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E si parla anche [...] mafia, dalle origini al film di Roberta Torre «Tano [...] morire». /// [...] /// Dalla Sicilia un tempo si [...] per traversare [...] e rag-giungere [...] oppure, [...] per salire al Nord. Ora la Sicilia è [...] terra che [...] emigrando dal Sud. La storia si [...]. [...] stata invasa dagli Arabi, prima [...] dai Normanni. Adesso arrivano i ma-ghrebini e [...] è [...] è un lento passaggio, giusto [...] la Sici-lia è [...] vicino [...] ap-pena al di là di [...] mare, il Mediterra-neo, che ha visto sulle sue sponde, [...] storia, moltiplicarsi la vio-lenza. A Palermo, nel corso [...] gli hanno dedicato un [...] intitolava invece «Mediterraneo ma-re di pace». /// [...] /// Il Mediter-raneo è un lago [...] di [...] dalle coste [...] Jugo-slavia a quelle [...] anche se la nostra indignazione [...] il nostro stu-pore, insieme con la nostra [...]. [...] assai conosciuta in Francia, [...] arriva a protestare: [...] saprete qualcosa di più di [...] potre-mo incontrarci ancora. Habib [...] algerino, aggiunge: dovrei libe-rarmi [...] per tor-nare a discutere con voi. Luis Marti-nez, un giovane [...] per [...] la libertà di movimento [...] le proprie merci, non per gli uomini. Il pregiu-dizio e le [...] scena: i delitti del fondamentali-smo si sovrappongono [...] immagine, perde di ruolo qualsia-si opposizione che [...] tro-vare aiuto. Per questo [...] con il suo dolore sta [...] margini di una for-male solidarietà politica, non solo di [...] ipotetica coscienza di massa ca-pace di mobilitarsi. /// [...] /// Sembra che la cronaca [...] a ritroso, alla ri-cerca di una identità [...] sulla tradizione, sulla difesa della tradizio-ne: una [...] passato, piut-tosto che per un progetto. [...] è uno scrittore marocchino che [...] lettere [...] di Rabat. Ci racconta ad esempio [...] proposta dai viaggiatori [...] viaggia-tori nordafricani, musulmani che [...] modelli da importare e imitare, non solo [...] anche la cultura e le sue forme. Il romanzo non era [...]. Lo si legge in Europa. Diventa per [...] una sorta di percorso obbligato [...] la modernità. Il primo romanzo arabo [...] Sterne: La zampa sulla zampa, anno 1855. Ma il romanzo scombina [...] scrittore ara-bo: lo costringe a misurarsi con [...] aggiunge laicità alla [...] vi-sione, [...] non pochi pro-blemi esistenziali. Muhammad Hussein scrisse nel [...] si considera il primo vero ro-manzo popolare [...]. Raccontava le storie e [...] di un villaggio di campagna. Ma si mascherò dietro [...] «contadino egiziano». So-lo dopo un clamoroso [...] a rivelare il proprio nome. Con la colonizzazione la lingua [...] diventa la lingua del romanzo. Anche per questa via si [...] conquistatore, che un secolo dopo [...] non è più un modello, è solo [...] virtua-le delle antenne paraboliche e [...] fortezza che si chiude, con [...] preoccupazione di rassicurare i suoi [...]. Una piccola mostra fotografica, [...] palermitana, presenta ritratti di giovani e bam-bini, [...] Letizia Battaglia, ac-canto a scene di interni domestici. Sono foto scattate in Sicilia [...] Africa, non solo in [...]. In alcune la continuità [...] paesaggi e nelle espres-sioni, negli atteggiamenti e [...] viaggia tra i continenti senza scoprire frontiere. Le foto dai toni [...] contrasti forti drammatizzano piuttosto i conflit-ti interni [...]. Il bal-lo dei nobili, probabilmente [...] un palazzo di Palermo, sembra avve-nire [...] della fine di una ge-nerazione [...] di una casta. La vitali-tà e la [...] parte dei poveri del mondo. Letizia Battaglia è anche [...]. Davanti alle foto [...] il suo stand: edizioni della [...]. Tra gli ulti-mi libri [...] (molti sono di fotografie, molti guardano dalla Sicilia [...] parti del mon-do, a Cuba, [...] al Ruanda), due riguardano [...] città. Il primo è Tano [...] la testimonianza di Enzo Caruso, il cognato [...] assassi-nato nel 1988, davanti alla [...] macelleria, divenuto personaggio centrale [...] Roberta Torre, insieme con brani di un [...] sorella di Tano, Fran-ca [...]. Un ritratto a tinte [...] duro, spietato, uomo [...] attorno al quale si [...] a [...] come un mito. Enzo Caruso parla una lingua [...] secca, fatta di si-lenzi e di pause, Tano si [...] dentro una quotidianità spietata, una normalità che si permea [...] regole e dei riti della criminalità. Il secondo libro è [...] Roberto [...] Almanacco siciliano delle morti [...]