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Le ho chiesto: come [...] giovani della Resistenza che a tanfi di [...] cosa lontana, forse persino estranea?« Anzitutto racconterei [...] generazione che, settata dal fascismo nel cataclisma [...] agli sconvolgimenti di una crisi senza precedenti [...] speranza per il futuro non solo del Paese [...] individuale, arrivò alla politica. Posso fare un paradosso? Il [...] nel privato fu allora [...] morale della lotta al [...] consapevolezza [...] maturata per me particolarmente [...] partito comunista [...] che anche la salvezza [...] il momento collettivo della politica ». Cos'è successo secondo te?« [...] vero, tanti giovani guardano [...] me lo dice anche [...] che vivo a Montecitorio, [...]. Vi è quasi [...] di non [...] saputo cogliere e realizzare [...] tutti i frutti di quella grande stagione [...] Resistenza. Ma [...] stare attenti ad evitare [...] giudizi di condanna: sarebbe uno sbaglio prave [...] dei giovani come puro [...] chiusura in se stessi. Penso insomma che quel [...] sia anche frutto, certo travagliato, di grandi [...] passati, non del fatto che siamo andati [...]. Da [...] una tensione che non è [...] impazienza. [...] un segnale, a volte [...] linguaggio per noi difficile a comprendere, che [...] nostra società, nel nostro Paese, gravi questioni [...]. E ciò non solo [...] stabilità [...] e di salario, ma [...] lavoro, come possibilità di esprimere la [...] e la propria [...] è anche frutto di [...] (ma [...] non per questo risolto, [...] giovani e la scuola e in genere [...]. Vi è oggi una domanda: [...] cultura, e per che cosa? Bisogna dire francamente che [...] abbiamo saputo dare una risposta, non abbiamo saputo far [...] il nostro patrimonio culturale [...] dei problemi della civiltà che [...]. /// [...] /// E non hanno tutti [...]. Al fondo vi è [...] la stessa crescita del Paese nei decenni [...] profondamente distorta e [...] strada del consumismo piuttosto [...] di reali bisogni collettivi. /// [...] /// Guai infatti se le [...] dei giovani con lo S. Significa [...] nei loro ideali e [...] che è invece interesse di tutti conservare, [...] in nome [...] di sacrificio, di lotta [...] nuova che fu la Resistenza ». Viviamo una fase di profonde [...]. Vi sono sommovimenti che [...]. Irrompono sulla [...] storia popoli e identità nazionali [...]. Mutano equilibri e anche [...] geografiche (li tenore di vita e di [...]. Il mondo allora non [...] e. Ci hai fatto caso?, [...] ragazzi i poster sono immagini del mondo [...] lontani), mai foto di una provincia, e [...] della nostra storia o della nostra cultura. Tutto ciò rimette in [...] i valori delle libertà e della democrazia [...] sono costruite nella vecchia Europa ». Semmai, il problema e [...] passati il processo di attuazione dei suoi [...] e più ricchi è stato bloccato da [...] da colpevoli rinvìi, da interessate rinunce. Certo, questo non significa [...] Costituzione sia Intoccabile. Ma quel che conta [...] senso e [...] sostanziale re-sta profondamente valido, [...] democrazia moderna basata non [...] di pochi, e nemmeno [...] una guida (illuminata o autoritaria che sia), [...] delle grandi organizzazioni dei cittadini nelle quali [...] dialettica degli individui e si forma il [...]. Una democrazia basata sulla [...] insieme estremamente libera ed estremamente responsabile ». [...] voglio dire che se [...] apre qualche spiraglio non bisogna però credere [...] finito. Anzi, sono convinta che [...] nella fase più alta e impegnativa della [...]. Guai ad allentare la [...] ad abbassare la guardia di un solo [...] che raccogliamo i primi risultati. Questi primi risultati non [...] solo di norme più efficaci e di [...] tenace impegno delle forze [...] e della magistratura. Certo, ci sono anche [...] c'é stata soprattutto la tenuta democratica che [...] che è arrivata [...] stesso del terrorismo. Allora, gli appelli alla [...] nella fabbrica, nella scuola e in ogni [...] con [...] pieno e consapevole dei [...] sono state parole al vento ma hanno [...] profondamente. Anche tra i giovani [...]. Giorgio Frasca [...] uomini armati di quella primavera Il grande moto insurrezionale che scosse le città [...] Italia: [...] militare e la partecipazione del [...] La resistenza operaia nelle fabbriche [...] I compiti della [...] . Tutto era predisposto; [...] dei bellissimi piani, elaborati [...] piazza del Corpo Volontari [...] Libertà [...] ciascuna grande città italiana ancora occupata dai [...] Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna. Ma, ha ricordato Egidio Liberti, [...] del comando piazza di Milano, i partigiani [...] munizioni sufficienti neppure per mezz'ora di fuoco, [...] ne prevedeva circa sei. E Alessandro Vaia, anche [...]. Un po' meglio andava [...] generale messo a punto dal Comando generale [...] (composto da Cadorna. Longo e [...] che faceva affidamento sui [...] di montagna, già sperimentate in un anno [...]. Ad esse fu affidato [...] impedire i collegamenti tedeschi rivolti ad accerchiare [...]. Questi compiti furono tutti [...] tempestività e precisione avessero lasciato in più [...] a desiderare. Ma se gli insorti [...] fa avessero dovuto affidare solo alte armi. /// [...] /// Il potere legale E [...] questo, sul piano militare. Ma [...] scalcagnato e disordinato aveva [...] più [...] profondo e duraturo: quello [...] dignità di un intero [...] e il [...] decidere del proprio destino, anche di fronte [...] liberatori ». Le armi erano il [...] in stato di guerra (e quale guerra! Quando il 4 aprile [...] Comando [...] aveva osato intimare a [...] c Arrendersi o perire ». E quando i rappresentanti [...] raggiunsero tra le sparatorie [...] Sfilano per incontrarsi con il cardinale [...] il quale cercava una [...] per Mussolini non avevano dubbi, a qualunque [...] rappresentare il potere statale legale, [...] riconosciuto dagli alleati, diretto [...] di coalizione unitaria a Roma, e di [...] di esso rifiutare qualsiasi trattativa al capo [...] morto innanzitutto per la coscienza della stragrande [...] italiano. [...] partigiano è un esercito [...]. [...] un esercito vero non perché [...] stato accuratamente predisposto in covi clandestini ma perché rappresenta [...] nazione. Solo cosi è possibile [...] del compito più importante che si assunsero [...] fabbriche in quelle ore: la difesa degli [...] i tentativi tedeschi di distruzione e smantellamento. A Milano e a Torino [...] battaglie di quei giorni si svolsero intorno [...] maggiori fabbriche. Durarono ore con attacchi e [...]. A Genova la pagina [...] fu la difesa degli impianti portuali già [...]. La classe operaia era [...] in prima linea per interesse di classe [...] nazionale. Guardava [...] al futuro: [...] produzione: quindi niente lavoro, quindi neanche potere [...]. Solo fame e dipendenza [...]. Ma i protagonisti di [...] non furono solo i combattenti e le [...]. A mezzogiorno del 21 [...] sparava intorno alla Breda attaccata dai fascisti [...] città transitavano camion tedeschi in fuga verso [...] segno a qualche schioppettata partigiana, la popolazione [...] Sesto San Giovanni, soprattutto le donne, scese per le [...] alle finestre ed ai balconi, corse a [...] presidi nelle fabbriche. La memoria di chi [...] momenti, nelle città come nelle campagne, corre [...] di capannelli attorno alle pattuglie [...] già confuse sul da [...] ora anche impacciate dà questi « civili [...] sapere. Gran parte del [...]. Èra la loro vera [...]. Ma non tutto il [...]. Non solo da quelle [...] grandi masse delle campagne e di tante [...] delle isole. Ma non mancavano anche [...] strati di piccola e media borghesia che [...] esultarono, anche se si sentirono sollevati anch'essi [...] della guerra che [...] nazifascista. Non si intenderebbero le [...] allora in poi [...] di rinnova-" mento autentico [...] Stato [...] non si tenesse conto, più [...] di quanto non accada [...] queste occasioni, delle divisioni profonde che. Ma cosi come essa [...] eminentemente politica, fondata sugli interessi nazionali e [...] sarebbe stata, ed è. Il consenso Deposte le [...] di maggio del [...]. Ma si ritrovò ben [...] perdente. Le grandi masse di [...] davanti un immane compito di ricostruzione materiale [...] Paese, per il quale occorreva fatica, pazienza, [...] creazione di consenso. Le armi sarebbero, in [...] di [...] politica: di divisione. O semplicemente lo strumento [...] dei criminali. Gianfranco Petrillo NELLA FOTO: I [...] milanesi In armi [...] I [...] giorni della Liberazione tra memoria [...] cultura Gli eroi [...] 4 [...] una «storia [...] aprile. Sono appena tornato [...] portato i fiori, un [...] rossi, ai ragazzi fucilati al campo Giurìati [...] Milano. Sul muro si vedono [...] dei proiettili. La loro età era [...] e i ventidue anni. Le età tuttavia sono [...] cultura. Voglio dire che avere diciotto [...] tra il 1944 e il [...] una cosa del tutto diversa [...]