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Anticipiamo quello dedicato al [...]. Nacque a [...] nel 1897 da [...] famiglia [...] feudale [...]. Doveva fare la carriera militare, [...] preferì la psichiatria scegliendo una professione assai poco popolare, [...]. Si specializzò, dunque, a Parigi, [...] entrò in contatto con il mondo letterario [...]. Morì [...] nella [...] terra natale. [...] 1 [...] cuoco [...] VILLALONGA« Cara Lili: il medico [...] che non mi rimane più di una settimana di [...]. Non ha fissato [...]. Scherzi a parte, muoio [...] dichiaro mia erede. Non piangere, è una grossa [...]. Ti lascio anche il mio [...] cinese che è una meraviglia. Non partirà da Parigi [...] non sarò seppellito. I suol consommé sono [...] che mi tenga in vita. Sii intelligente ed egoista, [...] lo tratterai bene. I signori dovrebbero morire [...] domestici, se vogliono essere serviti a puntino. È chiaro che io ho [...] e il cuoco ventisette. Sembra ancora un ragazzo. Lo vedrai, è per [...]. Non [...] nessuna ricetta di cucina: sui [...] segreti professionali è inflessibile. [...] tuo marito. State bene? Non chiedere [...] lui Siete troppo giovani. Egli non te ne [...] che ti ha sposato per interesse, e [...] non fa differenza. /// [...] /// Che spenda pure. Vi lascio molto. Addio, mia cara. /// [...] /// Il notaio ti scriverà [...] giorni». Lilì scoppiò in lacrime. In [...] momento entrò il marito: «Guarda» [...] «come ci voleva bene lo zio». /// [...] /// Ma presto si consolò. Ella fece un gesto [...]. Egli comprese che le [...]. Vedremo com'è questo cuoco [...]. Prese la lettera e [...] lo sguardo. Quando arrivò al punto [...]. Già usava il passato. Ora pensiamo al lutto». [...] sposati pochi mesi prima. Lilì, snella, banale e [...] pigrizia. Lui, aristocratico in rovina, [...] ipocrita, forse vizioso. Perché non avrebbero dovuto [...] Si completavano a vicenda. Giunse il cuoco cinese. Si chiamava [...]. Veniva con Margot, una cameriera [...] defunto, che sembrava un figurino. Che coppia interessante! Eira molto raffinata, fantastica. Lui, il cuoco, [...]. E che consommé! Peccato che gli ospiti [...] davanti ai fornelli Lo avrebbero fatto uscire [...] complimentarsi con lui al termine dei pranzi [...]. Tato osservò: «Sono come [...]. Gingillini? Forse il signor [...] di gingillarsi? Lilì a volte aveva strani [...] Era [...]. /// [...] /// Ma era discreta. O meglio, dormire. Un giorno, nella borsa [...] dei capelli biondi. Ella lo credette solo [...]. Le venne di pensare [...] era più biondo. Che consommé! [...] dentro una qualche nuova vitamina? [...] antibiotico contro i microbi maligni? «Forse pappa reale?», [...] si domandava Lili [...] out, Madame», [...] cinguettava Margot. Perché da turco? Ah, [...] la più bella collezione dì sete orientali [...] Parigi [...] annuiva Lilì. [...] con i suol ventisette anni, [...] un ragazzo. Ma perché non voleva [...] E se fosse morto? Lilì gli parlò [...] alla borsa. /// [...] /// Quando la signora ebbe [...] desiderio di [...] in Cina, a visitare [...]. Lilì gli promise che [...] mai più parlato dei consommé. /// [...] /// Ma allora sorsero le [...]. /// [...] /// Un cumulo di complicazioni. In primo luogo [...] morale: forse [...] e Margot erano amanti Poteva [...] a casa [...]. /// [...] /// [...] non doveva essere [...] di Margot Però Margot [...] demonio rispuntava da [...] parte), magari piaceva a Tato. Quei capelli nella borsa. Ma se non gli [...]. [...] in [...] sarebbe stata attenta, [...] più attenta. Giunse, come Freud, come Kafka, [...] assolutamente mostruose. Trovò nella tasca del [...] che diceva unicamente: «alle sette e mezza». /// [...] /// I capelli della borsa, [...] cane poliziotto, appena arrivato da Amburgo? Assomigliavano [...] di [...]. Oh, Dio mio, che [...]. Alle sette e mezza? Erano [...] che Tato non si muoveva di casa [...]. Gelosie retrospettive? Lo zio [...] e così buono [...] condannava le gelosie retrospettive, [...] fondamento che quelle future. Ma è chiaro che [...] in virtù di un sillogismo: il presente [...] un punto tra passato e futuro. Sillogismo o aforisma? A Lili [...] mal di capo a furia di pensare. /// [...] /// La notte fece dei [...]. Una cugina, già adulta [...] di abbandonare [...] delie follie, [...] imbattuta nel cuoco e [...] grido. [...] guardata sorridendo con il [...] «Oh, Lilì», aveva detto la cugina, «è [...]. È un assassino». Lilì [...] sognato vestito da assassino, [...] in mano e musica di Strawinsky in [...]. Aveva il viso di [...]