. Sono una quarantina di [...] quali ospita in poche righe gli attimi [...] morte di gente uccisa dal-la mafia. Finisce così ad esempio la [...] del giudice Borsellino: «Il pilo-ta di una delle auto [...] scorta fece manovra e [...] a mettere [...] della strada per controllare me-glio [...] situazione. Intanto il giudi-ce fece [...] servivano per ar-rivare al portone. Mise il dito sul [...]. Muoiono anche i bam-bini [...] testimoni o per vendetta o per punizione: «Tutti [...] si nascondevano, tranne lei. Non tanto per coraggio, [...] che le era venuto [...]. Si può sapere da [...] ma [...] dei confini crea confusione [...]. Le donne sono nel-la [...]. Lo racconta-no la sorella [...] Tano [...] e le mi-crostorie di Roberto [...]. Teresa Princi-pato, magistrato, e Alessandra Dino, [...] hanno con-dotto una ricerca, pubblicata da [...] editore palermi-tano: Mafia Donna. Le vestali del sacro [...]. Che le donne fossero [...] era nel codice degli uomini [...] ma lo sosteneva anche [...] tribunale penale di Palermo, nel 1983: «ruo-lo [...] pentiti, invece, la crisi [...] suoi valori sembrano chiamare sulla scena le [...] impressionante violenza disconoscono figli, fratel-li, mariti, prendono [...] il loro compito tradizionale, nella famiglia mafiosa, [...] trasmettitrici dei codici. A presentare Mafia Donna [...] con le autrici, Re-nate [...] autrici di testi sulla [...] Giancarlo Caselli e padre Nino Fasullo. Di fronte alla vicenda [...] Mario [...] il frate carcerato e [...] i suoi rapporti con il boss Pietro Aglieri [...] da un tripu-dio di [...] al suo [...] della [...] Nino Fasullo ha ricordato [...] la Chiesa sia giunta alla denuncia del [...] quanti decenni di ambiguità se non di [...]. La scomunica è di [...]. La pronunciò il ve-scovo [...] Palermo [...] 15 luglio scor-so: «Tutti coloro che, in [...] fanno parte della mafia, o a essa [...] atti di connivenza con essa, debbono sapere [...] di vivere in insanabile opposizio-ne al Vangelo [...] Gesù Cristo e, per conseguenza, di essere fuori dalla [...] chiesa». Nino Fasullo ha concluso: «È [...] brutta pastorale, un [...] ipocri-ta e [...] contropro-ducente, quella che isola il [...] criminale dal contesto che lo ha generato. Ottiene due o tre [...] ulteriormen-te il mafioso, ritarda la conversio-ne, [...] ipocritamen-te la comunità ecclesiale [...]. La chiesa è sempre una [...] e nessuno può fare alcunchè al di fuori [...] e della dimensio-ne comunitaria. Nessuno pertanto, se vuole [...] può agire da solo e in nome [...]. Dunque è necessario e [...] problemi e le solu-zioni». Don Nino dice quanto [...] con il gusto della pro-vocazione, dice Tano [...] la mafia si vince se si cambia-no [...] le hanno consentito di affermarsi nella co-munità [...]. Tano non è un [...] come Aglieri non è [...] se nel suo rifugio si era costruito [...] con i paramenti che [...] gli procurava. Il procuratore Caselli vede [...] delega, dopo [...] gridato, le mobilitazioni, le [...] il risultato ottenuto potesse essere irreversibi-le. Invece il prete che [...] Aglieri sembra rivivere i tempi della mafia buona, [...] che non faceva scandalo per la Chiesa. Oppure, per tornare al titolo [...] libro, di una mafia che è madre e a [...] si deve [...] cieca. Come se il fondamentalismo [...] la testa, restituendo una sor-ta di patente [...] uccide. Il mafioso non è [...] piane-ta. È stato battezzato da [...] Chiesa, [...] da questa comuni-tà. Bene o male, riguarda tutti. In un volume appena [...] Tartaruga, Andare al cuore delle ferite, a Renate [...] che le chiede se [...] per [...] sia quello della vio-lenza, Assia [...] scrittrice alge-rina, risponde: «È [...] a centinaia, le donne cerchino di opporsi [...] tempo stesso fi-niscano nei trabocchetti. Tuttavia ci sono donne [...] e che si aiutano tra loro. Perché [...] sopravvivenza sta nel cercare [...] volta che è possibile e nel continuare [...] se si è [...] capo della terra». Oreste Pivetta Media [...] scrittori Botta e risposta [...] Sud [...] Nord [...] non [...] solo come forza lavoro» [...] «Noi conosciamo la vostra [...] la no-stra». Barbara La Spina: [...] ancora molta paura reciproca». Il Mediterraneo occidentale in una [...] mappa. In alto, Tahar Ben [...] PALERMO. Per Tahar Ben [...] è il luogo del [...] di passio-ne, dove più si ama la [...] proprio per questo, il Mediterraneo è un [...] miseria, ingiustizia; è il mare che trasporta [...] delle armi fabbricate [...] e usate nei conflitti [...] bene, visto che [...] si parla sempre meno) [...] critico algerino [...]