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[...] altra forma ideologica, bensì [...] hanno storia, non hanno sviluppo, ma gli [...] la loro produzione materiale e le loro [...] insieme con questa loro realtà, anche il [...] i prodotti del loro pensiero » (ivi). Cadono con ciò le [...] alla filosofia speculativa, alla mistificazione religiosa, [...] della morale « autonoma [...] pratica rivoluzionaria, essa sola [...] modificare coscientemente i presupposti reali delle forme [...]. Non si tratta [...] dirà Marx [...] glossa a Feuerbach [...] di interpretare il mondo, bensì [...]. II precedente atteggiamento della [...] qualunque filosofia [...] è così radicalmente innovato [...] che si pone pertanto come concezione « [...] non certo rispetto al reale, ma rispetto [...] e correnti filosofiche. Caduta [...] ideologica la fiaccola della [...] e portata innanzi dalle forze reali capaci [...] tali condizioni: dal proletariato. Aderire al movimento reale della [...] essere compartecipi del moto rivoluzionario di rinnovamento significa compiere [...] ciò che gli [...] si illudono di compiere [...] e illusorio mondo del pensiero. Saremmo cattivi marxisti se [...] illudessimo che, una volta chiariti nei termini [...] tra realtà e ideologia [...] tra movimento operaio e [...] per ciò stesso il [...] sarebbe arrestato, e gli uomini divenuti coscienti [...] reale storico avrebbero scelto consapevolmente la loro [...]. Non solo ciò non [...] le idee della classe dominante sono in [...] idee dominanti: cioè la classe che è [...] dominante della società è in pari tempo [...] dominante» [...]. Lungo è pertanto, innanzi [...] cammino del marxismo: mentre la rivoluzione comunista [...] nuove trincee, le impostazioni metodologiche del marxismo [...] liberarsi dai ceppi di una tradizione « [...]. Troppo forte è la [...] le vie battute, di innovare soltanto « [...] di Marx e di Engels e della [...] «ideologia tedesca» non è facile da seguire: [...] opera non significa infatti, anche sul terreno [...] a situazioni mutate i termini della loro [...] loro polemica; ma al contrario riesaminare pazientemente [...]. Mario [...] Storia della IV Repubblica. Torino, Einaudi, 1958. ///
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ALAIN DE [...] La rivoluzione del 13 maggio. Milano, Mondadori, 1958. ///
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Può apparire incongruo [...] dei titoli di questi [...] sono infatti profondamente diversi [...] non solo per il [...] per la loro ispirazione e per il [...] Francia attuale danno i due autori. II volumetto del De [...] è un pamphlet, isterico [...] avvenimenti del 13 maggio ad Algeri e [...] a Parigi, [...] niente di meno che [...] una rivoluzione. La cronaca esagitata del complotto [...] fascista non è in fondo che un [...] sostenere una tesi insostenibile. Lo scrittore è un [...] partecipe degli avvenimenti che narra in modo [...]. L'autore della Storia della IV Repubblica [...] invece un giornalista serio che racconta con [...] ai quali ha assistito per quasi vent'anni. Egli descrive minutamente i [...] di mettere abilmente in rilievo la rispettiva [...] ampio quadro di insieme della situazione della Francia [...] risultano con chiarezza [...] magari senza che egli [...] coscienza [...] gli insegnamenti più giusti. Le armi più caratteristiche [...] De [...] sono la menzogna e [...]. Egli parte [...] bombardamento di [...] che definisce una «operazione energica [...] giustificata », « un episodio di guerra che sarebbe [...] restare tale se avessimo avuto una politica nazionale ferma [...] corretta ». Il colonialismo francese mostra [...] prime linee del volumetto del De [...] il suo contenuto. Quanto alle menzogne di [...] il libro, esse sono specifiche e rotonde: [...] bombardamento di [...] si dice che sono [...] obiettivi militari [...] dal [...] e postazioni di mitragliatrici [...] noto a tutto il inondo che si [...] una strage indiscriminata di cui sono state [...] una scuola e un convoglio della Croce [...] la linea politica dei rivoltosi, l'autore cita [...] discorso di Lacoste del quale risulterebbe che [...] » algerina era già domata alla fine [...] che soltanto le armi prestate dai paesi [...] riuscirono a [...] in una lettera scritta [...] del Consiglio Guy [...] (riportata integralmente nel libro) [...] disinvoltura della «guerra sovversiva» [...] condotta dal governo francese [...] algerini. In un altro articolo [...] parimenti riportato nel libro, si parla, a [...] di un nuovo principio di diritto dei [...] degli altri popoli » attribuendo questo principio, [...] colonialisti francesi, ma ai sovietici e ai [...] angloamericani ». La più composta serietà [...] libro del [...] è vero che per [...] e per [...] in cui vive, [...] è portato, nel rilevare [...] dei partiti politici, a mettere sullo stesso [...] tattici dei comunisti e i travisamenti ma-chiavelli? Ciò è fatto tuttavia con [...] certa buona fede, come risulta chiaramente [...] riconoscimento che i comunisti francesi [...] avuto una funzione di primo piano nella Resistenza. Un altro limite [...] è un certo strumentalismo [...] attribuire il sollevamento nazionale [...] unicamente alle condizioni economiche [...] così, far derivare la forza del Partito [...] dalle disagiate condizioni economiche dei lavoratori metropolitani. Rimpiangendo che i tremila [...] buttati in Indocina non siano stati invece [...] Africa del Nord, egli esclama: «Come sarebbe più [...] che fare oggi con una Africa del Nord [...] soddisfatta, senza un sovrappiù di popolazione affamata, [...] Algeria, e senza quei focolai di odio che [...] di Algeri e di Casablanca». In realtà il [...] non sospetta neanche che [...] del colonialismo ma il colonialismo stesso è [...] degli algerini mossi da una chiara coscienza [...] non sospetta che la forza del Partito [...] derivare, oltre che dalle tradizioni e dalle [...] da una più grande maturità politica della [...] dei lavoratori nei confronti, per esempio, dei [...] e [...] del Nord. Ma il libro [...] è positivo e agevola, [...] minuta e onesta, la comprensione della situazione [...] della IV Repubblica. In fondo, per quanto [...] e là un comprensibile malumore, l'opera del [...] aiuta i comunisti. Pur così diversi, i [...] in un certo senso complementari. ///
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Pur così diversi, i [...] in un certo senso complementari.