KosmosDOC: © 2006-2025 IdMiS; contenuti: © gestito da ciascun Ente.
I cookies di kosmosdoc non hanno funzione per terzi, ma soltanto tecnica e di sicurezza (Google Analytics, soltanto come complemento tecnico, è stato utilizzato come assimilato anonimo, ai sensi dei provvedimenti del Garante della Privacy). Abstract, sinossi, scomposizione nelle eterogenee dimensioni catalografiche, sono anonimi redatti o diretti dal curatore quando si è ritenuta condivisibile quale interpretazione univoca; quando opinabile o di lunghezza maggiore si è teso ad apporvi firma, ad esempio: e.v., s. ossia Elio Varriale, sinossi; i titoli con sviluppo significativo in sottocampi testuali terminano in asis, ossia abstract scomposto in scheda Guida rapida: i link composti di + non necessitano il ricaricamento della pagina: ove colorati consentono l'esplorazione in sottofinestra Guida rapida: il sottoinsieme selezionato del corpus autorizzato può essere esplorato tramite i link +MAP (mappa di frequenza della trascrizione e della descrizione), e +KWPN(brani delle trascrizioni relative) Guida rapida: i link +BD forniscono i brani dell'intera indistinguibile documentazione di Biblioteca Digitale relativi al nome proprio scelto Per il canale video tutorial cliccare: https://www.youtube.com/channel/UClzGpMauhOImKxIwslRpinA/feed |
Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org
Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.
Continuano tra [...] i casi in cui gli [...] nascondono [...] di un libro come se [...] una vergogna o uno sgarbo verso una signora. Più precisamente presentano in [...] meno implicito come una novità assoluta la [...] libro che è stato già pubblicato. È un costume che [...] autolesionista: sembrerebbe infatti molto più logico sottolineare [...] la seconda o terza vita di quel [...] una parte di esso, come prova di [...]. Prevalgono invece, evidentemente, le [...] del mercato e del consumo: il [...] come gli altri prodotti, [...] i caratteri o le apparenze della «freschezza» [...]. Di [...] appunto quella cancellazione delle ascendenze [...] una riproposta editoriale, e di [...] perciò una delle tante scorrettezze [...] cui si nega per esempio [...] diritto di sapere se [...] di Luigi Malerba («Che vergogna [...] Mondadori) o di Alberto Arbasino [...] lombardo», Adelphi) ha già una [...] alle spalle. Analogo è il caso [...] cui viene omessa ogni notizia sul loro [...]. Marco Giusti, curatore di [...] «monologhi [...] gag» di Roberto Benigni («E [...] Einaudi), mentre costruisce la seconda parte del [...] lunghi monologhi del 1989 e del 1996, [...] loro concreto e specifico contesto, nella prima [...] lavoro di totale decontestualizzazione, estrapolando e riorganizzando [...] serie di testi più o meno brevi, [...] di ogni riferimento alle situazioni e fasi [...] ogni chiarimento sui criteri da lui seguiti [...] è del tutto generica e la postfazione [...] Cesare Garboli è un ritratto critico [...]. Ne deriva così una [...] talora spoliticizzazione del discorso, con bersagli che [...] siano essi Gava o Berlusconi. Non si sa se [...] Benigni abbia partecipato [...] mentre si sa che [...] impedito a Hugo [...] di completare la versione [...] storia a fumetti «Corte Sconta detta Arcana» (Einaudi). Lo ha fatto Marco Steiner, [...] gli intenti [...] (come si legge nel [...]