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Seguire la suggestione è quasi [...] facile: la [...] voca-zione sacerdotale Hans [...] non [...] mai perduta. Un tempo era affascinato [...] cattolica, quel-la che, mediata da Alfred [...] (il suo maestro [...] protestante), avrebbe costitui-to il [...] concetto tut-to tedesco che è [...] sociale di mercato»; oggi [...] di prete la esercita a Francoforte, a [...] congrega di [...] (si potrà dire?) che [...] in Germania più sacro: la [...]. /// [...] /// Tanto per restare nella metafora, [...] vocazione il buon rampollo nato [...] 18 agosto del [...] in una famiglia [...] cattolica e [...] non è stato proprio sempre [...] fino in fondo. Qualche sbandata, [...] così, anche [...] co-me si è chiamato lui [...] tal-volta, il [...] tutto [...] pezzo Hans [...]. Alla scuola di [...] il brillante studen-te di economia [...] fa un nome, [...] degli anni [...] tra i teorici della [...] ed è questa la por-ta [...] quale, an-cora molto giova-ne, entra [...] del-la cosa pubblica. Senza ruoli politi-ci, allora, [...] posto molto vici-no alla politica e [...] prima Direzione del ministero [...] cui -si diceva un tempo -si allevava [...] funzionari statali, tanto per capacità che per [...] dire an-che questo, per arroganza in-tellettuale. [...] va da sé data la [...] vicino alla [...] ma ciò, dopo il falli-mentare [...] di Er-hard e il passaggio alla «grosse [...] non gli impedisce di collaborare [...] con il [...] economi-co socialdemocratico Karl Schiller, «rappresentante [...] un atteggiamento [...] che contrario al mercato», come [...] più tardi quasi per giustifi-carsi. Non con tutti i [...] però, [...] del ministero andava [...]. Nelle memorie di Hel-mut [...] un passaggio nel quale, pur [...] cancelliere se la prende proprio [...] lui per la politica del ministero nel quale, come [...] della prima divisione, [...] era diventato, nel [...] il più importante dirigente «laico». La [...] dei burocrati ministeriali -scri-ve [...] che pure con lui [...] rapporto perso-nale -è rigida al punto da [...] una disoccupa-zione molto alta a un qualsiasi [...]. [...] qualche tempo dopo, ma ben [...] di arrivare alla [...] è quasi una risposta al [...] socialdemocratico, quasi una rivendicazione: «Il compito dei guardiani [...] economica è proprio quello di [...] in guardia i politici sugli effetti a lungo ter-mine [...] vulnus inferti [...] economico». /// [...] /// Un «tecnico«, dunque, una perfetta [...] di [...] alieno, e anche un [...] ostile, al-la politica? Fino a [...] certo pun-to: dopo [...] «servito» sotto Schiller, e poi [...] liberali [...] e [...] e infine sot-to il [...] anche per il restìo e [...] un [...] freddo [...] arriva il mo-mento [...] per la politica. Arriva sotto le spoglie [...] Helmut Kohl, che convince quello che intanto è diventato [...] ed è innanzitutto [...] «sherpa» dei più importanti [...] ad assumere un ruolo direttamente politico co-me [...] Finan-ze. Accettare quel ruolo è, per [...] un [...] un tradire se stesso, pur [...] cercherà sempre di mantenere una connotazio-ne il più possibile [...] dalla mischia politica. Il suo ruolo, comunque, [...] politica economi-ca del governo Kohl è, nella [...] anni [...] sempre più evidente. Se ne ac-corgono gli [...] i nemici. E non è certo [...] proprio [...] venga scelto dalla Rote [...] ultimi attentati della lunga [...] del terro-rismo tedesco. E lui, la vitti-ma designata, [...] con una rassegnazione cri-stiana che non è proprio del [...] da battagliare: «Siamo nelle mani [...] sulla nostra fi-ne. Perciò non ho paura [...]. Chi porta certe re-sponsabilità deve [...] anche [...]. Il rischio più grande [...] della vi-ta di Hans [...] è, però, un altro: [...]. Il «grand [...] è diven-tato un politico, sia [...] molto «sui generis» e, quando, [...] di un profondissimo di-saccordo sulle [...] di Kohl in materia di unificazione mone-taria intertedesca, il [...] della [...] comincia a fare le valige [...] partono le prime indiscrezioni sul nome di [...] chi grida allo scandalo. Sulla pol-trona più alta [...] Banca [...] non è mai arrivato un uo-mo così [...] ma faceva di tutto per [...] di-menticare) e così umanamen-te [...] incarica. [...] dimenticando il suo passato, non [...] alcuna garanzia di indi-pendenza e il cancelliere lo vuole [...] perché sta manovrando per limitare [...]. Sospetti ingiusti, almeno per [...] si sarebbe visto poi [...] allo scontro di que-ste ultime ore. Sarebbe forse eccessivamente ingenuo [...] studente di teologia di [...] non abbia «mai» gettato [...] bisogni politici del suo amico Kohl. Ma quando, ogni due [...] si riuniscono per le [...] dai mercati di tutto il mondo [...] tredicesimo piano del brutto [...] di Franco-forte, si [...] a Bonn regna [...] su quel che decideranno [...] Signori [...] Moneta. E che lui, «il presidente [...] semmai [...] perso nei labi-rinti della politica, [...] senso della propria missione sacerdotale: non avrai altro Dio [...] il Mar-co. /// [...] /// [...] dei disoccupati offusca il [...] facile e delle vetrine scintillanti LINA TAMBURRINO PECHINO. [...] nonostante qualche sorrisetto annoiato o [...] il signor Pan [...] non rinuncia mai a rievocare [...] svolta della [...] vita. Piccolo ope-ratore immobiliare di [...] fare fortuna nella capitale, si trovava [...] della moglie nel grattacielo [...] China [...]