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Pur se raffigura un evento [...] mai accaduto (e certa-mente non là [...] messo in scena, ovvero una [...] il «Giuramento di Pontida» [...] Amos [...] compendia in un kitsch sopraffino [...] quintessenza della Na-zione padana. La quale nella realtà non [...] né, speriamo, ci sarà mai, ma nella mente e [...] cuore di una parte non trascurabile del [...] del Nord occupa, come sappiamo, un posto [...] secondario. Il [...] che normalmente adorna una sala [...] Comune di Siena, in [...] e fino al 9 giugno [...] esposto a Berlino, al [...] Museum (D HM) sulla [...] della mostra [...] der [...] curata da Monika [...] «sotto il patrocinio del cancelliere [...] Helmut Kohl» e, soprattutto, quello di Christoph [...] il direttore che da anni [...] al D HM una [...] geniale politica di riscoperta e [...] sui problemi della «nazio-ne» e della [...] o delle [...]. Della Lega e del [...] la dottoressa [...] e il professor [...] quel poco che basta [...] studiosi, il più lontani che posso-no. E però basta un nulla, [...] italiano, per accorgersi della profon-dissima, sconcertante, analogia tra [...] il sostrato [...] o ap-pena storicizzato e razionalizzato, [...] di [...] configurata nel [...] nella formazione o nel-la rifondazione [...] degli Stati nazionali, e [...] di Nazione che la Lega [...] evocan-do alla pari degli altri, vari [...] diffusi oggidì per [...] con le loro propa-gande ai [...] delle Nazioni «vere» (per quel che esistono, se esistono [...] non-ché del buon senso, [...] sociale, del buon governo [...] e, talvolta, [...] pubblico. Ma chi ha una [...] sicuramente quanto, a scuola, la Lega lombar-da [...] Barbarossa gli sia stata [...] degli atti fondanti [...] che si voleva, invece, [...]. Per [...] Nabucco e [...] che ne fa il Bossi [...] i [...] la mano sul cuore. O [...] Balil-la», il quale, poveretto, per [...] gettato il suo fatale (e democratico) sasso contro un [...] di austriaci prepo-tenti in un quartiere proletario della Geno-va [...] 1746, si ritrovò, quasi due secoli dopo, protagonista [...] marcetta massima-mente antidemocratica (e che [...] essere censurata, oltretutto, con [...]. [...] del Balilla cade bene perché, [...] una scelta un [...] audace ma storicamente sensata, la [...]. [...] ha fatto della rivoluzione [...] uno dei tre «topoi» su cui ha [...] visitatori della mostra il ragionamento sulla nascita [...] Nazione Italia. Gli altri due [...] e, per [...] presunto (storicamente dubbio, ma [...] della Lega lombarda. [...] un [...] di arbitrio [...] individuato proprio questi, e non [...] momenti della storia della [...] Certo che [...] ma esso corrisponde alla logica [...]. La quale non pre-tende [...] esaurire un tema così immensamente vasto e [...] di Nazione nella nostra cultura europea, ma, [...] più onestamente, di smontare sotto gli occhi [...] dei meccanismi che han-no [...]. [...] questo obiettivo si nasconda un [...] di pedagogica consapevolezza [...] nel cuore della capitale della Nazione [...] coscienza di sé fino ad [...] criminali, conseguenze (per poi [...] come nessun altra le [...] perfettamente percepibile nel conte-sto del [...] forse più sensibile, al [...]. I [...]. Prendendo in esame la [...] divenire di 17 Nazioni europee (Austria, Belgio, Da-nimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica [...] Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Un-gheria) più un [...] Usa, i curatori ricostruiscono una serie di [...] quali «leggere» il [...] e (nel caso delle [...] meglio quelle da più tempo coinci-denti con [...] Stati [...] il loro [...]