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Il monito di Resnais [...] Quando nel 1956 il [...] commissiona ad Alain Re-snais [...] il de-cennale della liberazione, il regista decide [...] tratti dagli archivi storici delle For-ze alleate [...] colori gira-te sui luoghi della deportazione. Innestando le parole di un [...] pri-gioniero (il poeta e saggista Jean [...] e la musica di Hans [...] sui documenti [...] dalla burocrazia militare, Resnais svela [...] della [...] «per non di-menticare e per [...] alla vigi-lanza. Senza sosta». Il film, rifiutato per [...] al festival di [...] del [...] è invece entrato nella [...]. Alcuni spezzoni appaiono anche in Anni di piombo di [...] von Trotta. La scelta di Sophie [...]. La Polonia di Alan Pakula A New York Sophie, una polacca scampata ai lager [...] interpretata da Meryl Streep, cerca di sopravvivere [...] insieme al compagno Na-than (Kevin Kline), intellettuale [...]. Alla coppia disperata si [...] giovane (Peter Mc Ni-col) che si innamora [...] Sophie [...] scopre il suo terribile segreto: la donna [...] dai nazisti ad abbandonare [...] figlia per sal-vare [...] figlio. Il film valse a Me-ryl Streep [...]. Arrivederci ragazzi . Louis Malle e il [...] Tre giovani nel collegio di Saint Croix [...] 1944 vengo-no denunciati da un compagno di [...] vengono deportati insieme al direttore del collegio. Il film di Malle, Leone [...] a Vene-zia nel 1987, racconta con tono sommesso la [...] e [...] adulta segnata da quella che Hannah Arendt chia-mava «la banalità del male». /// [...] /// Il tedesco buono di Steven Spielberg Dopo che i nazisti hanno invaso la Polonia, [...] Oskar [...] (Liam Neeson) si accattiva [...] SS e im-piega ebrei nella [...] fabbrica di stoviglie, ottenendo [...] suoi operai ricevano trattamenti di favore. Col profilarsi della «soluzio-ne [...] a salvare da Auschwitz 1. Spiel-berg sceglie il bianco e [...] e de-cide di mostrare [...] delle per-secuzioni razziali ma da [...] americano non osa [...] fino in fondo, spingendosi alle [...] con le camere a gas. Il film è stato [...] anche dalla Rai. Jona che visse. Roberto Faenza e [...] salvata Il piccolo Jona, [...] portato in un campo di con-centramento insieme [...]. Suo padre morirà per [...] la madre impazzirà e si uc-ciderà perché [...] tanto orrore. Ma, aiutato d auna [...] coniugi, Jona tornerà a vivere. Jona che visse nella [...] storia vera di quello che oggi è [...]. /// [...] /// Claude [...] ha girato per la [...] Il [...] girato nel 1985 dallo svizzero Claude [...] ha fat-to il giro [...] tv del mondo, compresa la nostra, che [...] onda su [...]. [...] raccoglie attori e gente comune [...] al-la telecamera, visitando i luoghi dello sterminio a bordo [...] una vecchia locomotiva. La cinepresa rallenta di [...] campi oggi deserti e lascia alle parole [...] che allora era un bam-bino, il compito [...] pagine oscure della storia. A un prossimo film [...] Francesco Rosi, che porterà sul grande schermo La [...] ro-manzo di Primo Levi. [...] Si intitola «Memoria». È un documentario sulla [...] italia-na. Il regista, Ruggero Gabbai, [...] anni 93 ebrei italiani sfuggiti ai forni [...] Auschwitz. Non tutti lo sanno, [...] vennero deportati nei lager [...] e ne sopravvissero 800. Con [...] degli storici Marcello Pezzetti [...] Liliana Picciotto [...] li ha intervistati, filmati [...] alcuni di loro a tornare al campo [...]. Molti non avevano mai parlato [...]. ALBERTO CRESPI Dalle sale [...] «Memoria», il film di cui parliamo in questa [...] il 19 febbraio al [...] di Berlino, nella prestigiosa [...] Forum. Il regista è Ruggero Gabbai, [...] laureato alla Columbia University, già autore del [...] «The King [...] Crown [...] sulla setta chassidica di New York. Autori del film, con [...] Marcello Pezzetti, responsabile del settore audiovisivi del [...] e Liliana [...] storica, già autrice dei [...] «Il [...] della memoria» (Mursia) e «Per ignota destinazione. Gli ebrei sotto il [...]. Il film è montato [...] Daniele Orsini, che è stato assistente al montaggio -tra [...] di [...] e per «Arizona [...] di Kusturica. La produzione esecutiva è [...] Elliot [...] la musica è di Mario Piacentini, [...] voce fuori campo è di Giancarlo Giannini. Ma chi lo volesse, [...] (ad esempio per [...] nelle scuole) può far [...] di produzione Forma (via Enrico Fermi 20, [...] Assago, [...] di Milano; fax 02-45703177) o al [...] il Centro di documentazione [...] ha sede in via [...] 8, 20145. /// [...] /// Il [...] ha anche un sito Internet: [...]. Molti di loro non aveva-no [...] parlato. I loro parenti, i loro [...] sapevano di [...] un padre o un nonno [...] una mamma o una zia so-pravvissuti ad Auschwitz, ma [...] osavano chiedere. Se chiedevano, incontravano silenzi. Ora quel silen-zio si [...]. Gli ebrei italiani raccontano. Alla vigilia della presen-tazione [...] Tregua, [...] film di Fran-cesco Rosi ispirato al libro [...] Pri-mo Levi, un altro film squarcia la memoria [...]. È un do-cumentario, il [...] presentato al Forum del [...] di Berlino. Si intitola, appunto, Me-moria. In 84 minuti di [...] Me-moria [...] dai tranquil-li quartieri e [...] dove 93 persone vivono oggi, nella sonnolenta [...] e ti trascina pian [...] Au-schwitz. /// [...] /// Non tutti lo sanno, [...]. Ne sopravvissero 800. La cifra, 8. Perché spesso la [...] come gli ebrei chiamano [...] in Italia qualcosa di lontano, una follia [...] quale in fondo il fasci-smo fu estraneo. Nulla di più fal-so. E il film, diretto [...] Ruggero Gabbai con la decisiva consulenza degli storici Marcello Pezzetti [...] Li-liana Picciotto [...] (entrambi lavorano presso il [...] il Centro di documentazione [...] Mi-lano), lo dimostra in pieno. Una delle cose più incredibili, [...] di una mostruosità co-me [...] è la ritrosia. Lo constatammo anni fa, [...] di [...] -due ebrei romani uno [...] Piero Terracina, ap-pare anche in Memoria. Entrambi erano ben disposti a [...] ma entrambi ci confessarono di [...] cominciato a [...] da pochis-simo. Per anni, avevano portato [...] di sé, affiorante di continuo negli incubi, [...] rifiutati di [...] anche con i parenti. Ora, qualcosa si è [...]. Ora, in questo film, [...] parlano, e molti di loro lo fanno [...] volta. Gabbai, Pezzetti e [...] li hanno seguiti con [...]. Li hanno intervi-stati, filmati. Poi hanno convinto alcuni [...] tornare ad Au-schwitz. Vedere queste persone, che [...] è indescrivibile a parole. Biso-gna vedere il film, [...] Berli-no dovrebbe uscire nelle sale e poi arrivare, [...] tv («Possibil-mente in Rai, e possibilmente non [...] notte», nota giustamente Pezzetti). Perché, al di là [...] che Memoria potrà avere in [...] luogo ad altissimo tasso simbo-lico come Berlino (ve ne [...] da lassù), è [...] che si ri-volgono le sue [...]