. Attraverso il vetro della finestra [...] visto, proprio [...] lato della strada, un grande [...] occupato da una fabbrica inquinante che non voleva [...] di trasferirsi in peri-feria. Aveva guardato a quella [...] e [...] stesso: è lì che [...] mio centro direzionale e avrò Pechino ai [...]. Il signor Pan ci [...] suon di milioni di Yuan la fabbrica [...] il progetto per un [...] metri qua-dri è stato [...] è pronto a decollare grazie anche a [...]. Il signor [...] ha meno di [...] ed è il pre-sidente di [...] più quotate e meglio ammani-gliate [...] Pechino. A lui guardano con [...] i giovani ansiosi di fare una carriera [...]. Capitani spregiudicati Almeno nelle [...] boom economico ha offerto occa-sioni a [...] innanzitutto alle nuo-ve leve [...] più spregiu-dicate. Sono sui [...] i dirigen-ti dei centri di [...] che si occupa-no di informatica o elaborano i dati [...] mercato immobiliare. Hanno [...] andati [...] a Seul e tornano [...] la vita è più comoda [...] in Ci-na ci sono più [...]. /// [...] /// La struttura sociale cinese [...] disar-ticolata, appena tra qualche anno si ricompatterà [...] è dentro è dentro e chi è [...]. Questa è [...] dei giovani rampan-ti, aggressivi [...] fastidio nei confronti dei capi, se li [...]. Le possibilità sono enormi. Il bi-lancio economico del [...] positivo: tasso di crescita soddisfa-cente, intorno al [...] forte riduzione, riserve estere au-mentate [...] di [...] bancari accresciuti (nono-stante il [...] privati). Sono buone anche le [...] 1997 nonostante qualche punto nero sia venuto [...] ca-lo degli investimenti stranieri il cui livello [...]. Il grande balzo È [...] comunque non sembra preoccupare molto gli ambienti [...] sugli inve-stimenti esteri la Cina gioca la [...]. [...] 12 milioni di abitan-ti, [...] rango di muni-cipalità, quindi di città autonoma [...] supervisione del go-verno centrale, dove [...] della produzione industriale è [...] pubbliche e dove ci sono migliaia di [...] at-tività dalla crisi, spera ed è sicura [...]. /// [...] /// [...] infatti da scommettere che la [...] cosa che farà sarà attuare una radicale trasformazione urbana, [...] è avvenuto a Pechino o a [...] grazie ai soldi di [...] di Hong Kong, Singapore, Taiwan. A [...] di Hong Kong ha [...] che da [...] al 2000 doteranno la [...] e centri commerciali nella stessa misura di [...] quella che ancora per qualche gior-no è [...]. E sempre a [...] saranno molto probabil-mente i [...] essere usati per la costruzione della linea [...]. Gli investimenti stranieri servo-no, [...]. E serviranno ancora di [...] che [...] definisce come «la strategia [...] davanti al cre-scente problema della disoccupa-zione». Su commissione della banca mondiale [...] giovane [...] sta condu-cendo [...]. Le sue considerazioni sono improntate [...] un certo pessimi-smo. Che gli deriva dalla [...] e dal fatto che in Cina la [...] più rapi-damente di quanto non avvenga per [...] di lavoro, in una [...]. Troppi lavoratori Oggi, sono [...] quelli che formano la forza [...] da [...] a qualche decennio saranno un [...]. Oggi nelle campagne ci sono [...] di contadini senza un ruolo [...] il 2000 saranno [...]. Sempre da [...] al 2000 nelle città arriveran-no [...] anno sul [...] lavoro tra i 5 e [...] di giovani. E anco-ra da [...] al 2000 le imprese [...] Stato, [...] in crisi, si prevede si [...]. La violenza di queste [...] radicalmente con [...] sottotono delle statisti-che ufficiali, [...] di un tasso di disoccupazione urbana del [...]. Non è vero, ha [...] «Quoti-diano dei lavoratori», questo tasso [...] almeno del [...] se mettiamo assie-me i [...] di disoccupati iscritti nelle liste [...] i [...] di ope-rai delle fabbriche statali [...] per la crisi, i [...] di operai in [...] statali. Può darsi che la [...] quotidiano operaio sia un [...] troppo disinvolta ma è [...] alla verità di quanto non lo siano [...] governo centrale. Ma chi darà lavoro [...] Attività produttive ad alta utilizza-zione di mano [...] la concorrenza che viene dal Viet-nam, dalla Cambogia, [...]. È la risposta di economisti [...]. E alla conquista pure [...] cinese, da non lasciare nelle [...] stranieri [...] questo punto dovranno ridimen-sionare [...]. Ma non si vende. Ma il guaio è che [...] il mercato in-terno si produce merce di qualità scadente, [...] magazzini sono pieni [...] sovrapproduzione» di marxiana memoria e [...] addirittura agita lo spauracchio del 1929. In quasi tutte le [...] sono sorte fabbriche di automobili [...] iniziati-va di imprese pubbliche, che [...] «autarchico» [...]. Non si vende e [...] vanno a bussare alla por-ta del governo [...] aiutate, andando così a gonfiare il [...] viaggio nel vorticoso sviluppo [...] impressiona gli occidentali. /// [...] /// Non si vende e [...] vanno a bussare alla por-ta del governo [...] aiutate, andando così a gonfiare il [...] viaggio nel vorticoso sviluppo [...] impressiona gli occidentali. (0)
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