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DOMENICA 12 [...] 17 [...] sotto, i Bollino Stones [...] cantera [...] il titolo, la formazione [...] A sinistra e a fondo pagina il marchio [...] nascevano le «pietre rotolanti», con i Beatles [...] celebre della storia rock Ma Mick Jagger [...]. Ma per Jagger [...] compagni non è tempo di [...]. Per ora preferisco fare [...]. /// [...] /// [...] volto del trasformista è [...] assoluta normalità. Un uomo piccolo, Mick Jagger, [...] testa, bocca e rughe, con al [...] donna [...] una montagna e regge un [...] bo di pochi mesi [...] sui fianchi, con posa giunonico. [...] il disco, ha 29 [...] Jagger [...] i Rolling Stones esattamente 30, il 12 [...] primo sodalizio [...] In 40 [...] milioni di dischi venduti, [...] di storia del rock, una band considerata Immortale, [...] capace di rinascere dalle proprie ceneri. E dunque, che cosa [...] «Che cresco e faccio più figli», dice Jagger, [...] volta disponibile ad un incontro fuori dal [...]. Ci [...] riprende: «Non so se [...] di festeggiare qualcosa. Non lo abbiamo (atto [...] anni, né per i venti. I trenta non mi [...] Slamo [...]. Ora siamo spenti, prima [...] riaccenderci. /// [...] /// Mi [...] chiedo se valga la [...] a elaborare teorie. Starno da cosi tanto [...]. Perdono pezzi, poi li [...] a dire basta è stato Bill [...] per [...] limiti di sopportazione, o forse [...] età, 54 anni. /// [...] /// Se non ha voglia, inutile [...] una mancanza di rispetto. Certe volte ho [...] che i Rolling potrebbero [...] soli, come un marchio di fabbrica, senza [...]. Ma forse no, non [...]. La nuova normalità di Mick Jagger [...] cinema e musica, famiglia e affari. Tra case, una a Londra, [...] New York, la terza a [...] nei Caraibi, dove ha [...] Hall, ex modella dark [...] a tutto campo. E due ranch, uno [...] Texas [...] a [...]. Si fa fatica a [...] indietro, a trent'anni fa. Mi chiedevo allora se [...] di paragonarci, evidentemente eravamo diversi, loro capaci [...] bellissime, noi di suscitare pio emozioni. Me lo chiedo ancora [...] visto che i Beatles non ci sono [...] degli anni Settanta, mentre i Rolling esistono [...]. Come si fa a [...] diverse, [...] sono durati cosi a [...] il mondo è cambiato». E cambierà ancora. Prende la parola [...] da film di fantascienza [...] uscito [...] In Italia): «Un mestiere [...] giusto per la-mia età. Il cantante rock vive in [...] magia esaltante sul palcoscenico, una grande scarica di buone [...]. [...] deve contenere 1 gesti, [...] capirete, non sempre è facile. Dunque finisce per piacermi». Torniamo alla musica, ai Rolling [...] trenta, fra quaranta o cinquanta anni. Saranno ancora 11? «Spero [...] individuo. Come cantante rock, sarebbe [...] natura. Come sex [...] visto che tale mi [...] Invece [...] mi dispiacerebbe affatto. Come Rolling, chissà, penso [...] ci dimenticheranno e torneranno a scoprirci. Le cose vanno cosi, [...] niente di male, anche se a noi [...] mai successo di essere dimenticati. Ma succederà anche questo, [...]. Mi auguro che accada [...] inventato qualcosa di nuovo, nella musica». [...] Trent'anni di Rolling Stones sono [...] spesi bene. Per [...] degnamente ci vorrebbero libri [...] gli aneddoti a sfondo sessuale potrebbero riempire [...]. Lo stesso si può [...] faccende di droga, per il pettegolezzo spiccio, [...] di frasi storiche. Non è il caso: [...] proprio loro, Mick Jagger in testa, a [...] dei maledetti irriducibili senza [...] musica, alla fine, quella che parla. Oggi che Jagger è [...] anni -a! Una delle frasi celebri [...] fenomeno Stones è attribuita a [...] Waters, il grande [...] nero. Mentre i Beatles si [...] un fenomeno planetario, le orecchie degli Stones [...] antichi e lontani, [...] e non il bianco [...] ha inventato il rock. Da It i primi [...] di Richard», grande imitatore (agli inizi) e [...] verve [...] del grande [...]. I primi concerti degli Stones, [...] che [...] «sembravano rivolte». È il blues Sesso, [...] maniere I loro concerti sembravano [...] arriva in città: ha I [...] frenetici di [...]. E la negritudine blues [...] una volta, riletta col paternalismo dei filologi [...]