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La nostra identità nazionale [...] in opposizione alla loro. E oggi siamo sempre [...] Londra, in treno, si arriva prima a Parigi [...] Edimburgo. È stato eletto ieri [...] 975 membri per il settore lingua e [...]. [...] scorso era scoppiata una polemica [...] causa [...] dello scrittore. Egli aveva superato i 75 [...] e [...] rischiava di [...] perché aveva intenzione di ringiovanire [...] rappresentanza. Almeno questa era [...] di alcuni scienziati. Perché quella di altri [...] e che cioè il talento non ha [...]. Alla fine sono prevalsi [...] i giudizi perché sono state create per [...] due sezioni, quella [...] senza limiti di età, [...] fino ai 55 anni. E così [...] Gulag» è entrato [...] dei tempi moderni e contemporanei [...] Russia. I candidati alle elezioni [...] 250 ma i posti vacanti erano solo [...] 25 andavano ai [...]. Sono stati eletti 67 membri, [...] fra i quali [...] primo vice ministro della Difesa, [...]. È entrato invece il ministro [...] nucleare [...] e il rettore della [...] statale di Mosca, [...]. Un accademico guadagna [...] rubli oltre ai proventi [...] il lavoro o la pensione. [...] media è di 68,7 [...] membri effettivi e 64,8 per quelli suppletivi, [...] ricorda da vicino le strutture sovietiche. Gli accademici lavorano più [...] nelle università: 50 contro 32. [...] alla Accademia è a vita. La prima volta che [...] abbassare [...] media dei membri della [...] 1928 quando il Partito comunista decise di [...] massa i giovani del [...]. Poi si provò a [...] nel 1991 mentre moriva [...] e nasceva quella della Russia. [...] più stimata nel paese stava [...] rischiando il collasso. Fu [...] a decidere alla fine [...] due Accademie. [...] romanzo di Giuseppe Culicchia è [...] a spiazzare il lettore affezionato a «Tutti giù per [...] e costeggia rischiosamente una certa Re-torica [...] del Negativo, però ho [...] che sia stato perlopiù frainteso [...] stroncature che ha ricevuto. Non si tratta infatti di [...] sue velleità sperimentali, i suoi virtuosismi stilisti-ci, ma d [...] atipico, da cui traspare soprattutto [...] voglia (e urgenza) da parte di Culic-chia di dire [...] sul mondo. Come, omeopatica-mente, si reagisce al [...] al nulla, alla estrema caducità di ciò che esiste [...] resta, tutto se neva. I riferi-menti letterari potrebbero [...]. Cito [...] alla rinfusa: il Sartre della «Nausea», il [...] già citato Céline (ma attenzione: [...] viaggi [...] nostra narrativa! Ma il gioco dei [...]. Credo che la cifra di [...] libro non consista neppure nel lungo, [...] iterati-vo monologo contro i messaggi [...] le [...] del [...] manipolato), i [...] di Mc [...] le Sacre Famiglie, ecc. Nello scoprire che quello che [...] romanzi prece-denti era disagio psicologico, disadattamento alla società dei [...] si traduce in una «infermi-tà» [...] in un buco nero [...] in cui, quasi con mossa [...] ci si lascia spro-fondare volontariamente. Dicevo di un fastidio [...] a certo [...] nichili-sta: non si può [...] il nulla e con la dispera-zione. Però ho [...] che questa enfasi declamatoria, questo [...] di essere eccessivamente im-bronciati e [...] con il mondo, siano al-la [...] non un di più, ma una specie di inti-ma [...]. Se [...] ha perso nei suoi vaga-bondaggi [...] un [...] della [...] proverbiale sobrietà espressiva (a proposito: [...] film tratto [...] prima è molto più in [...] eccitato, giovanilistico, [...] -che in [...]. [...] la [...] e luttuosa del bianco, il [...] metropolitano («apocalisse di auto e [...] ripetizione in questa specie di [...] che si rapprende in brevi paragrafi (anafora, ecc. Perfino le pagine conclusive [...] la loro ambiguità, questa impressione di sincerità [...]. Certo, [...] mondo è [...] un cumulo di rifiuti, è [...] vero che dei rifiuti si continua a fare arte: [...] che quel «gran finale», [...] con [...] irrespirabile, le orde di gente [...] con la [...] immagine di felicità stralunata e [...] folle, non rappresenti una specie [...] azzeramento un [...] dissolvi» che preluda [...]. È difficile per chiunque [...] libro [...] ma certo non pensare [...]. Filippo La Porta ROMA. [...] è una questio-ne di attesa. Ave-vo in mente la [...] (una storia di tradimenti) [...]. Ma non [...] ancora la forma per [...]. A un certo punto, [...] trovata. Una struttura a più [...] ogni personaggio, a turno, si rivolge al [...] complicità, lo sfotte, a [...]