. Ma nulla viene detto [...] lettore su questi «intenti» [...] e sui criteri del curatore. Perchè queste continue omissioni? Per [...] sorta di fastidio verso il peso degli apparati, che [...] poi quanto meno una forma di correttezza informativa? O [...] consentire una più libera manipolazione dei testi, in funzione [...] una lettura più agevole e di una maggiore [...] -Gian Carlo Ferretti Mai chiedere [...] FEMMINISMO. Intervista a Robin Morgan, [...] americane Sikh e Allah Sul treno [...] religioso [...] il voto delle donne [...] alla fine [...] bi-lancia elettorale a favore [...] Clinton: [...] stesse donne ameri-cane che lo hanno giudicato [...] suoi comportamenti personali ma per le sue [...] eco-nomica, che hanno prodotto negli ultimi anni [...] posti di lavoro, portando [...] femminile dal 43 al [...]. Le donne tendono a [...] più. Alla Conferenza mondia-le di Pechino [...] Robin Morgan ha declamato il testo del Credo [...] donna, con la stessa semplicità energica con [...] seduta accanto a me, mi sta parlando. Noi siamo la maggio-ranza [...] abbiamo abitato [...]. Noi le invisibili, le [...] le profu-ghe, le povere, (. Mirabile anno zero della [...] donne esistono. Il privato di Robin Morgan, [...] e turbato, è ac-qua passata e non [...] sot-tratto il [...] di vivere e cre-scere [...] di costruire un dialogo aperto, come un [...] poggia su tanti modi di comunicare fra [...] scrittura è solo uno dei tanti, è [...] di parole una sensibilità artistica, il punto [...] un poeta, che ha dalla [...] il vantaggio di raccontare [...] idee, esperienze, imma-ginazione, emozione. Attraverso la scrittura devo [...]. Se la scrittura assume [...] terapeutico, catar-tico, diventa solipsismo. Devo riu-scire a partire [...] spe-cifica, anche personale, ma appro-dare [...]. [...] aiuta, ma io detesto [...] e reazionaria di psicoanali-si, freudiana e junghiana. Mi inte-ressano forme nuove [...] differenti, oggettive. La coscienza femminista rimodella [...] e la nostra co-gnizione del mondo, è [...] processo trasformativo, di [...] della realtà (correttezza politica)». Chiedo a Robin Morgan se [...] può riconoscere anche in campo giornalistico uno stile marcata-mente [...] e ancora una volta apprezzo nella [...] risposta [...] di una radicalità intransi-gente: «È [...] definire una di-versità generica. Oggi le donne ap-prodate [...] mezzi di comunicazione di massa, sono più [...]. È stato un processo [...] e ancora [...] molta strada da percorrere. Siamo partite dalla moda, [...] news, specie in te-levisione. Non [...] ancora una vera [...] ma ci stiamo len-tamente impossessando [...] una tecnologia avanzata che ci sottrar-rà al fastidioso ruolo [...] Cassandre che è di chi scrive articoli. Le don-ne prestano più [...] hanno voglia di ascoltare, di notare le [...]. Sono più aperte, sensibili, [...]. Occorre passione, intensi-tà, energia: [...] il mio personale modo di essere e [...] mio agio. Certamente si corrono più rischi, [...] se sapre-mo costruire una stampa respon-sabile, avremo una stampa [...] libera». A partire dal 1969, [...] il movimento femminista fece senti-re alta la [...] non sol-tanto in America, ogni anno da [...] continuato a ripetere che il femminismo era [...]. Agli inizi le donne [...] per far attecchire un movi-mento ancora debole; [...] tempo, invecchiando le antesi-gnane, si disse che [...] erano troppo poco coinvolte. [...] in una casa solo da [...] di [...] proprietà (il figlio, a lungo [...] ha scelto di vivere accanto a lei), ancora fortemente [...] sul piano politico, Robin Morgan ha viaggiato e viaggia [...] tutto il mon-do, per [...] altre donne. In questo senso senza [...] pianeta, sempre attenta e delicata con ogni [...] bisogno di confrontarsi, sa quanto cammino resta [...]