. Si vede, così, che [...] identità esistono elementi [...] sostanzialmente analoghi, se non [...]. Che, insomma, in tutte [...] per così dire, la stessa Storia. Quali sono questi stereotipi? I [...] potenti sono i miti della lotta [...] che è cosa [...] dalla lot-ta per [...] e i miti ance-strali, la [...] di richiamarsi a antenati o padri fondatori: [...] stirpi e di altre etnìe, [...] necessa-riamente vincenti [...] contro i romani perse, ma [...] è un fondatore [...] fran-cese, come gli sfortunati abitanti [...]. Questi due grossi corpi [...] il prodotto di una architettura co-struita, [...] a freddo, [...] europea del secolo scorso, [...] al potere costituito, come negli stati nazionali [...] le si opponesse, come i rivoluzio-nari e [...] Italia o Germa-nia, gli irredentisti greci, ungheresi [...]. [...] di attualità con effetti [...] altri miti, come quelli della appartenenza religiosa [...] contro cattolici per le na-zioni svedese e [...] musulmani per quella greca etc. [...] sia gli imperialismi sovranazio-nali [...] che gli [...] come la Francia o [...] Regno Unito, gli stati im-perialisti come il Reich o [...] in parte da rivoluzioni [...] condividono gli stessi meccanismi [...]. Sandor Pe-töfi combatte gli [...] pa-rola che scrive sulla roccia con il [...] di morire nel cele-bre quadro di Viktor [...] (la mia patria), ha [...] carica semantica della [...] della cultura [...]. La laica trinità della Rivoluzione [...] Liberté, [...] sarà una [...] dai tedeschi oppressi da Napoleone, [...] i cospiratori [...] non tro-veranno di meglio che [...] il rito del giuramento della pallacorda. Di esempi se ne [...] molti, e tutti condurrebbero a una conclusione: [...] in Europa le Nazioni si fossero divise [...] in modo sanguinoso e fino alle ultime [...] conseguenze, sempre restando [...] di uno stesso, grande [...]. Cosicché, a chiudere [...] ammettere che siamo tutti, [...] della storia che ha portato ad Auschwitz? Piano, [...]. Se la [...] le analogie, una visione diacronica [...] è possibile, nazione per nazione, [...] in luce, invece, proprio le diver-sità. [...] si sa, si [...] dagli altri che per conoscenza [...] accetta-zione di se stessi. Può ca-pitare, così, che [...] con gli altri francesi come ante-nato un [...] la lingua il cui uso viene oggi [...]. Che nel patri-monio mitologico [...] (assieme agli italiani) dei popoli lati-ni, e [...] ci siano gli eroi celtiberi di [...] che si am-mazzarono pur [...]. Che i tedeschi, tanto [...] scelto come eroe primigenio [...] che sconfisse i romani, [...] ad aspettare che torni in terra Federi-co Barbarossa, [...] tanto «romano» da non volere neppure che [...] ve-nisse tradotto in tedesco. Tutti un [...] uguali e tutti un [...] diversi, dun-que. Forse è proprio questo [...] storia in questa nostra vecchia Eu-ropa. E se in passato [...] di-versità ci si è scannati, converrà pro-vare [...] della nostra [...]. Paolo Soldini Nazioni, miti [...] La storia rivista a uso e consumo di [...] Stati I miti, si sa, son ben duri [...]. Così non ha da [...] di Hermann, per noi Arminio, quel capo [...] Germani [...] che, nel 9 dopo Cristo, [...] Sel-va di [...] le legioni di Varo, [...] la legge di Roma anche lassù. Il suo ri-cordo, che [...] perso nelle pieghe della Storia, fu ri-svegliato [...] quando il Reich si fece tutto te-desco. Fu allora che venne [...] il brutto monumento che [...] mèta di gite domenicali e di meno [...]. Ac-cade ora che le [...] archeologiche stiano por-tando alla luce imbarazzanti novità. Sul sito della battaglia [...] permesso di ri-trovare solo armi di produzio-ne [...]