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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3713924744.

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È dopo [...] Matteotti che avviene la stretta [...] ed è a caval-lo tra il [...] e il [...] che la sop-pressione della libertà [...] stampa può [...] totale. Nel complesso, a partire [...] Roma del [...] e nei tre anni [...] a un doppio fenomeno: la di-struzione e [...] leg-ge di molte testate e la fasci-stizzazione [...] più importanti. [...] ad esempio, era stato [...] più volte fin dal 1919 e le [...] nel 20 e nel 21. Inutili erano stati i richiami [...] au-torità, tardivo [...] della magistratura. Anche il [...] «Il Paese», come molti [...] stato costantemente boicot-tato. I metodi usati erano [...] redattori e i diret-tori dei giornali, sequestri [...] giornali alle stazio-ni e nelle edicole, incendi. [...] della marcia su [...] tutti i quotidiani di [...] salto di quali-tà. [...] fu costretto a so-spendere le [...] per due settimane, dopo che era-no state devastate [...] macchine da scrivere. [...] dei militanti socialisti per-mise [...] nuovamen-te il giornale ma a quel punto [...] ve-ra e propria: nel 1924, dal pri-mo [...] il giornale socialista fu [...] volte. A Torino subì devastazioni [...] nuovo» di Gramsci e «Il [...]. Fascistizzazione dei quotidiani moderati La [...] molti giornali storici [...] Stampa» al «Corriere della Se-ra», [...] i più famosi, fu la [...] di un proces-so che [...] le proprietà dei giornali. Nono-stante ciò alcuni di questi [...] continuarono a dare fastidio al regime, tanto che [...] «Epoca», «Il Paese», «La voce [...] «il controllo e [...] del manganello», venne chiesto a [...] voce dai fascisti anche nei confronti del «Corriere della Sera». [...] sussulto di libertà dei [...] avvenne dopo il delitto Mat-teotti, (giugno [...] quando sembrò che [...] del paese espresso e [...] molte testate, dovesse travolgere la credibilità di Mussolini [...] fascisti. [...] tuttavia, reagì dando cor-so a [...] legge [...] precedente che limitava dra-sticamente la [...] dei gior-nali, dando la possibilità ai prefetti, [...] a disposizioni molto vaghe di [...] il sequestro. Nel [...] dopo [...] di Farinacci alla segreteria del [...] fascista, [...] di an-nullamento della libertà di [...] fu completata. [...] e nonostante la tira-tura rimanesse [...] e il contri-buto dei militanti fosse gene-roso, le difficoltà [...] si moltiplicarono. Men-tre nel paese si assisteva [...] una nuova ondata di sovversivi-smo fascista, il 31 ottobre [...] per [...] come per [...] giunse [...] pre-fettizia di soppressione del giornale. ///
[...] ///
Di per sè rappresenta [...] andata quasi perduta nel tempo. Lo scritto di Sergio Solmi, [...] accanto e che a [...] nella rivista [...] è sfuggito alla sterminata [...] nel 1989 dalla Fondazione Gramsci. [...] «Una sera in redazione» e [...] oggi entra a buon diritto fra i ritratti più [...] e intelligenti [...] comunista. [...] è il 1925 e [...] è oppressa dalla cappa di [...] della dittatura. Solmi, in quel periodo, collabora [...] come critico teatrale e una sera, a Milano, [...] a conversare con il «direttore». Ne esce un profilo [...] di Gramsci Solmi riesce a cogliere con [...] le qualità umane anche la spregiudicata libertà [...]. Gli occhiali di Antonio Gramsci In [...] lo scrittore e poeta Sergio Solmi in [...] 1962 In redazione con Mario Dondero Avevo [...] Gramsci a Torino al tempo [...] nuovo» e [...] del-le fabbriche. Ma fu soltanto molto [...] ebbi occa-sione di trascorrere alcune ore da [...] con lui, in un col-loquio che mi [...] memoria. Volgeva [...] del 1925, e la [...] in Italia gli ultimi guizzi. Dal 3 gennaio, praticamente, [...] era più libera, neppure nei limi-ti che [...] la cen-sura nel periodo precedente. I giornali [...] conti-nuavano a vivacchiare, sul [...] era loro rimasto, ma già si sentiva [...] cappa di piombo stava definitivamente assestan-dosi, e [...] più permesso alcuno spiraglio. So-stituivo a [...] il critico teatrale de [...] fi-nito lo spettacolo, mi recavo al-la redazione [...] sotto la porta due po-liziotti che accuratamente [...]