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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3662614387.

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Parla [...] «I giovani hanno capito [...] Germania» GRAN BRETAGNA Eco e Levi tra [...] secolo [...] Jonah [...] era un giovane studioso [...] se-misconosciuto prima che uscisse [...]. A metà [...] è diventato lo storico del [...]. In settembre ha fatto una [...] di tournée tedesca, nel corso della quale ha raccolto [...] e ap-plausi, critiche e apprezzamenti, ri-chiamando alle sue conferenze [...] quantità di pubblico da [...]. Finalmente il suo [...] è stato tradotto in Italiano [...] Mondadori (I volonterosi carne-fici di Hitler). Ora è in libreria [...] è a Roma per [...]. Il risultato della [...] ricerca è ben noto: [...] opera di una minoranza di fanatici nazi-sti, [...] nazionale» te-desco eseguito da tedeschi norma-li che, [...] antisemitismo elevato a schema concettuale, uc-cidevano senza [...] soddisfazione, milioni di ebrei. I tedeschi dunque sapevano [...]. [...] per di-mostrare la [...] tesi analizza tre particolari [...] Terzo Reich: i battaglioni della polizia che in Polonia [...] Urss partecipa-rono agli eccidi, i campi di [...] in funzione della produzione ma [...] dei lavoratori ebrei, e [...] morte, da un lager ad un altro, [...] di ebrei furono torturati e fatti morire. Lo studio di [...] ha subi-to critiche di [...]. Da storici quali Mommsen [...] che gli han-no rimproverato [...] passionalità a scapito della scienti-ficità. Da quotidiani e settimanali [...]. Ma questo giovane ebreo [...] letto centinaia, migliaia di documenti ancora sconosciuti, [...] di un centimetro, for-te [...] lavoro svolto e del-le [...] trovate alla [...] tesi. E alla fine è [...] dal consen-so di moltissimi tedeschi, giovani e [...]. In una lettera invia-ta [...] si legge: [...] giunge molto vicino alla [...]. E questo è certo [...] molti e di cui non si vuole [...]. [...] Lei scrive che almeno [...] hanno partecipato attivamente allo ster-minio. Come è arrivato a [...] Centomila è il numero minimo. Po-trebbero essere stati molti [...]. E poi ci sono [...] o in-tuivano, ma non partecipavano. Il coinvolgimento diretto o [...]. Sono arrivato a questa [...] atti giudiziari del dopoguerra, quando i tedeschi [...] di indagini su pre-sunti assassini. Ho letto decine di [...] dei processi e lì ho scoperto non [...] del coinvolgimento di un [...] ma anche [...]. Qual è il ritratto [...] Per capire [...] bisogna do-mandarsi perché tanta [...] divenuta incline a commettere crimini terribili. Ho cercato di spo-stare [...] dalle istituzioni agli in-dividui. Ed è così che sono [...] del carnefice. Questo ap-proccio diverso ha [...] tutto particolare verso il mio libro. Prima della mia ri-cerca [...] tipo veniva descrit-to come riluttante. Indotto al crimine da [...] genere. ///
[...] ///
Chi torturava o uccideva [...] per timore, non avrebbe preferito tirarsi indietro. Erano killer soddisfatti del [...] agivano con convinzione ed [...] traendo forza dalle loro [...]. E nessuno può [...] che le cose non stiano [...]. Negli atti giudiziari ho [...] dei carnefici e sono essi medesimi a [...]. Ho ri-portato una di queste [...] si-mile a tante altre. Dice: «non ricono-scevamo [...] come un essere umano». Siamo arrivati al punto [...] libro: [...] co-me motivazione nella partecipa-zione [...]. [...] storico e biografo di Hitler, [...] obiettato che i tedeschi non erano, prima [...] antisemiti di altri popoli. Che lo erano molto [...]. E che [...] in Germania [...] maggiore che altrove. Co-sa risponde? Quello che [...] è sbagliato. Del resto non è [...]. Non detiene in materia [...]