Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 3578326534.

Se questo non è [...] esso è certamente errato. È vero che nel [...] la qualità dà un prezzo perché sono [...] più costosi i loro componenti, ma i [...] hanno componenti e dipendono [...] dal-la creatività, dal gusto, [...] chi li produce. Certo, il produttore più [...] pagare di più di chi non lo [...] costo della qualità è so-stanzialmente tutto lì. Anzi, la qualità ha [...] ritorno anche finanziario per cui diventa un [...]. Ma per vedere più [...] televisivo prodotti di qualità, è necessario avere [...] registi, attori, programmi-sti in scuole serie e [...] di formazione e di aggiornamen-to che sono [...] e scarsamente seguiti, anche se la Rai [...] ne ha alcuni in buon eserci-zio. [...] parte, da-to che la qualità [...] è sempre premiata [...] perché [...] richiede tele-spettatori di qualità, essa [...] essere so-prattutto ricercata dal Servizio pubblico, la cui [...] non de-ve essere valutata, come [...] fa trop-po spesso, sui dati [...] ma sul miglioramento della domanda [...] telespettatori. È comprensibile che questo fine [...] interessi molto [...] privata, legittimamente paga della [...] della «soddisfazione» dei suoi clienti, [...] deve essere, invece, priori-tario per un servizio pubblico perché [...] la ragione della [...] le-gittimazione. Se è giu-sto il [...] secondo cui quello che può far be-ne [...] lo de-ve fare lo Stato, questo principio [...] cioè quello che il privato non può [...] fare lo deve fare lo Stato. È per questo che [...] sviluppati la ricerca pura, la for-mazione, [...] gli stu-di per [...] si svolgono nel quadro [...] beninteso, non burocratizzati e al-tamente specializzati. Se non vi fossero [...] che rendono opportuno che vi siano televisio-ni [...] questa della quali-tà dovrebbe essere de-cisiva. E non ripetia-mo che [...] e vuole la qualità potrà abbonarsi alle [...] compito del servizio pubblico è quello di [...] a tutti, non soltanto a chi è [...]. Interromperei a questo punto [...] «Ma [...]. ///
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[...] Arriva la carta ecologica [...] scarti del mais INDUSTRIA Fiat, [...] e [...] le imprese italiane più [...]. ///
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MEDICINA Un orecchio elettronico per [...] bimbo di 19 mesi [...]. ///
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ONU La Svizzera vota la [...] adesione Vuole diventare «stato membro» [...]. ///
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SANTA SEDE «Turismo sessuale» Appello [...] Vaticano GENOVA Alle Poste uno sportello che parla [...] RECORD Finisce [...] il diamante più grande [...]. ///
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Il [...]. ///
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Niente treni, metrò e bus, Parigi isolata [...]. ///
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SEGUE DALLA PRIMA ULTIMA CHANCE [...] senza quartiere. Il primo obiettivo che [...] nella vicenda del Kosovo è scongiu-rare quella [...] ha defi-nito nel suo [...] Nazioni Unite, le minacce di una tragedia [...]. Negli ultimi sei mesi, [...] state costrette a lasciare le loro case [...] speciali serbe e vivono in condizioni disperate [...] di esse hanno trovato riparo in Albania, Montene-gro, Macedonia, [...] tensio-ni e problemi di una regione già [...]. In questa situa-zione un [...] co-stringere Belgrado a permettere la realizzazione di [...] a favore delle popolazioni albanesi cacciate dai [...] la violenza delle armi. Le or-ganizzazioni internazionali, dalla Croce Rossa [...] organizzazioni non governative, devono [...] raggiun-gere i luoghi in [...] han-no trovato rifugio. Allo stesso tem-po, le [...] che han-no fatto terra bruciata dei villaggi [...] ritirate dal Kosovo. Ciò va fatto senza [...]. In modo tra-sparente ed [...]. Questo è il contesto [...] riprendere il ne-goziato tra Belgrado e i [...] albanese per giungere ad uno status di [...] il Kosovo garantendo a quella popolazione forme [...] lo stesso regime di Tito non aveva [...] discus-sione. Questa è la strada [...] spinte [...] negli Stati multietnici e [...] dimensioni assunte dalla questione [...]. Tutte le persone di [...] Italia e nel mondo si augurano che [...] senza ricorrere [...] del-la forza. È il regime di Belgrado [...] sottrae da mesi al rispetto delle ri-soluzioni [...] linea disperata e chiudendosi in un vicolo [...]. Viceversa è [...] serbo ottemperare alle risolu-zioni del Consiglio di sicurezza. Questa è la strada [...] Repubblica Federativa Jugoslava di ritrovare un ruolo [...] e rompere [...] in cui il regime [...] gettata. Ed è questo oltranzi-smo [...] la Serbia a un intervento militare della Nato. È stato [...] a ricordare, pochi giorni [...] Consiglio di sicurez-za [...] ha avuto già modo [...] Belgrado al rispetto delle risoluzioni pena ulte-riori [...]. Né il Consiglio di [...] uno scher-mo dietro cui nascondersi per impe-dire [...]. Sia chiaro, non è una [...] sem-plice da compiere quella [...] militare. La riluttanza ad in-tervenire [...] interna-zionale ha avuto nel corso di questo [...]