare derive centriste [...]. Inaccet-tabili soprattutto per i [...] che male hanno di-gerito il [...] di Cossiga. Mai più la rincorsa [...] per tenere in vita il [...]. Prestan-dosi al gioco del Picco-natore [...] aspetta al varco la maggioranza [...]. I prossimi scogli. In-nanzitutto, la parità scuola [...]. Il disegno di legge [...] in commissione al Se-nato. Si sta lavorando [...] dei te-sti. I termini di un [...] possibili. Ma la que-stione non [...] squisitamente politica e culturale. Il finanzia-mento della scuola [...] stato un nervo scoperto nella sini-stra. Anche nella sinistra [...]. La pa-rità fa parte [...]. Il testo di legge [...] Berlinguer si muove [...] di un sistema formativo [...] problema delle re-gole comuni che presiedono ad [...]. Ma le gerarchie ec-clesiastiche [...] chiedo-no finanziamenti subito per le pri-vate. E i popolari, a [...] sono insensibili. Da parte [...] il [...] non vuole neppure sentire parlare [...] finanziamenti. È possibile un accordo? Avverte [...] «Una maggioranza variabile non [...] una questione che ha un significato nel [...] paese come la parità scola-stica». Una questione, tuttavia, che [...] è certo prioritaria. Quel-lo che gli interessa [...] quanto prima, è invece [...]. La legge è in [...] Camera, con pro-cedura di urgenza. Verrà richiamata in aula automaticamente [...] di luglio. Si tratta di due [...]. Anche [...] la contrapposizione che si [...] il [...] per quanto concerne la [...] nei canali della for-mazione professionale. E non è un [...]. /// [...] /// [...] si dichiara disposto a [...] nella verifica. Intanto, pe-rò, Ramon Mantovani, [...] ha già fatto sapere [...] Enrico Letta, che se [...] Nato in Italia si alza un solo [...] per il Kosovo, anche se questo dovesse [...] una missio-ne Onu, Rifondazione comunista minaccerebbe la [...]. /// [...] /// Il disegno di legge [...] in commissione alla Camera. Rifondazione potrebbe chiedere un [...] a luglio, [...] alla fiducia per rendere [...]. E [...] si aprireb-be un fronte con Lamberto Dini. Lotta alla disoccupazione. Il no-do riguarda le [...] stru-menti. Come la mettiamo con [...] Ri-fondazione di fare della nuova Agenzia per [...] Mezzogiorno [...] strumento di assunzione diretta dei lavoratori precari [...] di-soccupati? Una difficile scommessa, dun-que, questa verifica. Che si gioca in [...] propizio, pieno di diffidenze. Sullo sfondo [...] una in-sofferenza sempre più accentuata [...] parte del [...] nei confronti di [...]. E [...] la preoccupazione dei De-mocratici [...] le aperture di Prodi a Cossiga. Palazzo [...] dopo il voto Nato, [...] a rassicurare gli allea-ti: «Nessun mercimonio di [...] Prodi [...] agito [...] priori-tario del Paese». Ma la «ferita seria» [...] di centrosinistra, troverà medici [...] per essere curata? Lu. A Botteghe Oscure, dopo [...] sera, quando lo spettro della «maggioranza varia-bile», [...] vizio molto noto, si è materializzato col [...] Cossiga sulla Nato, è tor-nato un moderato sorriso. Sì, [...] di Romano Prodi al [...] quel suo dichiararsi «capo [...] centrosinistra» e soltan-to di quello, è il [...]. I problemi restano aperti, [...] servono come il pa-ne nel rapporto tra Prodi [...]. Inutile [...] tanto sopra: la vicenda Nato [...] segnato un pun-to [...] della mag-gioranza, e [...] tra il capo del governo [...] Botteghe Oscure e adesso, pensano un [...] tutti [...] si deve pensare ad andare [...] bene. /// [...] /// Come procedere? Tutto di-pende, [...] come sarà questa ormai famosa verifica. Se davvero ne verrà [...] complessivo con Rifondazione sui punti portanti, si [...]. Se no, si aprono [...]. Il punto fermo di [...] Nato, dicono [...] è che così non [...]. Non si può andare [...] Botteghe Oscure e non solo lì, con [...] che entra e esce [...] se fosse un albergo, e non si [...] negando il problema, e ri-schiando alla fine [...]