→ modalità contenuto
modalità contesto
Record visualizzabile solo in forma di Preview: a seguire i 2 riquadri sottostanti (altra documentazione autorizzata) è visibile la trascrizione o descrizione parziale del record richiesto
ANTEPRIMA MULTIMEDIALI
ALBERO INVENTARIALE
Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato



INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1966»--Id 3668494111.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

I precedenti articoli della [...] ITALIA [...] sono usciti nei numeri 14, 15, 16, [...] », 32, del Pioniere [...] la porta di casa [...] che gli mettevano addosso le querimonie della [...] sempre miti e sconsolati della mamma, i [...] fratelli. Imitò la voce piagnucolosa [...] «Figlio bello, come si fa! Vice, i soldi sono [...]. ///
[...] ///
Chi ha il coraggio [...] al padrone, [...] al tiranno! Questo era il giudizio [...] Pizzuto Gaetano, controllore [...]. Quando poi uno dei [...] dei figli che volevano questo e pretendevano [...] la lambretta, e la chiave di casa, [...] da mille al sabato per le sigarette [...] il controllore prendeva [...] tronfia, insopportabile di quello [...] suo e pontificava:« Vincenzino mio [...] non parliamo delle femmine, [...] "pazziate" nemmeno se le sogna: casa e [...] mio. Come [...] santa di suo nonno [...] e io cosi li cresco, i miei [...]. Vincenzino trasse un pettine [...] dei blue jeans [...] quelli, [...] permessi, perché il padrone [...] passava la tuta [...] disfece la scriminatura che [...] faccia da bambino per bene e tirò [...] riccioli il più possibile sulla fronte. Ecco, così andava meglio: [...] olivastra e la grinta che gli metteva [...] le sopracciglia mostrava più dei suoi quattordici [...]. Per lo meno, non [...] rosea e paffuta del Carlo, che lavava [...] lui al garage e pareva un maialetto [...] i suoi diciotto anni passati. Il Cario lo accolse [...] sabato mattina. E aveva ragione, miseriaccia: [...] i clienti del garage si ricordassero [...] la macchina sudicia soltanto [...] la [...] pronta per la mattina [...]. Vincenzino non ne poteva [...]. ///
[...] ///
Ti risparmi un po' [...]. Umberto aveva accostato infatti [...] vespa, una bellezza Un abisso di solitudine In [...] non sono solo cambiate città, industrie e [...] vita, ma anche la mentalità della gente. Ne è un esempio [...] questi due ragazzi: uno viziato e travolto [...] della [...] famiglia, [...] coinvolto in un dramma [...]. La vicenda di Vincenzo, [...] a Firenze, mostra infatti [...] difficili i rapporti tra genitori e figli [...] possano derivare dolorose conseguenze. Per Vincenzo significherà sprofondare, [...] in un incolmabile abisso di solitudine. Era sempre cosi: Umberto [...] per quanto, con luì che aveva tre [...] fosse sempre gentile. Anzi, era stato il primo [...] venire a [...] al garage. Umberto infilava ora i [...] Michelangelo a velocità sostenuta ma senza sbruffonerie: [...] era in gamba sul [...] un bambino. Sorpassarono il Piazzale pieno [...] andarono a sedersi su di una panchina. Fumarono una sigaretta, in [...] Umberto disse:« Domani ti vengo a prendere a [...]. Vincenzino scosse il capo, [...]. [...] si voltò a [...]. A quattordici anni, a [...] manteneva una famiglia di set [...] figurati, e aveva un paio di scarpe sole, per [...]. Mi lascia cinquecento lire, [...] bastare per la settimana ». Vincenzino alzò le [...] me va pure bene: [...] Mariuccia. Perché, a te quanto [...]. Umberto sogghignò:« Cinque, il [...]. Ma quando resto a [...] po' il collo a [...] e sono a posto [...]. Con i debitucci del [...] i suoi imbrogli in sartoria, [...] di bellezza e chissà [...] nascondere al gran capo! Così, al momento buono, [...] e. Ma questa volta son [...] ventimila e poi la madre è a Cortina. Vincenzino aveva due occhi [...] la prima [...] che sentiva [...] sui fatti suoi e [...] parlare un po' gli dava fastidio un [...] di ammirazione: ora si accorgeva di tante [...] nuova, il giaccone di maglia e renna. Quanto a questo la Sìlvia [...] gamba, devo [...] e sta ai patti: [...]. Col vecchio, poi. [...] volta fu quando mi [...] fuori dal [...] un mese fa. Che scena! Ma lascia perdere Catone. Piuttosto, domani a sentire [...] ci devi ventre. ///
[...] ///
Umberto lo guardò fisso [...] poi si alzò. Adesso risalgo il viale, [...] verdolina, la vedi? Tu [...] aspetta un momento, poi metti in moto: [...] alla [...] devi essere a quattro [...] di più. ///
[...] ///
Anche Vincenzino si era [...]. Lo sguardo del ragazzo [...]. Vincenzino avvampò: perdere [...] amico che aveva, un [...] uno sciocco come Carlo, e poi proprio [...] aveva detto tutte quelle cose di sé, [...]. Umberto parti calmo, le mani [...] tasca. ///
