Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 3628666946.

Destra e sinistra [...] del politologo [...] RIVELAZIONI Jane Austen: un fratello [...] nei confronti del processo di [...] è la cartina al tornasole di una divisione profonda, [...] culturale e politica, che per-vade, e non da oggi, Israele. A scon-trarsi sono due [...] Stato e del rapporto tra politica e [...]. Ed oggi tutto ciò [...] nettezza e drammati-cità perchè siamo di fronte [...] non più rinviabili: sia-mo chiamati, cioè, a [...] o no giungere dopo decenni di conflitto [...] sto-rico con i palestinesi». A [...] è uno dei più autore-voli [...] politici israeliani: il pro-fessor [...] preside della facoltà di Scienze Politiche [...] ebraica di Gerusalemme, au-tore tra [...] di importanti studi su Marx ed Hegel. [...] analizzato è un Paese spaccato [...] metà, con una sinistra ancora sotto choc per la [...] elettorale del 29 maggio e una destra a [...] volta divisa tra una componente [...] che av-verte [...] di azzerare il processo di [...] e [...] più oltranzi-sta, le cui istanze [...] permeate da una esasperata concezione [...] dello Stato ebraico e della [...] collocazione nel mondo circostante. Israele è un Paese [...] che la vita umana, quella di un [...] «per sbaglio» da quattro suoi soldati, vale, [...] sentenza della Corte militare 1 centesimo e [...] recente sondaggio, un terzo dei giovani ebrei [...] arabi e circa il doppio ritie-ne che [...] degli stessi diritti degli ebrei». Le due anime [...] appaiono sempre più inconciliabili. Ed è pro-prio da [...] fon-do, resa ancor più palmare dal trau-ma [...] che prende le mosse [...] con il professor [...]. Qual è [...] culturale, quali so-no le [...] israe-liana e soprattutto qual è la linea [...] demarcazione che se-para questa cultura politica da [...] è portatrice la sini-stra? Alla base della [...] vi è un marcato etnocentrismo che ispira [...]. La destra è portatrice di [...] chiusa [...] e [...] e innerva le sue spinte [...] con ele-menti «messianici» mutuati dalla reli-gione. Anche da [...] nasce la [...] dif-fidenza nei confronti del processo [...] pace e del dialogo con i palestinesi. Lo stesso rapporto con [...] del [...] ebraico è viziato da questa [...] il diverso da sè. [...] della destra convivono elementi di [...] ebraica e il permanere di [...] percezione tutta in negativo della realtà araba. Una chiusura cul-turale che [...] visione «mazziniana» che ispira la sinistra, la [...] su valori uni-versalistici e su questi, oltre [...] principio di realtà, fonda la necessità di [...] con gli arabi. È una visione di [...] Medio Oriente senza più barriere, integrato, fondato su reciproche [...] e non solo sulla cooperazione economica. Una «contaminazione» che la [...] così come i fon-damentalisti islamici, vivono come [...] per la propria identità. Al contrario, la sinistra è [...] che solo raggiungendo una pace giusta e duratura con [...] pa-lestinesi e i paesi arabi potrà realiz-zarsi [...] il disegno di un «Paese [...] che ispirò dalle sue origini il movimento sionista. La diffidenza come ostacolo [...] Certamente. [...] del processo di pace aveva [...] la strada ad una cooperazione economica tra Israele e [...] Paesi arabi. [...] state le confe-renze di Casablanca [...] Amman, le vecchie barriere cominciavano a sfaldarsi. Ed ecco rinascere la [...]. Importanti settori del mondo [...] la necessità [...] con la volontà ege-monica [...]. Ed anche quel processo [...] buona parte, arena-to. In questa destra oltranzista [...] iscritto anche [...] No. La figura [...] primo mini-stro è più complessa, [...] da non [...] essere riducibile a quella di [...] dei tanti leader [...] che hanno calcato la scena [...] israeliana. [...] non è un reli-gioso, [...] usato abilmente suggestioni religiose per fare il [...] tra gli [...]. Il primo ministro è [...] di destra, che ha in Ronald Reagan [...] Vladimir [...] (il teori-co del revisionismo [...]. Cosa ha contribuito maggiormen-te [...] elettorale, ac-colto con incredulità e sgomento non [...] ma [...] comunità internazionale? La paura, [...] cui Israele è da sempre costretto a [...]. La paura che [...] ha trasformato in un [...]. So bene che a [...] ha imputato allo scarso «appeal» elettorale di [...] Peres la ragione della [...]