. Anzi Jagger, Richards e Jones [...] nella direzione opposta: i suoni sono sporchi, [...] è la musica del padri deportata in [...] suburbano anzi, perché gli Stones preferirono nei [...] in provincia e in periferia, e avere [...] «zoccolo duro» proletario e sottoproletario. Per il primo album bisogna [...] il [...] ma già nel [...] con [...] numero due, la sintesi tra [...] ululante del blues e [...] metropolitano è ben visibile. Oltre al ponte settato [...] maestri, c è una marcata controtendenza culturale [...] che furoreggia in Europa. I Beatles incidono Help, in America si prepara la [...] hippy dell'amore universale. E gli Stones buttano Il [...] una [...] sessuale che ha per tema [...] cronica di una generazione che sembra (ma si dice [...] cosi. È un messaggio nichilista, [...] della fama che il [...]. Non si saprà mai se [...] la [...] a inserirsi nel tessuto del [...] o viceversa: certo dischi come [...] (1966) o [...] restano nella storia del gruppo [...] pietre miliari. Non c'è trucco e [...] o forse si: una base ritmica precisa [...] è inseguita costantemente dalla chitarra [...] di Richards, che maneggia [...] un demonio, uscendo e rientrando nella trama, [...] e anticipando le sue incursioni in modo [...] inconfondibile suono Stones. Brian Jones muore nel [...]. È una morte attesa e [...] troppi vizi suicidi. [...] cruciale è però il [...]. Jagger vede infiammarsi i [...] si butta nella mischia. Esce [...] Flash, ma soprattutto arriva [...]. Gli Stones non hanno [...] versante della musica del Mate e gli [...] Settanta [...] questa lettura, tra arresti a raffica, scandali, [...] e violenza. È una parabola dura, [...] nel [...] con il famoso festival [...] quando gli [...] Engels del servizio d'ordine, [...] Jagger, accoltellano uno spettatore. Mentre la leggenda monta [...] la musica continua: alla fine del [...] esce [...] it [...] poi (nel [...] tocca a [...] album bellissimo e velenoso: [...] contiene due canzoni esplicitamente dedicate alla [...] Sugar e [...]. Agli Stones santificati non [...] il ruolo dei più grandi. È il periodo classico [...] sfocia quasi naturalmente in [...] on [...] (1972), una rassegna degli [...] modificati in anni di duro lavoro, forse [...] doppi album che siano mai stati incisi. Nel [...] se ne va il [...] Mick Taylor e arriva Ron Wood. Il ricambio è più [...] alla fine ininfluente: è Richards il mago [...] a sottolineare il fatto che negli Stones [...] e non [...] del solista, a comandare [...]. Per quanto un disco [...] Rolling Stones sia sempre e comunque un avvenimento, il [...] da [...] You (1978), disco eccellente, [...] elettrica spaventosa e divertente (Star me up). Gli anni Ottanta ce [...] e relativamente tranquilli, intenti nel più grande [...] che sia mai riuscito a una band. Ce [...] trasformano [...] cattiva in puro divertimento [...] i toni «maledetti» per ingrandire la macchina [...] restando fedeli [...] rock e blues della [...] cantando, anche quando lui se ne sta [...] ridotto a un cencio [...] sulla chitarra estremista e [...] Keith Richards e sulle doti di showman di Jagger. Buona musica si, ma [...] ancora: gli Stones vanno [...] di star mondiali che meritano. Litigano sempre come galline [...] annunciano memoriali esplosivi, si accusano delle peggiori [...] «Se Mick fa un tour da solo -dice Richards [...] It e gli taglio la gola». Scherzano: sono venuti su [...] conquistato il mondo. Hanno gettato un ponte [...] di una generazione e quella delle generazioni [...] piacere a se stessi e a chi [...]. E rendendo un servizio [...] che ha potuto ancora una volta dimostrare [...] preferita: quella secondo cui nessun territorio è [...] chitarra, un basso e una batteria, se [...] animali di genio capaci di [...]. Tutto cominciò al G Club [...] luglio [...] In un certo senso [...] in un piccolo club di [...] alla periferia di Londra. Si chiamava «G Club», era [...] più di uno scantinato stretto fra un negozio di [...] e una gioielleria, e fino al marzo del [...] ospitava gruppi di [...] stile New Orleans. Ma i tempi stavano [...] che sarebbe stata la grande stagione del [...]. Proprio al club di [...] una sera di marzo [...] Blues [...] di [...] e con loro una [...] stregati dalla «musica del dia-volo». [...] Mick Jagger e Keith Richards, [...] fila ad ascoltare i Blues [...] anche Charlie [...] arruolato da [...] come batterista; «e [...] un sacco di operai [...] delle scuole d'arte -ricorda Richards -che non [...] ad entrare nelle grandi sale da ballo, [...] capelli troppo lunghi per [...]. Una sera [...] chiama sul palco un [...] ragazzo arrivato fin da [...] per farvi ascoltare la [...]. Il tipo, biondo, con [...] SO LA ROmano una [...] si presenta come Elmo Lewis [...] a suonare [...] My Blues. Elmo Lewis non era [...] Brian Jones. Mick e Keith lo [...] quel ragazzo di [...] stava facendo esattamente le [...] loro stavano cercando di fare, Cosi, nel [...] la futura leggenda del Rolling Stones [...] a coagularsi attorno a [...] passione. Brian Jones aveva già [...] Mick ogni tanto si esibiva come can-tante [...] di [...] affilava [...] su classici come Gol My [...]. Si metteva una [...] di tenda sopra il [...] di gocciolare direttamente su di noi, [...] passava attraverso il panno. [...] un sacco di gruppi di [...] molto alla moda, che avevano anche due o tre [...] mentre noi non potevamo [...] uno! Ero spesso ubriaco, mi [...] nervoso. La prima volta che [...] era la prima volta [...] in pubblico. La seconda volta è stato [...] qualche settimana dopo. Da allora non mi [...] paura cantare in pubblico». [...] vero e proprio per [...] Stones [...] raccontano le cronache, un giovedì, il 12 [...] sul palco del [...]. Perlomeno quella è la [...] la band si presenta col nome Rolling Sto-nes, [...] prestito a una canzone di [...] Waters, anche se nella [...] figuravano né Charlie [...] né Bill [...] e Brian Jones si [...] nome d'arte di Elmo Lewis; al basso [...] Dick Taylor e alla batteria Mike [...]. Quel concerto segnò comunque [...] delle più lunghe e spettacolari saghe del [...] «Non [...] molte occasioni per suonare -è ancora Jagger [...] quella sera [...] ci prestò una [...] serata. E che io ricordi, [...] primo vero concerto dei Rolling Stones». In quattromila per il pianista Fats Domino il [...] preso a panciate FILIPPO [...] ROMA Stadio Olimpico, curva Sud. Doveva esserci lui, il «Soul [...] n. /// [...] /// Invece James Brown, come [...] ha dato forfait [...] minuto. Ma la «comunicazione» [...] ormai, era partita, dunque [...] anche se non [...]. Allora, a condividere con Fats Domino [...] onori di [...] appuntamento con [...] in Concerto», è stata [...] Joan Arma-trading, originariamente prevista nel più piccolo Stadio del [...] quattromila persone hanno comunque risposto [...]. Questo spazio, soprattutto se [...] è proprio [...] per favorire la comunicazione [...] platea. E nonostante si sforzi [...] in italiano, si vede che la confidenza [...] la grazia [...] non rientrano certo fra [...] successo [...]. Che è semmai una [...] Tracy Chapman della seconda meta degli anni Settanta: [...]. [...] di origine e britannica [...] prodotto in pochi anni alcuni album di [...] Back [...] the Night a Show Some [...] da [...] /fino a [...] Under [...] conosciuto una lenta e [...] anni Ottanta, e tentato recentemente un qualche [...] the [...] riuscito fino ad un [...]. Apre proprio con un [...] album [...] ma scopre subito che [...] durissima. Meglio tentare qualche vecchio [...] allora: [...] Lucky e Down [...] Zero ci riportano al suo [...] d'oro, e sono decentemente interpretati e ragionevolmente apprezzati. E inevitabili, intervallati da canzoni [...] recenti [...] the [...] e [...] Gel [...] You), ne vengono altri: la [...] Love and [...] Drop the Pilot, [...] and a [...] Show Some [...]. Ma è appannate e [...] fra pochi entusiasmi. Dopo qualche minuto di intervallo [...] sul palco. Ecco finalmente la «notizia»: [...] tre bis, senza che glieli abbia chiesti [...]. Dopo Me [...] /, c'è un ultimo [...] ravvivare [...] non vuol essere lasciata [...] tutto il pubblico deve [...]. Non risponde nessuno. Ben altra verve ha [...] Antoine Fats Domino, che, ultrasessantenne, riesce ancora [...] giro il pianoforte per il palco a [...]. [...] come [...] avviene per certe star americane [...] è lunghetta. Prima due pezzi della [...] poi un momento di gloria per il [...] di cantante. Poi viene chiamato sul [...] (quasi un clone di Rocky Roberts), pure [...] New Orleans, che propone The Dock [...] the Bay e Mustang Sally [...] energia, ma in compenso la sfodera tutta [...] la leggenda, [...] Fats, uno dei più [...] storia. I suoi sono messaggi [...] per tutti, anche se fra le centinaia [...] ce n'è uno che conosca i! Poco male: quel che conta [...] sentirsi il movimento addosso. Rispetto [...] che si era portato a Roma c'è un progresso notevole: quelli sembravano strumentisti sinfonici, questi [...] vecchietti e provati, ma perlomeno cercano di [...] sui riff. Dispensa i suoi vecchi [...] uno dopo [...] -potevano mancare / [...] You Home e [...] A [...]. Anche lui peiò, come [...]. E [...] parte lo è da circa [...] del rock. /// [...] /// E [...] parte lo è da circa [...] del rock. (0)
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