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Le rovine del vecchio [...] spazzate, ma al loro posto deve sorgere [...] trionfo della ragione. Così, nel decennio tra [...] il [...] Hindemith scrive la serie [...] la versione odierna dei Concerti Brandeburghesi [...] Bach. Ritroviamo in esse la [...] borghese panciuto, arricchito dalla guèrra e [...] goloso e crudele quale [...] disegni di Grosz. Ma, sulle macerie, si [...] costruzione, magnificamente proporzionata, in cui [...] nuovo può ritrovarsi, così [...] deì [...] si ritrovava nel contrappunto [...] Sebastiano Bach. Esso non è nè [...]. Il contrappunto è come un [...] conte sue colonne e le sue pietre. [...] della costruzione sono sempre [...] se lo stile è diverso ». Demolire per ricostruire è il [...] di tutta la [...] vita. Abbattere le vecchie convenzioni [...] senso, rifiutare il sentimentalismo sdolcinato dei seguaci [...] Mas-senet [...] le fumosità degli [...] respingere le tentazioni letterarie [...] chiarezza musicale: questi sono per lui postulati [...]. Spogliata da ogni sovrastruttura [...] musica è soltanto musica; essa ha la [...] teorema euclideo; non vuole essere piacevole, espressiva, [...]. Se lo è (e lo [...] spesso), questo è un di più che l'autore non [...] ha immesso di [...] E tuttavia non è astratta [...] avulsa dalla vita: « Non può pretendere di esprimere [...] sentimenti [...] egli dice [...] ma deve [...] les sentimenti provocare dei sentimenti. Una musica che non [...] sarebbe tale ». Da questa concezione [...] escono opere come [...] Novità del Giorno, Mathis [...]. La prima, che è [...] capolavoro teatrale, nasce da una fosca novella [...] Hoffmann [...] cui un orefice pazzo, prigioniero di forze [...] che acquistano i suoi lavori. Novità del Giorno è invece [...] serie di [...] da cabaret in cui due [...] litigano, si riconciliano, [...] si riuniscono, in un mondo [...] che tende a [...] in manichini. L'opera, rappresentata nel [...] sollevò i furori di Hitler [...] giurò odio eterno al rappresentante di questa [...] » che, anziché elevare [...] dei germani [...] del misticismo patriottico, scherniva [...] leggi nel sacro vincolo del matrimonio. Arrivato al potere, infatti, Hitler [...] rivoluzionaria, di Hindemith assieme a quella degli [...] e «decadenti »: Brecht, Kurt Weill, Schoen-berg, Berg. Hindemith rispose con Mathis [...]. Mathis abbandona la. [...] dalla strage torna a [...] col pennello che egli deve combattere la [...] suo Cristo avrà il volto devastato dei [...]. P [...] mentre la notte del [...] sulla Germania, Hindemith riafferma solennemente, in [...] di genio, la libertà [...] suo dovére di schierarsi con la propria [...] oppressa. Il Mathis è del [...] il Galileo di Brecht (prima [...] è del [...] in ambedue il tema è [...] creatore e, in ambedue, la [...] viene trovata sul piano superiore [...] della forza rivoluzionaria della verità: Galileo può ritrattare, Mathis esitare tra la spada [...] pennello, ma ciò che essi [...] scoperto, affermato, dipinto rimane e conta. Esule in Svizzera, poi [...] America, Hindemith continua la propria battaglia sul terreno che [...] sforzandosi di semplificare il proprio stile, di [...] alle grandi masse. I fautori [...] artistica glielo rimproverarono come un [...]. Ma egli, di fronte [...] moderno, cercava nel linguaggio musicale un mezzo [...]. Parlandomi del suo [...] a Venezia, dove ebbi [...] per la seconda e ultima volta nel [...] criticava la scrittura troppo ardua, sia per [...] per i cantanti : « Se dovessi [...] opera [...] rilevava con caratteristica arguzia [...] la metà delle note; cercherei di comporre [...] parlasse direttamente al [...]. Ma in realtà non [...] non sceglierei più un libretto simile, ma [...] di carattere più universale ». In [...] lavorava infatti [...] in cui le leggi [...] Keplero e quelle dei suoni (codificate nel suo [...] vengono a coincidere nella [...] un mondo governato dalla ragione. Ed è questo il [...] ci lascia. Un messaggio [...] valido in [...] come la nostra in cui [...] ragione, sotto la minaccia di apocalittiche [...] sembra avere [...] non solo [...] una parte sempre più misera. Rubens [...] nel 1930 e nel [...]