[...] ///
La vespa si mosse, Vincenzino [...] le mani sudate. [...] era girato dietro al [...] parte del marciapiede. Due, tre, cinque persone [...] semaforo vicino arrivò il vigile: dette [...] intorno« [...] tua la vespa? » [...] Vincenzino. Ma uno dei ficcanaso aveva [...] qualcosa:« Guardi [...] che roba [...] questi ragazzi! E porse [...] vigile la splendida cinepresa. [...] vigile rivoltò [...] di cinghiale: attaccata di lato, [...] bustina di plastica lasciava vedere un cartoncino con il [...]. ///
[...] ///
E dietro: Hotel [...]. ///
[...] ///
E vigile portò alla [...] e chiamò il collega. Al Commissariato ce li portarono [...] che il dottore del pronto soccorso ebbe [...] ben bene Vincenzino e dichiarato [...] Umberto aveva preso soltanto una brutta botta, ma non [...] fratture. II commissario aveva gli [...] ed impaziente e li guardò appena. Confabulò col piantone, seduto [...] scrivere. Nome, cognome, data di [...]. La vespa fece quasi [...] cominciò a correre per la leggera discesa. [...] adocchiato, che era qualcosa [...] un pezzo cosi non me [...] ». Vincenzino stringeva le manopole, [...] tutto il gas. La vespa curvò rapida [...] imboccare la diritta di Porta Romana. Fu in quel momento [...] saltò in mezzo alla strada. Vincenzino frenò, istintivamente, ma [...] forte: La piccola mota slittò sulla curva [...] ragazzi si trovarono in terra. Non aveva nulla, solo [...] attraverso i [...] jeans strappati, ma [...] si metteva seduto a [...] tutte e due, benone! [...] grande, dove lavora tuo padre? [...]. Vincenzino senti come un [...] dello stomaco: suo padre! Umberto parlò tranquillo, con la [...] aria [...]. ///
[...] ///
Può [...] là, a [...] ce certamente. Con la Mercedes sarà [...] in due minuti e non [...] preoccupi: ve ne può pagare dieci, di queste cineprese! Il commissario lo guardò [...] si volse a [...] tu? Tuo padre, suppongo, [...] lui e pronto a pagare [...] gli scherzetti del suo [...]. Sarai convinto anche tu, [...] no? ». Ma se mi vede [...] di sicuro », fini, con tranquilla disperazione. Li fecero aspettare su [...] in anticamera, mentre di là, nello studio, [...] cercando di rintracciare i padri. Umberto alzò le spalle [...] bianco [...] andò a guardare dalla [...]. [...] tratto la molla della [...] Vincenzino vide entrare suo padre: ma dapprima [...] la faccia [...] e gli occhi increduli, [...] mani strette [...] al berretto della divisa. Le mani tremavano. [...] commissario in persona apri la [...] e i due non si erano detti neppure una [...]. ///
[...] ///
Ma pareva gentile. [...] controllore si mosse, passò [...] dello studio incespicando un po'. A [...] ricadde sulla panca, lo [...] sulle mattonelle nere e rosse [...]. Non seppe quanto tempo [...] la porta si riapri e suo padre [...] Vice, andiamo ». Il ragazzo lo guardò, [...]. Ma il commissario accennava [...]. Umberto si alzò, sbadigliando: «Ah. E commissario non pareva [...] ma quasi compassionevole. Tuo padre non può [...] fra una ora per un congresso, mi [...] clinica, e non ha tempo, assolutamente. E fino a domattina [...] non torna, è fuori città-. Per la prima volta [...] conosceva, Vincenzino vide [...] smarrirsi: il sorriso spavaldo [...] in una smorfia e per un atti/no [...] ragazzo stesse per scoppiare in lacrime. Ma si riprese subito. Una lezioncina per la [...]. Fece un cenno di [...] Vincenzino. Vincenzino provava troppa pena per [...] guardare. Mormorò: «Ciao! Ma per le scale, [...] sapevano di gatto e di umidità, dimenticò [...] il pensiero che [...] « Che mi farà, [...]. Ma prima di arrivare a [...] la piazza: le [...] panchine [...] deserte. Il controllore Pizzuto si [...] più vicina, si levò di nuovo il [...] fra le mani. ///
[...] ///
Ma la voce di [...] bassa, come desolata:« Almeno sapessi perché [...] fatto, eh, Vice? A [...] tutto; non ti mancava niente, no? ». Non avevo una lira per [...] biglietto [...] Suo padre gli alzò in [...] uno sguardo incredulo. Vincenzino senti ronzare in [...] di pensieri confusi, che cercavano di [...] fuori, di ordinarsi in [...]. Voleva spiegare a suo [...] lui e Umberto, quei « capelloni » [...] per le canzoni e le chitarre e [...] schiena. Vincenzino parlava italiano, o [...] quelli inglese; mentre con suo padre non [...] parlare, nemmeno ora che avrebbe tanto voluto, [...] papà era venuto Giuliana [...] a [...]. ///
[...] ///
Vincenzino parlava italiano, o [...] quelli inglese; mentre con suo padre non [...] parlare, nemmeno ora che avrebbe tanto voluto, [...] papà era venuto Giuliana [...] a [...].

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL