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[...] permetterebbe alla riforma di trasformarsi, [...] il voto favorevole dei deputati, in una legge effettiva. Si evite-rebbero così ulteriori [...]. A spingere perché tutti [...] commissione approvino rapi-damente il testo è, ancora [...] Mogol in perfetta sinto-nia con i senatori Fiorello Cor-tiana [...] Verdi e Giorgio Mele dei [...] firmatari del disegno di [...]. [...] fondatore del Cete ideato-re [...] a spiegare la necessità di [...] percorso le-gislativo «abbreviato» in una conferenza [...] nella Sala [...]. Potrò sembrare esa-gerato ma [...] la gente non assorba principi teo-rici o [...] piuttosto, ciò che viene trasmesso attraverso le [...] la tv, i giornali. Abbiamo il dovere di tutelare [...] cultura [...] di crescere e di svilupparsi [...]. Mogol e altri musicisti, tra [...] Celentano, [...] Cotu-gno, Fabi, Di Bella e Mango, hanno inviato una lettera ai parlamentari in cui chiedono [...] riconoscere [...] alla musica popolare con-temporanea». Nel testo si chie-de, tra [...] al [...] sui dischi, [...] dei permessi di lavo-ro degli [...] italiani a quelli degli stranieri, indurimento delle sanzioni nei [...] dei «pirati» della musica, sostegno dei centri culturali qualificati [...] riconosciuti dallo Stato, mag-giore controllo sul diritto [...]. Il momento è proficuo: [...] Berlinguer è intenzionato [...] della musica nella riforma [...]. Se le due cose, la [...] e la didattica, andassero di pari passo potremmo finalmente [...] un paese [...]. Tutte le musiche vanno [...] il verde Cortiana -. Questo è il lavoro [...] in commissione e su que-sto principio democratico [...]. [...] è anche quella di [...] governati-vo che ponga dei «paletti» qua-litativi. I regolamenti e [...] economica delle varie rassegne [...] sovraintese da una commissio-ne garante nominata dal Mini-stero [...] da tecnici ac-creditati», ha sottolineato a più [...] Mogol. Che ha speso una lunga [...] del proprio in-tervento sui [...]. Chi canta o suona [...] deve avere il [...]. /// [...] /// [...]. [...]. /// [...] /// Mogol in prima linea [...] E dopo Ronconi, Martone Teatro di Roma: [...] eletto direttore E il proletario Usa ebbe [...] Milano: stasera il raro «Native Land» ROMA Il Teatro Argentina, lo stabile di Roma, ha un nuovo [...]. È [...] di cinema e teatro. La nomina arriva [...] cioè Luca Ronconi ha lasciato [...] per assumere la gestione del Piccolo di Milano. [...] provocò non poche polemiche: [...] il lavoro svolto nella [...] di colpo un contratto che lo [...]. Anche per questa ragione, [...] del Teatro, presiedu-to da Walter Pedullà, ha [...] pratiche votando Martone [...]. [...]. [...] imprevista, inattesa. In questo periodo di [...] fatti i nomi di [...]. [...] Movimento, [...] di Teatro di guerra, assumere [...] incarico che rompe defini-tivamente con la tradizione. [...] la necessità di cambiare [...] gli schemi logori dello stabile e realizzare [...]. /// [...] /// Il presi-dente Pedullà ha [...] rosa di possibili candidati e, grazie anche [...] suggerimento, è venuto fuori il nome del [...]. E come ha reagito Martone [...] «Ne è rimasto intrigato, lusingato ma ci [...] tempo necessario per riflette-re. La [...] decisione è quella di [...] a tempo pieno, di non girare più [...] prossimi tre anni. Il pro-getto è quello [...] ai giovani, di riposizionare il teatro nella [...]. Nel cartellone dello stabile [...] Roma [...] ci saranno opere di Martone quan-to di [...] stranieri, che il neo-eletto sceglierà personalmente. Il nuovo direttore è [...]. Ma è [...] audace, in grado di [...] le carte». E non è tutto. Lo «scol-lamento» tra la [...] e la società italiana che Martone ha [...] questo incarico ha la [...] di ricomporsi. /// [...] /// Nella foto accanto, una [...] «Quel pasticciaccio brutto de via [...] sotto, Luca Ronconi In [...] Mario Martone, nuovo direttore artistico del teatro Argentina UGO CASIRAGHI MILANO Native Land, il più ame-ricano dei film americani [...] americano più occultato. Pochi [...] visto negli Usa, quasi nessuno [...] Italia. Ma sta-sera è in [...] Milano (Auditorium San Carlo, corso Matteotti 14, ore [...]. Paul [...] il grande fotogra-fo, e Leo [...] lo realizzaro-no tra il [...] 