. A proposito di due film [...] DI FINE [...] A TORINO E DOLCE VITA [...] su «I compagni» di Mo-nicelli [...] «Tom Jones» di [...] Cinéma [...] di Milano posto sotto il [...] e il patrocinio della critica cittadina, conclude il suo [...] anno di attività. Esso dispone attualmente di [...] di prima visione, il [...] e [...] la prima proietta ora Tom Jones, [...] Tony Richardson, e la seconda I compagni, [...] Mario Monicelli. Come si vede, [...] iniziativa milanese è arrivata [...] propria stima presso il pubblico e presso [...] tanto da assicurarsi, per le feste di Natale [...] Capodanno, due delle pellicole più ambite. Comunque [...] che gli spettatori delle [...] tutte le città italiane, avevano riservato a I [...] è stata delle più entusiasmanti. Monicelli ha girato il [...] interamente imperniato su uno sciopero e uno [...] alla lotta di classe (dopo La terra [...] non ce ne sono stati molti davvero); [...] non lo ha gradito come [...] aveva gradito, dello stesso [...] La [...] guerra. Almeno quel pubblico che [...] pagare mille lire, o quasi, per il [...] grandi sale delle metropoli. Tuttavia esistono già elementi [...] anche nelle visioni successive, « popolari », [...] avrà come si dice, la carriera facile. C'è da dubitare [...] riesca [...] come riuscì anni fa II [...] di Germi uscito con scarso successo nei locali del [...] a risalire completamente la china. E speriamo, per primi, [...]. I compagni, infatti, viene [...] persone semplici (e, naturalmente, non a torto) Un [...] triste, un po' freddo, non molto dotato [...] di slancio. Ovviamente queste critiche vanno [...] diretto con la novità e [...] del tema. Si pensa, cioè, che [...] le prime gloriose, eroiche e tragiche lotte [...] dovesse avere una prospettiva più moderna, una [...] peso obiettivo assunto dalla classe operaia oggi, [...] nel rilevare alcune caratteristiche rimaste, a distanza [...] pressoché inalterate anche ai nostri giorni. Sì ritiene che il [...] essere meno crepuscolare e celebrativo, e più [...]. In questi giudizi c'è [...]. Nessuno mette in dubbio [...] Monicelli [...] realizzato uno spettacolo nobile e serio, che [...] sia stato eseguito con una cura esemplare; [...] appunta è sul fatto che il film [...] dovrebbe. E perchè questo accade? Probabilmente [...]. Anzi [...] come si è fatto [...] nelle cinematografie delle democrazie popolari, quando si [...] genere [...] nei Compagni è ac-caduto [...] didascalica, espositiva, sia prevalsa su quella emozionale. Il nostro film, beninteso, [...] ma sempre con timidezza: non avvince come [...] dal conflitto tra sfruttati [...]. In altre parole: per [...] e gentile Monicelli finisce per caricare le [...]. Il suo professore è [...] pittoresco e ideologicamente confuso; i suoi operai [...] remissivi, vorremmo dire pudibondi (per esempio nella [...] commissione interna »); la [...] Torino è troppo nebbiosa [...] « [...] ». Ci si intenda bene: [...] sono quasi [...] bili, presi a sè [...] loro insieme 3 che risultano privi di [...] agli altri per una [...]. Dalle dichiarazioni e interviste [...] sul film (2), si sa che Monicelli [...] suoi collaboratori [...] lo scenografo, il costumista [...] ogni sforzo per evitare il cosiddetto « [...] cioè non hanno voluta approfittare delie numerose [...] storica (la [...] tante volte sfruttata per [...] offriva. Questo va indubbiamente riconosciuto [...] Compagni. I quali, però, hanno [...] opposto: ossia [...] ingrigire » oltre il [...] i personaggi rinunciando, tra [...] alle risorse di Un [...] rettamente inteso che aveva costituito la forza [...] passate esperienze del regista, La grande guerra [...]. Perciò si è verificato [...] col suo film più ambizioso, impegnato e [...] Monicelli [...] è riuscito a scuotere gli. [...] un paradosso, tuttavia che trova [...] anche altrove. Si guardi, appunto, il Tom Jones [...] Richardson. Questo regista, che in Sapore [...] aveva compiuto il massimo sforzo per trasferire [...] Gran Bretagna certe atmosfere tipiche del neorealismo italiano, ha [...] risultato più alto con il suo [...] , con un film [...] « in costume ». Il paradosso, infatti, è [...] reale. Dietro Sapore di miele [...] buon lavoro, intendiamoci) non [...] che una commediola amara, [...] ima giovanissima scrittrice proletaria; dietro Tom Jones, [...] cultura robusta, [...] e il gusto di [...] romanziere del Settecento, Henry Fielding. ///
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Dietro Sapore di miele [...] buon lavoro, intendiamoci) non [...] che una commediola amara, [...] ima giovanissima scrittrice proletaria; dietro Tom Jones, [...] cultura robusta, [...] e il gusto di [...] romanziere del Settecento, Henry Fielding.