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GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE [...] 17 [...] Rimbaud dai [...] disegno di [...] de [...]. Al centro, un ritratto [...] Rimbaud [...] da Paul Verlaine nel 1872. [...] a destra il poeta nel [...] 10 novembre 1891 moriva il «poeta maledetto». Il mito, [...] creativa, il lungo silenzio [...] africana. Le radici di una nozione [...] un linguaggio per formulare [...] profezie di [...] Come mai, uscendo dal complesso [...] ambiguo [...] rio del suo mito [...] riconoscibile come tale perche miticamente [...] Rimbaud ci venne [...] nei primi anni Trenta, agli [...] del nostro avviamento, nella sovrana naturalezza e nella giustezza [...] del suo accento? La lingua non aveva dovuto lare [...] salto, sempre un po' godo alle orecchie italiane, per [...] impostata liricamente. Era bastato che le [...] vissute, incluse le prime pubertà scontrose, le [...] entrassero non per vezzo, ma per risentita [...] nel testo e lo occupassero con le [...] percezioni [...] livello», rabbiosa e beffarde [...] deve [...] farsi dì un torto, [...] esse re un [...] il torto di [...] oggetto di manipolazioni in [...] Chiesa. E soprattutto [...] di una [...]. Il sale della situazione è [...] a quella infanzia narrata al cuore stesso [...] setta da un ragazzo, [...] un di più di coscienza [...] e implosa. A un certo punto [...] che senza alcuna [...] 6, si, [...] (fera dei borghi delle [...] spietatamente, senza il [...] e le altre edulcorazioni [...] elegiaco, messa a fuoco; [...] è nello stesso tempo [...] del vivere e del sentire, [...] di remore e di [...]. Ecco perché il [...] che la incide e [...] irrefutabile e semplice. I) tesi passa dalla loquela [...] quotidiana o scolaste, alla composizione senza perdere verdezza, vigore [...] essendo anzi [...] potenziato dallo stile. Le cose entrano ed direttamente [...] tesio [...] poesia che la [...] dei vocaboli è [...] i vocaboli sono filati semplicemente [...] e queste a loro volta [...] sempre meglio penetrate [...] loro sostanza. La patina [...] che mette sugli ojetti e [...] varie operazioni [...] differenti stati una lingua dilungo [...] é tutta raschio. Essi sono quel che [...] sono, e sono anche nuci. C'è polemica, [...] furore in tutta questa [...] C'é, possiamo [...] il disinganno atroce di figlio [...] dal padre e tento a distanza dalla madre, [...] rabbia contro le [...] e la madre Francia, [...] panciuti [...] scampati alla Commune, . L'autore che nel 1871 [...] dai suol versi [...] le Poesie con i [...] i il signore di questo [...] nel quale [...] un [...] inconfondibile con gli [...] che ha succhiato e rasentate. Non ha ancora scritto la Lete du voyant, né [...] du verte, ma quelli [...] diverranno postulati [...] nella stagione [...] non hanno già il loro [...] antefatto nel [...] ideativi e linguistico delle poesìe? [...] sciolto e talora [...] della [...] marcia [...] le ripugnanze, rotte [...] fa, il 10 novembre 1891, [...] Arthur Rimbaud. Da quasi vent'anni non aveva [...] scritto una riga. Ma le straordinarie illuminazioni [...] adolescenza erano destinate a segnare un intero [...]. Dedichiamo a questo centenario [...] di Mario Luzi tratto da un ampio [...] il volume delle Opere di Rimbaud per [...] «La Plèiade» di [...]. /// [...] /// Per esempio / poeti [...] o Cabaret veri ci dicono che [...] della lingua evocativo o [...] essa continuerà e si evolverà in altri [...] lui. Egli [...] già riempita materialmente di [...] a cui si riferivano, in quanto segni, [...]