. Gli Stati Uniti sono [...] una «corsa di lunga distanza» che ha [...] a diventa-re una forza politica dominante e [...]. Più arduo è il [...] erosione, non di rot-tura immediata, in Europa, [...] politico è contrassegna-to da depressione, generale vuoto [...] lavoro frammentato di una miriade di partiti. Dobbiamo cambiare il microcosmo, [...]. Torniamo agli Stati Uniti, al [...] della first lady, Hillary Clinton, che in Italia non [...] di una im-magine positiva. Robin Morgan ne parla con [...] sfumatura [...] «Credo che Hillary soffra enorme-mente [...] posizione. Duran-te la campagna elettorale [...] silenzio: non [...] parlare. [...] in [...] uscirà allo scoperto, [...] molto pro-gressista. Noi abbiamo bisogno di una [...] campagna di riforme. Hillary rivestirà un ruolo [...]. Stiamo per salutarci, tra breve [...] il suo abbraccio come una stretta e un augurio, [...] ho spazio per [...] domanda. Sulla coper-tina del suo [...] Morgan ha scelto una epigrafe bellissima, che in [...] senso del suo impegno, della [...] battaglia: «Il modo in [...] o si manipo-la la verità a fini [...] profondamente. Anche quando si è deciso [...] la verità è come una [...] ha tante pelli. Figuriamoci quando non la [...] in considerazio-ne». Non [...] una verità ul-tima. Ce ne sono tante. Se sei cu-riosa, hai [...] un processo infinito. Sono sempre sospettosa con chi [...] di [...] trovato la verità. La verità è una continua [...]. Non esistono verità as-solute. La ricerca è [...] modo di essere onesta con [...] stessa. Il femminismo è oggi, [...] pullulare di energie. [...] femminile e femminista è intelli-genza, [...] attivismo. /// [...] /// Mi vedo [...] e, nel mo-mento fatidico, [...] respiro, crollare». E fa cenno, con [...] e divertiti, di chinare il capo sulla [...]. Scrittrici, artiste, filosofe per [...] Tartaruga [...] viva voce Robin Morgan, attivista e poeta, [...] è stata per anni direttrice del più [...] nordamericano, il bimestrale «Ms». Sinora sconosciuta al pubblico [...] quattro raccolte poetiche, i suoi due romanzi [...] Is [...] e [...] Is [...] non sono ancora stati [...] Robin Morgan è stata in questi giorni in Italia [...] «Cassandra non abita più [...] (La Tartaruga, p. Robin è una donna [...] di 55 anni, dai capelli pepe e [...] e i suoi occhi, il viso mobilissimo, [...] del suo parlare. Femminista internazionale, fiera di [...] al suo attivismo femminista, nel suo vocabolario [...] prevalentemente passionale, una forte emotività e [...] a un pensiero che [...] cinque sensi per guardare, capire e modificare [...]. Oggi Robin Morgan vive [...] New York ed ha un «privato» piuttosto [...] attrice a due anni, un padre scoperto [...] cognome inventato e legalizzato dalla madre, un [...] vita rubato, cancellato [...] il divorzio da un [...] scoperta di un amore omosessuale [...] piuttosto doloroso. Una collana pacata e [...] , che ci aiuterà [...] una donna, in questa fine secolo, si [...] viaggia, vive, si consola, si dispera. Maria Nadotti è collaboratrice di [...] testate tra cui [...] «il Sole 24 Ore», «Lapis» [...] «Linea [...]. Tra i suoi libri: [...]. Gli Usa nel tempo [...] (Anabasi [...] e « Nata due volte» (Il Saggiatore [...]. PAOLO BERTINETTI [...] ha più di [...]. È un Sikh, ma [...] il modo laico con cui guar-da alle [...] procurato osti-lità e nemici, in un Paese [...] la religione ha una dimen-sione quasi totalizzante. Per non parlare [...] dal-la [...] opposizione al progetto di uno [...] Sikh indipendente propu-gnato dai fondamentalisti (che in-fatti [...] messo nella lista dei condannati [...] morte, [...] a vivere sotto protezione). Quel treno per il Pakistan [...] Maria Teresa Marenco) è il suo romanzo [...]