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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 367701667.

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Tra questi, [...] Glenn Close, [...] Arnold Schwarzenegger, marito di Maria [...] cugina di Michael, [...] governatore dello stato di New York Mario Cuomo, il cui figlio Andrew è sposato con [...] sorella di Michael. I membri della famiglia [...] da [...] dove si trova la [...] Kennedy, a bordo di tre pullman noleggiati [...]. Ai funerali, strettamente privati, [...] sono stati pronunciati dai fratelli Joseph e Robert Jr. Il presidente Clinton, rappresentato [...] Dan [...] ha inviato un telegramma. IL CONTRATTO nazionale di [...] scade il 31 dicembre del 1998. Questo significa che nella [...] la discussione sulla piattaforma contrattuale. I contratti, sulle parti [...] quattro anni. Quindi il contratto di [...] essere rinno-vato entro il 31 dicembre 2002. Se il Disegno di legge [...] maggioranza conterrà [...] circa [...] delle 35 ore a tutti [...] lavoratori a far data dal 1 gennaio del 2001, [...] prossimo rinnovo contrattuale dovrà ne-cessariamente contenere una richiesta relativa [...] raggiungi-mento [...] di vigenza» del contratto [...] delle 35 ore. Una rivendicazione così rile-vante [...] in un periodo di bassa inflazione, tutte [...] disponi-bili. Ma questo, forse, non sarà [...]. Si renderà necessa-rio aggiungere [...] produttività media del sistema delle imprese metalmeccani-che. Questa seconda operazio-ne sottrarrà [...] aziendale del premio di risultato alla quale [...] fin [...] destinato tutte le risorse [...] dalla qualità e dalla redditività. Nel caso in cui la [...] do-vesse contemplare [...] di una riduzione [...] a pa-rità di salario, il [...] della crescita nominale dei salari va-nificherebbe tale risultato e [...] fatto produrrebbe una perdita del potere [...] delle re-tribuzioni. Di conseguenza la riduzione [...] avverreb-be con una diminuzione di [...] reali, pur in un periodo di bassa inflazione. Questa valuta-zione iniziale su [...] problema ci indica la nuova complessità che [...] riduzione [...] di la-voro trascina con [...]. Affrontate il problema della riduzione [...] significa innanzi tutto esaminare i diver-si contesti nei quali, [...] corso di un secolo, tale riduzione è [...] avvenuta il passaggio dalle 48 [...] alle 40 ore settimanali avviene alla fi-ne degli anni [...]. In tale situa-zione la crescita [...] e dei sa-lari (che partivano [...] livelli molto bassi) era pressoché li-neare, e la riduzione [...] incideva positivamente sulle condizione di lavoro e sulla oc-cupazione. Va anche ricordato che [...] il modello di pro-duzione tayloristica toccava il [...] affermazio-ne, ed entrava [...] in un periodo di [...]. Esso, in ogni caso, [...] in-fluenzare e strutturare in modo allargato la [...] quale suggeriva od imponeva ritmi e tempi [...] culturale del cosiddetto «operaio massa». Vale la pena di ricordare [...] nel 1971 gli addetti nella grande industria [...] appena [...] del totale della popola-zione attiva [...] nord ovest, il [...] del centro e il [...] del sud. Come si vede, parlare [...] lavoro significa avere ben chiaro il contesto [...] agisce. [...] situazione, la prima domanda [...] è quella relativa [...] che una riduzione potrà [...] mercato del lavoro fortemente differenzia-to, nel quale [...] è ormai diventato tipico e strutturale. Inoltre, [...] contrattuale dimostra che è [...] rapporto tra orario, flessibilità e mercato, e [...] risultati si sono ottenuti a livello aziendale [...] sono contemplate le esigenze di flessibilità, attraver-so [...] o la ri-modulazione degli orari, con-temperate le [...] attraverso [...] dei turni o la [...] con [...] od il man-tenimento della [...]. Si evidenzia il fatto che [...] di orario significa [...] in una direzione diversa da [...] della riduzione genera-lizzata ed omogenea. Le recen-ti discussioni sul [...] State hanno ulteriormente fatto [...] legati alla condizione di lavoro: lavoro usurante, [...] quelle operaie. Non si può quindi [...] di orario senza partire dalle situa-zioni reali [...]