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ROMA [...] Viene definito, generalmente «teatro [...] il più delle volte il teatro dei [...] a [...] porti soprattutto tra gli [...]. Quando poi sotto un [...] di Dante» ci si [...] della «Divina [...] e i burattini di Maria [...] allora si va sul [...] di più la rappresentazione saranno proprio gli [...]. Perché lo spettacolo della Nuova Opera [...] Burattini (ancora in scena al [...] trarre linfa proprio dal [...] dei personaggi danteschi è rimasta impressa nella [...]. Era naturale, del resto, che [...] cosi: mantenere in equilibrio la grandezza [...] di Dante e una [...] rappresentazione scenica è compito [...] possibile solo con estremo sforzo [...] creatività. E, anzi, [...] dire che soltanto ai [...] sembra concesso il lusso di [...] sulla scena quei versi. Versi talvolta abusati, mai [...] scelti con estrema correttezza da Michele Mirabella [...] la regìa dello spettacolo) e da Maria [...] per questo «Inferno di Dante». Un occhio alla memoria [...] occhio alla bellezza interiore della grande Commedia: [...] tessuta la [...] quale spuntano [...] bellissime figure di cartapesta [...] Maria Signoroni. [...] Dante, ovviamente, vestito di [...] suo immancabile nasone, c'è Virgilio in abito [...] tratti del volto appena accennati (tutto sommato [...] pur sempre [...]. Ma fórse la creazione [...] piano figurativo, come su quello «del ricordo» [...] da Caronte, «vecchio bianco per antico pelo» [...] ribalta con la [...] barbona, con i suoi [...] e con delle [...] gigantesche, verdi, cattive come [...]. A Roma un grande parallelepipedo [...] una singolare [...] che, in 1200 fotogrammi, scompone [...] analizza i film del regista. Tema: la [...] minuti [...] di Pasolini Da venerdì [...] a strisce rosse e nere occupa la Galleria Colonna, [...] Roma. Non è né una mostra [...] uno spettacolo. [...] se mal un percorso, un [...] ambiguo e orrendo insieme, [...] linguaggio e opera (letteraria, cinematografica, [...] di Pier Paolo Pasolini. Questo ritorno dello scrittore [...] è stato promosso [...] alla Pubblica istruzione e [...] Provincia. [...] dura trentadue minuti. /// [...] /// Il parallelepipedo sarà smontato 11 [...] febbraio. Tutto è congegnato in [...] gente entri, attraversi [...] ed e-sca. Dieci [...] con sette oculari e [...] Immagini in nero e a colori del mondo [...] riprodotto da Pasolini nel suoi film. In verità è un [...]. Il rosso e il [...] luci che si accendono e si spengono [...] voce femminile che accoglie e congeda, i [...] tondi del [...] i lunghi schermi, che [...] suddividono in sedici riquadri con Immagini, le [...] i versi e i [...] chiedono una collaborazione crìtica. Quel parallelepipedo è una splendida [...] ma colui che percorre [...] nella Galleria Colonna deve [...] usare. Il modo, per adoperare una [...] buona per capire l'opera [...] è semplice: deve lasciarsi andare, [...] allo spaesamento. Deve entrare, fermarsi ai [...] fori negli specchi, e quando si Illuminano [...] obbedire alla macchina levando lo sguardo per [...] immagini. Tirare le fila, [...] senso Immediato non ha importanza. Si capirà subito dopo. /// [...] /// Finito [...] colui che si è [...] afferrato il senso complessivo [...] di Pier Paolo Pasolini. Anche se gli ha [...]. Nel 1981, usci un [...]. [...] e luoghi». Lo avevano curato Michele Mancini [...] Giuseppe Perrella. Fotogrammi del film di Pasolini [...] vi apparivano stretti insieme da una Istituzione. Gli impacci, i legami, [...] briglie costringono [...] in una cultura che [...] lo piega. [...] sfugge all' acculturazione, quando si [...]. I fotogrammi e le [...] di Mancini e Perrella, apparivano ordinati secondo [...] comportamento. Le fotografie erano scelte [...] meglio illustravano [...] in cui il corpo, [...] andare: la smorfia, lo scoppio del pianto, [...] risata scomposta, la linguaccia, Il mancamento, lo [...] giochi di mano, [...] di parti del corpo [...] nasconde, la nudità, la rissa, la morte [...]