. Lo vide poi al [...] alla cupola su una tela di ragno. Ed ancora mentre usciva da [...] zuppiera d'argento. Sì, era un malvagio. Forse voleva uccidere il [...] lei? Che mascalzonata. O magari uccidere lei? /// [...] /// Quei capelli nella borsa. Basta, era ora di [...]. Lilì si diresse verso [...]. Trovò [...] a gambe [...] che si reggeva con una [...] su una coppa di champagne. Poteva mandare in pezzi [...]. Pensava di impadronirsi del [...] di [...]. Ella era così. Il cuoco si fece [...]. Ella [...] alla pentola. [...] poggiò la mano sul coperchio. Madame, glielo rivelerò, ma non [...] mai più il mio consommé. [...] scoperchiò la pentola. Dentro [...] due topi e sei lucertole. Lilì non guardò mai più [...] borsa del marito. Riccardo Muti, al suo [...] della Scala racconta i suoi progetti« Il [...] Muti dirigerò il «Nabucco» alla Scala« Non credo [...] parlare di anni di galera. Credo invece in un Verdi [...] grande e finisce grandissimo». Sono parole di Riccardo Muti [...] del giovane Verdi e della fase iniziale [...] del periodo cioè in cui si colloca [...] Nabucco, l'opera con cui si inaugura 117 dicembre [...] Scala. Tra i molti [...] di un incontro con la stampa ci [...] le ragioni della scelta del Nabucco per [...] stagione, la prima In cui Muti assume [...] di direttore stabile [...] della Scala e direttore [...] Teatro. Mancava da tanto tempo; inoltre [...] una larga presenza del coro. Il coro e uno del [...] protagonisti, Insieme ad [...] e a Nabucco, e, [...] Iniziare il mio lavoro con [...] complessi scaligeri ho preferito [...] di ampio respiro corale. E poi amo questa [...] che Nabuc-co sia legato alla sala del Teatro [...] Scala. Per me Nabucco è In [...] la Scala, è Milano. Da questa mia osservazione [...] escluse considerazioni di tipo "patriottico". Scrivendo Nabucco Verdi non [...] ragioni pa-triottiche; sentiva invece Intensamente la suggestione [...]. A proposito, trovo assurdo [...] che si è fatto sulla proposta di [...] «Va pensiero» [...] nazionale. Chi ha parlato di Inno [...] ha pennato [...] del [...] penderò», e si è [...] un poco più [...] nel libretto, dove [...] Zaccaria [...] rimprovera gli ebrei per 1 loro "lamenti [...]. Una differenza che 11 [...] riguarda un famoso passo della sinfonia [...] dove [...] suona la melodia di «Va [...] c'è [...] in fortissimo del violini [...] corrisponde alle parole "arpa [...] del fatidici vati"). Ho sempre sentito [...] come un vibrante fortissimo, [...] Ìndica plano. Certo non può essere [...] ma [...] cambia molto, e risulta [...]. La parte [...] che ama [...] di un Verdi sanguigno crederà [...] lo sia impazzito. Ma 11 compito delle [...] proprio quello di stimolare [...] a controllare se quello [...] si fa è davvero fondato, e di [...] gli interpreti In un giro nuovo di [...]. Verdi non si può [...] In modo approssimativo, e non c'è nulla in [...] sia bisogno di nobilitare. La partitura del Nabucco [...] ma ci sono Impennate armoniche e timbriche [...] quel che succede n orchestra alla morte [...]. È una parte molto difficile, [...] vero soprano drammatico di agilità. Ci sono In [...] aspetti contrastanti, è una [...] certi momenti si rivela davvero umana. Questo ha interessato moltissimo Roberto De Simone nel suo lavoro alla regia dello spettacolo». Parlando del proprio metodo [...] Muti insiste sulla assoluta necessità di seguire in [...] prove di sala, di lavorare al pianoforte [...] «Oggi quasi nessun direttore fa più le [...]. E invece è un [...]. Bisogna mettersi in condizione di [...] perdere tre prove si una parola, su una frase. E il direttore che [...] cantante che cosa deve fare. La regìa [...] nasce già nella concertazione». Alla Scala nella prossima [...] Muti [...] anche I [...] e 1 Montecchi di Bellini, Alceste [...] Gluck e Le Nozze di Figaro di Mozart. Quale versione [...] «Sarà la versione originale viennese,. E la prima volta [...] rappresenta: In precedenza si era soliti proporre [...] successiva edizione francese. In senso generale, anche [...] preferisco sempre la versione [...] quella francese contiene In più alcuni pezzi [...] che [...] della riforma di Gluck [...] In [...] più coerente [...] rapporto [...]. Io vedo in questo [...] da Gluck a Mozart a Verdi» SI [...] recentissima incisione della Forza del destino di Verdi [...] del coro e [...] della Scala in questa [...] direttore [...] di Filadelfia, delle prospettive [...] 1 complessi della Scala: «Il fatto positivo [...] che la disponibilità [...] e del coro è [...]. Sono con me nel [...] continuo: quando dico che dobbiamo migliorare non Intendo [...] al passato, lo dico In senso assoluto. Bisogna che [...] si conquisti una credibilità [...] pari a quella che già ha [...]