Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 3680093025.

Basii pensare [...] di un Governo mondiale [...] di propri mezzi -divenuto oggi più che [...] fine di assicurare una convivenza pacifica e [...] conflitti -per misurare con quanto anticipo quel Pontefice [...] sollecitato. La Pasqua, infatti, ; [...] : dire «passaggio» ad una [...] visione i della storia e della -convivenza [...] na é, quindi, ad un [...] diverso ordine " mondiale. Inoltre -sottolinea -monsignor [...] Capovilla -«indicò una famiglia umana [...]. Una prospettiva rispetto alla [...] 0 stato compiuto in questi trent'anni. Ma un altro tratto [...] fu la felice intuizione di distinguere tra [...] «giacché -diceva Giovanni XXIII -le dottrine, una [...] definite, rimangono sempre le stesse; mentre i [...] situazioni storiche incessantemente [...] non possono non [...] gli influssi e quindi [...] andare soggetti a mutamenti anche profondi». E che quella -osserva [...] Capovilla [...] stata [...] dirompente, in quanto offri [...] soltanto ai cattolici, un metodo per aprire [...] le chiusure degli irrigidimenti ideologici, lo ha [...] di questi trent'anni con la conseguente caduta [...] che erano stati eretti per impedire la [...]. Va ricordato che, grazie [...] essere avviata, negli anni sessanta e settanta, [...] del dialogo tra comunisti e [...] cui gli studiosi marxisti [...] italiani furono protagonisti sostenuti pure dal famoso [...] Bergamo di [...] sul destino [...] precedente di soli venti [...] documento giovanneo -che favori sul piano politico [...] tra est ed ovest. Ma il me-todo dialogico [...] alle precedenti riserve della Santa Sede di [...] comunista [...] della seconda guerra mondiale, [...] per entrare in contatto con esso fino [...] modus vivendi. E i molti riconoscimenti [...] risonanza nel mondo di [...] ed i primi effetti [...] realtà diverse -ricorda monsignor Capo-villa -furono cosi [...] Papa Giovanni nella [...] agenda [...] maggio 1963, subito dopo [...] Quirinale; «Dio mi conceda una notte tranquilla [...] perfetto». Papa Giovanni, già colpito [...] il 3 giugno 1963. Al Quirinale si era [...] presidenti Gronchi e Segni, insieme alle supreme [...] Stato italiano, ai membri del Comitato internazionale per [...] premi della Fondazione Balzan per la pace: [...] Andrei [...] delle Scienze di Mosca, [...] Karl Von Frisch, lo statunitense storico Samuel [...] il compositore tedesco Paul Hindemith. Questi -ricorda Capovilla -«otto [...] la sinfonia Pacem in [...] con brani scelti dalla [...] con la Pacem in [...] Giovanni XXIII volle pure [...] degli Stati al loro compito alto della [...] per gli altri ed, in particolare, i [...] coerente stile di vita cristiana» perchè, faceva [...] non basta proclamare principi e valori se, [...] ha il coraggio di [...] Un ammonimento premonitore che, [...] raccolto da tanti dirigenti e militanti della De, [...] stati coinvolti, probabilmente, nel fenomeno odierno delle [...] nelle collusioni con la mafia. In effetti -osserva monsignor Capovilla -«Papa Giovanni aveva invitato tutti, in particolare i cristiani, [...] vita, alla ricomposizione unitaria nei credenti tra [...] attività a contenuto temporale e li aveva [...] nelle istituzioni [...] in esse; li aveva [...] non basta essere illuminati dalla fede ed [...] del bene per penetrare di sani principi [...] nello spirito del Vangelo, [...] convinti che non si opera con efficacia [...] -come appunto diceva Giovanni XXIII -non si [...] tecnicamente capaci, [...] esperti». A distanza di trent'anni [...] «Pacem in [...] che precedette di meno [...] la morte del suo autore, ed alla [...] e grandiosi eventi [...] in questo arco di [...] Papa Giovanni, secondo monsignor Capo-villa che non cessa di [...] eccezionale insegnamento, è stato, «cosi come aveva [...] Chiesa, la fontana del villaggio, che dà acqua [...] oggi, come la diede a uomini e [...] sessanta, Perchè seppe parlare a persone appartenenti [...] culturali e religiose, cogliendo nel profondo ciò [...] e [...] incontrare un giorno al [...] differenze