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Sono [...] i muri, contro gli stipiti [...] por-te. I loro stracci li [...] di sporcizia. Il loro sonno è [...] sembrano dei morti avvolti in sudari strappati [...]. Sono giovani, ragazzi, vecchi [...]. Dormono [...] supini, a centinaia. Tutta [...] è piena del loro silenzio: [...] il loro sonno è simile alla morte, ma una [...] a [...] volta, dolce come il son-no». E però, [...] appare come «uno dei fatti [...] impressionanti [...] -non [...] soltanto il sopore [...] il torpore letargico di chi [...] ha né ca-sa né cibo. Si direbbe che in Oriente [...]. Ripenso alle tante strade [...] in Asia, dal [...] al Bor-neo, e nel [...] si ripre-sentano ingombre di assopiti, accuc-ciati tra [...] passa loro accan-to. Non solo mendicanti riversi [...] personaggi di tutti i tipi, che ronfano [...] fiori di [...] o giacciono sulla terra [...] del braccio per cuscino. Sconosciuti che in autobus [...] addormentati sulla spalla, come se fossimo fratelli. Passeggeri vocianti e ridanciani che, [...] colpo, lasciando sve-gli solo [...] e me. Gente pronta a chiudere [...] pronta a [...] subito, senza fatica alcuna. Un tale [...] un altro, senza tanti [...] un calcetto, e quello invece di prote-stare [...] per riprende-re il cammino col suo cesto, [...]. Un sonno creaturale, naturale, [...] degli animali, capaci di assopirsi in ogni [...] ogni ora. Riuscire a dormire come i [...] come mi ricordo dormivo [...] a [...] mi bastava [...] occhi, per [...] stupefatto e deliziato nella luce [...] mattino, senza [...] avuto nean-che la percezione del [...] e della notte. [...] del dormire, in Oriente, [...] descritta ai primordi della nostra letteratura, nel [...] «Notturno» [...] lirico greco [...] «Dormono le cime dei [...] abissi/ e i promontori e le forre, [...] stirpi degli animali / che la nera [...] e le fiere montane / e la [...] / e i mostri nei [...] / del mare [...] / dormono le stirpi [...] dalle lunghe ali». Rappresenta-zione della natura addormentata, [...] dice che il [...] gli uomini, ma dormono [...] animali e cose; perfino i monti e [...] abissi [...]. Per [...] abbandonare sereni al sonno, dobbiamo [...] che anche il mondo stia [...]. La per-cezione di un [...] credo che sia fondamentale se si vuol [...]. Il silen-zio e la notte [...] sono determinanti: in Orien-te si dorme [...] alla luce o al buio, [...] la notte tropicale -fra le urla dei [...] le radio sgangherate, i concerti [...] rospi -può essere più [...] cheda noi. [...] a dormire con tanta fa-cilità [...] a [...] -dipende dal modo con cui [...] si raffigura [...]. [...] induce la sensazione che [...] abbiano un loro sonno, che anche il [...] noi di tanto in tanto si addormenti. Una sensazione [...]. Credo che [...] si nasconda la chia-ve [...] facile sonno [...] e viceversa il frequente [...] insonni nelle me-tropoli [...]. Eccesso [...] perdita dei ritmi naturali, [...] le ragioni di questo nostro [...] che stenta ad arrivare, di que-sta alternanza penosa [...]. [...] vero, ma [...] se dormire di-venta più difficile, [...] anche perché ab-biamo [...] di vivere in un mondo [...] non dorme mai, di [...] immersi in un paesaggio senza [...] dove gente inquieta si aggira fra oggetti sempre in [...] sem-pre accesi o in movimento. La figura della città insonne, [...] da un [...] della notte, in mezzo al [...] spic-cano figure sinistre o stravaganti, ha sostituito [...] del Notturno di [...] dove un sonno onniper-vasivo acquietava [...] «i mostri [...]. Questa nuova raffigurazione di [...] eccitato ha importanti conseguenze anche sul modo [...] rappresentiamo [...] più straordinario del sonno, [...] il sogno. Se il sonno ci [...] terrestre degli ani-mali e della natura -come [...] -viceversa il sogno, dono [...] sempre stato considerato il veicolo capace di [...] ultime: è attraverso la visione onirica che [...] gli angeli, o an-che [...] ci annunciano il loro [...]. Mentre [...] tanto facile al sonno, [...] fino al punto di immaginare che il [...] solo il sogno di un dio che [...]. Ma che succede a [...] del sogno, quando entriamo in una sorta [...] quale pare essere la nostra? Succede che [...] la vi-sione onirica, generata dal sonno profondo, [...] porta-trice di verità -bensì [...] a occhi aperti», prodotto [...] da uno stato tor-mentoso e irrisolto, bloccato [...]. Descrivendo, ne «Le storie [...] (ripreso da «Genesi, 28»), Tho-mas Mann [...] in scena la configu-razione classica della rivelazione [...] così in contatto con la terra, la [...] in un sonno profondissimo, e quindi vede [...] sublime della scala che unisce la terra [...] gli angeli salgono e scendono; a questo [...] beatitudine e della verità, il Signore appare [...]. Invece, nel magnifico, terribile quadro [...] Kiefer, [...] del 1996 (attualmente visi-bile alla Biennale di Venezia), [...] della visione non [...] più. Supino su un campo [...] deva-stato, Giacobbe, in calzoni e a torso [...] insonne che, sforzan-dosi di dormire, diventa rigido [...]. Remota, esile e [...] dissolversi in prossimità del [...] il contatto con la terra fosse ormai [...]. Le figure degli [...] incerta e appena visibile [...]. Mentre [...] risulta [...] e insozza il terreno pro-prio [...] pressi della scala. Una caligi-ne da incendio, sospesa [...] e il [...] nera che in questi giorni [...] e rende insonni i paesi del Sud-Est asia-tico -cioè [...] quei luoghi che mi [...] sempre parsi una terra [...] sogni. Per quanto intitolato «Sogno [...] Giacobbe», [...] quadro di Kiefer pre-senta tutti i caratteri [...] e veglia, maledizione demoniaca e [...] ve-rità suprema e angoscioso [...] senza possibilità di soluzione. Non più, come nelle pagi-ne [...] Thomas Mann, il sogno di una luce divina che [...] il creato con la [...] promessa di salvezza -bensì la [...] redenzione, vortica così in cielo co-me in terra: immagine [...] del [...]. Giampiero Comolli [...] 5. Ma cosa annuncia un [...] Avvicinandomi a Corte Bosco, la capitale mondiale [...] di trovare qualcuno disposto a [...]. Negli ultimi due mesi [...] i 40 e gli 80 anni sono [...] letargo inspiegabile, per 15-20 ore, in questa [...] Camigliano nei pressi di Lucca. Lo chiamano [...] idiopatico ricorrente», si accompagna [...] non genera sogni. Oppure sono sogni talmente [...] coscienza li rifiuta. A un certo punto [...] fiumiciattolo con qualche pesce. Chi dorme non piglia [...] detto. Quel pesce là non [...] preso. Conclusione: sono arrivato, la [...] è [...]. Quattro uomini raccolgono campioni [...] di acqua, tra nuvolette di moscerini (forse [...] a provocare il sonno). Si tratta di tecnici [...]. Entro nella corte, provo [...] domanda. La bella addormentata non [...]. Quelli che incontro non [...] veramente male, come se fossi un incubo. Si vede che questa [...] cui sono capitato è stata preceduta da [...] selvaggio da parte di giornalisti e curiosi. Faccio capolino in una stanza. Due donne lavorano sedute [...]. Quando entro si voltano [...] parte con un certo disgusto. Mi ritraggo prima che mi [...] in testa una sveglia. Cosa è accaduto qua? In [...] solo dormito, non è mica [...] Hotel di [...]. A meno che il [...] diventato un crimine. Ma quali sono le [...] Sono [...] fatte, scartate e rifatte molte ipotesi. Scarichi abusivi nel sottosuolo, [...] muri, campi magnetici, oppure il radon, un [...] dalla terra. Finalmente, uscito dalla corte, [...] un signore che va a prendere [...] dalla cisterna poco lontano. Non mi guarda male. Entusiasta, gli sottopongo le ipotesi [...] bizzarre circa [...] di [...] 4 [...]. Cito poi i versi [...] «È [...] antenna maledetta/ che ni [...] sta zitto, un ni [...] i maghi e li stregoni». Mi risponde che «per [...] a posto», gira le spalle e se [...]. Come a confermare lo [...] lucchese chiuso al mondo esterno. Si avvicina [...]. Molti animali vanno in [...]. Forse [...] si sta adeguando e [...] a Lucca siamo di fronte [...] biologica. Dato che la selezione [...] le specie che hanno imparato a dormire [...] forze, [...] giro le spalle, abbandono [...] risparmio energie. Dormo dunque sono Ferdinando Scianna Il [...] malato [...] Incubo o sballo? La [...] più una civiltà [...] Metropoli rumorose e incubi [...] Ecco come è cambiata la cultura contemporanea [...] Parla lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua: nei suoi [...] di personaggi che «perdono conoscenza» «Tra i [...] messo anche Dio» Nel nuovo romanzo «Ritorno [...] snodo centrale [...] un modo tecnologico per [...] delle anime. /// [...] /// Pilotare [...] sorvolare il deserto del [...] do-lore, e poi atterrare senza scossoni. Stare [...] per non [...] sfuggire [...] verso [...]. Queste non sono le indica-zioni [...] aspiranti sciamani, ma i [...] romanzo di Abraham Yehoshua. Lo scrittore israeliano -nelle [...] vicende individuali alla storia dura del suo [...] cantore del sonno nelle sue varie for-me: [...] a quello ar-tificiale profondo, fino a quello [...] e visioni. Non ero attratto [...]