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E i moralisti insorgono [...] intorno allo scandalo delle tangenti sessuali, al [...] battutacce che si col-gono negli autobus e [...] goduria generale nel [...] piangere chi fino a [...] ri-deva beatamente davanti alle tele-camere, proprio perché [...] le manette ai polsi dei politici e [...] ha un sapore molto particolare. Non si tratta della solita, [...] reazione per le imprese erotiche di una principessa infedele [...] di [...] ninfomane. Questa vol-ta si sono [...] Procure, in-dagano dei giudici, confessano le loro debolezze [...] o meno «pentite». Farsi belli per conquistare Il [...] quello dei reati gravi, e non si [...] di tan-to. Sono in molti a [...] che da che mondo è mondo non [...] millantato credito. Farsi belli per conquistare [...] rituali del preludio amo-roso fin dai tempi [...]. Ma vallo a dire [...] ti sfo-glia davanti al naso le pagine [...]. Mi chiedo a questo [...] desiderio che il paese ha di [...] non abbia fatto un [...] e ora si voglia met-tere ordine anche [...] letto di chi nel letto dorme con [...]. Ci si è svegliati [...] per accorgersi, con sgo-mento, che nel mondo [...] per ora si sbircia solo là dentro) [...] delle ambizioni altrui per ricavare, sem-pre nella [...] ille-citi piaceri erotici. Torna la «vergogna» I [...] e non si discu-te. Chi sbaglia è giusto [...]. Mi chiedo soltanto se, [...] dovere dei giudici -che sempre debbono [...] caccia ai trasgressori della [...] muovendo i primi passi un feno-meno sociale [...] preoccupante, che vede in quella che fu [...] bacchettona, in nome di una mo-ralità smarrita, [...] di riferimento per una nuova etica. [...] che non si usa più [...] tanti anni e che mortifi-cava anche il più coriaceo [...] cit-tadini è «Vergogna! Il Sessantotto prima, il [...] ad una obietti-va crescita delle libertà individuali, [...] trasformare quei giudizi severi e [...] indiscutibili in sciocchi pregiudizi. Le attenuanti bastavano ad [...]. Un occhio al passato Caddero [...] assoluti della verginità, i tabù della diversità [...] ridicoli il matrimonio riparatore e il delitto [...] alcune sacche retrograde del Meridione; la paro-la «Vergogna» [...] dalle bocche dei preti. Oggi, nelle reprimende indiriz-zate [...] presumibil-mente, abusato del proprio cari-sma per collezionare [...] meno erotiche, [...] ac-cusatore prende di mira, [...] malcapitati, la scostuma-tezza dei nostri tempi, dove [...] ormai [...] sacrali-tà, è merce di [...]. Infatti, se leggiamo bene [...] le giovani vittime, ci accorgiamo che esse [...] offese per essere state subdo-lamente costrette a [...] non avrebbero mai fatto libera-mente, ma perché [...] «controparte» non sono state mantenute. In poche parole, le [...] concepiscono come reato [...] sessuale, seppure estorto a [...]. E questo per ra-gioni [...] le ragazzine sono cresciute in un contesto [...] non ha più nessun [...] con il sentimento [...]. Ciò che ha platealmente [...] queste settimane di inatte-so riflusso moralistico è [...] frattura «culturale» che sepa-ra la persona dal [...]. È una realtà francamente difficile [...] giù, soprattutto da parte di [...] è fortemente convinto che [...] famigliare si manten-ga sulla solida [...] (indi-scutibile [...] sesso uguale amore uguale sesso. Quin-di in gioco, oggi, [...] la vecchia, stanca, moralità, ma la credibilità [...] siste-ma sociale, che identifica nella fa-miglia la [...]. La spudoratezza, [...] (inge-nua) mancanza di «vergogna» [...] moltiplica irrazionalmente il disprezzo verso i cosiddetti [...] assecondare una cultura che ten-de a distruggere [...] zodiaco di riferimento la cui perdi-ta vanificherebbe [...]