. Io so-no uno storico, lavoro [...] anni sui documenti, ma parlare con le per-sone è [...] cosa. A film fi-nito, devo [...] senso di Me-moria non è tanto, o [...] ricostruzione storica. È il fatto che [...] ha cancellato una parte di [...] ha mandato 8. Ha rimosso tutto. Secondo me, 9 italiani [...] sanno che ci fu-rono le leggi razziali, [...] italiani furono deportati, che molti di loro [...]. E per i nostri te-stimoni, [...] del [...] è quasi più dolorosa che [...] del [...]. Perché credi che siano [...] Non solo per pudore. Molti di loro erano [...] nessuno importasse nulla». Gabbai, il giovane regista [...] di cinema alla Colum-bia University, allievo di Forman [...] Kusturica), conferma: «Io sono di famiglia ebrea, [...] mia nonna è morta nella [...] ma io [...] scoperto a 22 anni! In casa non se [...]. Fuori, poi, temevano addirittura [...] creduti». Pezzetti ag-giunge una frase [...] il senso di tutto [...] «La cosa di Memoria a cui teniamo di [...] racconta le storie di persone comuni. Signorsì: quelli erano ita-liani [...] italiani comuni e spediti alla camera a [...] comuni». [...] per così dire, di [...] il signor Romeo Salmoni, che Gab-bai, parlando [...] gergo dei suoi 32 anni, definisce «il [...]. Salmoni è un romano [...] nel 1920, se non gli fosse capitata [...] forse sarebbe diventato come il suo coetaneo Alberto Sordi. Un fuoco di fila [...] «romano de Roma», Salmoni arriva a rac-contare [...] a soprav-vivere facendosi dare cibo dagli zingari [...] ad Auschwitz, ma un [...] più «orga-nizzati» degli italiani [...] qualche canzonetta: «Me inventavo pure le parole, [...] dì [...] parolaccia?) [...] capivano un cazzo». Ed è commovente sen-tire [...] il signor Fiano di Firenze, raccontare come [...] totalmente de-moralizzati senza [...] e la voglia di [...] che anche ad Auschwitz riuscivano a tirarti [...]. Ma il colore prevalente [...] è ovviamente il nero, [...] buio del film è la testimo-nianza di [...] Venezia. Come ci spiega Pezzetti, [...] volta che un [...] parla. I [...] erano i giovani ebrei [...] Ss a scortare gli altri prigionieri alle camere [...] poi a ripulire le stanze dai cadaveri. Si potrebbe pensare che [...] lavo-ro nella speranza di sopravvivere. Invece [...] era convinto di morire. Ogni tre mesi i [...] cambiavano, e i vecchi [...]. [...] si salvò cambiando fila [...] in un momento di confusione. Certo, racconta tutto con [...] che può sembrare ag-ghiacciante: ma quando hai [...] della [...] o ti man-tieni freddo, [...]. Nella tragedia di [...] crudele paradosso dei so-pravvissuti: il [...] di colpa, per non [...] morti. Situazio-ni alla Kapò saranno [...] erano eccezioni. Il sen-so di colpa [...] fatto di [...] tornati dal luogo dove [...] amici -sono morti. È un dolore nato [...]. Parlare, oggi, può lenire [...]. Ma le parole sono [...] non [...] a chi non sa. A tutti noi. [...] Il lungo elenco dei sopravvissuti [...] campo di concentramento. Il film passerà al Forum [...] di Berlino [...] Venezia, pulitore dei forni [...]. Non è la lista [...]. Ma è una lista altrettanto [...]. È la lista dei [...] Auschwitz che hanno colla-borato, con le loro [...] Memoria di cui parliamo in questa pagina. Queste liste non hanno [...]. I loro nomi sono [...] e quindi è giusto che, [...] di seguito, siano nominati [...]