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La Cambogia è così [...] ARCHIVI [...]. GABRIEL BERT I N ETTO [...] il 27 settembre del 1977 che il dramma sanguinoso [...] Cambo-gia, una delle più «inconcepibili» tra-gedie del totalitarismo di [...] se-colo, oltrepassò probabilmente [...] soglia [...]. Fu quel gior-no che Pol [...] accusò gli insegnanti, gli [...] e gli impie-gati di [...] tradito il [...] khmer. Da quel momento «fu [...] sulla scrittura, con la chiusu-ra di tutte [...] distruzione di tutti i libri, [...] di tutti gli inse-gnanti, [...] che portavano gli occhiali». Fu lo spopolamento delle città [...] le campagne, lo smembramento delle famiglie, la deportazione degli [...] da una regione [...] da una comune agricola [...]. Il potere locale fu [...] di soldati gio-vanissimi, analfabeti, addestrati alla crudeltà, [...] alle sofferenze e alla morte, educati ad [...] «infantile» naturalezza [...]. È in questa tenebra [...] di furore che prende forma quella che Matilde Callari Galli, pre-sidente [...] degli antropologi italiani, chiama [...]. In cosa consiste questa [...] Nel [...] i punti at-traverso cui [...] partito o altro, occupa [...] Stato, [...] la vita sociale politica, economica, le emozioni, [...]. Che è quel che [...] i totalitari-smi, [...] più atroce della politica [...] XX [...]. Eppure [...] co-sì lontana del dram-ma [...] di sinistra-mente familiare. Sì, perché affonda in una [...] di illumini-smo radicale profon-damente nutrito di una cultura europea [...]. Era Robe-spierre [...] ispiratore di Pol [...] che si era laureato [...] Parigi. Un il-luminismo radicale che coltivava [...] di abolire la storia e [...] daccapo. Un «daccapo» incar-nato dai [...] Pol [...] I bambini erano il [...] non contaminata dalla cultu-ra. Di una natura non [...] della [...] «Mi ser-vono uno o [...] adole-scenti per rifare il paese», diceva spesso Pol [...]. Non a caso questi [...] dieci, dodici an-ni, strappati alle famiglie, ignari [...] tradizioni e di reli-gione si resero protagonisti [...] uccidendo e sventran-do donne e bambini come [...]. Anche se qualche ragazzo, [...] uccidere il pro-prio padre denunciato per tradi-mento, [...] vita. [...] in questo un simbolismo di [...] e [...] che assomiglia a quello dei cicli della [...] sicuramente [...] che dalla morte degli uomini [...] la messe del futuro. Se il bambino appare [...] del futuro, il bambino [...] cancellazione violenta del presente per il futuro. Un futuro fuori dalla [...] agricolo, segnato dalle stagioni, cioè dai ritmi [...]. Con la storia che [...] al-la tradizione? A una tradizione intesa come [...] assolutamen-te autoctona. Per i Khmer la [...] tempo [...] mentre il loro tempo [...] la saggezza dei [...] quella che rinvia alla [...] khmer. Del resto Pol [...] aveva [...] «epidemiologica» [...]. Con [...] contaminazione tra il fisiologico e [...] per cui si diventa impuri attraverso il contat-to con [...] «altri». Parlava di «microbi stranieri» [...] la razza ma al tempo stesso anche [...]. Ma qual è al [...] richiami di Pol [...] alla purezza, la tradizione [...] vicenda? Una tradizione assolutamente [...] si trovano insieme Oriente e Occidente. Da una parte le [...] potere khmer -quelle fissate nei bassorilievi di [...] la città [...] con le mi-gliaia di [...] che vengono sgozzati dinanzi [...] -ma anche il buddhismo, il familismo contadino. E insieme, il marxismo e [...] la religione del progresso. Pol [...] appartiene anche [...]. È in parte un [...] molti dittatori del Terzo mondo. E poi [...] Cambogia. Cosa intende per altra Cambogia? Quella [...] grazia, [...] e del sorriso. Quella che si rivelò [...] quando [...] di quel paese remoto [...] Marsiglia con un seguito di danzatori e di [...] scintillanti e dal sorriso divinamente impenetra-bile. Questa Cambogia della grazia [...] da Pol [...]. [...] può contribuire a esplorare i [...] in cui le culture varcano la soglia [...] Può contribuire a rivelare [...] del concetto stesso di cultura [...] delle sue derive: etniche o di altra natura. A rivelare [...] della memoria che a volte [...] rende fedeli a un passato, a [...] locale che possono assumere [...] di una caricatura tragica. In questo senso essa [...] vedere che la Cambo-gia non è poi [...]. Cosa dice [...] oggi, sulla questione controversa [...] Che non esiste la purezza [...]. Che la salvezza è [...]