. Il tema è questo, [...] maggioranza variabile fa da sfondo. Se questa è la [...] ov-vio che ci sia voluto, prima [...] della verifica, un lavo-ro [...] di contatti per-sonali. Il primo, come si [...] la telefonata che Prodi ha fat-to ieri [...]. Il rap-porto è cordiale [...] sempre. Le diversità di vedute, [...] Nato, sono chiare. Prodi era convinto che [...] fosse il sì [...] della Nato e evitare [...]. I [...] pensa-vano che il capo del [...] una volta constatata [...] della maggioranza in politica estera [...] il no di Rifondazione, dovesse uscire [...] chiedendo il voto a tutto [...] Polo e non tanto [...] di Cossiga. Il passaggio di cui [...] da giorni, dimis-sioni, reincarico, rimpasto, non era [...] Botteghe Oscure, ma [...] secondo la Quercia, avrebbe [...] davanti alle proprie responsabilità più di quanto [...]. Le pa-role di Prodi [...] questo punto di vista, non sono piaciute [...]. È vero che [...] di ieri sera, il [...] dice di considerare quello del no di Ri-fondazione [...] Nato, un caso iso-lato. Ed è vero che [...] Prodi nega che ci sia stata una richiesta [...] e privilegiata [...] di Cossiga. Però almeno si sgombra [...] punto fon-damentale: è chiaro che si cerca [...] azione di «questa» maggioranza. /// [...] /// Non a caso Veltroni, [...] battuto tasti cari a Botteghe Oscure. A differenza di Prodi, [...] caso Nato la dis-sociazione di [...] Veltroni ricorda che non [...] volta che questo accade: «Intendiamo verificare se [...] per andare [...] con la stessa intensità [...] riu-sciti ad avere in questi due anni». Il chiarimento, sottolinea Veltro-ni, [...] primo luo-go con il [...]. Conclusione del vi-cepremier: [...] è avere un patto [...] i prossi-mi due anni, e deve essere [...]. Non si può vive-re [...]. Chi non segue questo [...] e patto, «si prende tutte le re-sponsabilità [...]. Come sarà la Verifica? Dal [...] vista dei contenuti, si vedrà presto. Slitta il vertice di [...] istituiti, a partire dal-la prossima settimana, dei [...] specifici, economia, [...] scuola e, forse, po-litica [...] problema [...] vi parteciperanno i gruppi [...] singoli ministri, poi ci sarà una stretta [...] metà di luglio. Pesano, però, soprattutto i [...] agitano tutta la maggioranza. I popolari, che pure [...] Marini [...] Franceschini consi-derano ormai intollerabile la poli-tica delle [...] non hanno mai nascosto [...] del caso Nato. Anche perchè [...] di «maggioranze variabili» si [...] su scuola e [...]. Torna, come un fantasma, un [...] della Prima Repubblica. Politici e politologi divisi [...] Ma la «verifica» non era finita con la [...] IL VOCABOLARIO Le parole, [...] a volte ritornano. Adesso è tor-nata questa: Verifica. Un [...] un amarcord da Prima Re-pubblica [...] chi crede che la Seconda sia davvero [...] reperto archeologico de-gli oscuri tempi [...] avremmo detto fino a [...] e invece. Invece eccoci qua, attaccati al [...] a chie-dere agli esperti -politici, politolo-gi o les [...] ensemble -che effetto fa, a [...] che se ne intendono, ri-trovarsi al cospetto [...] fantasma che ha tutta [...] di stare benissi-mo. Gianfranco Pasquino dice che [...] cui la Verifica è uscita dalla tomba [...] tante, ma poi, richiesto di [...] si soffer-ma soltanto su [...] vede, si capisce, che una ragione più [...] inquieta. Torna la necessità delle verifiche [...] -dice [...] una fortissima presenza dei demo-cristiani». La transizione dalla prima Repubblica [...] è riuscita a liberarsi [...] e questo -aggiunge -non è [...] giacché [...] un elettorato potenzial-mente democristiano, anzi: [...] demo-cristiano». Quel che è sorprendente, invece [...] che «Berlusconi e Fini da una parte e [...] e [...] non sono riu-sciti a far [...] che opzioni diverse preva-lessero su quelle de-mocristiane. E sa per-ché non [...] Perché sia gli [...] che gli altri han-no [...] bisogno dei [...] per vincere le elezioni». Invece, «se fa-cessero un [...] potrebbero liberarsi [...] democristiana ed evitare di [...] colui che adesso come adesso davvero può [...] la propria [...] Francesco Cossiga». Ma per far questo [...] un patto che significa riforme di un [...] sistema eletto-rale di un certo tipo» che, [...] semplice, «garantisse po-chi seggi sicuri ai Ca-sini, [...] Buttiglione, [...] Mastella, ai Cossiga, ai Marini, ai [...] agli Elia e agli Andreatta». Il proble-ma del «chiarimento» (che [...] un altro modo di chiamare la verifi-ca) esiste certamente [...] a sinistra, [...] della sini-stra, ma se il [...] deve trattare [...] con [...] e Mari-ni, «due sindacalisti, che [...] perfetta di che cosa significhi [...] ciò produce «un metodo della media-zione permanente». Nella quale, però, più [...] si trovano a loro agio proprio i [...] essendo cattolici, hanno una concezione del mondo [...] anche [...]. [...] un nesso, insomma, tra [...] Verifica e di Eternità? Pasquino non si [...] ma il suo pensiero è chiaro: la Ve-rifica [...] Democristiana. Bene, allora sentiamo subito [...] un democristiano che di verifiche, nella [...] lunga carriera politica e [...] ha fatte tante: Ciriaco De Mita. [...] presi-dente del Consiglio parte [...] «non considerare che tutto quello che accadeva [...] anche le verifiche) sia stato un male», [...] pensa-re che prosegua cartesianamente sostenendo che neppure [...] adesso sia un male. /// [...] /// Non è chiaro? Allora [...] «Nelle [...] elezioni non si sono contrapposte due coalizioni [...] bipolarismo è una cosa ancora da costruire; [...] legittimato il governo che ne sareb-be nato, [...] maggioranza, che non si presentava con un [...]. E il problema, secondo De Mita, [...] riguarda [...] che un pro-gramma elettorale [...] presenta-to, e quindi non le differenze tra [...] i popolari, ma i rapporti tra [...] e Rifondazione comu-nista («è [...] abbiamo incrociato tutte le difficoltà, e non [...] estera»), e, poiché i rapporti con i [...] Rifondazione sono un problema acuto soprattutto per i [...] è lì che ci [...] chiarimento. /// [...] /// De Mita la butta un [...] sul filo-sofico. Un filosofo vero, Lucio Col-letti, [...] lui che la verifi-ca sia di sinistra [...] ricostruzione dei fatti e [...] più semplice: la colpa è tutta di [...]. Scusi, ma perché? «Perché [...] è co-stretto a cercare [...] che non ha voluto riconoscere di [...] fatto buca sul-la Cosa [...] nel carniere solo [...] e Valdo Spini: non [...] di grasso) e sulla Bica-merale (solo la [...] costretto Berlusconi a mandare tutto per aria) [...] è tornato il pallino, che aveva un [...] e mezzo fa, di dare gli spintoni [...] Prodi». Per Col-letti, che [...] non muore di simpatia [...] il ritorno della Ve-rifica non è un [...] del bipolarismo, ma il prodotto delle «difficoltà [...] il quale, come capo [...] del-la coalizione, avrebbe dovuto [...] imporsi a Rifondazione comu-nista [...] a Romano Prodi la gestione dei rapporti [...] Fausto [...]. I comunisti, anzi, avrebbero [...] nella Cosa 2 come i tro-tzkisti lo [...] britan-nico. Insomma, la Verifica è Mas-simo [...]. Più «tecnico» e spassionato, [...] sentiva un [...] il bisogno, è il [...] Sergio Romano, il quale sottolinea come questa «tipica [...] della Prima Repubblica» sia resa inevitabile dal [...] governo «è ancora un governo di coalizione, [...] presidente del consiglio è, più che il [...] modera-tore tra le parti». Il problema è complicato, [...] che nella maggioranza [...] una forza anomala come Rifondazione, [...] questa circostanza, in fon-do, è figlia della [...] dalla Prima alla Seconda Repubblica. Se torna la Verifica [...] di Prodi, non è colpa di nessuno; [...] è colpa di tutti noi che non [...] per realiz-zare le riforme istituzionali di cui [...] bisogno». Insomma, la Verifica siamo Noi. Con i nostri difetti. Lo sentivamo, che sarebbe [...]. /// [...] /// Lo sentivamo, che sarebbe [...]. (0)
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