. In primo luogo occorre [...] esistente tra orari contrattuali e reali. E oggi il sindacato [...] con-trollo [...] degli straordina-ri, a partire [...] quali esiste ed organizza i la-voratori. Varcare il secolo portando [...] al di sotto delle 40 ore, significa [...] luogo, spezzare le logiche che hanno fin [...] degli orari, per lo più unilateralmente da [...] e stabilire un rapporto tra orario di [...] di vita. Immaginare una manovra quantitativa [...] riduzione di orario, ri-schia di essere controprodu-cente [...] raggiungere gli obiettivi che si propone. Oggi, infatti, il mercato [...] fortemente scomposto. Ma an-che [...] del lavoro stabi-le esistono profonde [...]. Occorre considerare le diver-se [...] esistenti. [...] una differenza significativa tra normalisti [...] turnisti: questi ultimi hanno un orario di lavo-ro di [...] ore settimanali. Inol-tre va considerato il [...] (per bisogni fisiolo-gici e per affaticamento) che [...] del 71 alla Fiat ammontano a 40 [...] permessi (per ri-duzione di orario e per [...] festività sop-presse), ed il regime delle ferie. Esiste ancora una differenza, [...] tra settori: ad esempio la siderurgia ha [...] riduzione supe-riore a quella di altri settori. Inoltre occorre considerare che [...] realizzati regi-mi di orario fino a 36 [...] mensa è stata collo-cata alla fine del [...]. Il problema [...] va dunque ripensato e [...] ristrutturato. Se si vuole connettere [...] e tempi di vita ed avvici-nare gli [...] quelli reali, occorre valutare gli orari su [...] vere e proprie banche delle ore annuali [...] parte del «credito di orario», può es-sere [...] periodi di riposo supplementari o per congedi [...] in pensione in fa-si [...] si è vicini al termine della vita [...]. Oppure, con apposite contrattazioni, [...] formativo od in periodi sabbatici, in col-legamento [...] di formazione continua come strumento per valorizzare [...] lavoratore in azienda e [...] più forte nel mercato [...]. [...] annuale può essere uno [...] il con-tenimento ed il controllo dello straordinario, [...] od obbligare il lavoratore al-la fruizione dei [...]. Un discorso di questo [...] in cui si fissa un testo massimo [...] può essere combinato alla individuazione di standard [...] contrattazione aziendale può migliorare; nu-mero di ore [...] di ore massimo annuo e trimestrale per [...] massimo settimana-le o giornaliero (con le oscilla-zioni [...] numero minimo di settimane di ferie ecc. Molto importante e finora [...] è il pacchetto [...] che attua alcu-ne parti [...] del 24 settembre 1996. [...] 13 (incentivi per la [...] degli orari di lavoro, lavoro a tempo [...] misure di incentivo alla riduzione di orario [...] delle aliquote contributi-ve, secondo fasce individuate di [...] e 40 ore settima-nali. Per i primi due [...] della legge gli incentivi sono destinati [...] ai casi di assunzione [...] di nuovo perso-nale ad incremento [...] oppure alla trasformazio-ne da [...] tempo parziale [...] nel caso di processi [...] esubero del personale. Tutte queste novità vanno [...] un nuovo modo di affrontare i problemi [...] oc-cupazione. Una legislazione di sostegno [...] e positiva, essa non deve essere [...] ma fornire gli incentivi [...] raggiungimento [...] delle 35 ore, in [...] la struttura produttiva e con il mercato [...]. WLADIMIRO SETTIMELLI Il vento, [...] Code, [...] e Boston, spazza via [...]. [...] un vento che mozza [...] invita alla sfida e alla lotta contro [...]. Con quel vento, forse, [...] la morte che gioca a rimpiatti-no con [...] Kennedy, [...] le dune del-la spiaggia, gli alberi, i [...] e i tetti delle belle ville dei [...] in vista. Una città straordinaria che [...]. Elegante, colta, viva, raffinata e [...] una « [...] coltivata e mantenuta, nonostante il [...] degli anni. [...] il cuore della scien-za [...] americana, ma anche luogo di fantasia e [...]. Attacca, alla gente che [...] che ha studiato nelle ce-leberrime università, che [...] mare nelle [...] gare di barca a [...] so che di al-tero, di « riconoscibile», [...] di [...] uni-co. I Kennedy, da sempre, [...] e quegli umo-ri, quelle contraddizioni e quella [...]