. Tra lingua e cosa [...] la corrispondenza tendono a sparire. Le voyant era [...] prima di giorno. Ventenne, accingendomi a scrivere [...] adolescente della esistenza nella quale Rimbaud aveva [...] almeno [...] la [...] esperienza, che cosa mi [...] In pieno petto? Dal suo mito sospeso [...] cultura e della ricerca poetica e letteraria [...] questo ragazzo di sessanta anni prima, afflitto [...] come ho detto, di un suo universo [...] deserto cosparso di alcune oasi tanto vive [...] più nemmeno commentare. E certo, le carenze, [...] di certi essenziali rapporti, altre confessate intollerabilità [...] hanno [...] quella irriverente orfanità; ma, [...] opere [...] attorno a quel nocciolo [...] si addensava tutta la derelitta quantità di [...] angoscia da abbandono che [...] soffriva. Negli schemi, nelle imprecazioni, [...] nella cosiddetta rivolta di Rimbaud [...] un umile, filiale sottinteso [...] vano cercare nella tragedia [...] di Mallarmé e che Verlaine, [...] di [...] nel suoi acerbi recessi, [...] intuito. Questa condizione [...] e desiderosa era anche [...] nostra, al momento di tentare [...] della poesia e della [...]. Quel vero affetto che [...] Arthur si intrecciò con il culto che [...] scrittori [...] ambivano ad approfondire il [...] nella modernità e il problema del linguaggio [...] poesia. Quel periodo di effervescente [...] molto diversi nel tema [...] del messaggio e del [...] fu poi detto Ermetismo [...] esclusivi; ma Rimbaud era un sottinteso oppure [...] onnipresente [. In quel fitto discorrere sul [...] della poesia e delle risposte che essa aveva dato [...] chi [...] a [...] di verità, Leopardi, Baudelaire, [...] vicini a noi i surrealisti, Ungaretti, Campana, ciascuno di Rimbaud aveva la [...] immagine [...] e la [...] memoria operante. In nessuno [...] di quel [...] il poeta avrebbe [...] quel rilievo sia pure non [...] se non fosse stato doppiato dal profeta; se c! Landolfi o Traverso non [...] avrebbero prestato attenzione (ammirata, [...] di ricordare) a Rimbaud. Ma se noi accordiamo [...] allo straordinario episodio artistico ma alla profezia [...] significato di rischiosa liberazione, allora [...] cessa di essere materia [...] o di favoloso infortunio e diviene segno [...]. Questo era da dire [...]. Nulla impedisce che i [...] della [...] e quelli [...] siano esauriti [...] del lettore in se [...] nella loro volontaria [...] come premesse, pedaggi, sfide [...] a sposta-re il [...] della conoscenza e della [...]. In una epoca estremamente [...] adolescente poeta non ha rispetti da osservare [...] anzi sfrena sfrontatamente le facoltà associative, le [...] inerzie [...] e [...] prevedibilità, riuscendo in extremis [...] senso dove pareva non dovesse più esserci. Il fine sarebbe sempre, [...] coerente con 1 appello a nuove frontiere [...] e più degne azioni da compiere. Il «vecchiume poetico» che [...] di [...] latto entrare nel suo [...] via via abraso, avulso dalla allucinazione delle [...] drogaggi appositi. E un dominio difficile, [...] dominio che si apre alle future impazienze [...]. E allora [...] e la [...] stagione saranno una fase [...] mentale. Tutte le incarnazioni e i [...] del delirio nelle sue oscillazioni febbrili avranno la paura [...] di [...] e basso procurato [...] voluto affrontare, non per una [...] estetica, ma per una lezione di coraggio inflitta ai [...] con disprezzo e con rabbia. Dilatazione e distruzione [...] si confondono in quelle visioni, [...] inteso che [...] est un [...] come sempre. Come sempre oppure al [...] una individualità assegnata? È il vecchio gioco [...] e penino sconvolto il suo trucco o [...] spettatore di questo mutevole [...] rendersi conto, a prendere partito. Nulla vieta che siamo [...] teatro la cui ribalta si è improvvisamente [...] presenta le fasi più [...] più mostruose della fiction, stupefacendo il pubblico [...] e [...] dei gridi e delle [...]