e dei contrasti contingenti. Ecco perchè [...] affermare che egli è [...] di Cristo, principe della pace, lettera scritta [...] ma con lo [...] del Dio vivente, tutta [...] biblica e di bontà evangelica con la [...] nei cuori degli uomini e delle donne [...] e fede religiosa». Perciò, monsignor Capo-villa conclude [...] di Papa Giovanni «cosi vivo, ancora oggi, [...] a risorgere [...] degrado morale e politico [...] a trovare un diverso modo di vivere [...] vera pace e la vera giustizia». Anticipò [...] di un governo [...] più che mai necessario per [...] la convivenza pacifica Viaggio in Croazia attraverso territori sconvolti [...] violenze che stentiamo a capire A colloquio con uomini [...] donne della cultura [...] ragioni e sentimenti La guerra [...] ZAGABRIA. Se da Milano si [...] Zagabria, o si va in treno o, [...] bisogna prima arrivare a Zurigo [...] lì cambiare per la capitale croata. Il treno impiega circa [...]. Tutto questo per dare [...] di lontananza che ci divide da un Paese [...] carta, è confinante, in apparente facile avvicinamento [...] di scegliere Zagabria si preferisse una città [...] Dalmazia, [...] per esempio, appena al [...] nostre coste adriatiche, il distacco, [...] diventa ancor più evidente). Si tratta, comunque, di [...] subito si anima di sensi e [...] e attraversamenti psicologici, tra [...] aggressività. Di ciò mi sono reso [...] di recente, durante una mia visita in quei luoghi, [...] visita in qualche misura paradossale, data la situazione di [...] Paese. È di questa paradossalità [...] non essendo io un politologo per affrontare [...] le carte in regola [...] della [...] matassa della ex Jugoslavia, [...] di distaccata obiettività. La cronaca e il [...] visita, insomma, e non [...] delle condizioni politiche di [...]. In specie della Croazia, [...] sono [...]. Lo snodo di ogni [...] speculazione che sia, deve partire da un [...] inevitabile per ogni altro ragionamento, ed è [...] Croazia (come la Serbia, come la Bosnia) è [...] paese in guerra, una guerra sanguinosa e [...] modi in cui 6 condotta, forse al [...] ogni [...] e [...] immaginazione. E un po' il [...] straniero ha da eccepire, [...] che non gli è così chiara; «Sì, [...] muore». Un dato che dovrebbe [...] che non ammette «distinguo» (lì, allora, la [...] il resto diventa, se comparato alla morte [...] tipo di morte, vana e intellettualistica esercitazione [...] ripete con insistenza Iva [...] una giovane traduttrice di [...]. I segnali che si [...] stato di guerra sono molti. Sbarco alla stazione di [...] di quel treno da Venezia, e per [...] i soldati in tuta mimetica. Arrivo in albergo, [...] e nella hall se [...] in poltrona militari indiani e americani dei [...]. Per [...] incontro soldati polacchi, Tutti si [...] come se [...] truppe di occupazione, con il [...] senso di superiorità. Cerco di visitare alcuni [...] opere sono state imballate e messe al [...] eventuali. ///
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Santa Caterina, gioiello rococò [...] -un pezzo -di Mitteleuropa, la Praga del Castello, [...] -in quella chiesa Elia mi dice: [...] dovrebbero esserci dei vetri [...] sono stati tolti», E un altro dice: «Gli [...] pieni di feriti che vengono dal fronte. Che è a due [...] a trenta chilometri, è [...]. Potrei così continuare [...] di questa sintomatologia bellica, [...] facesse premura un discorso diametralmente opposto, in [...] paradosso di cui sopra. Come mai, con tanti posti [...] al mondo, sono finito . Ma invitato a parlare [...] «Romanzo [...] e melodramma romantico», un tema che sembrerebbe, [...]. Né sono io il primo [...] conto e quasi vorrei chiedere [...] scolparmi, dire che non [...] con la scienza. Senonché [...] del meeting la sala [...] per oltre [...] attentissima. È il miracolo -mi [...] la cultura come medium, metodo di avvicinamento [...] di convergenza, , tra persone di divengo [...] politico, in una situazione di [...] po' miracolo è, ma [...] sorta di strategia complessiva, che organizza una [...] normalità tra bombe, morti, disagi FOLCO [...] intollerabili. Zagabria è una città [...] ogni giorno ci sono conferenze, i teatri [...] regime (personalmente ho assistito a un concerto, [...] qualità, diretto da un russo, [...] ma in una immensa [...]