. Un piede nella vecchia Europa, [...] che sono irlan-desi e cattolici, e [...] nel nuovo mondo tutto [...] con se stessi e con gli altri. Ma quel vento. Quel vento terribile ha [...] spesso, la morte sulla grande dinastia che [...] incredibili e che ha conosciuto, un anno [...] gli altari e la polvere», sotto gli [...] il mondo, con un susseguirsi che ha [...] stupefatti, allibiti. Ora, la fine di Michael [...] gioco sgangherato e fuori misura anche se [...] e, appunto, il gusto della sfida che [...] tipico dei Kennedy. Poi, su-bito dopo il [...] di congiunti, parenti e amici che pregano [...] nella neve, quel Dio che non ha [...] giorno di mettere alla prova la famiglia [...]. Così, ogni volta, si [...] dinastia», dei suoi clamo-rosi successi e delle [...] confronti della vita. Biso-gna rifarsi ai primi Kennedy [...] di capire i caratteri, uno stile di [...] unico di «mordere» tutto e ogni cosa, [...] corre tra tutti coloro che hanno infilato [...] nel Massachusetts. Eccolo, il [...] della «di-nastia». Si chiamava Joseph P. Kennedy e morì, nel [...] anni. Era un avventuriero privo [...] donnaiolo impeni-tente e un uomo che non [...] nessuno. Fin da ragaz-zo, aveva [...] superati i [...] anni, avrebbe avuto tra [...] moltissimi miliardi. Fu davvero così. Come fece? Appunto, non [...] nessuno. Allora, gli Stati Uniti, erano [...] poliziesca del proibizioni-smo. Lui, mentre il proibizioni-smo [...] tirare fuori di colpo, milioni di bottiglie [...]. Realizzò, subito, guadagni da [...]. Tra gli amici che [...] di quanto stava per accadere [...] alcuni politici influenti da [...] alcuni mafiosi [...]. Stesso colpaccio per la [...] 1929. Nonostante que-sto, il vecchio Joseph, [...] e anche romantico a mo-do suo, quando [...] il dramma che stava sconvolgendo il paese [...] non esi-tò ad appoggiare Franklin D. Roo-sevelt e il suo [...] poveri e i derelitti che vivevano, emigrando [...] grandi pianure della celeberrima «tazza di polvere». Erano autentici sentimenti di «partecipazione» [...] di Joseph Kennedy, oppure, ancora una volta, solo fiuto? Roosevelt, comunque, [...] la [...] «fedeltà», [...] ambasciatore a Londra. Ken-nedy, nel frattempo, si [...] una arguta e simpatica ra-gazza che aveva [...] per lui: Rose Fitzgerald che diverrà, con [...] vero e autentico ancoraggio, la vera solida [...] grande albero al quale si appog-gerà, fino [...] la grande famiglia dei Kennedy. Le biografie di Joseph Patrik, [...] dei suoi affari a Hollywood e dei [...] «tenera amicizia» con Gloria [...] e Marlen Dietrich. Il fondatore della «dinastia», [...] Londra con [...] prestigioso di ambasciatore americano. Ma è un uomo [...] conosce coerenza. Si [...] Germania di Hitler. Quando torna, parlando con [...] dice, papale, papale, che Hitler è destinato [...] guerra. ///
[...] ///
Poco dopo, dalla capitale [...] personale di Roo-sevelt: rientrare immediatamen-te. Joseph torna a casa. Da quel momento, punta tutto [...] figli. Per loro, riannoda antiche [...] ancora una volta privi di scrupoli. Ma quel vento che [...] sulla famiglia, ha già comin-ciato a soffiare [...]. In una missione di [...] muore il primo figlio: Joseph Patrik jr [...] 29 anni. [...] di una serie in-credibile di [...]. La figlia Ro-semary, nel [...] un istituto per ritardati mentali. La figlia Kathleen si [...] con William John Robert [...] marchese di [...]. Lui, muore in guerra [...] 1948, in un incidente aereo. Rose Kennedy è sconvolta, [...] prima riprendersi. Dice che «Dio mette [...] co-loro che considera buoni e forti». Insomma, si deve guardare [...]. Ci sono gli uomini [...]. Sono loro che dovranno [...] nome dei Kennedy. Ora tocca a John [...] Robert, il «piccolo» Bob. Vengono mobili-tate le «teste [...] più colti e più bravi, gli intellet-tuali [...] bigotta e razzista, vede come il fumo [...]. [...] John, [...] ragazzo-ne buono e gentile della [...] ferito in guerra e decorato, che sale sul podio [...] pri-mo. Parla di «nuova frontiera», [...] neri a non essere più cittadini di [...] dei poveri e degli emarginati, delle minoranze [...]