. Del resto lo spirito [...] é giustappunto questo. La deliberata e coltivata [...] Un modello per la poesia del Novecento» BRUNO [...] e azione a sorpresa avrebbe, come in [...] e riconosce di [...] un singolare padrino. Non per caso dopo [...] granai e piccole sceneggiate, le isterie, le [...] serie e grottesche si moltiplicarono. La regola e la pratica [...] sia pure tradotta in semplice [...] si generalizzò a Parigi e fuori. Questo in definitiva era [...] Rimbaud [...] e Rimbaud attore del suo copione negli [...] e adiacenti. Un [...] ex machina beffardo, capace [...] veggenza le traveggole della [...] sbornia voluta, risolveva le [...] impasse della poesia e delle arti [...] le assurdità superava poi [...] logica civile tenendo in mano la miccia [...] il sistema o semplicemente [...]. Un po' di questo Rimbaud [...] di notte e di accecante solarità, era [...] nostro discorso, sarebbe difficile [...]. La laicità fredda e [...] Rimbaud aveva contrapposto sappiamo bene a quali nauseanti [...] quegli anni durissimi estesa a significazione ontologica [...] punto di possibile e per alcuni inevitabile [...] marxismo. Non [...] è vero, titoli per una [...] omologazione; ma nel campo dei [...] si può andare abbastanza svelti [...] disinvolti, e Rimbaud non si sottraeva a questa disponibilità. Non si tratta di una [...] insomma; ma di una suggestione efficace se pure resistibile, [...] dice Brecht. Ma accanto ai testi [...] che certo non devono in alcun modo [...] e [...] c'è da interpretare anche [...] il colorito di certe stagioni nelle quali [...] altre sono immersi. [...] terminale e nazistica del [...] dopo la guerra di Spagna, è verosimile [...] stata una violenta [...] per nulla riguardosa e [...] di principi e di volontà non assimilabili. Il democratico, il [...] si associavano allora con [...] con la riforma senza troppi scrupoli. Ma chi come me [...] visto con tenerezza e meraviglia la poesia [...] Rimbaud [...] nelle cose fino ad annullare la distanza [...] non può prendere per semplice istanza di [...] che poi ne esca e lasci la [...] correre dietro [...] delle parole e alla [...]. Non 6 impensabile che [...] vecchiume poetico portasse 11, che le punzecchiature [...] da banderillero alla vecchia e coriacea mula [...] luogo a delle impennate a comando; ma [...] più irrealizzabile si presentava la reversibilità, Il [...] diveniva strada tacendo sempre [...]. Cosi finisce [...] du [...] con una frase che sembra [...] a quella [...] della [...]. Et [...]. Et [...]. La folle e perversa [...]. Ma orinai è troppo [...]. Essa è sfuggita al [...] che [...] intrapresa. Tra profezia calcolata e [...] non è più possibile ritirare e che [...] e saputo non debba produrre effetti salvifici, [...] coincidenza e confusione. Il destino personale di Rimbaud [...] allora, in quello scorcio del 1872. [...] e [...] della [...] vie» erano divenute una sola [...] universale. E lo scampo Rimbaud [...] nei deliri e nelle viziose pratiche allucinatorie [...] scardinare la vecchia grammatica. Ci vollero le peripezie, [...] incredibili spedizioni a prendere le distanze, a [...] la buca, per riuscire semmai da [...] parte. La rottura irrevocabile [...] dei capitoli faceva si che [...] stona, [...] seminassero una parte del loro [...] e cioè un dolore che non sarebbe mai più [...] nella tranquillità. In un paradigma come [...] opera; dove Rimbaud aveva voluto portare il [...] parola e silenzio allo stesso tempo. [...] ha diritto di risalire alle [...]. Il detto e il [...] ugualmente. Quanto? È impossibile fare [...] momento che non siamo fuori causa e [...] a sbagliare le operazioni. Solo sia lecito osservare che [...] civiltà complessa e sovraccarica di contraddizioni si è lasciata [...] nelle dismisure di un giovanetto geniale; sotto i colpi [...] sue intemperanze e nel suoi impossibili amori ancora una [...] si è [...] senza misericordia [...] il privilegio durissimo della [...]