. I reperti umani, gli [...] i cadaveri insepolti, le deformazioni, facevano corona, [...] agli attimi in cui il corpo abbandona [...] rivela la trasgressione. Altre Immagini, tratte anche [...] di Pasolini, illustravano i luoghi in cui [...] la strada, la piazza, il mercato, il [...] Il [...] il carcere, [...] il tribunale, le rive [...] periferie estreme, dove la città si sfilaccia [...] terra di nessuno e gli oggetti abbandonati [...] di una civiltà che emargina e accumula [...]. Gli oggetti vi apparivano [...] acculturazione e trasgressione, e il trasgressore che [...] poteva [...] per nuove trasgressioni: travestirsi, [...] ricevere, [...] prima e nella terza [...] Pier Paolo Pasolini nel [...]. Gli scritti di Pasolini [...] del libro avevano premesso alle [...] e alle didascalie, coglievano [...] momento della ricerca dei corpi, del luoghi [...] le periferie, ma anche [...] parti diverse del Terzo Mondo, [...] dove improvvisamente lo scrittore [...] degli Eritrei» e la loro bellezza. [...] universo di Pasolini si [...] quelle note di viaggio e in quegli [...]. La [...] ricerca, ed ecco [...] la [...] ambiguità, poteva apparire non [...] continuo attraversamento senza approdi (come in Kafka), [...] tensione verso un luogo vagheggiato, puro, incorrotto, [...] grazia, che il cercatore ha già in [...] di trovare, dunque, non già un carcere, [...] dire non trovare. La redenzione, o riacquisto di [...] bene perduto, [...] di Pasolini appariva possibile e [...] suo immoralismo sfumava [...] escatologia. Ma se il lettore sofistico [...] pagine di quel libro e, ora, nella fantasmagoria della [...] collocata sotto la Galleria Colonna trova materia di prestiti [...] regista di «Accattone», [...] non sofistico accetta di fare [...] la dove le sue riflessioni trovano una divaricazione tra [...] ricerca senza fine e una ricerca che appare finalizzata, [...] una cultura nomade e una cultura di dimora. Con [...] nel foro del [...] o intento a seguire le [...] sui [...] fissa la [...] attenzione sul momento in cui [...] corpo si lascia andare e, [...] si libera. [...] alla fine del percorso [...] e liberazione. Quello che necessariamente mancava [...] Mancini e Perrella lo hanno recuperato nella [...] il colore e la [...]. I corpi e i [...] colore (le immagini, nel libro, sono tutte [...] mostrano in maniera assoluta i modi di [...]. Si rivela anche la [...] del regista fra [...] e colore. La crudezza di [...] è spartita in bianco e [...]. Gli sberleffi, i giochi [...] di mani, gli oggetti per il travestimento [...] sono esaltati dal colore. E anche la grazia: [...] onirico, un tenue corpo rosa vola sul [...] un colle. Le immagini sono fisse, [...] uno dietro [...] proiettati come diapositive. Il loro ritmo interrotto [...] sonoro. Poca musica e molte [...]. I brani delle colonne [...] assumendo tutti insieme il [...] suggestione di un concerto per voci, rumori [...]. Un canto -a solo» [...] e si lega a un coro di [...] e i luoghi manifestano una nuova [...] linguaggio. Il concerto [...] interrompe quando si accendono le [...] e la [...] femminile invita i visitatori a [...]. Ottavio Cecchi Di [...] AI Piccolo di Milano Carlo Battistoni ha allestito« Gli ultimi» [...] russo. Nel [...] Strehler inaugurò il teatro [...] dello stesso scrittore. È solo una [...] ULTIMI di Maksim [...]. Regia di Carlo Battistoni, [...] Mario Garbuglia, costumi dì Alberto Verso, musiche di Fiorenzo Carpi. Interpreti: Franco Graziosi. Uno Carraro, Valentina Fortunato, Rino Cassano, Cornelia Grindatto, Sabina Vannucchi, Stefano Onofrì, Susanna [...] Ridoni, Gianfranco Mauri, Enrico Maggi, Edda Valente. Produzione del Piccolo Teatro. Milano, Teatro [...]. Gli ultimi di [...] possono essere visti come [...] Giardino di Cechov, come il suo compimento. Là i protagonisti, [...] e quasi fatalmente, andavano, a [...] di valzer, verso una fine che non conoscevano ma [...] quale là fra i bianchi fiori del giardino [...] presentivano il futuro. [...] invece, guidati dalle note [...] di Fiorenzo Carpi, nel baratro ci vanno [...] giunti. Là i giovani erano [...] qualcosa che avrebbe dovuto accadere mentre i [...] alla morte. [...] quel qualcosa è già [...] sfortunata del 1905, ed e ormai giunto [...] ognuno paghi i propri conti con la [...]. Gli ultimi sono questo; [...] è questo: un mondo [...] quasi primitive, un mondo di divisioni nette [...] cattivi, fra vecchi e giovani. Queste idee si concretizzano [...] partire da Ivan [...] un signorotto che si [...] le donne, i dadi e il denaro, [...] arruolato nella polizia zarista, che ha fatto [...] e che, coinvolto dallo scandalo, ha dovuto [...]. C'è [...] moglie Sofia che ha [...] che le si presentava, quella di [...] con il cognato Giacomo, [...] malato e ricco destinato a essere sfruttato [...]. Poi ci sono i [...] alla sconfitta come ultimi rampolli di una [...] segnati dal destino nella loro tristezza, insicurezza, [...]. C'è [...] il marito della figlia maggiore, [...] a [...] di raggranellare qualche soldo; c [...] la figlia di Sofìa e [...] Giacomo, diventata gobba perché il manto di [...] . /// [...] /// E gli [...] gli amori, le corruzioni, i [...] di ribellione [...]. Il meccanismo drammaturgico nel [...] si muovono è regolato da [...] con tempi perfetti, tenuto [...] della sorpresa del colpo di scena. Eppure Gli ultimi non è [...] il suo capolavoro, che resta pur sempre [...] dei poveri che [...] va ricordato [...] il 14 maggio del 1947 [...] con la regia di Strehler, il neonato Piccolo Teatro. E proporre [...] ora può anche chiarire il [...] di una continuità, di una storia, [...] dalla presenza di Strehler in [...]. Carlo Battistoni, il regista, [...] intelligenza il meccanismo [...] stando bene attento a [...] la mano dalla nostalgia, cercando di non [...] quello che [...] non dice, inserendo dunque Gli [...] suo tempo, sfuggendo alla tentazione [...]. [...] canto ha curato moltissimo [...] i movimenti dei personaggi in una casa [...] zattera, [...] baluardo di difesa dalla [...] rabbia degli oppressi. Va detto subito che [...] dagli attori e di alto livello. Su tutti spicca Tino Carraro: [...] a tratteggiare il personaggio di Giacomo, uomo [...] «vissuto come un topo»; come riesce a [...] piccoli gesti, impercettibili trasalimenti è addirittura da [...]. Franco Graziosi, a [...] volta, è assai bravo [...] Ivan il vizioso un personaggio persino simpatico [...] abiezione, retorico, un po' guitto. Valentina Fortunato ha interpretato [...] il ruolo [...] di Sofìa, donna vìnta [...] da colpe. Gianfranco Mauri ha tratteggiato [...] il personaggio «antipatico» di [...] e [...] Ridoni ha conferito dignità [...] giovane arrestato ingiustamente per [...] a Ivan. [...] dopo i vecchi, i giovani. E [...] Sabina Vannucchi nel ruolo [...] la figlia gobba, ha [...] maturità di mezzi; ma anche Cornelia Grindatto [...] come Nadina), Rino Cassano (Alessandro), Susanna [...] che mostra il cammino [...] Vera, [...] dalla inconsapevolezza alla consapevolezza, Stefano Onofri (Pietro) [...] intelligenza il ritmo impresso dalla regìa allo [...]. E [...] Valente ha inserito una dimensione [...] follia buona nel personaggio della balia. Maria Grazia Gregori PIÙ A [...] BELLUNO [...] BERGAMO D BOLOGNA [...] BRESCIA [...] CERESE (MANTOVA) d CONEGLIA-NO [...] MESTRE [...] MILANO [...] PADOVA [...] PIACENZA [...] PORDENONE [...] ROZZANO [...] TORINO a TREVISO O TRI ESTE [...] UDINE [...] VERONA [...] semola [...] duro kg. /// [...] /// Maria Grazia Gregori PIÙ A [...] BELLUNO [...] BERGAMO D BOLOGNA [...] BRESCIA [...] CERESE (MANTOVA) d CONEGLIA-NO [...] MESTRE [...] MILANO [...] PADOVA [...] PIACENZA [...] PORDENONE [...] ROZZANO [...] TORINO a TREVISO O TRI ESTE [...] UDINE [...] VERONA [...] semola [...] duro kg. (0)
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