. Senza ecce-zione: quelli che [...] e quelli che il montaggio ha tagliato, [...] parole sono re-gistrate per sempre, e a [...] -attraverso il [...] il Centro di documentazione [...] Milano -voles-se [...]. [...] dunque, la lista. Ester Amato, italiana ma [...] Rodi, e deportata ad Auschwitz da Atene. /// [...] /// Isacco [...] (anche lui nato a Salonicco, [...] in Italia, e portato ad Au-schwitz via Milano). /// [...] /// Alessandra e Tatiana Buc-ci, sorelle [...] Fiume, [...] Fiume. /// [...] /// Matilde, Rachele e [...] Cohen, anche loro di Ro-di. /// [...] /// Davide, Donato, Giuditta, Leone, Silvia [...] Umberto Di Veroli, tutti di Roma, [...] famiglia come le tante [...] ro-mano furono deportati nei lager tedeschi. /// [...] /// Nedo Fiano, fiorenti-no, una [...] belle e più «forti» del film. Fausta Finzi, di Milano. Sabatino Finzi, di Roma, [...] giovani (classe 1927), [...] che chiude il film [...] -secondo [...] ebraica -alla memoria dei [...]. /// [...] /// Martino [...] (nato in Romania, catturato a Fiume, deportato via Trieste: [...] tutta la storia della Mitteleuropa [...] vita). /// [...] /// Lina Jaffé [...] (di Smirne, deportata in [...] Auschwitz ma a Ber-gen [...]. /// [...] /// Elena e Gi-sella [...] sorelle, anche loro di Fiume [...] prima della de-portazione, per il famigerato «lager [...] Fossoli, in Emilia. /// [...] /// Italo Dino Levi. Rachele e Rosa Levi, [...] Rodi. /// [...] /// Amalia e Lina Navarro, [...] Venezia: la lo-ro testimonianza, raccolta nei [...] del ghetto veneziano, è [...] toccanti. /// [...] /// Edo [...] deportato da Verona a [...]. /// [...] /// Rubino Romeo Salmoni. /// [...] /// Alberto e Fatina Sed, [...]. /// [...] /// Eugenio e Pacifico Sermoneta, [...] uno dei cognomi tipici della Roma ebraica). Marco, Mario e Settimia Spizzichino. Elisa [...] nata a Vienna ma [...] Milano, for-se la testimonianza che più brucia, leva [...] mentre ricor-da il passato nel «reparto sauna», [...] con quel lieve -e crudelmente paradossale -accento [...] insosteni-bile. /// [...] /// Giuliana e Natalia Tedeschi. Piero Terracina: è un [...] della comunità romana, lo intervistammo qualche anno [...] in Italia il film di Spielberg [...] in questo film è [...]. /// [...] /// [...] Ve-nezia, di Salonicco, il [...] film: è lui il componente del [...] che per la pri-ma [...] suo tragico la-voro di «pulitore dei forni» [...] Ss, [...] loro ferocia, costringevano dei giovani ebrei a [...] compito). /// [...] /// Enrica, Milena e Sil-vana [...] (romane, le ultime due [...]. Queste persone saranno gli [...] al festival di Ber-lino. In fondo è giusto. È persino bello. Nessun tipo di polemica [...]. Liberissimo di [...] ma certo la motivazione [...] (film di argomento tedesco, quindi meglio non [...] del pubblico, appunto, tede-sco. Che è sicuramente diret-to [...] loro [...] e alla loro cattiva [...] giustamente avrà la [...] prima mondiale nella città [...] gli ordini per la «soluzio-ne finale». È [...] Berlino, e [...] Germania, quella che ac-coglierà Memoria: [...] città e un paese che guardano molto al futu-ro, [...] che in questo film troveran-no una sacrosanta opportunità per [...] sul passato. /// [...] /// È [...] Berlino, e [...] Germania, quella che ac-coglierà Memoria: [...] città e un paese che guardano molto al futu-ro, [...] che in questo film troveran-no una sacrosanta opportunità per [...] sul passato. (0)
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