. [...] Jacqueline [...] che insegna letteratura francese [...] Roma ed è anche poeta in proprio (ha [...] del gruppo di Tel Quel, e di [...] a termine una splendida traduzione moderna della Divina Commedia), [...] ha dubbi sul posto che occupa la [...] Arthur Rimbaud nel nostro secolo. Da [...] ha preso avvio [...]. Sono trascorsi cent'anni dalla [...] morte, quasi [...] dal [...] ultimi scrit-ti. E ancora molti lo [...] Il [...] archetipo della poesia del Novecento. In Francia e non [...] In Francia, lo continuo a considerare davvero stupefacente la [...] opera. Soprattutto degli ultimi [...] la [...] en [...] e le [...]. Perché distinguo due stagioni [...] la prima, ancora sotto [...] di Laforgue (e a [...] inconcepibile [...] di un poeta italiano [...] Rimbaud a quella [...] adolescenza poetica), e la [...] testi che ho [...] e dove si esprime [...] forza anticipatrice. /// [...] /// E un modello a mio [...] ancora [...] ancora oltre a [...] ciò che è nato dopo. Per due ragioni. La prima è la [...] concezione della poesia come [...] incosciente. Quando egli afferma che la [...] è pensiero [...] e capito dal cantore rovescia [...] una tradizione, per sempre. Se ne rese conio anche Mallarmé che considerò capolavori assoluti tanto il [...] quanto le lettere del «Voyant». In questo senso Rimbaud [...] più [...] dello stesso surrealismo. E la seconda ragione [...] sul linguaggio, quello che definirei [...] energetico della lingua. Quella continua instabilità e [...] sintattici, quei con-tinui salti logici produttivi di [...] tutto il programma della [...] Novecento: formulare [...]. Accanto e insieme alla [...] poesia, [...] 11 mito di Rimbaud. La fuga e 1 [...] dopo [...] creativa, [...] africana sono apparsi anche [...] dalla poesia. C'è [...] da vedere quasi [...] della [...] «morte [...] è qualcosa di diverso e [...] più alto: una nozione nuova [...]. Perché c'è attorno a Rimbaud [...] e anche [...]. Per Breton il Rimbaud africano [...] come una marionetta svuotata dello [...] per Tristan Tzara, era [...] interessata, contrapposta alla poesia [...] e tuttavia ancora a suo [...] inesauribile esplosione creativa. Lui stesso diceva di [...] «Vivo [...] era amputato della poesia»; ma andava olire, [...] va oltre la derisione di se stessa. Come ben vide Bataille [...] «odio della poesia». [...] di Rimbaud ha pesato a [...] una lettura «di sinistra». Per I surrealisti si [...] nome la folgorante scoperta del rapporto tra [...]. Non solo per la [...] fisica con la Comune di Parigi, ma [...] di rivolta che pervade tutta la [...] creazione. Vale ancora? A lungo, [...] Rimbaud si è [...] un mito rivoluzionario. Cambiare il mondo, trovare una [...] diceva egli stesso. Già Verlaine aveva usato [...] ebbe molla fortuna: un angelo ribelle, un [...]. Ma ribellione letteraria e [...] cose diverse. [...] non può ripararsi sotto [...] la cappella di un fungo. La rivolta di Rimbaud era, [...] dubbio, una rivoluzione: ma una rivoluzione letteraria. E credo che oggi, [...] queste questioni, occorra una valutazione più libera [...] potesse essere quella degli anni Venti del [...]. Al Museo [...] le mille reliquie dell'angelo ribelle Disegni, ritratti, manoscritti autografi, [...] mostra parigina per il centenario [...] nascita di Rimbaud che rimarrà aperta fino alla metà [...] gennaio prossimo. Scopo [...] è quello di utilizzare i [...] originali esposti per ricostruire la biografia del poeta, [...] alle suggestioni del mito e [...] alla concretezza delle esperienze vissute. /// [...] /// Tra le molte iniziative [...] tempi intendono celebrare il centenario della morte [...] Arthur Rimbaud avvenuta a Marsiglia il 10 novembre 1891 [...] la mostra allestita dal Museo [...] di Parigi in collaborazione [...] Museo Rimbaud di [...] paese natale [...] del Battello ebbro. Inaugurata pochi giorni fa, [...] Artur Rimbaud: ritratti, disegni, manoscritti -resterà aperta fino [...] preponendo al pubblico materiali di grande interesse [...] possibile [...] riuniti in un medesimo [...]. Scopo della mostra è [...] i molli documenti originali esposti per ricostruire [...] le diverse tappe che scandiscono i [...] tumultuosi anni della vita [...] l'autore di Una stagione [...] del mito e [...] invece alla concretezza delle [...]. A questo scopo contribuisce [...] organizzatori infatti sono riusciti a riunire una [...] galleria di immagini relativa a Rimbaud, anche [...] assai esigua rispetto a [...] scrittori suoi contemporanei. Si tratta di dipinti, [...] schizzi dovuti per lo più a pittori [...] contemporanei, che a più riprese hanno immortalato [...] diversi momenti della [...] vita: è cosi che [...] dato scoprire il viso angelico del bambino [...] quello [...] ribelle, come pure [...] coloniale che precede quella [...] morente. La mostra è [...] e divisa in tre sezioni [...] ripercorrono [...] della vita del poeta. Nella prima (1854-1870) -che è [...] e alla giovinezza che Rimbaud [...] nella natia [...] -si possono vedere le sue [...] composizioni in latino premiate con la pubblicazione sul Bollettino [...] di [...] quando Rimbaud aveva solo quindici [...] come pure i primi versi in francese pubblicati nella Revue [...] nel 1870. [...] sono anche esposte alcune delle [...] scritte [...] irrequieto, come quella famosa al [...] amico e professore Georges [...] in cui Rimbaud dice di [...] ad («adorare la liberta libera»); o come quella inviata [...] poeta Théo-dore de Banville per [...] alcune delle sue poesie. Di queste, per altro, [...] offre numerosi manoscritti originali, in cui spicca [...] e minuta del poeta che riempie diligen-temente [...] parole, quasi del tutto prive di cancellature [...]. Affianco alte testimonianze del [...] sono però anche le tracce della [...] irrequietezza, come ad esempio [...] polizia che riferisce [...] per vagabondaggio in occasione [...] fuga a Parigi. La seconda sezione (1871-1874) [...] parigino di Rimbaud e quello dei suoi [...] Europa, in particolare in Belgio e in Inghilterra. Sono questi gli anni [...] Verlaine, il quale contribuirà in maniera decisiva [...] del giovane amico. La loro fu [...] conflittuale e complicata che [...] un colpo di pistola sparato da Verlaine, [...] condannato a due anni di prigione, come [...] e i documenti del processo. Ma questi sono anche [...] cui nascono alcune delle sue composizioni più [...] esempio dimostrano la prima edizione di Una [...] alcuni manoscritti di Illuminazioni. [...] sezione della mostra (1875-1891) [...] documenti che si riferiscono agli anni dei [...] In Europa -Rimbaud fu anche in Italia, dove [...] occasioni soggiornò a Milano e Roma -e [...] esotici, lontano dalla [...] e dalla poesia, a [...] caso non dedicherà più alcuna attenzione. Giunto ad Aden, in Yemen, Rimbaud [...] dedica al commercio per conto di una [...] si trasferisce ad [...] (che oggi si trova [...] Etiopia) [...] organizza un traffico d'armi per il re [...] nel frattempo esplora zone [...] sconosciute e scrive qualche relazione che invia [...] Società [...] francese. La vita in quelle [...] difficile e Rimbaud è assillato dai problemi [...] pratiche e dalle preoccupazioni per la [...] salute, come ricordano le [...] famiglie e il ritorno disperato in patria. Concludono la mostra parigina [...] di Marsiglia, dove Rimbaud [...] giorni della [...] vita, dopo che gli [...] la gamba sinistra pervia di un tumore: [...] ultime lettere, la prova del lascito al [...] il ritratto del poeta [...] sorella al suo capezzale. Insomma, il Museo [...] ha raccolto quanto oggi [...] innumerevoli edizioni delle sue opere, di un [...] come ha riferito il suo amico [...]. /// [...] /// Insomma, il Museo [...] ha raccolto quanto oggi [...] innumerevoli edizioni delle sue opere, di un [...] come ha riferito il suo amico [...]. (0)
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