. Eppure si sperava ancora. Quante mai insulse speranze [...] quegli anni, gli intellettuali an-tifascisti! Gli al-tri spiavano il [...] in politica estera, o il tracollo finanziario, [...] le loro menti educate a tempi più [...] mancato di rovesciare il «gabinetto» Mussolini e [...] fascismo. Fu in questa atmosfera quasi [...] che mi ritrovai con Gramsci una sera, in una [...] sopra la redazione de [...] in via Settala. Quando en-trai lo sorpresi [...] di ab-bracciare due bambinelli che [...] congedandosi da lui e [...] la buona notte. Mi sedetti davanti a [...] ancora, con la forte testa incassata nel [...] agile, gli occhi vivaci dal profondo lampo [...] fronte bellissima. Si in-cominciò a parlare [...] era la mia «partita» al gior-nale. Prendendo lo spunto da [...] esperienza di filodrammatiche rionali, accen-nai alla mancanza [...] popolare in Italia, al languire delle tradizioni [...] carattere attardato e «piccolo borghese» della produzione [...] al [...]. Egli mi interruppe a [...] osservare le forti sopravvivenze della «com-media [...] in grandi co-mici come Musco [...] Petrolini. Ma concordò, in sostanza [...] tradiziona-le, peraltro, in Italia di un tea-tro [...] immune dai [...] del cosid-detto teatro borghese [...] Ottocento. Dopo un accenno a [...] -proprio in quel tempo Missiroli stava scivolan-do [...] di benevola attenzione per [...] fascista -il discor-so cadde [...] par-tito popolare in Italia, sul curio-so paradosso [...] di vi-ta democratica nascente dal se-no stesso [...] e gerarchico. Gramsci inseguiva i suoi pensieri [...] di gustoso divertimento intellettuale. Ipotizzava, ad esempio, una vittoria [...] sinistra del P. I, ricamava su recenti [...] che riportavano le sommosse di contadini in [...] meridionale in occasione del trasferimento del loro [...] sede. Non erano, forse, germi [...] di autogoverno spirituale, quasi indizi di una [...] rustico primitivo, di «democrazia cristiana», effetti-va? Poi [...] si avvici-nò alla finestra che dava sulla [...]. [...] più imperiosa realtà era presente [...] noi, sottaciuta. Le ultime spettrali cittadelle [...] ad una ad una cedendo, gli arresti [...] ogni dove, la spontaneità popolare, che ave-vamo [...] creazione di spettacoli di tea-tro, nei suoi [...] disordinati tentativi nelle lon-tane province meridionali, sa-rebbe [...] a lungo tradita, compressa, ammutolita sotto la [...] ti-rannide. Poi, sarebbe inevitabil-mente [...] più impetuosa e prepotente [...] co-strizione. Ma quando? Già avevo [...] Gramsci, [...] del suo sguardo di [...] po-litiche, il suo senso profondo della storia [...] morale e sociale, e particolarmente -per me [...] forse ec-cessivamente sensibile, da prin-cipiante qual ero, [...] -le sue doti di stilista, [...] vigorosamente classi-co e pur [...] dei suoi editoriali [...] nuovo». Ma ancora non ne [...] come mi fu possibile in quella lunga [...] qualità [...]. Gram-sci rimase da allora, [...] degli esempio più alti [...] fra la più larga, [...] con la più medi-tata [...] e fermez-za [...]