. È un romanzo uscito [...] po-chi mesi di distanza dalla «Separa-zione» che, [...] degli inglesi, diede vita ai due stati [...] del Pakistan; ma è un romanzo che [...] attualità nella denun-cia del [...] tuttora segna drammatica-mente la vita del subcontinente [...]. [...] del romanzo sta nel [...] periferico, «dal bas-so» e non ideologico, con [...] dramma umano (più di [...] mor-ti, dieci milioni di profughi) che accompagnò [...] «Separazione». E in particolare sta [...] evidenzia come il mostro del fondamentalismo religioso [...] di [...] fanatica-mente intesa la vita [...] anche di chi ad esso è estraneo [...] esso viene co-stretto nel ruolo di nemico [...] appartenenti a un altro credo. Mano [...] è un villaggio sper-duto [...] tra il neo-nato Pakistan musulmano e [...]. I suoi abitanti, Sikh [...] abituati da secoli a convivere in pace, [...] una vita povera e dura, pre-gando in [...] ob-bedendo a un comune sistema di usanze [...]. La vi-ta è scandita [...] stagio-ni e la giornata dal passaggio dei [...] Delhi e [...]. Ma alla fine di [...] del 1947, quei treni non [...] più. E nel villaggio si [...] treni della morte, carichi dei cada-veri dei [...] che i musul-mani hanno [...] passaggio della frontiera. Attraverso il ritratto di [...] abitanti del villaggio (con il coro dei [...] due «esterni» [...] vicecom-missario del distretto, e [...] mili-tante marxista, [...] ci mostra la rottura [...] nutrito di tolleranza. Il fanatismo di pochi, [...] costringerà i musulmani ad abban-donare le loro [...] ri-fugio in Pakistan, a bordo di un [...] volta è destinato a [...] mattatoio. Il gio-vane [...] rassegnato [...] di fare ascoltare i [...] classe», preferisce tacere e affidarsi a una [...] la notte del massacro annun-ciato lo coglierà [...] profondo. Solo lo spavaldo bandi-to [...] sikh fiero e coraggioso, mosso [...] per una giovane musulmana, oserà tentare una so-litaria opposizione. Quando non [...] più spazio per la ragione, [...] del fanatismo può ri-spondere soltanto [...] della passione. Robert [...] VALENTINA FORTI CHIARI RACCONTI Francesco Piccolo [...] il difficile transito [...] Sul Volturno sognando il Mississippi [...] complessiva che lasciano questi [...] Francesco Piccolo è di gran-de discrezione, di senso [...] garbo non futile e non rinun-ciatario. Al centro di ognuna [...] un dettaglio di vita [...] della madre di tenere per mano il [...] opposto a quello della strada, [...] tendenza a smarrire dovunque [...] de-sco familiare da apparecchiature proprio in quel [...] altri-menti, il rapido saluto scambiato con il [...]. Su queste ed altre banalità [...] un personaggio protagonista riflette, [...] con una osti-nazione inusitata, sempre [...] punto di sconfinare nella fissazione osses-siva. Alcuni racconti, pur prendendo [...] occasioni altrettanto mi-nute -il colore delle caramelle [...] sempre uguale ogni estate [...] vacan-ze -hanno un respiro più ampio: senza [...] sicurez-za, si diffondono e si sviluppano nel-la [...] transito da [...] ignara ad una più [...] giovinezza, vista ora dalla specola di [...] esaurita da tempo (e [...] fasulla), ora [...] amore che fio-risce insieme [...] i libri. I protagonisti sono accomunati, [...] giovane o giovanis-sima, dalla condizione anagrafica di [...]