. Dalle tensio-ni con la Russia [...] di un intervento da compiere [...] della Federazione Serba, uno Sta-to [...]. E tuttavia le conseguen-ze di [...] manifesta incapacità della comunità internazionale di impor-re ad un [...] come quello di [...] il rispetto delle decisioni [...] sarebbero drammatiche. Comporterebbero [...] di una lunga fase di [...] nel Kosovo, [...] alla loro sorte degli sfollati, [...] in Montenegro, Macedonia, Albania che potrebbe condurre a un [...] della crisi. Non si possono chiudere [...] a questi rischi. In que-sta situazione, [...] il governo italiano lavora [...] soluzione pacifica che corri-sponda in pieno a [...] risoluzione 1199 del Consiglio di sicurezza. Questo ha voluto ricor-dare [...] Consiglio nel suo discorso alla Camera. ///
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Allo stesso tempo, come [...] è il caso che [...] consideri seriamente -e non [...] -la possibilità che un intervento militare della Na-to [...] inevitabile per impedire una nuova tragedia umanitaria. UMBERTO RANIERI [...] intellettuale dalla sempre vigile [...] di situazio-ni e strutture [...] e insieme at-tento ad [...] più concreti della realtà, radicato nella storia [...] e allo stesso tempo capace della più [...] la po-liedrica ricchezza della [...] opera Sarama-go sembra oggi [...] eco-nomia di sé, senza nessuna concessione né [...] un narrare «facile» né a quelli del [...] «choc» spettacolare, le possibilità estreme della letteratura [...]. La [...] è nel grado più [...] «che resiste», che non si attarda a [...] stessa, a considerare le falle che sul [...] aperto le ri-voluzioni [...] e le [...] postmoderne: ma si oppone [...] linguistiche, comu-nicative, sociali, mentali del nostro secolo, [...] e a quelli annuncia-ti, senza rifugiarsi in [...] il-lusori simulacri, ma guardando in faccia quelle [...] orrori; è sorretta da uno spirito inventivo [...] sue soluzioni più inaudite si pone come [...] se interrogare [...] del mondo con gli [...] e della passione. Una letteratura che non [...] «moderna» ad ogni costo, ma ha sempre [...] è cura per [...] per il suo destino, [...] pericoli che lo minacciano, disperato riscatto [...] oppressa, sconfitta, conculcata nel [...] pre-sente; una letteratura che, di fronte agli [...] minacciano [...] giunge a disegnare angosciose [...] fantasma della morte e del disfacimento, ma [...] e disillusa ipotesi, radicata [...] vita delle classi po-polari e nelle costruzioni [...] un mondo giusto, libero, felice. Questo orizzonte così ampio [...] in modo programmatico o per esteriore istanza [...] (Saramago [...] certo uomo della «sinistra», ma la [...] forza letteraria non coincide [...] istanza politica, il suo «impegno» non ha [...] il suo narrare si radica sempre entro [...] particolari, en-tro i tratti di un mondo [...] (inconfondibile la [...] del-lo scrittore, dei suoi [...] suoi luoghi). Come mostra [...] romanzo, uscito [...] scorso e appena tradotto [...] Einau-di, «Tutti i nomi», la parabola creativa di Saramago [...] esaurita: questo nuovo libro continua con un [...] drammatica indagine che Sara-mago ha condotto in [...] sul margine tra la vita e la [...] esistenze individuali e dello stesso insieme sociale [...] è fuori, al di là della percezione [...] scrittu-ra, sul pericolo che sempre ci minaccia, [...] a cui inevitabilmente sono esposti i soggetti, [...] le culture, le fragili vite e le [...]. Un libro di Saramago [...] respiro vasto e potente e con suggestivi [...] questa tematica è il [...] della morte di Ricardo Reis», [...] anche un omaggio al grande poeta portoghese Fernando Pessoa [...] ai suoi eteronimi (i personaggi inesistenti a [...] i suoi scritti): in esso si immagina [...] Ricardo Reis, uno di quegli scrittori immaginari, maschere di Pessoa, [...] Portogallo dal Brasile alla notizia della morte [...] Pessoa e poi passi a Lisbona gran parte [...] alla [...] morte: nel punto di [...] individuo inesistente (che più volte si incontra [...] dello stesso Pes-soa) si riflette [...] della Lisbona di Salazar [...] tremende vicende con-temporanee, in primo luogo della [...] spagnola, con un intreccio di voci molteplici, [...] inesistente dei giornali, attraverso cui il personaggio [...] notizie dal mondo. È un grande libro [...] e sulla durata della poesia, sulla consistenza [...] rapporto tra realtà e finzione, [...] della vita e della [...] e sulla fine, su Lisbona e i [...] fascismo e [...] sul limite tra la [...] morte. Davvero [...] da sperare che il Nobel [...] a far leggere ad un pubblico molto più vasto [...] scrittore così po-tente, così radicale, così determinato nella [...] invenzione e nel suo [...] guardare a ciò che davvero [...] per la letteratura e per la vita. ///
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Davvero [...] da sperare che il Nobel [...] a far leggere ad un pubblico molto più vasto [...] scrittore così po-tente, così radicale, così determinato nella [...] invenzione e nel suo [...] guardare a ciò che davvero [...] per la letteratura e per la vita.