. [...] è una questione di punti [...] vista. È sempre [...] che parla: «Volevo aprire Una [...] mondo in 10 capitoli e 1/2 con [...] famoso messo in scena [...] down, a testa in [...]. Ho scel-to [...] di Noè. Ma serviva un punto [...]. In un pri-mo momento [...] far raccontare la storia alla moglie di Noè. Ma ho ben presto realizzato [...] non avrebbe potuto far altro che prendere le [...] del marito. Allora ho pensato a [...]. Ma anche gli animali, [...] sarebbero stati dalla parte di [...] del potere costituito. Dovevo dare la parola a [...] animale clandestino, a un infil-trato. E quale clandestino più [...] di una nave costruita in legno, di [...]. Ecco dun-que il diluvio [...] tarlo che parla come un laureato di Oxford, [...] Noè -scu-sandosi preventivamente -«un po-co di buono», [...] pane al pane e vino al vino, [...] «Secondo voi, Noè e i suoi familiari [...] cibavano [...] Di noi, naturalmente», dove [...] intendono tutti gli animali, imbarcati e poi [...] della pulizia etnica (perché, altrimenti, crediamo sia-no [...] il basili-sco, [...] e la chimera?). [...] è una questione di serietà. Secondo Julian [...] «es-sere buffi è un [...] essere seri». Ma su questo confessa di [...] un sogno ancora irrealizzato: «È abbastanza facile scrivere una [...] comica con un [...] se-rio. Avviene a quasi tutti [...] fanno ridere, ma sotto sotto si capisce [...]. Mi pia-cerebbe molto ottenere [...] una storia estrema-mente seria che, alla fine, [...]. La pregherei di non [...]. Non la dica a [...]. Tranne che ai suoi [...]. [...] infine, è una que-stione di [...]. Di sentirsi fuori, di [...] immedesimarsi in chi è straniero. E [...] arriviamo al libro -appena [...] Einaudi -per il qua-le Julian [...] è venuto in Italia. Si chiama Oltremanica e [...] chiarisce tutto: se per noi [...] è [...] per un in-glese è [...] Francia, [...] questo è un li-bro sulla Francia e [...] diversi) che gli inglesi hanno di rapportarsi [...]. Dieci racconti per mettere [...] in-glesi sul continente, dai giocatori di cricket [...] sfidare i francesi (ma sbagliano davvero il [...] 1789. Ho cominciato ad an-darci [...] anni [...] con i miei genitori. La conosco be-ne e [...] per tutte le sue [...] rispetto a noi inglesi. È per noi inglesi [...] vicino e quello che capiamo meno». Su [...] punto, [...] ci regala addirittura [...] bibliografica: «Sto leggendo un li-bro [...] Linda Colley che si intitola [...] the [...]. [...] un vo-lume di storia sulla [...] di nazione in Gran Breta-gna. La Colley spiega molto [...] nel [...] nasca in opposizione alla [...] era già molto consolidata (al-meno dai tempi [...] Luigi X IV), mentre i britannici sono in realtà [...] di inglesi, scozzesi, gallesi e irlandesi. Per se-coli ci siamo [...] siamo sempre più vicini. Ormai, da Londra si [...] Parigi che a Edimburgo. È [...] final-mente sta arrivando». [...] che la Gran Bretagna non [...] mai tanto desiderato: Tony [...] cam-bierà qualcosa? «Lo spero. La [...] e Major hanno giocato su [...] sentimenti di isolamento. Ma credo che [...] possa giocare su un [...] di apertura al-trettanto radicato». Poiché Julian [...] è un gran-dissimo appassionato [...] è giustamente convinto che sia un campo [...] nazionali emergono in modo lampante ed innocuo, [...] rapporto [...] si gioca anche su [...]. Uno dei racconti (me-raviglioso! Simpson è [...] della mia gioventù. Certo, allora il ciclismo [...] era popolare, e in Inghilterra Sim-pson sembrò [...] eccentrico che era morto facendo una cosa [...] una mon-tagna in bici nel Sud della Francia. Kelly, invece, [...] anche visto di persona: [...] volta che ho se-guito una [...] del Tour, vicino a [...]. Il gruppo è passato [...] ma Kelly era in maglia verde, e [...]. Il Tour, per [...] è una religio-ne: non ne [...] una tappa in tv, lo trova una perfetta metafora [...] «È un microcosmo in cui tutti fanno la [...] cosa, pe-dalano verso una stessa meta, ma le differenze [...] emergono in modo [...]. Pantani non potrebbe essere [...] Chris [...] così program-mato e lamentoso, [...]. Lo sport preferito da [...] è però il rugby, [...] fra i britannici e la Francia è [...]. Ma gli piace anche [...] City, la squadra della [...] nato -e spende parole bellissime per Eric Cantona, [...] di Simpson, un calciatore francese nella terra [...]. È una lezione uti-lissima. La [...] è una storia estre-mamente interessante. Quando ar-rivò da noi, [...] sembrava so-lo un francese [...]