. Suonava dunque come invocazione [...] mare di pace» -che [...] della [...] ha riunito durante lo scorso [...] a Palermo scrittori e scrittrici, studiosi e giornalisti delle [...] «sponde». Per-ché, appunto, di Mediterranei [...] almeno due, come hanno ri-marcato quasi tutti [...] «ri-va Sud»: e se [...] settentriona-le si continua a [...] al-la volta di quel «Mediterraneo del Nord», [...]. Ma i Mediterranei comunicano [...]. [...] palermitano si proponeva di [...] i motivi, con un focus [...] tra i modelli culturali, sul [...]. Sia pur in modo [...] sono emerse, ma più sul piano emotivo, [...] e le diagnosi strutturali con-fermano un cronico [...] ad aggravarsi, visti gli scenari di questi [...] tra-gedia di [...] nelle ultime ore). E non basta, come [...] Isabella Camera [...] sensibile cura-trice e traduttrice [...] e saggistica araba contempora-nea, che «si traduca [...] che in passato, che [...] sia aumentata, perché ad [...] presentazione di libri la sensazione è di [...] si finisce sempre per parlare di in-tegralismo [...] delle donne». Le ha fatto eco [...] altro infaticabile mediatore culturale, [...] «nuovo esotismo», magari camuffato da un interesse [...] fenomeni di cui parlano i media, i [...] la questione palestinese. Una ragione di fondo [...] nelle taglienti parole di [...] scrittrice e giornalista li-banese: «Noi [...] di voi, ma voi non avete bisogno [...] abbiamo letto la grande letteratura di tutti [...] voi non sapete nulla delle nostre letterature, [...] Mille e una notte; se un giorno [...] di noi, e non solo co-me mano [...] mercato, allora imparerete a [...]. O forse è solo [...] paura», come dice Silvana La Spina, ancora [...] accuse rivolte da parte musulmana al suo [...] del paradiso ambientato a [...] la Palermo araba e [...] Mille. Già, la paura [...] e, per converso, la [...] peso degli stereotipi e degli equivoci alimentati [...] versanti dai [...]. La guerra del Golfo, [...] sociologo francese Alain [...] ha alzato ancor di [...] che oggi divide Occidente e mondo arabo: [...] «mediatica» [...] ha risvegliato in po-chissimo [...] Europa le antiche ossessioni, condensan-do in un [...] il mondo arabo e il terrorismo dei [...] un radicale cambio di atteggiamento verso i [...] arabi immi-grati in Europa; per converso, ha [...] verso [...]. La guerra civile algerina [...] resto, puntellando i regi-mi illiberali del mondo [...]. Un duro giudizio [...] con par-ticolare riferimento alla [...] quello del politolo-go algerino, che vive in Francia, Luis Martinez: «La cosiddetta poli-tica [...] ha come uniche preoccupazioni [...] governi locali e il controllo [...] è una politica che [...] scambio delle mer-ci, ma limita il libero [...] con il pretesto del terro-rismo e [...] ad esempio, si concedono [...] ai giovani del Terzo Mondo che vogliono [...] Europa. Tutto viene filtrato dalla [...] ed oggi, [...] collettivo europeo, gli arabi, [...] genera-le gli islamici, hanno preso il posto [...] della resi-stenza del [...] algerino contro la [...] Occidente, si sa po-co o nulla, dice ancora [...]. Alla letteratura, soprattutto delle [...] scritta o no in lin-gua araba), spetta [...] di preservare la memoria e di avvi-cinare [...] religioni, i ses-si. La [...] cristiana maronita, durante la [...] di vi-vere nella parte musulmana di Bei-rut; [...] guerra ebbe fi-ne, nel [...] andò in Francia «per [...] raccontare la tragedia che avevo vissuto». Il suo secondo romanzo, Les [...] («Malati [...] «parla delle donne attraverso [...] la mente degli uomini», ed è ora [...] Italia dalla casa edi-trice [...] alla [...] però, non ve ne [...]. /// [...] /// Il suo secondo romanzo, Les [...] («Malati [...] «parla delle donne attraverso [...] la mente degli uomini», ed è ora [...] Italia dalla casa edi-trice [...] alla [...] però, non ve ne [...]. (0)
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