. O meglio nella consapevolezza [...] è contaminazione e, soprattutto, in una corretta [...] que-sta consapevolezza. E su quella dei [...] Che è impossibile, alla luce di esem-pi come [...] di al-tri più recenti, non porre in [...] «diritti umani». Essi nascono dallo stesso [...] ha prodotto il colonialismo. E [...] parte è stato già detto [...] la dichia-razione dei diritti umani enunciata nelle bidonville del Terzo mondo ha [...] di far esplodere le nostre [...]. [...] dei diritti umani va calibrato [...] di uo-mo che non sia [...] quella occiden-tale. Cosa ha da dire [...] e ai governi? Può stimolare un confronto [...] «locali» di principi «globali» come il rispetto [...] della vita. Inoltre in paesi come [...] Cambogia, [...] la carta dei dirit-ti umani significa far [...] contro gli oppositori dei regimi, ma anche [...] fronte al problema delle mine. In Cambogia si calcola [...] tre mine per abitante e [...] mutilati su mille. Le mine so-no [...] invisibile, la guerra che non [...] mai, a dispetto dei trattati di pace. [...] deve contri-buire a non [...] mer-cato le nostre coscienze. Da [...] Tom fino a Parigi Prima [...] il nome di bat-taglia con cui è [...] Pol [...] si chiamava [...]. Ottavo di nove figli, [...] in una famiglia di contadini agiati a [...] Tom. Tenta sen-za successo di [...] liceo «chic» di [...] il [...]. Poi, ottenuta una borsa [...] a Parigi gli studi universitari, apprezza la [...] Verlaine a Rimbaud), si innamora degli ideali [...] Rivo-luzione [...] si avvicina al marxismo, e si iscrive [...]. Il [...] . La costruzione della «società [...] Molti [...] dopo, [...] del 1975, mentre matura [...] Vietnam [...] sconfitta americana, i khmer rossi prendono il [...] Cambogia. La costruzione della nuova [...] Pol [...] significa fare tabula rasa [...]. /// [...] /// [...] nuovo che Pol [...] vuole plasmare non deve [...] i suoi an-tenati. Per questo si punta [...] cui personalità può essere più facilmente forgiata. Muoiono, [...] di tre anni e [...] o deperimento, da uno a due milioni [...]. Il [...] . [...] vietnamita [...] khmer rosso termina con [...] vietnamita a cavallo tra il [...] ed il 1979. La liberazione dai campi [...] Pol [...] coincide con [...] stra-niera. Ed è per questo [...] Cam-bogia si forma, ed opera per un decennio [...] fra aguzzini e vit-time del regime appena [...]. Contro i cosiddetti fantocci [...] Hanoi, [...] di Pol [...] contro il loro capo [...] giovane [...] si uni-scono ai khmer [...] del principe [...] ed i khmer blu. Tutti insieme, finanziati ed [...] Usa e Cina, contro il governo [...] finanziato e armato da Mosca. La guerra fredda pro-dusse [...]. Il [...] . Oggi? È vivo ma [...] La [...] Cambogia [...] nasce con il crollo [...] Europa [...]. Sotto [...] si organizzano nel 1993 libere [...]. Era prevista la partecipazione [...] forze po-litiche, khmer rossi compresi. Ma questi ultimi rinunciano [...] armi. Nasce un governo di [...] ed i [...] e riprende la guerriglia [...] rossi. [...] dello scorso giugno si [...] che Pol [...] sia morto. In realtà è vivo, [...]. Chi agonizza è il [...] da defezioni che oggi lo lasciano padrone [...] forse di soli 1500 uomini, nella jungla [...] la Thai-landia. Khmer La mina Identità Identità [...] regime. Il sogno tragico dei Khmer [...] Cambogia di Pol [...] «Il ritorno a una [...] autoctona, pura» ricorda Matilde Callari Galli, autrice [...] Cambogia. Pedagogia del totalitarismo. Nel suo libro [...] ricolloca il fenomeno dei [...] il delirio di Pol [...] can-cellazione violenta del presente, [...] ra-dice contadina, della tradizione, della razza khmer. MARINO N I OLA Da [...] a Sarajevo presto un [...] Edgar [...] Il libro di Matilde Callari Galli, «In Cambogia. Pedagogia del totalitarismo», nato [...] di soggiorni di studio [...] nel tormentato paese asiatico, [...] collana intitolata «Contaminazioni» per i tipi di [...] giovane e già affermata [...] animata da Luisa Capelli [...] Marco Della Lena, prima e forse unica nel panorama [...] avere una vocazione antropologica a tutto campo [...] sempre con una grande attenzione civile. Diretta dalla stessa Callari Galli, [...] Antropologia culturale [...] di Bologna, «Contaminazioni» -che [...] «Argonauti», la collana diretta da Luigi [...]. Lombardi Satriani -nasce [...] di mettere [...] a confronto con i grandi [...] del presente. Senza cedere alla chimera [...] e senza assecondare gli istinti più bassi [...] di affondare nelle questioni e nei conflitti [...] il fuoco che lo sguardo antropologico ha [...] di un secolo di studi sulle alterità [...]