1941. Native Land non è [...] forse è più importante di [...] Kane, che è contemporaneo. Orson Welles scandalizzò col [...] Quarto Potere e rivoluzionò il ci-nema americano partendo dalla [...]. Lo stesso facevano gli [...] Terra natale partendo dal contenuto. Ma non giovò al [...] di mobilitazione alla guerra che si respirava [...] che oscurava i pro-blemi sociali «interni» sollevati [...]. La quale scomparve presto [...] il danno mag-giore finì per [...] il cine-ma americano stesso, [...] in senso realisti-co fu bloccato da quella [...] dopoguerra il recupero fu reso possibile [...] maccartista, di cui il [...] fornito i preliminari. [...] Kane e Native Land [...] vicenda, entram-bi storicamente indispensabili. Non si potrebbe infatti [...] evoluzione di Hollywood senza il primo, che [...] giudi-zio della borghesia illuminata cresciuta nel New Deal. Ma egualmente essenziale era [...] vista espresso nel se-condo: quello del proletariato, [...] volta in un lungo-metraggio «documentario» di tale [...]. Ciò po-neva solide premesse per [...] indipendente del ci-nema, per una concezione aper-ta e generosa [...] e rendere la sostanza morale, civi-le e politica del [...]. Ma pro-prio questo tipo [...] impedito o comunque fu gravemente compromesso dalla [...] quel punto fermo, di quel film capitale. Nel 1936, [...] stesso in cui usciva il [...] documentario di [...] The [...] the [...] che solcò le pianure») che [...] stasera il lungometraggio, Paul [...] fondò la società indipendente [...] con alcuni ex aderenti alla [...] Film and [...]. Oltre a Leo [...] (che firmerà con lui Native Land), [...] di strada furo-no tra gli altri il [...] nero Paul Robeson, la dram-maturga Lillian [...] lo sce-neggiatore John Howard La-wson, [...] Elia Kazan (che poi li denuncerà tutti [...] Comi-tato [...] pagando di ta-sca [...] la delazione pubblicata dal New York [...]. Il capola-voro conclusivo di [...] di cinema fu appun-to Native Land. Spazi immensi, ricchezze ster-minate [...] gran-diosa bellezza in ogni cosa. Nul-la manca a questa [...] il «paese di Dio». Gli autori lo abbracciano [...] e davvero la colgono con lo stes-so [...] speranze che spingeva folle di emigranti oltre [...] edificare [...] la loro casa umana. [...] alla patria, il più [...] del cinema americano, scorre dentro le immagini [...] fiume, come una sinfo-nia con le canzoni [...] Paul Robeson; e [...] tra [...] e [...] capitolo, in cui il [...] a incorniciare la materia greve, sporca degli [...] il film «deve» dolo-rosamente narrare: la repressio-ne [...] Trenta che questa splendida terra ha pur [...] suo teatro co-me un dramma della vergogna. La storia stessa [...] si identifica, a partire [...] di pellegrini fino a Wa-shington e a Lincoln, [...] lot-te sostenute per i diritti civili. È [...] con le stampe risa-lenti [...] pionieri e i documenti sui primi emigranti, [...] marcia di avvi-cinamento alla Carta dei Diritti [...] al tema centrale, che è appunto la [...] violazione di questi di-ritti nel periodo più [...]. Native Land è insieme [...] patrimonio americano di democrazia, e una requisito-ria [...] ha calpestato. Requisitoria condotta sulle ri-sultanze [...] pubbliche e raccolte in parecchi volumi [...] di una commissione senatoriale [...] e nominata [...] Roose-velt. Il film parla di [...] stampa non conosceva o co-munque aveva taciuto: [...] il commento scritto da David Wolff e [...] Paul Robeson, attraverso le riprese [...] e i cinegiornali [...] o attraverso la ricostruzio-ne [...] con attori non di professione. Il problema estetico fu [...] la fusione tra i diversi metodi [...] di riu-scire cioè a [...] stesso carattere di documento realisti-co, dato che, [...] «il soggetto non am-metteva [...]. I mezzi erano di [...] tuttavia sempre scarsi, e la lavorazione richiese [...] le lunghe interruzioni per procurarsi il danaro, [...] certo essere di fonte commerciale. In tali condizioni soltanto [...] coesione e le capacità professio-nali e artistiche [...] superare gli ostacoli e venire maestosamente a [...] che può ben [...] unica nella storia del [...] militante e non soltanto americano. [...] «Con me il ghetto [...] OCCULTATA È [...] faccia [...] «Quarto potere» Paul [...] e Leo [...] i due registi ALBERTO CRESPI ROMA Di fronte alla notizia che Mario Martone sarà [...] Stabile di Roma, viene spontaneo il ricordo delle [...] Teatro di guerra, il suo ultimo film, in [...] teatranti attivi nei vicoli, guidati da Andrea Renzi, [...] con lo [...] di-rettore di uno Stabile [...] Toni Servil-lo. Forse è un grande [...] teatro, for-se i vicoli hanno preso il [...]. Martone, è andata [...] «Non lo so -risponde [...] al te-lefono nella [...] casa ro-mana -ma certo [...] dopo Teatro di guerra, mi è ar-rivata [...] e ho accettato perché [...] di un cambiamento rea-le. Diciamo così: il teatro, [...] Nove-cento, [...] è sviluppato in modo diverso dalla tradizione [...]. Esi-stono esperienze diverse dagli Stabili [...] in Italia hanno avuto poche possibilità, sono [...] della sperimentazione. Bene, è arrivato il momento [...] loro spa-zio. In questo senso, lo [...] lettere: non è solo la mia vicenda [...] a Roma. Io rappre-sento un intero movimento, [...] che deve avere voce. In concreto, io a Roma [...] tante regie, ma cerche-rò di aprire il [...] il nuovo che preme per trovare spazi. La mia idea di [...] o potrò di-rigere lo Stabile in questo [...] lo dirigerò affatto». È stata una scelta [...] Si [...] di la-sciare Napoli, i Teatri Uniti dove [...] anni. E di non fare [...]. Dovrò star lontano dalla [...] e questo, sì, mi pesa un [...]. Ma [...] fatto cinema è positivo: sono [...] lontano non dal tea-tro, ma dalla [...]. Per esempio, ho fatto [...] Sette [...] Tebe in funzione del film ma non [...] in tournée. Sono [...] dal [...] e lo con-sidero un vantaggio. In quanto ai Teatri Uniti, [...] da soli». Niente doppio incarico alla [...]. Per un paio [...] sarò romano e mi [...] è la mia seconda città. Cercherò anche a Roma [...] abbiamo saputo rintraccia-re, e forse [...] a Napoli. Toni Servillo continuerà a [...] Napoli ma certo lo chiamerò anche [...]. Quando entra in carica, [...] tem-po? «Il mandato dura fino alla primavera [...]. Per ora, la cosa [...] Ronconi va sì a Milano, ma di [...] impostato [...] la stagione [...] e quindi, pur cominciando [...] ottobre, ho un anno di tempo per [...] perché io punto a un grande rin-novamento [...] la [...] dello Stabile, non solo [...]. Per esempio, per me [...] un palco del teatro di Roma, ma non il palco». Ovviamente è presto per [...] titoli, ma può [...] lavorando per la stagione [...] «Sto [...] Così fan tutte di Mozart al San Carlo, [...] direzione di un giovane ingle-se, Jonathan [...]. Sarà una sorta di arrivederci [...] Na-poli. Per la prima volta [...] di questo impegno, e intanto prendo le [...] un palco così grande è una novità. Le domande di partecipazione, [...] Lingua Italiana, su carta legale , nella forma [...] previsti dal Bando, dovranno pervenire [...] Protocollo [...]. /// [...] /// Le domande di partecipazione [...] sono vincolanti per [...]. /// [...] /// Federico FOSCHI) IL COMMENTO Scelta [...] coraggiosa, era tempo di «svecchiare» Era ora. Era ora che uno Stabile [...] un [...] meno di [...]. Il che vuol dire, nel [...] Martone, un direttore che ha [...] suo corredo genetico professionale la [...] anni Ottanta. Bisogna fare [...] questo consiglio [...] che ha saputo [...] fuori dal cilindro delle [...] fuori dalle mischie, artisticamente inat-taccabile, che sa [...] materiali della tradi-zione e sapienze del futuro. Una persona etica, con un [...] alto del [...]. Lo vedremo [...] solo dalla prossima stagione, [...] buon lavoro sin da adesso. Perché il Teatro di Roma [...] biso-gno di trovare nuova [...] forte. Con cartelloni sorprendenti, con un [...] artistico forte, con scelte di [...] realizzino, [...] tra il teatro e la [...]. Forse proprio questa sarà [...] dote di Martone: se saprà ricreare anche [...] Roma [...] contatto fruttuoso, scintillante e proficuo che Teatri Uniti [...] con Napoli, molto [...]. STEFANIA [...] COMUNE DI GALLIERA Provincia di Bologna È indetta asta pubblica il giorno 15/12/1998 per [...] di lavori di qualificazione urbanisti-ca [...] stralcio. Importo a base [...] L. /// [...] /// Le offerte dovranno pervenire al Comune entro il 14/12/98, ore 12. Per copia integrale del [...] rivolgersi [...] Tecnico Comunale tel. Galliera, lì 20/10/1998 Il Responsabile [...] Procedimento: Arch. /// [...] /// Galliera, lì 20/10/1998 Il Responsabile [...] Procedimento: Arch. (0)
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