. [...] che trovo ingenerosa e sbaglia-ta. Va ricordato che sino [...] elettorale, anche in conseguenza [...] di [...] Peres era ritenuto da [...] largamente in testa su [...]. Solo un evento traumatico [...] rapporti di forza. E così è stato. A portare al successo [...] destra sono state le stra-gi di civili [...]. È stata la stagione [...] far scemare quella maggioranza dei consensi verso [...] pa-ce che aveva accompagnato il go-verno [...] e quello guidato da Pe-res. La paura ha sconfitto [...] Direi proprio di sì. Vede, Israele è un Paese [...] il [...] ha ormai compiuto una scelta [...] a sinistra; un altro [...] ha fatto la scelta opposta. È [...] flut-tuante, portato a premiare [...] in quel determinato momento riesce ad essere [...] garantire il bene più prezioso: la si-curezza. [...] è riuscito, sia pure per [...] di [...] voti, a con-quistare questa fiducia. Che ne sia [...] beh, questo è ancora tut-to [...] dimostrare. I suoi primi cinque [...] non inducono certo [...] i negoziati con i [...] stallo e i rapporti con i Paesi [...] a livelli preoccupanti. Cosa [...] al fondo di questa [...] Vi sono le ambiguità che hanno per-messo a [...] di vincere il con-fronto [...] oggi gli im-pediscono di compiere scelte chia-re, [...] rassicurazioni of-ferte a quella parte di elettorato [...] rinnegava in toto il processo di pace [...] una conduzione più decisa delle trattative. Il fatto è che [...] si oppone agli accordi [...] Oslo [...] solo per quello che essi sanciscono, ma [...] filosofia che li ispi-ra e per lo [...] negozia-to che li sottende: la realizzazione da [...] statua-le. A questo approdo la [...] è ancora giunta e non solo per [...] minoranza al suo interno prigioniera del sogno [...] «Grande Israele» e di una visio-ne messianica dello Stato [...] parte più pragmatica della destra, di cui [...] fa parte, sa che [...] portare indietro le lancette del tempo, che [...] insostenibile isola-mento internazionale, ma non rie-sce ad [...] a indi-care uno sbocco credibile al nego-ziato. Vive [...] di [...] mantenere in vita, con al [...] qualche nuova concessione ammi-nistrativa, [...] status quo. Ma questa illusione può [...] tempo in tragedia: perchè non si può [...] pena [...] di un nuovo conflitto [...]. Facciamo un passo indietro [...] giorni [...] del dopo ele-zioni. In molti hanno imputato [...] anche [...] del maggiore partito della [...] un ricambio ge-nerazionale della [...] leadership; un ricambio operato [...]. Non credo che questo [...] della classe dirigente ab-bia pesato più di [...] elettorale della sinistra. Certo è che oggi questo [...] acquista una [...] centralità, nel momento in cui [...] è chiamato a gettare le [...] di una riscossa politica che non potrà essere guidata [...] Peres. [...] canto, la si-nistra mostra [...] suoi avversari quando è chiamata a operare [...] suoi pro-grammi e nei suoi gruppi dirigenti. E questo, per la [...] solo la sinistra israeliana. Un fratello handicap-pato della [...] Jane Austen fu dato brutalmente in affidamento [...] pove-rissima e vegetò, dimenticato, in condizioni miserabili. Questo grosso scheletro [...] autrice di Orgoglio e Pregiudizio [...] stato riesumato dal professor David [...] docente di letteratura inglese al [...] College di Londra. Sulla scorta di archivi [...] inedita il professor [...] è riuscito a ricostruire [...] George Austen, nato nel 1776, un anno [...] Jane. Il padre della scrittrice, [...] capì subito che George [...] at-tacchi epilettici -«non era norma-le» e se [...] rimorsi quando aveva tra i 5 e [...] ad un sacrestano di [...] che viveva in misere condizioni. Morendo, i ge-nitori della [...] nulla al figlio «anormale» che, tenuto per [...] morì a 72 anni. In una delle sue lettere Jane Austen racconta con entusia-smo come sia stata «benedetta dal-la [...] di una [...] famiglia ma certo il povero George non avrebbe potuto dire altrettanto. Alcuni storici e studiosi [...] però invitato a mettere nel suo giusto [...] del professor [...] «La cosa -ha dichiarato Tom [...] -oggi può sembrare scioccante [...] epoca non [...] né cure né speranze [...] poteva fare nulla di meglio». [...] Jerome [...] Le due anime [...] Un destra prigioniera di un [...] messianico, quello della «Grande Israele», e una sinistra rigida [...] fronte a svolte radi-cali ed esitante nel ricambio generazionale [...] lea-dership. Questo, in sintesi, il [...] preside della facoltà di Scienze [...] ebraica di Gerusalemme, studioso di Marx e [...] Hegel. [...] che ci consegna [...] di un paese spacca-to a [...]