. Sono parole dirette e [...] il cuo-re, [...] e la sensibilità di [...] ma anche di milioni di altri esseri [...] il mondo. [...] della ricchezza e della povertà [...] scossa, turbata. Entusiasmo fino alle la-crime [...] e rabbia e pau-ra [...]. Ma John Kennedy va [...]. Sposa Jacqueline [...] una ragazza modernissima per lo [...] un [...] bigotto degli ameri-cani. [...] elegante, colta, ambizio-sa. Sono una coppia bellissima [...] attira sugli Stati Uniti gli occhi del [...]. Quando ar-rivano alla Casa Bianca [...] alla perfezione il senso del futuro, il [...] e le migliori prospettive per gli anni [...]. Si, certo, [...] soffre e si macera [...] della guerra in Vietnam, dove un piccolo [...] la libertà e [...] del proprio paese, te-nendo [...] delle grandi potenze mondiali. Tutto, piano piano, tra [...] avanzamenti, pare aggiustarsi dopo la crisi cubana, [...] Baia [...] Porci e la faccenda dei missili sovietici. La distensione sembra avanzare [...]. Ha la camminata rapida [...] quella coppia giovane che abi-ta alla Casa Bianca. Ma il 22 novembre [...] tragedia a Dallas. Qualcuno ha deciso di bloccare [...] una vol-ta tutto. John Kennedy viene ucciso [...]. Alla moglie, [...] presidenziale, non resta che [...] della testa del mari-to esplosa in mille [...]. Indi-menticabili e indimenticati in [...] quei secondi del-la tragedia, con Jacqueline, con [...] rosa e un cap-pellino civettuolo, che annaspa [...] nel tentativo di fermare lo scempio. E indimenticabile, quella ripre-sa [...] le strade della capitale, con il piccolo John John [...] saluta militarmente la bara del padre, [...] come un soldato. Il vento terribile che [...] Kennedy, dunque ha ripreso a soffiare furioso. Poco dopo, tocca al [...] Martin Luther King e [...] della « nuova frontiera» [...] sconvolta, disintegrata da forze oscure che aspettano [...] ancora. Sale sul podio Robert, [...] Bob, con quel ciuffo sugli occhi da eterno [...]. Ma nel giugno del [...] a Los Angeles, nella grande e buia [...] alber-go, spazzano via per sempre an-che lui, [...] puntava alla Casa Bianca. Ha solo 42 anni. Rose Kennedy, il grande [...] regge, conforta, grida, sprona ancora e non [...]. Morrà nel 1995 a [...]. Come condannata da una [...] rimanere in vita co-sì tanto a lungo, [...] e le tragedie provocate dal vento ter-ribile [...] un vento che ha [...] fin da giovane sposa. Ma la bufera sembra [...]. [...] rimasto, oltre a tutti [...] figlio che si è messo in politica: Edward, [...] Ted, senatore di tante speranze. Una notte del 1969 è, [...] un [...] alticcio, su un pontile a [...] di [...] in auto. Cerca di fare manovra [...] acqua. La ragazza che sie-de [...] Mary Jo [...] muore annegata. [...] di nuo-vo dramma e scandalo. La vecchia Rose, ancora una [...] cerca di [...] ma la car-riera politica è [...] finita. Il se-natore rimane solo [...]. A suo figlio Edward [...] viene amputata una gamba per bloccare un [...]. Il figlio Pa-trick, finisce, [...] co-munità per disintossicarsi dalla droga. A William Kennedy Smith, [...] carcere per una ac-cusa di stupro. Come per Michael, quarto [...] Bob, morto sulle nevi di [...] incriminato per avere avu-to [...] baby [...] dei figli, una ragazzina [...]. La vecchia Rose, questa vol-ta, [...] più, per [...] fortuna. Aveva però fatto in [...] sommersa da tutto il fango venuto fuori [...] di John e Bob, per [...] forse sbagliato, con la [...] Marilyn. Sbagliato? E chi può [...]. John si era innamorato [...] ogni santo giorno di qualcuna, dicono) come [...] quella morbida creatura non appena lei si [...]. Ma [...] trattata, probabilmen-te, solo come una [...] e ave-va cominciato a [...] quando lei, distrutta dal matrimonio [...] Miller, si era data [...] e ai sonniferi. ///
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Ma [...] trattata, probabilmen-te, solo come una [...] e ave-va cominciato a [...] quando lei, distrutta dal matrimonio [...] Miller, si era data [...] e ai sonniferi.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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