. Nel [...] e XX secolo, prima ancora [...] al potere di Hitler, le opinioni diffuse fra i [...] sugli ebrei erano che fossero persone [...] capaci di occupa-re una enorme [...] di potere, e procurare gravi danni alla Germa-nia. Per difendere il proprio [...] eliminare gli ebrei. Questo e non altro [...] si poteva rintracciare nella sfera pubblica, entro [...]. Dicono che altrove esistesse [...] di que-sto? Può darsi. Forse in Polonia o [...] Ucraina? Ma questo non è rilevante. Io non ho scritto [...] Polo-nia, ma sulla Germania. Quello che sostengo [...] provato. Crede davvero che i tedeschi [...] carnefici solo in nome del loro [...] oppure [...] non produsse [...] e dunque [...] una spe-cificità del nazismo. Certo che [...] da solo non spiega [...]. Occorreva, accanto a questo, anche [...] regime, una leadership, [...] che mobilitasse il [...] verso [...]. Nella storia passata e [...] molti [...] razziali che non hanno [...] un genoci-dio. Né tantomeno alla soluzione [...]. [...] razziale da solo può produrre [...] pogrom. Del resto nella stessa Germania, [...] nazismo, pur esistendo un forte antisemitismo, non [...] sistematiche. [...] un terzo fattore da [...] un programma di sterminio che abbracciava tutta [...] avere ori-gine solo in Germania. Solo il Reich aveva [...] per conquistare il continente. Persino Hitler esitò nel [...] un obiettivo, sino a quando giudicò la Germania [...] punto di vista militare e diplomatico. Professore, lei è stato [...] Germa-nia. Ha partecipato a molti [...] pensano le nuove ge-nerazioni tedesche dello stermi-nio [...] Sono [...] accordo con lei? Dopo [...] Usa del mio libro, in marzo, sono [...] di numerose critiche di storici e studiosi [...]. Tutto ciò è acca-duto [...] il saggio venis-se tradotto in tedesco. Quando sono andato in Germania, [...] la situazione si era già modificata. I let-tori innanzitutto avevano [...] quanto avevo scritto. In secondo luogo ho [...] la gente un contatto di-retto. Ho capito che la Germania [...] in modo radicale e totale con il [...]. Che la grande maggio-ranza [...] del passa-to. Che i giovani tedeschi [...] fare i conti sino in fondo con [...] anche quando questi conti sono [...]. Tan-to è vero che [...] sei conferenze più volte [...] convinti dai cittadini comuni che vi prendevano [...]. Alla fine anche i [...] della mia visita come un successo. Il libro è diventato [...] e io sono stato [...] pre-mio per il contributo che il mio [...] alla crescita della de-mocrazia. Che cosa ne pensa [...] e in particolare di quelle di Nolte [...] Nolte [...] scrive da storico, ma da politico. Le sue tesi non sono [...] da una sufficiente ricerca su tutte le fonti possibili. Il mio libro dimostra [...] stato un elemento caratterizzante del nazismo sin [...]. Non posso che rigettare [...] di Nolte che vede nello sterminio degli [...] periferico, non fondante [...] nazionalsocialista. I tedeschi, secondo lei, [...] prima e durante il nazismo. Gli italiani di-ventarono alleati [...] fe-cero le leggi razziali. Erano anche loro affetti [...] No, non è la stessa cosa. [...] vero che ci furono [...] ed è vero che la Repubblica di Salò [...] di-ktat tedeschi. Ma gli italiani si [...] diverso dai tede-schi. In tanti aiutarono gli [...] i sacerdoti che li nascosero nelle chiese [...] comune che in qualche modo li coprì. No, la maggioranza del [...] è stata antisemita. Questo non vuol dire [...] fossero de-gli antisemiti. Erano una minoranza però. La maggioranza degli italiani [...] gli ebrei come italia-ni di fede ebraica [...] «esse-re non umani». Quello che è succes-so [...] Germania [...] un caso a sé. Sa-rebbe sbagliato per tutti, [...] i tedeschi non [...]. Umberto Eco e Primo Levi [...] unici italiani a compari-re in una discussa [...] «cento migliori libri del ventesimo secolo» che [...] in Gran Bretagna in base alle prefe-renze [...] 25. Levi è trentesimo grazie a «Se questo è un uomo», il romanzo in cui ha [...] le sue drammati-che esperienze in un lager nazista, mentre [...] intrighi [...] de «Il nome della rosa» [...] permesso a Eco la conquista del [...] posto. Entrambi i romanzieri italiani [...] autori come come Milan Kundera, Boris Paster-nak [...] Mikhail Bulgakov e seguono di poco Franz Kafka, Virginia Woolf, Albert Camus. La massa di lettori [...] commissionato dalla catena di li-brerie [...] è andata di cer-to [...] va-lutazioni degli addetti ai lavori e a [...] miglior li-bro del secolo «Il signore degli [...] pubblicato con enorme successo [...] inglese [...]. ///
[...] ///
Dietro [...] si sono piaz-zati due [...] George Orwell: «1984» e «La fattoria degli [...]. Quarto è [...] «Ulisse» di Ja-mes Joyce. [...] iniziativa ha suscita-to controversie per [...] esclusioni. Non [...] è traccia di Ernest Hemin-gway, [...] Sartre, Samuel Be-ckett, [...]. Eliot, Doris Lessing o Norman Mailer. Nessun libro di poesia [...] empireo dei cento dove, altro dato significativo, [...] libri scritti da donne. [...] Archivio [...] «I tedeschi [...] Uccidevano ma non per costrizione. Erano consenzienti e spesso [...]. I tedeschi diventarono carne-fici [...] nel loro intimo che questi dovevano essere [...]. [...] in Germania è stato forte [...] dal diciannovesimo secolo, col nazismo poi trovò una leadership [...] un regime che lo convogliarono verso [...] del genocidio. Parla lo storico Daniel [...] di cui esce in Italia «I [...] carnefici di Hitler». GABRIELLA MECUCCI CD-ROM Montale [...] Conte [...] cd-rom su Eugenio Monta-le [...] Paolo Conte: il prodotto multimediale interattivo, realizzato [...] Pro-vincia di Genova, verrà diffuso nei prossimi [...] in più lingue, attraverso gli istituti in-ternazionali [...]. Realizzato per diffondere in [...] poesia di Montale e per far cono-scere [...] e i fatti storici legati alla [...] vita, il cd-rom con-sentirà [...] accesso iperte-stuale con immagini, voci, perso-naggi, effetti [...] anche temi letterari impegnativi. Il lettore del cd-rom [...] itinerari personali ed usufrui-re di strumenti che [...] di ricerca e di consultazione su Montale. Tra le funzioni disponibili, [...] quella di maneggiare i testi e le [...] qualsiasi pro-gramma di videoscrittura. Il cd-rom verrà presentato [...] Genova, [...] Paolo Conte, venerdì 24 gennaio. ///
[...] ///
La cura del corpo [...] Medioevo [...] oggi: un saggio storico di [...] Quando sani e belli [...] grassi [...] prendete la vita troppo [...] tanto non ne uscire-te vivi». Antica saggezza oggi dismes-sa [...] un salutismo che non ammette debolezze e [...]. Al «sani e belli» [...] alternati-va, se è vero che maniaci del [...] dal jogging, [...] e ano-ressici (come risposte [...] cibo demonizzato), ipocondriaci virtuosi e igienisti sanguinari [...] esercito. Crociati del be-nessere che [...] del monaco Jean de [...] al-chimista del X IV [...] che [...] da lui distillata fosse [...] «Quando [...] morente avrà [...] nello stomaco si alzerà [...]. Ma la cita-zione vuole [...] re-latività assoluta del concetto di sa-lute nel [...] e introdur-re al bel libro di Georges [...] Il sano e il [...]. Storia della cura del [...] Medioevo a oggi (Marsilio, [...]. Un robusto saggio che [...] il precedente lavoro dello storico francese dedicato [...] Lo [...] e il pulito (dello stesso editore e [...] economi-ca). Una «storia dispersa e [...] sono i campi [...] investigati e le pratiche [...] definire i concetti di salute e di [...]