. Questo renderà anche più [...] grandi direttori nella stagione sinfonica». Paolo [...] Roma una mostra dedicata [...] pittorici di [...] dei dipinti del ciclo [...] Sughi (nel [...] visti in salotto ROMA [...] Una [...] di pittura ordinata con grande chiarezza e [...] dipinti essenziali per II discorso critico su [...]. I trentatré dipinti scelti [...] I [...] che fanno cinque cicli pittorici [...] quotidiano nella città. La cena, Immaginazione e [...] Teatro d'Italia e Della riflessione) realizzati da Alberto Sughi [...] II 1960 e il 1986, costruiscono 11 [...] mostra aperta fino al 30 novembre nelle [...] di Castel Sant'Angelo e che è anche Illustrato [...] ottimo catalogo che riproduce a colori tutte [...] sotto il titolo [...] assai espressivo della qualità [...] li gioco [...]. Si tratta di una [...] allarmante sequenza: Immagine dopo immagine, come se [...] nascosta e Impietosa avesse scattato crudeli fotogrammi [...] esseri umani quando, In luoghi appartati, si [...] e espressioni ora desolate ora bestiali che [...] vera sulla condizione umana: svela; dietro le [...] non libera [...] e II costo umano [...] tipi umani, [...] volti fino a [...] «lire socialmente o per [...]. Giuseppe Raimondi, In un [...] 1965, riportato In catalogo, chiari Il punto [...] sguardo di Alberto Sughi e 11 lavorìo [...] immaginazione: [...]. La pittura, bisogna ammettere, [...] del soggetto. E I soggetti, In [...] di motivo umano, anche se non si [...] loro, e stanno come le Immagini staccate [...] un solo, meditato, apprensivo cosmorama, tendono a [...] confessano di essere I complici di [...] morale, dove tutti, davanti [...] fantasìa e di partecipazione sociale, devono fare [...]. Giudice, e tribunale, Il [...] è propriamente il giudice. È uno che II [...] I [...] e II ha praticati. S'è trovato, con loro, [...] bar, li sfiora, ogni giorno, per la [...]. E II gesto col [...] e fa scattare le lastrine di vetro, [...] Immagini [...] della "storia" dentro la fessura della [...] lanterna magica, è sempre [...] poco di malinconica comprensione, e quasi di [...] pietà, tutta espressa e costretta in termini [...]. Quel che appare e [...] A [...] del [...] contemporanei è tra I [...] lascia sempre la [...] traccia brillante In salotti [...]. Ma c'è da [...] paura del suo sguardo [...] dura che lo sostiene. Per decenni ci ha [...] volte In forma di fantasmi che ritornano, [...] ben conosce. Tutte figure frontali che [...] gesti sicure di non essere osservate ma [...] Invece, [...] sorprese In flagrante. Sughi penetra nelle pieghe [...]. Il mettersi o sfilarsi [...] fare [...] 11 levarsi sul letto, [...]. Filamenti e ba ve [...] vano le figure umane [...] grigia che, con la [...] quasi sempre [...] mentale, ora avvampa di [...] azzurro ora di verde. Il colore nel grigio [...] stia per spegnersi oppure che riprenda Improvvisa [...]. Per anni, per decenni [...] personaggi è stata ossessiva e provocante raggiungendo [...] dipinto, che segna il passaggio dalla pittura [...] esistenziale alla pittura di storia. Il Teatro d'Italia: Il [...] porta dello studio in via del Circo Massimo [...] convenuti da ogni dove, sullo sfondo delle [...] Palatino al tramonto, e come su una ribalta, [...] Papa, protettori e protettrici, modelle di moda, parlamentari, [...] puri, ingenui ballerini [...]. Una visione da sotto In [...] usarono [...] Degas, [...] e Picasso. Credo che tutte queste [...] urlo, denunciano un grave malessere e una [...] vadano viste come Immagini del comportamento umano [...] ben oltre le Immagini recitate col corpo [...] della neoavanguardia. In più di un [...] Sughi [...] un pittore Inglese: più Lucien Freud che Francis Bacon. Dopo tanta frontalità, occhi [...] di chi guarda per tentare di mostrare [...] di una caduta umana abissale e di [...] valori, le ultime figure dipinte da Sughi, [...] Della [...] voltano le spalle: guardano [...] della finestra o un gran tramonto rosso [...] un balcone sul mare o la sera [...] Insinua tra I rami degli alberi. C'è grande tensione verso [...] espressionismo. Pittura [...] che ricorda quelle perlacee e [...] Reni; pittura necessaria, di tenera, [...] e accorata semplicità e di un [...] della [...] che Inse-gue I più sottili [...] umano e che sembra frugare [...] più la solitudine e la [...]. Dalla pittura analitica del [...] Alberto Sughi è arrivato a gettare scandagli nelle [...] nostra [...] i diventata una terra [...] antiche e nuove. /// [...] /// Dalla pittura analitica del [...] Alberto Sughi è arrivato a gettare scandagli nelle [...] nostra [...] i diventata una terra [...] antiche e nuove. (0)
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