. Poi, al Man-chester, si è [...] una ri-spettabilità, fino [...] al tifoso -che avrebbe po-tuto [...]. Invece la società [...] sostenuto, è tornato, ha rivin-to [...] campionato ed è emerso come una figura di culto. E ha contribuito al [...] assai più dei miei romanzi». Alberto Crespi [...] 2. Studiano in Europa e [...] ma fanno echeggiare le antiche suggestioni dei [...]. In un linguaggio inedito. Feiffer se ne va [...] Village [...] È divorzio dopo oltre [...] due icone della controcultura anni Sessanta: il [...] Jules Feiffer le cui vignette hanno contribuito fin dagli [...] del «Village [...] non disegnerà più per [...] alternativo di New York. È una questione di [...] «Sono [...] troppo caro per loro», ha detto il [...] 68 anni. Il New York [...] ha pubblicato ieri una striscia [...] in cui [...] racconta la vicenda. In particolare il dialogo [...] della rivista che viene chiamato, in questa [...]. [...] come [...] del Racconto di Natale di Dickens. Identità culturale e ricerca [...] sotto [...] linguaggio «occidentale»: è quello [...] artisti scelti a rappresentare [...] Latina al-la prossima Biennale [...] Venezia. Si tratta di diciotto [...] loro conosciuti anche in Italia, quali [...] e Roca Rey) le [...] esposte [...] sede della Fondazione [...] mentre il Brasile, [...] il Venezuela disporranno di [...] Padiglione ai Giardini della Biennale e [...] occu-perà una sede autonoma. Una [...] nessun tipo di generalizzazione, [...] azzardata pro-prio perché si è di fronte [...] e rappresentative di [...] geograficamente [...] e variegata nella conformazio-ne [...] qual è, di fatto, quella del centro [...]. Ciononostante, è [...] qualche riflessione, sollecitati da [...] alcuni degli [...]. In particolare ci riferiamo [...] di attuare, come già si accennava, una [...] delle proprie origini culturali nel tentativo di [...] nostalgiche fughe nel passato quanto di tracciare [...] una nuova e contemporanea identità. E tutto ciò è tanto [...] sorprenden-te se si confronta con il lavoro di [...] espliciti a uno stile «in-ternazionale». Non basta: il loro [...] loro formazione sono spesso caratterizzati da frequenti [...] in Euro-pa. Si tratta evidentemente di ope-rare [...] sintesi, impresa che con-tiene il rischio di cadere in [...] sor-ta di eclettismo che andrà verifica-to, [...]. È in questa complessa [...] componenti culturali che si inserisce, per esem-pio, [...] Francesco Toledo (Messico [...] (Ecuador 1951) e ancora [...] Rene [...] e Luis Paredes (en-trambi [...] e nati rispettivamente nel [...] e nel [...] che presentano [...] realizzata a quattro mani: [...] riproposi-zione di un oggetto umile, di uso [...] degli oggetti domestici più di-versi, dalla frutta [...] alla biancheria. [...] che invita ad un [...] tra passato e presente, ma anche tra [...] componente di forte peso per molti artisti [...] tecnologia. Infine, va sottolineato come sia Toledo sia [...] vantino una discen-denza da popolazioni [...] è infatti di origine amerindia [...] Toledo [...]. Ed è proprio Toledo [...] note biografiche che accompagnano il suo lavo-ro, [...] povera, tra-scorsa con una prozia che gli [...] suggestioni dei riti sciamanici. Suggestioni che ri-troviamo puntualmente [...] dove la metamorfosi tra animali e uomini, [...] continua della vita si accompagnano ad una [...] cultura europea. Nel 1960 è invitato [...] Parigi [...] studiare incisione con William [...]. Anche per la formazione di [...] è deter-minate il viaggio in Europa: agli studi scientifici (una laurea in matematica e geologia [...] di Quito) segue una bor-sa di studio in geologia [...] Lon-dra. Sarà quindi il clima [...] ad [...] alla pittura: seguiranno dei [...] Svizzera, Francia e in Ger-mania dove [...] attualmen-te risiede. [...] avvenuta in Europa e caratteriz-zata [...] una riflessione sul Sur-realismo e su [...] cui [...] componenti della cultura quechua che [...] portano ad ela-borare un sistema visivo appa-rentemente vicino al [...] oc-cidentale, in realtà ricco di echi e riferimenti simbolici [...] rico-noscibili a una prima lettura. Infine, per quanti intendano [...] vale la pena segnala-re [...] di Dio-niso Blanco, [...] Perez, Alber-to [...] tutti della Repubblica Dominicana, [...] ro-mana [...] Italo Latino Americano: una [...] Biennale, dal momen-to che Blanco che a Venezia [...] Repubblica Domini-cana. Gabriella De Marco [...] 2. /// [...] /// Gabriella De Marco [...] 2. (0)
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