. Tanto che, per fare un [...] nel [...] di pulito era pura-mente esteriore: [...] non [...] ma sulla nettezza dei ve-stiti, [...] bianco di colletti e polsi. Perché si credeva che [...] attraverso i pori del-la pelle (e [...] gli organi in-terni) e [...] già un modo più che sufficiente di [...]. Oggi invece il concetto [...] sempre più interno, inte-riore: quasi una forza [...]. Come ricorda [...] ora il fu-mo è [...] cancro, [...] di invecchiamento precoce, il [...]. È interessante però osser-vare [...] e sino al [...] prima che si affermasse [...] tabacco, la triade li-cenziosa recitava [...] Venus et [...]. I bagni, beninteso quelli [...] luoghi nei quali immersioni e salassi, toelette [...] accompagnavano alla possibilità di amori mercenari, giochi [...]. Tanto che taverne e bordelli [...] sino-nimi di bagni e [...] era perciò il viatico [...] sorta di piacere terreno. Sino a quando le [...] furono presto im-putate al contagio che si [...] pubblici) e i contrap-posti furori morali della Riforma [...] Controriforma posero fine al-la «felice esperienza delle [...]. Nel [...] e per buona parte del [...] ritorna [...] pre-cetto, da anno Mille, della Scuola medica salernitana, che racco-mandava di lavarsi [...] rare [...] caput (spes-so le mani, raramente [...] piedi, mai la testa). E così se [...] era fug-gita come la [...] di coprire lo sporco impossibile era affidato [...] (come il muschio, [...] e lo zibetto). Vero è [...] parte che olfatti alle-nati [...] avevano come corrispettivo re e principi che [...] emissari [...] delle loro funzioni corporali [...] del Du-ca di [...] che accoglie [...] del Duca di Parma [...]. Sano e mal-sano erano [...] escludevano la scienza medi-ca. A [...] e a farmacopee tanto [...] era preferita Igea (i bagni termali) che [...] as-sociata [...] alle villeggiature. Igiene della persona, comfort [...] stanze da bagno nelle case), tem-po libero [...] beninteso pro-gressi [...] e farma-cologi, sono stati [...] elementi basilari su cui è venuta [...] la contemporanea idea di [...] salute. [...] che comunque negli ultimi [...] visto di nuovo cambiare, in certi casi [...] valori fondanti: si pensi ad esempio [...] e ai canoni di [...] dal «carneo e rotondo» al «vegetale e [...] al-la forma, dai cibi iperproteici [...] dalle abbuffate in compagnia [...] nella pausa di lavoro. Ma in questo apparente [...] di povertà di una volta (perché in [...] da benessere è motivata non dalla penuria [...] segnala an-che il ritorno sostanziale di riti [...] così come di cre-denze e superstizioni. Come scrive [...] a proposi-to delle acque [...] vettori di salute che filtra-no gli organi [...] tossi-ne: «nulla è più antico delle prati-che [...] stanze medievali per i bagni di vapore [...] ai vecchi elisir, la cui azione doveva [...] viziati». Certo con [...] che fra il bagno [...] Re Sole, che era assistito nella [...] immer-sione da uno stuolo [...] quello di un italiano qualunque oggi ci [...]. Il fatto che fare [...] è più una «impresa» e che ora [...] sapone, sham-poo e bagnoschiuma. Al punto che di fronte [...] tanta frenesia [...] torna [...] dei Surrealisti, negli anni trenta [...] appunto ini-ziava la saga del sapone): «Abbia-te il coraggio [...] essere sporchi». Nel [...] bastava la pulizia esteriore dei [...]. E [...] era guardata con sospetto, [...] che potesse infil-trarsi attraverso i pori della [...] così gli or-gani interni. Oggi il concetto imperante di [...] parte [...] proponendosi quasi come una forza [...]. Un itinerario che viene [...] Georges [...] nel suo «Il sano [...]. Storia della cura del [...] Me-dioevo ad oggi». ///
[...] ///
Storia della cura del [...] Me-dioevo ad oggi».

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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