. Tutto ciò concorre a cancellare [...] quanto meno a nascondere, una situazione di eccezionalità drammatica, [...] è li, alle porte e [...] dentro ha i suoi congegni [...]. Ciò non vuol dire [...] trovi di fronte a uno [...] di quiete (e nemmeno [...] se [...] ha il quaranta per [...] i governi vengono fatti cadere). La discussione è quanto [...] i lati della vicenda complessiva non sono [...] loro ombre. Quello che invece mi sembra [...] cogliere con unanimità è un senso di isolamento denunciato, [...] abbandono, una non corrispondenza, uno [...] interesse da parte [...] in generale e quindi [...] come confinante. E allora [...] mi domanda secco: «Ma [...] che [...] è scoppiata la terza [...]. È vero, ma aggiungo: «Me [...] conto, anche se la terza guerra mondiale [...] in Palestina, quella che rischierà, anche in Serbia [...] Bosnia e in Croazia, di diventare la guerra [...]. Dunque, uno [...] bellico [...] cui corrisponde una [...] psicologica comprensibile. Per questo [...] di uno straniero, magari [...] cose specialistiche e letterarie, non pertinenti, può [...] la rottura [...] Un sentirsi «dentro» e [...] una situazione di normalità. Da questo momento. Qual è lo snodo, [...] (che per gentilezza [...] che non ho, potrebbe [...] intervento, di compianto)? Noi siamo [...] aggrediti, abbiamo subito e [...] una violenza; parte dei nostri territori sono [...] soldati e civili muoiono in combattimento o [...]. ///
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C'è [...] professore universitario e italianista [...] Mate [...]. C'è [...] c'è forse il massimo [...] quanto meno il decano, [...] c'è il presidente degli [...] Fabrio; c'è Fano Cale, [...] c'è la giovane traduttrice Iva [...] c'è Franca Rossi [...]. Faccio questi nomi perché [...] importante e di vitale per quella cultura, [...] i suoi rapporti stretti e coltivati, a [...] la nostra. Perché dovrebbero, comunque, essere [...] privilegiati. E a loro confesso [...] come una contraddizione tra una normalità esibita [...] di partecipazione al loro anormale stato di [...]. Perciò tento di fare [...] incominciando [...]. La Digiuno contro [...] in Bosnia per combattere [...] Giovedì 8 aprile. I giornali riportano i dati [...] di un rapporto [...] Solo a Sarajevo sono morti, [...] di questa guerra, 3. I bambini feriti sono [...] di 8. Ma non sono soltanto [...] corpi a segnare in maniera indelebile: ci [...] cicatrici delle anime. Sono pochi i bambini [...] Sarajevo [...] non abbiano assistito a massacri, che non [...] familiare ucciso, che non abbiano dovuto appiattirsi [...] o contro il terreno per sfuggire al [...]. Ciò che è più [...] non si può neppure dire che i [...] costituiscano una dolorosa eccezione. Gli orrori della Bosnia, [...] che ne arrivano, fanno parte della quotidianità. Durano ormai esattamente da [...]. Da quegli orrori noi [...] a [...] -con [...] e con la rimozione. Faccio parte di un [...] che trova ormai insopportabile questa rimozione e [...] impotenza che [...] e che ha quindi [...] un digiuno collettivo di solidarietà con tutte [...] violenza nella ex . Iugoslavia, Alcuni di noi [...] già il 2 aprile; altri -come chi [...] alcuni giorni dopo; altri ancora sono pronti, [...] a darci il cambio in una sorta [...]. Ci auguriamo che il [...]. Prima di spiegare meglio [...] vorrei ricordare (scusandomi con gli altri) i [...] degli aderenti: Pina Grassi, Oreste Del Buono, Giampiero [...] Alexander [...] Mimmo Pinto. Michele Serra, Paolo Rossi, Adriano [...] Tiziana Maiolo, [...] Benni, Marco Boato. [...] sta offrendo con le sue [...] un importante contributo pratico. Il settimanale Cuore nel [...] al digiuno [...] di «Garrone». Ci sono fra noi [...] con [...] che non si debba [...] resistere al male. Ci sono «realisti» che [...] intervento esterno comporterebbe oggi rischi gravissimi di [...]