. A meno di non [...] del prode Her-mann abbiano [...] nude, questa circostanza può essere spiegata solo [...] la strage delle tre legioni di Varo [...] morti) fu compiuta da uomini che combattevano [...] ovvero dagli [...] germani che avevano accompagnato, [...] spedizione. Il primo episodio della re-sistenza [...] contro la minaccia della coloniz-zazione latina sarebbe stato, dunque, [...] che una sanguinosa ribellione di soldataglia? [...] è, forse, un [...] troppo partigiana. Chissà come stanno le [...]. Intanto si può registrare [...] uno che non fa lo storico ma [...] autorevole: la battaglia di [...] fu «la sconfitta del [...] da parte di [...] di mitteleuropei ignoranti». [...] detto Gerhard [...] quando non era ancora candidato [...] cancelleria. Chi fosse [...] forse lo sanno in [...] Spagna. Scipione [...] invece, lo conoscono tutti, almeno [...] nome. Eppure il pri-mo dovrebbe [...] di eroe nazionale, nel paese iberico, almeno [...] che, nel secolo scorso, tentarono una delle [...] di costruzio-ne di un mito nazionale a [...] europea. Fino ad allora il [...] la città celtibera i [...] immolarono in massa pur di non cadere [...] ro-mani prendendo esempio dal loro cittadino più [...] appunto -era stato un [...] forse an-che un poco anti-nazionale, nella tradizione [...] stoica contro [...]. Il tentativo di farne [...] fondazione della nazione spagnola era ar-dito visto [...] di quanto accadeva nella vicina Francia, in Spagna [...] ascendenze non romaniche, e comunque celtiche solo [...] Galizia, sono soltanto esigue pur se combat-tive minoranze. Il resto del paese [...] è noto, molto «latino». Infatti la cosa non [...]. Anche per-ché la Storia [...] davvero. Pure i bimbi del-le [...] che causa del tristissimo destino dei [...] tra il 134 e [...]. Insomma, quale «idea di Patria» [...] come sostenevano gli ispiratori del nazionalismo spagnolo: quella di [...] è, come scrive Alfonso Moreno [...] una storia di [...] de [...] de [...]. Esiste la Norvegia? Certo [...]. Ma fino [...] di que-sto secolo avreste [...] più di un dubbio. Perché la Norvegia [...] sempre stata, ma la nazione [...] è una invenzione del secolo scorso. Fino al primo decennio [...] pochi abitan-ti di quel paese lungo e [...] considerati da-nesi del nord o, al più, [...] precisa, degli antichi vichinghi. Solo quando la Danimarca, [...] napoleoniche, dovette cedere quella [...] pro-pagine del nord, i [...] «Chi siamo?». Senza esagerare, però, perché [...] la pace di [...] del gennaio 1814, si [...] alla Svezia, in un ultimo tentativo di [...] due troni, si scelsero un re danese, [...] Cristiano Federico. E se lo elessero [...] re da-nese, in quello che pure viene [...] fondazio-ne dello stato norvegese: [...] nazionale di [...] 1814, alla quale parteciparono [...] commercianti, 38 contadini e 56 funzionari del-lo Stato [...] da sé). Solo a metà del secolo [...] storici Andreas Faye e Peter Andreas [...] riuscirono a dare dignità scientifica [...] di una Nazione norvegese. Non senza qualche forzatura. Come quella di spacciare [...] sto-ria «norvegese» la scoperta [...] di [...] le epopee della cristianizzazione [...] le ripetute invasioni [...] nonché la cosid-detta battaglia [...] un massacro di mercenari [...] del re di Svezia compiuto nel 1612 [...] di contadini che [...] certa-mente, non sapevano ancora [...]. /// [...] /// Come quella di spacciare [...] sto-ria «norvegese» la scoperta [...] di [...] le epopee della cristianizzazione [...] le ripetute invasioni [...] nonché la cosid-detta battaglia [...] un massacro di mercenari [...] del re di Svezia compiuto nel 1612 [...] di contadini che [...] certa-mente, non sapevano ancora [...]. (0)
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