. Dietro al deprecabile linciaggio consumato [...] danni di chi vive male, [...] la pro-pria sessualità, si nasconde [...] paura di una crisi radicale della comunità, il terrore [...] non riuscire a dare contenuto credibile a una pedagogia [...] ha in qualche mo-do funzionato fino ad oggi. È innegabile che il [...] diventato normale oggetto di consumo, pura merce [...] radicalmente il quadro della famiglia del Duemila, [...] la struttura portante. La sensazione che ne [...] assoluta perdita di identità. La reazione è istintiva, [...] diventano coloro che, nel disprez-zo dei vecchi [...] sentimento della «vergogna», inco-raggiano il fenomeno autodistrut-tivo [...]. Un candida rabbia La [...] sta tanto nel comportamento furbetto dei corruttori [...] di origine ri-sale a tempi ben più [...] quelli di Tangentopoli -quan-to nella candida rabbia [...] hanno «pagato» senza ricevere nulla in cambio, [...] per loro è, a tutti gli effetti, [...] morale e non da co-dice penale ma [...] di vera e propria truffa di natura [...]. Se i presunti «corruttori», [...] di promettere alle fanciulle in fiore studi [...] avessero mostrato una sep-pur remota, e altrettanto [...] amoro-sa, magari matrimoniale, a nessun giudice sarebbe [...] mente di [...]. Il plagio sareb-be stato [...]. Ma la verità è [...] di un amore vero o di un [...] il «corruttore» non aveva per le vittime [...] era una merce interes-sante. I vecchi valori [...] e della famiglia (in [...] benestante) valevano meno di niente. E Tangentopoli? A questo [...] quali sono -se ci [...] di contatto tra Tan-gentopoli e [...]. O meglio, mi chiedo [...] dello spirito che sta dietro alla guerra [...] al sesso reificato, ridotto a merce, non [...] moralizzazione della Cosa pubbli-ca e [...] italiane iniziata alcuni anni [...]. Probabilmente Tangentopoli, mettendo in [...] pro-fondamente corrotta, doveva es-sere distrutta per restituire [...] comunità, alla [...] essenza costitutiva (cioè alla [...] voce credibili, moralmente ineccepibili. Solo dopo [...] ritro-vato [...] morale perduta a causa [...] la nostra società avrebbe finalmente potuto riproporsi [...] punto di riferimento etico per la famiglia [...] Duemila. Solo un genitore che [...] pulita delle sue vecchie propensioni alla corruzione [...] diritto di pretendere che i suoi figli [...] alla devastante sepa-razione tra sesso e amore [...] del matrimonio il principio della fedeltà. [...] vittoriana Ma ho il [...] si può più tornare indietro. [...] è come una pianta che [...] assecon-dando il vento, e a far cambiare di-rezione ai [...] non bastano certo gli avvisi di garanzia di un [...]. La moralità non è mai [...] con il sesso, anzi. [...] vittoriana, quando vennero chiusi [...] dis-sipatezza sessuale, quando venne demonizzato [...] clandesti-no, il libertinaggio conobbe [...] In-ghilterra [...] suo massimo fulgore. Solo in un mondo [...] comprare non ha più nulla di edo-nistico, [...] a se steso, è pos-sibile immaginare persone [...] corpo come qual-cosa di proprio e di [...] merce. [...] di VINCENZO CERAMI [...] Lella Costa. /// [...] /// Alla scoperta di una [...] parla [...] Lella Costa «Giochi di [...] Caro [...] ribellati» «È vero, la seduzione corrotta è [...] potere a due tra maschio e femmina. Ma gli uomini abbiano [...] di rifiutare i modelli fa-sulli di femminilità. E proprio in no-me [...] maschile! Pro-vocatoria, appassionata, «femmini-sta per [...] ex», Lella Co-sta, autoironica attrice di teatro, [...] di Cividale, non ri-sparmia [...] in sce-na, in questo tormentone estivo chiamato [...]. Ma lo fa senza [...] causa non le persone, bensì un certo [...] dagli anni [...]. Durante i quali, sembra [...] nuova fattispecie di «reato»: la «dazione» e [...]. Segno che le battaglie [...] servite a nulla? Ma a condizione di [...] il sen-so più vero: la [...] per [...] e la dignità della persona. Oltre le scis-sioni tra [...]. Che si-gnifica? Questo: «Quella [...] e donne, senza steccati. E allora -dice ancora [...] Costa [...] ar-ginare mercificazioni, e ritorni di perbenismo sessuale, [...] di lì». Signora Costa, lo scrittore Cerami, [...] scandalo televisivo delle aspiranti starlet, parla di [...]. Quasi si sia trattato [...] ai dan-ni delle malcapitate, le quali poi [...]. Concorda? Quella di Cerami mi [...] molto intelligente e coraggiosa. In fondo, nel caso [...] avuto tutti il sentore che si trattasse [...] aveva a che fare più con il [...] con quello penale. Perciò, fa bene lo [...] la fiera delle ba-nalità che ha imperversato [...]. Se Cerami ha ragione, [...] in tutti questi anni è accaduto qualcosa [...] co-stume italiano, e proprio [...] della libertà sessuale. /// [...] /// Quel che mi amareggia [...] il solito ritornello: «è sempre stato così, [...] quel che hanno. Una cosa che mi [...] alle tante battaglie delle donne. E invece le donne [...] nonostante ricatti, pressioni, e scorciatoie facili tipiche [...] spettacolo. Quel che non accetto [...] della figura femminile. Così come è da [...] moralismo nata attorno a questo scandalo. [...] il pericolo di una vera [...] ci-vile. Un ritorno a fasi [...] del costume nazionale? Rischiamo di dissipare tutto [...] conquistato, santificando per reazione la sessuofobia più [...]. E di smarrire la dignità [...] di sé. Del corpo e dei [...] di una vera eti-ca sessuale. Di [...] del consumismo, e poi del [...]. Allude alla mercificazione dei [...] cui molte ragaz-ze divengono compartecipi e in-terpreti [...] Sì. Non credo che le [...] solo vittime ingenue. Quel che colpisce in [...] totale man-canza di memoria, di traccia cultura-le [...]. Ma allora bisogna che [...] esame di coscien-za, a cominciare dalle donne [...] hanno forse lancia-to un messaggio equivocabile, o [...] come cancel-lazione di ogni etica e libertà [...]. Ecco io mi chiedo: [...] che tante ragazzine di oggi siano tabula [...] Insisto: [...] che mi ag-ghiaccia è la perdita [...] di sé, in virtù [...] e comporta-menti diffusi. E penso anche [...] ormai ossessivo della chirurgia [...] quanto si legge, per recuperare la verginità. La chirurgia per modellare [...] identità psicolo-gica, esaltata persino come «poe-tica artistica»? Certamente, [...] rientra nel discorso sulla mercificazione [...]. Sebbene poi ci siano [...] pur bombardate dai modelli dominanti, ne sono [...]. In Italia, per fortuna, [...] di libertà sufficienti per ri-lanciare [...] della persona. Ma, ripeto, bisogna [...] senza mo-ralismo. Per esempio le «molestie [...] materia da codi-ce penale, anche se certi [...] censura-bili. Dobbiamo [...] dalla cultura. E la responsabilità più [...] dei creatori di immagine, di quelli che [...]. Al di là delle [...] Boncompa-gni, «Non è la Rai» è stato [...] di femminilità. È un pro-gramma che [...] di 13 anni non facevo vedere. Nella mia espe-rienza di [...] ho ricevuto lettere drammatiche [...] prese con figlie che di-giunavano per essere [...]. /// [...] /// Op-pure di essere dei [...]. /// [...] /// Op-pure di essere dei [...]. (0)
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