. Tutti sono chiamati a [...] dimensione adulta che si presenta nelle vesti [...] di saggezza, di razionalità, di cultura, di [...] pa-dronanza di sé e dei propri gesti. Certo, [...] anche chi insegue mete [...] come i ragazzini che pensando di imitare [...] Finn scambiano il Vol-turno [...] Mississippi. La strada verso la [...] caso, appa-re ancora davvero lontana. Ma i più si [...] immagini, sintomi di maturità (verace o pre-sunta), [...] con prospettive praticabili, se non a portata [...] ogni volta, senza tanto parere, la conclusione [...] indicazioni chiare, quando non risolutive. Ad esempio, il protagonista [...] Quando [...] dito in-dica la luna impara davvero qual-cosa [...] poco a poco e quasi senza ac-corgersi [...] studi, non solo comprende che leggere è [...] anche che la cultura vera mal si [...] presunzione di chi sbandiera solenni massime [...] («quando il dito indica [...] guarda il dito»): giac-ché, come osserva nel [...] Do-menico Starnone, [...] più luna nel dito [...] che in qualsiasi cielo troppo alto e [...]. Il lavoro che avrebbe [...] presenta invece un personaggio che crescendo impara [...] con la propria nevrosi, al prezzo di [...] svi-luppo della personalità -come di-mostra la scelta [...] ripete esattamente i gesti della ma-dre. Si discosta leggermente dagli [...] Santino, ambientato in Africa negli anni Trenta: [...] il pro-tagonista è il [...] che la madre spedisce ogni se-ra a [...] al Circolo Nazionale. A questi primi impac-ciati [...] mondo adul-to fatto più che altro di [...] seguirà -con [...] della guerra e il [...] maresciallo dal fronte -un impulso alla crescita [...] e drammatico. Non menon sciolto e [...] brani della rac-colta, Santino ne costituisce in [...] retroterra, nella tradizio-ne del racconto a protagonista [...] prende le mos-se [...] narrativa origina-le, giocata appunto [...] risvolto della quotidianità più trita e banale [...] banali non sono affatto, perché chiamano in [...] di maturazione dei protagonisti. Narrando con tono dimesso [...] spesso sorridente, a volte spassoso, Piccolo affronta [...] maggiore di quanto non appaia [...]. Il problema, a ben [...] so-lo quello di crescere, ma di capire [...] non basta assimi-lare modelli precostituiti: vuoi per-ché [...] adeguati al-le esigenze reali (le immagini di [...] adulti so-no sovente fragili e precarie, seb-bene [...] sempre se ne ren-dano conto), vuoi perchè [...] tenuto, nel bene e nel male, a [...] modo proprio. Storie di primogeni-ti e [...] Feltrinelli ha mandato fuori a breve distanza, [...] senza intenzione, dal di-scusso [...] di Isabella Santa-croce (il [...] per inci-so, mi pare sia stato da [...] di là del suo valore, da altri [...] là dei suoi de-meriti) -costituisce la prova [...] giovane narrativa non percorre, per [...] fortuna e nostra, una [...]. Accanto alla violenza metropolitana, alla [...] esi-bita, [...] verbale, alla chiusura [...] cor-poreità e [...] mercificazione pa-rimenti ossessive, trovano spazio [...] ricerche di indole diversa. Il sentimentalismo ironico di Francesco Piccolo mi pare costitui-sca -sul versante [...] realistica della quotidianità popo-lare e [...] -una pro-va convincente, che sa far fruttare al meglio [...] certa vena di levità comica proprio della narrativa me-ridionale. Se saprà evitare il [...] in questo tipo di scrittura) [...] di bonarie-tà, e [...] della tentazione bozzettistica, Francesco Piccolo [...] credo, parecchio da darci. /// [...] /// Se saprà evitare il [...] in questo tipo di scrittura) [...] di bonarie-tà, e [...] della tentazione bozzettistica, Francesco Piccolo [...] credo, parecchio da darci. (0)
(0)
Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.
|
Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro? |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|