. [...] escludere dalla propria vita la [...] di essere uccisi, anzi non avere mai questo pensiero, [...] dire essere ragazzi in. Ma questo pensiero non si [...] intendere come una « idea », ma come una [...] di vita che appare possibile perché . La vita distratta dei [...] c'è più, c'è la normalità [...]. La propria vita ha [...] e nello stesso tempo la [...] essenzialità diventa abitudine proprio [...] pericolo, non è certa, e in questo [...] persino più facile decidere qualcosa con coraggio. Occorrerà una volta o [...] capire che il decidere non ha niente [...] con la famosa via di Damasco che [...] della luce e nemmeno [...] trasferimento [...] libera e razionale della [...]. Decidere viene da uno [...]. [...] in questa pedagogìa materiale che [...] correre quello che si chiama una idea, la libertà, [...] socialismo. [...] diventa, il [...] di vuoti materiali, essa [...] esperienza quotidiana, la chiama come qualcosa che [...] in qualcosa di diverso. [...] essendo risucchiati in centinaia [...] si decide qualche cosa. I filosofi dicono queste [...] e libertà. Ma io temo queste [...] ai ventenni fucilati dai [...] Milano Il filo rosso [...] eventi quotidiani, le [...] al gesto glorioso della [...] Nome [...] battaglia: Tom [...] imponenti generano un copione [...] storica di una filosofia, [...] un non sapere, annullano la memoria e [...] del quotidiano che è il solo terreno [...] decide dentro la storia ma in una [...] è simile a vicende degli altri. Per questo immagino i [...] Giurìati non in una gloria filosofica ma [...] di decisioni un poco opache, [...] tira [...] fuori dal suo grigio, [...] scadenti, quasi dispetti duri alla accettazione delle [...]. Col tempo queste parole [...] peso dei gesti del corpo, la totalità [...] si possono poi trascrivere con il linguaggio [...] storia. Ma in mezzo ci [...] raffiche e quelle morti. Credo che la gloria [...] questa povertà, questo decidere insieme in ambienti [...] ricevere ordini in un modo così circostanziato [...] in gioco sia [...] dì difficile artigianato. Non ho conosciuto queste [...] dalla vita quotidiana di una grande casa [...] quotidiana della resistenza. Sapevo fin da bambino [...] casa di uno dei caduti, [...] perché pareva un po' [...] sociale in un [...] lo « stile Novecento [...] invadeva i tre locali con cucinino dei [...] sentimenti delicati. E nel dopoguerra ho [...] quella casa come un . Ma non vi ho mai [...] nessuno. Avrei dovuto andare a Baveno [...] una strada a un partigiano caduto che [...] di battaglia : Tom [...]. [...] questo linguaggio da fumetti anni Trenta. Ma queste identificazioni con [...] le conoscevo soprattutto nella provincia emiliana, qualcosa [...] un poco esibizionista, alla ricerca di un [...] codici quotidiani, quindi [...] che la fa in [...] dì conformisti. /// [...] /// Quéste cose devono essere [...] dei nomi, con un destino di allegria [...] interstizio avventuroso, un vissuto di gioco che [...] abbandonare. Credo che questa archeologia [...] studiata . Per il resto c'è [...] aprile come giudizio retto: è quanto dice [...] Scalfari [...] ha ragione, sono poi le stesse cose [...] tutti insieme, hanno messo fuori a Milano [...] ricorrenza". [...] la storia « giusta », [...] famosa attualità del senso del passato che non è [...] sicura, conquistata definitivamente e forse in [...] anno addirittura meno che negli [...] scorsi. Per quanto mi riguarda [...] fedeltà spontanea. Ma ho più a fondo [...] fedeltà archeologica, minuta e struggente come di uno che [...] sul luogo di una grande distruzione e da pìccoli [...] che escono dalle rovine, un vaso, una macchina da [...] una sedia, un ritratto, una cartella e un quaderno [...] scuola, cerca di ritrovare un modo di vita, i [...] di una sofferenza e di un [...]. Questa è la fedeltà [...] che mi sono scelto e che credo [...] anche a rischio che [...] man mano che passano [...] si moltiplicano gli addìi [...] possa persino parere un [...]. /// [...] /// Questa è la fedeltà [...] che mi sono scelto e che credo [...] anche a rischio che [...] man mano che passano [...] si moltiplicano gli addìi [...] possa persino parere un [...]. (0)
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