. Oggi infatti gli «altri» [...]. Ciò che abbiamo contribuito [...] resto del mondo, ha messo in moto [...] catena che ci rende stranieri a noi [...] non più tradizionali soggetti dello sguardo antropologico. Al libro di Matilde Callari Galli [...] infatti «Fratricidi. [...] 1991-1995», un volume che Edgar [...] ha dedicato alla tragedia [...] Sarajevo. Ancora, ci sarà «Diversità culturali [...] prospettive federaliste» di Luigi [...]. Lombardi Satriani, una riflessione sui [...] di quel federalismo che sembra [...] la chiave di volta della nuova architettura politica italiana. LA MOSTRA E Parigi rende [...] al [...]. /// [...] /// Con dolcez-za infinita. O con serenità imper-turbabile. O con sensualità accen-tuata [...] del tipo khmer. /// [...] /// Senza allegria, quasi con [...]. /// [...] /// Ma spesso con una [...] una punta indecifrabile, suggestiva di mistero, come [...] Gioconde [...] pietra morbida o bronzo grattate, scorticate più [...] tempo e dalle ingiurie. Sorridono quando non sono [...] è stata tagliata la testa, strappate mani [...] squar-tati i lembi. Ce ne sono di [...] meditativo della testa che figura in copertina [...] a [...] VII, il re che [...] e la civiltà di [...] dopo che nel 1177, [...] Cham aveva-no conquistato, saccheggiato e vuotato di vita [...] del Sud-est asiatico, da [...] giungla. E Visnù fece un [...] A [...] è proprio solo il sorriso tutto quel [...] come nel caso del grande pezzo, forse [...] e inatteso, su cui si articolano, come [...] cerniera, le due parti [...] una testa di Visnù [...] mondo», che originariamen-te doveva fare parte di [...] sei metri e di [...] è stato come rosicchiato dalle in-temperie, dalle [...] e dalla vegetazione in cui era stato [...]. [...] a [...] quando era ancora intero era [...] un viaggia-tore cinese del X I II secolo, con-temporaneo [...] Dante, Chou [...] che [...] preso per un Budda. E che, nella relazione scrit-ta [...] il suo Imperatore, aveva in-dividuato nella [...] stabilità di un potere centrale [...] consentiva [...] di simili monumenti [...] che consentiva di attri-buire a [...] stranieri una civiltà paragonabile a quella del suo «Re-gno [...] mezzo»: «Benché siano bar-bari, sanno [...] un Principe. È raro che sorridano [...] cui si è probabilmente ispi-rata la successiva [...] in poi. E comunque non ci [...] sappiano che faccia avessero la Venere di Milo [...] Vit-toria di [...]. Se gli ricre-scesse ci [...]. Hanno la faccia feroce [...]. An-cor più feroce quelli Maya. Non sorridono le grandi [...] nemmeno i guerrie-ri di [...]. Divinità senza storia [...] invece il sorriso si [...] torsi nudi, dai seni ro-tondi delle [...] e delle altre di-vinità [...] delle danzatrici, persino dai moncheri-ni. Non [...] parigi-na il minimo riferimento diretto [...] vicende cambogiane degli ulti-mi anni. La scelta è di [...] storico, né [...] etnologico, ma la cen-tralità [...] di ciascuno dei pezzi di autore anonimo [...] trattasse di altrettante Pie-tà di Michelangelo. Ma [...] sia pure mai esplicito, [...] sale in cui gli architetti Henri e Bruno [...] hanno voluto prefigurare come [...] Museo [...] -la più importante raccolta [...] arte orientale -al fine della ristrut-turazione in [...] un [...] che sorride così abbia potuto [...] Pol [...]. E dire che [...] grazie alla cui passione [...] esposizione -la prima in assoluto in cui [...] arrivate in Occidente in epoca coloniale si [...] dalla Cambogia -è stata possibile, è un [...] re-cente. Budda nei «killing fields» Pich [...] custode del patrimonio nazionale cambogia-no, [...] 28 anni quando i Khmer rossi sgomberarono [...]. Nei «killing fields» vide [...] il padre, il figlio maggiore. Di archeologi come lui [...] sopravvissero tre. Un numero incalcolabile di [...] inestimabile era stato in-viato oltre la frontiera [...] con sale e medicinali destinati ai quadri [...]. Ad [...] nella [...] dei Mille Budda la [...] divinità erano state strappate dai piedistalli e [...]. A [...] -rac-conta Pich [...] -un monumento fu smontato [...] polvere per far mattoni destinati a forni [...] i vivi. /// [...] /// A [...] -rac-conta Pich [...] -un monumento fu smontato [...] polvere per far mattoni destinati a forni [...] i vivi. (0)
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