. /// [...] /// È stato dopo la [...] giorni che mi sono sentito [...] prendere posizione: la storia [...] lasciato scampo. Ma prima, so-prattutto, ero [...] gente addormentata o so-gnante. I miei amici -ride [...] giro ancora oggi». In effetti anche nelle sue [...] conosciute nel mondo, da [...] al «Signor Mani», la gente [...] sogna [...] sfiorando spesso altre dimensioni. Dio stesso perde conoscenza, [...] così ha origine il nostro mondo. [...] Straniero: dal palestinese, il [...] non è tale, al mistero del mondo [...] che ci accompagna sempre e che forse [...]. Gli uomini, alle prese [...] e a volte soprannatura-li, [...] continuamente la [...]. In «Ritorno [...] il giovane [...] matura, viziata, rugosa e neanche [...]. [...] di lei, nel libro, è [...] se-guente: «Fece il suo ingresso: una si-gnora bruna e [...] e occhialu-ta». Eppure travolgerà [...] del protagonista, [...] non poco a [...] in braccio e che per [...] suo, addirittura, sposerà [...]. La donna lo condurrà [...] psichici, col suo sorriso ine-splicabile, la [...] incapacità di restare sola [...] a prima vista pri-vi di interesse anche [...] e che invece si rivelano avvolgenti co-me [...] riuscita. Rubin assiste [...] a cuore aperto del marito [...] donna. Guar-da il torace spalancato [...] fissa il cuore inerte, prova [...]. E beve i fantasmi [...] quel cuore, fino a convincersi che [...] del marito è fluita [...]. Quando il marito muore, Rubin [...] uno e bino. /// [...] /// La capacità di schiudere [...] comunque un dono, oltre che dello sciamano, [...]. Quando Flau-bert disse [...] sono [...] voleva dire -spiega con inusuale [...] -che era riuscito a ab-bandonare se stesso». Questa capaci-tà [...] ha permesso a Yehoshua, per [...] di raffigurare arabi credibili come [...] che ne [...] recita poesie di [...] di fron-te agli ebrei prevenuti [...] stupefatti), di tentare la letteratura come dialogo. In questo se-colo noi [...] mol-to. Io amo il mio paese. Ma devo dire che [...] della responsabilità per la mancata [...] di pace è da attribuire [...] Israele. Questo perché non abbiamo [...] che dovevamo cedere. Il che ha fomenta-to [...] inutile [...]. Bi-sogna pagare un prezzo [...] pace. Questo è il momento di [...] come gli americani, che con il piano Marshall hanno [...] una mossa ge-niale». Forse è anche per [...] che Yehoshua è ancora più famoso in Italia [...] patria. Il pubblico della Libreria Cima, [...] Firen-ze, dove lo scrittore è stato invitato a [...] ultimo libro, si guarda intorno sbigottito: dare [...] «Noi [...] fare una cosa sola: sappia-mo imparare. Dobbiamo dunque esportare questa [...] Terzo Mondo. Il conflitto tra mondo [...] sottosviluppate sarà il dramma del prossimo secolo. Noi siamo al confine [...] mondi: prepariamoci». [...] romanzo che si svolge [...] primo millennio, quando ferveva il dibattito tra [...] che come è noto si risolse a [...] di [...] -causando non pochi problemi [...] di gente. La famiglia è spesso al [...]. Vivere insieme senza avere [...] è pazzesco: chiede un lavo-ro continuo. In generale, al di [...] ciò che mi interessa so-no le relazioni [...] e la pos-sibilità di dare un giudizio. Perché la letteratura nella [...] se-colo si è rivelata così debole? Perché [...]. [...] libri del secolo sono [...] gli anni Venti e gli anni Trenta, [...] verità. Poi il romanzo, che [...] più democratica di letteratura, si è indebolito [...] demo-crazie. Se la gente viene [...] è perché mi collega, a torto o [...]. In «Ritorno [...] la storia fa capolino [...] problemi di Israele sono solo accennati, o [...]. [...] la mor-te, il mistero, [...] spirito e fi-sico, esplorano una dimensione in-sospettabile [...] estate ab-bia notato come le signore eleganti [...] a meno di elogiare questo libro, forse [...] tra il giovane e [...]. Secondo Rubin la particella di [...] zero e densità infinita che è [...] non [...] e [...] è solo un modo [...] se [...] e la serietà assoluta possono [...] nella reincarna-zione, allora siamo, veramente, [...]. /// [...] /// Secondo Rubin la particella di [...] zero e densità infinita che è [...] non [...] e [...] è solo un modo [...] se [...] e la serietà assoluta possono [...] nella reincarna-zione, allora siamo, veramente, [...]. (0)
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