. Né che una tale [...] lui, come per al-tri spiriti dotati, motivo [...] e dolorosa contraddizione. Ché anzi mi parve [...] lar-ghezza e finezza di cultura, quei suoi [...] fra lo-ro, la stessa [...] il gioco delle tesi paradossalmen-te contrastanti, tutto [...] allo scopo unico della co-noscenza e [...] nella ri-cerca di una [...] viva (. Poche settimane più tardi [...] Gramsci, mentre stava recandosi alla Camera per la [...] par-lamentare, era stato arrestato. Sergio Solmi Gramsci Il [...] una sera [...] del [...] Il percorso culturale (quasi [...] Sergio Solmi autore di scritti su Leopardi e [...] Da redattore letterario a [...] La coraggiosa stroncatura del Papini di «Pane e [...] annotazioni critiche sullo stile degli «Indifferenti» di Moravia. Benché la «cappa di [...] libertà [...] il Gramsci che ci [...] questo lontano ricordo di Sergio Solmi non [...] stigmate di quel destino carcerario che pure [...] delle più libere ed energetiche avventure intellettua-li [...]. Gramsci, con quel suo [...] tutta meridionale, ha [...] di uno che ragiona [...] e curiosità divertita, ed ha infatti an-cora [...] mentre si prepara il suo arresto, di Musco [...] Petrolini, non [...] che per mettere a [...] giovanotto che, in quei giorni, assente il [...] Leoni-da Rèpaci, compilava, di tanto in tanto, [...]. Chi volesse [...] di più, potrà leggere, [...] di [...] che ospita [...] di Solmi, lo scritto [...] Sergio [...] e intitolato, appunto, Gramsci [...] Sergio Solmi. [...] mette conto soltanto ri-cordare [...] un saggista elegante e [...] ma quasi dimenticato, nonostante [...] Adelphi [...] stia stampando le Opere, per la cura [...] di Giovanni Pac-chiano, di cui bisognerà segna-lare, [...] al caso nostro, il saggio che chiude [...] del terzo volume, Giovinezza fervida ed indecisa. Quel Solmi, aggiungo, che [...] e per nulla disdicevole, suggesti-vamente in bilico [...] Leopardi [...] i contemporanei -Montale su tutti -se è [...] Giovanni Raboni ne ha valorizzato la «malinconia della [...] Pier Vincenzo [...] nel suo Poeti italiani [...] Novecento [...] ha voluto [...] le traduzioni poetiche tra [...] del nostro Novecento». Quando il futuro autore [...] su Leopardi e [...] incontra Gramsci nella redazione [...] ventisei anni -era nato a Rieti nel [...] è già il [...] fondatore e direttore della [...] «Primo Tempo» insieme a Giacomo De-benedetti e Mario Gromo [...] chi si ricorda più del ro-manzo di Gromo I Bugiardi, in cui si respira ancora un [...] del capolavoro [...]. Di lì a poco avreb-be [...] il [...] Mon-tale 1925, [...] che apre la prima sezione [...] un libro mai troppo lodato come Scrittori ne-gli anni [...] quella che ac-campa il meglio che Solmi scris-se sui [...] contemporanei tra il 1926 e il 1932. Basta [...] per ac-corgersi che nessuno, o [...] manca [...] tra coloro che saranno protagonisti [...] no-stra storia letteraria: Montale, appunto, ma anche Saba, Stupa-rich, Comisso, Loria, [...] alla finestra, Vittorini e, naturalmente, Moravia. Co-raggiosa e sacrosanta, la [...] Papini di Pane e vino (1926), salvato appena [...]. Per capire di quale [...] intelli-genza critica, può far [...] sullo stile degli Indifferenti, mentre taluni ne [...] e la po-vertà. [...] che im-plica un giudizio [...] romanzo italiano che ha del va-ticinante: «Resterebbe [...] come non è improbabile, i [...] tentativi [...] ro-manzo italiano non debbano per forza costare, [...] il sacrificio di quel tanto di musi-ca [...] a cui la nostra tradizione antica e [...] ci ha abituati». Ma tutti questi saggi [...] come la prova ir-refutabile di un talento [...]. Letti uno dietro [...] sono qualcosa di più. E Solmi, [...] ne sotto-lineava la forza di [...] quello che attesta [...] tra «la condanna di noi [...] coinvolta in quella globale [...] e la salvazione stoica, individuale, [...] della [...] in ogni [...]. In tale ottica è [...] nelle nostre lettere un libro che, come [...] di un significato generazio-nale, senza rinunciare al [...] responsabilità che fu sempre individuale. Massimo Onofri [...] 2. ///
[...] ///
Massimo Onofri [...] 2.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

(170)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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