Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Belfagor-Serie unica-Edizione unica - numero di periodico»--Id 3670558117.

La nostra generazione in [...] è stata la più [...] secolo dopo le guerre [...] più tormentata, perché la più mutilata: essa [...] largamente falciata nella prima guerra europea, sicché, [...] riprendemmo la nostra vita di lavoro intellettuale, [...] sensazione di parlare e scrivere e agire [...] solitari superstiti. A un acre letterato, [...] giovinezza, mi rimproverava come una deficienza che [...] nemmeno una generazione, mentre almeno la [...] quella dei [...] di oggi, era stata [...] mi trovai una volta a rispondere con [...] Già, non siamo una generazione, perché i [...] sono rimasti tutti sul Carso o sulle [...] Trentino, mentre voi ve ne stavate, aridi e [...] in sulle panche dei caffè letterari a [...] a [...]. [...] stato come il salto di [...] leva decennale di almeno dieci classi, che, anche nel [...] campo degli studia [...] incide sui nostri più prossimi [...] e sui pochi superstiti di essa, i quali col [...] assiduo lavoro devono affrettarsi a riparare le lacune. Si pensi un [...] da Giovanni Amendola a Piero Gobetti, [...] Carlo e Nello Rosselli a Leone Ginzburg, [...] Antonio Gramsci a Adolfo Omodeo, a Guido Dorso e [...] Eugenio [...] anche loro vittime di [...] e culturale sproporzionata alle forze di singoli [...] Pintor a Pilo Albertelli, [...] giovanissimi, quante forze [...] e di salda vita [...] a mancare nel nostro già troppo piccolo [...]. ///
[...] ///
Si pensi un [...] da Giovanni Amendola a Piero Gobetti, [...] Carlo e Nello Rosselli a Leone Ginzburg, [...] Antonio Gramsci a Adolfo Omodeo, a Guido Dorso e [...] Eugenio [...] anche loro vittime di [...] e culturale sproporzionata alle forze di singoli [...] Pintor a Pilo Albertelli, [...] giovanissimi, quante forze [...] e di salda vita [...] a mancare nel nostro già troppo piccolo [...].