. E ci sono invece [...] che la Bosnia abbia sancito la crisi [...] idea di [...] per [...] del prezzo che essa [...]. Ci sono fautori di un [...] armato che punisca gli aggressori e fautori di una [...] tra i contendenti. Siamo però tutti uniti [...] non sia più possibile lacere. Sappiamo bene di non [...] forza necessaria a intraprendere iniziative capaci di [...]. Altri, forse, [...] potere, e noi possiamo [...] influire, di premere su di loro con [...] nostra testimonianza. Ma [...] non è il nostro solo [...]. Da molto tempo, centinaia, [...] persone, anche in Italia, dedicano molte delle [...] capacità ad attività concrete per la Bosnia. Ci sono gruppi e [...] per [...] ogni possibilità di incontro [...] fra esponenti dei diversi gruppi linguistici e [...] Jugoslavia; che aiutano le voci sempre più [...] di pace a farsi sentire: che organizzano [...] di comunicazione, di soccorso, di ospitalità e [...]. Noi chiediamo alla stampa [...] che aiutino queste iniziative a uscire dal [...]. Abbiamo scelto questo modo [...] di comunicare che è il nostro digiuno. Vuol essere un digiuno senza [...] nei [...] che ciascuno si sentirà di [...] per se stesso. Come è detto nel [...] siamo partiti, intendiamo esprimere «una solidarietà che [...] avvicinarsi, simbolicamente e praticamente, [...] della sofferenza umana e [...] che ci avvengono accanto». [...] sulla sorte attuale della Bosnia, [...] quella che potrebbe toccare alla Voivodina, al Kosovo, [...] Macedonia, è in primo luogo una ferita [...] alla nostra [...]. Ma è anche il [...] a trarre dalle vicende [...] Jugoslavia la terribile lezione che ne viene, e [...] tutti, sulla preziosa [...] della convivenza civile. Per avere informazioni o per [...] ci si può [...] a Roma, ai numeri [...] 06/3222317. [...] di due anni fa: [...] truppe federali in un presidio a Zagabria. In allo un bambino [...] pistola in un campo profughi allestito nei [...] città [...] si trova oggi con [...] gatte da pelare in casa propria (compresa [...] Stato da parte di forze altre, in quattro [...] Paese, e la minaccia di colpi di stato [...] trovare difficoltà ad accollarsi i guai dei [...]. Un errore, ma giustificabile in [...] situazione reale e [...] di emergenza. Mi si ribalte sempre: «Però [...] si muore». Perciò dico che non [...] peggiore dei mali, la morte. È una sfida politica, [...] dire quel che mi interessa e che [...] è «per cosa» si muore, questione non [...] tratta di partecipare e dì [...] quel che emerge, con [...] non esiste una unanimità se non di [...]. Specie tra gli intellettuali. Che [...] sia un ex generale [...] Tito, [...] convertito (?), non è un accidente trascurabile, [...] di cosa si avvia a essere la [...] Croazia. Che esista un rischio [...] trascurabile nemmeno questo. Perciò dico che la [...] argomento non persuasivo, benché patetico, se il [...] davvero [...] se ha un senso [...] mezzo di una guerra crudele io venga [...] romanzo storico e melodramma. Di Ironie alla morte [...] solidarietà, non necessariamente la mia adesione. Tutto ciò sta a [...] complicato e contraddittorio stabilire un rapporto comunicativo [...] tenti di uscire dalla genericità dei sentimenti, [...] dei [...]. Resta comunque intrigante il [...]. Quel paradosso e [...] di comunicare. [...] fortuna -vuole, a Zagabria e [...] Croazia, che ci sia un direttore [...] italiano di cultura con la [...] poeta com'è il caso di Grisco Mascioni (e dei suoi collaboratori). Perché quello mi sembra [...] casi in cui [...] non è volta a [...] personale e particolare, ma davvero vuole stimolare, [...] comprensione con continue iniziative e diffuso e [...]. Contro il cullo della [...] mette in atto una scommessa sulla vita, [...] la mediazione della cultura, cioè della ricerca [...] sé, della propria storia, dei propri progetti. ///
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Contro il cullo della [...] mette in atto una scommessa sulla vita, [...] la mediazione della cultura, cioè della ricerca [...] sé, della propria storia, dei propri progetti.