. E che sembra inconciliabile. UMBERTO DE GIOVANNANGELI MEDICINA Morta [...]. Meta [...] una specialista che ha [...] decisivo alle ricerche sul morbo di Alzheimer, [...] Wa-shington [...] di 100 anni per [...]. La morte è avve-nuta [...] è stata an-nunciata soltanto ieri dal marito, Robert [...] di 59 anni. Nel 1953 Meta [...] pubblicò una ricer-ca con cui [...] stabiliva che il morbo di Alzheimer (una grave e [...] degenerazione delle cellule [...] dipende dal metabolismo piuttosto che [...] tarda età, e che la demenza senile è una [...] correlata alla stessa malattia. Negli anni sessanta, poi, [...] una rara malattia che provoca la degenerazione [...] da allora nota come il morbo di [...]. Per 45 anni Meta [...] ha lavorato presso il [...]. Elizabeth [...] di Washin-gton, fino al [...] nel 1981. Scrittori illustrati da pittori, [...] sul settimanale «Diario» Se i racconti finiscono [...] GABRIELLA DE MARCO [...] e artisti di norma [...] la propria strada; a volte, per [...] fortuita, queste strade [...]. E ciò avviene non [...] ta-voli dei caffè letterari, oggi sempre più [...] del tutto inesistenti, ma anche su un [...] soltanto apparentemente neutra-le: la pagina. Infatti, questa costi-tuisce uno [...] privilegiati tra la scrittura narrativa e quella [...]. Spesso si tratta del-la [...] libro, soprattutto di un testo poetico, e [...] i molti esempi possibili alle liriche di Ungaretti [...] Scipio-ne; altre volte -secondo una con-suetudine ampiamente [...] secolo [...] pagina del-la rivista a [...] tra [...] letterario e quello delle [...]. Più rara-mente, in questi [...] co-sa si è verificata sulle pagine di [...] naturalmente con qualche [...] eccezione. Ci riferiamo alla recente iniziati-va [...] dal settimanale Dia-rio (che esce il mercoledì con [...] ello spazio dedicato alla pubblicazione [...] un racconto inedito appositamente illustrato, per [...] da un artista ita-liano. [...] semplice, se si vuole, [...] esu-la dai confini della sola «trovata» proprio [...] carattere im-plicito di proposta efficace. Si tratta di un [...] Nicola Fano e Carlo Alberto Bucci volto a [...] italia-ni selezionati tra le presenze da tempo [...] Paladino e Enrico [...] sino alle giovani leve [...]. Abbiamo visto Pizzi Cannella [...] di Acheng, la Giovannoni intervenire sul te-sto [...] Cingolani su quel-lo di Consolo, [...] dello scultore [...] prestato alla scrittura di [...] e di recente le [...] Stefania Fabrizi. La proposta, che assume [...] un vero e pro-prio piccolo ciclo, si [...] perché ri-propone, [...] uno dei motivi interni [...] rapporto tra arte e letteratura af-frontando così, [...] e moderno, la natura stessa del fa-re [...]. Da operazione spesso sentita come [...] subordinata a [...] forma [...] e per questo non sempre [...] alla sensibilità [...] sebbene ampiamente praticata (come accadde, Enri-co [...] in testa, a molti futuristi), [...] fertile terreno [...] a sollecitazione di [...] visiva stimolata e non vincolata [...] legame con il te-sto. Infatti, soprattutto a partire [...] e sino a tutti gli anni Set-tanta, [...] artisti e let-terati va consolidandosi sempre di [...] proprio sul terreno della partecipazione comune a [...] non è più inte-so [...] (né lo è mai stato anche in [...] azione parallela e autonoma sul piano creativo. Del resto -e questo [...] suo fascino -si tratta di un confronto [...] da una diversa qualità dei rispet-tivi interventi: [...] con Calvino, il pittore [...] un testo manipola sem-pre e comunque gli [...] in una visione per dettagli, per particolari, [...] mentre lo scritto-re, al contrario, privilegia, inter-venendo [...] tempo, naturalmente quello in-terno [...]. Ed è pro-prio su [...] si attua un dialogo fatto di compli-cità [...] anche di un pizzico di rivalità. ///
[...] ///
Ed è pro-prio su [...] si attua un dialogo fatto di compli-cità [...] anche di un pizzico di rivalità.