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FRIULI RICEVUTI ""Parole grosse [...] alla cara tv« MUTI [...] «Memorie di [...] che Umberto [...] analizza e discute [...] proposto in [...] pagina, si potrebbe aggiungere quel [...] aggiornamento che lo stesso [...] aveva scrino, qualche mese Il [...] II numero di ottobre [...] Il mensile diretto da Gian Giacomo [...]. La cinse [...] tradizionale si è ristretta. Cresce invece un esercito di [...] precari, a tempo parziale, marginali, MIMMI dal [...] privi di metti [...] di [...] che accade In una [...] al ripete nei rapporti [...] nazioni ricche -scrive [...] -importano [...] da quelle povere, rendendo cosi [...] meno probabile di prima II livellamento verso [...] della ricchezza e [...]. [...] diventa se non pio [...] evidente il suo debito con altri pensatori, [...] ad Hannah Arend O [...] ed aspre quando descrive quella che lui [...] riprodurre [...]. [...] delle espressioni dovrebbe comunque essere [...] riconoscere le [...] ormai animate del consumi o [...] comunicazioni, utilizzate «nel limitare [...] del comportamento autonomo [...] più elementari, legate «Il (nera [...]. Alla line, anche in [...] corrente, tra la vecchia società del consumi [...] del mass media, ci si avvicina alla [...] riassume Intorno ad una parola, «liberti. Memorie« Una foto [...] stampare miseria e [...] le [...] città alla terza [...] memorie di un elettricista a Danzica Ricomincio da Marx Riscoprire la centralità della democrazia (suggerisce [...] contro vetero marxismi e neo [...] senza dimenticare però lo [...] morie di classe di [...] va [...] so come un [...] -f [...] banco di prova su cui [...] di un certo [...] e anche la scarsa consistenza [...] novità di tanta corrente sociologia. Per un verso, Infatti, Il [...] una ricostruzione critica della teoria classista messa [...] cento anni di marxismo [...] dal movimento socialista. Ed è, poi, anche [...] ma poco sviluppato di rimodellare una Interpretazione [...]. Per II primo aspetto [...] II volume reca il sottotitolo Preistoria e [...] concetto e assume [...] che [...] della società di classe [...] quasi centenario che culminò nella prima parte [...] secolo, e II cui [...] la memoria di quella [...] le divisioni e le alleanze che si [...] corso di [...]. La società -secondo [...] -venne interpretata «come una [...] sociali caratterizzate da opposti Interessi e intente [...] a proprio vantaggio la distribuzione del prodotto [...]. Questa Interpretazione nutrì le lotte [...] movimento [...] e la [...] cultura in modo tale che [...] «strategie di classe memorizzate. La memoria [...] della vecchia cultura marxista obnubila [...] la comprensione della evoluta società di massa [...] in vecchi stereotipi interpretativi, ma [...] in un conflitto di classe [...] è in realtà traboccato ormai fuori dalle «due classi, [...] industriale e si diluisce nel complesso reticolo dei gruppi [...] postindustriale. Sì propone oggi il [...] . E sono di attualità [...] della politica dalla [...] subordinazione [...]. Cosi, sgombrate le macerie [...] di classe», la nuova analisi sociale può [...] traccia della diagnosi sistemica, [...] e postmoderna poggiante sul [...] e [...] senza tuttavia deviare dalla [...] nel 1942 da [...] la democrazia come puro [...] dei [...] che competono per il [...]. Con in più [...] ad ampliare la partecipazione, [...] II mito [...] e della crescita. La conclusione di [...] è che [...] stadio della società industriale. /// [...] /// Ma non si profila [...] enfasi sulla politica, che si era giustamente [...] E non si riduce [...] dinamica sociale in termini di distribuzione del [...] di una nuova [...]. Forse sarebbe il caso di [...] le ragioni di questa confluenza. Esse stanno, probabilmente, [...] ben radicata un po' [...] cultura precipita nella politica e che [...] politica si esaurisce nella [...]. Lo Stato rappresentativo moderno [...] soltanto un variabile rapporto tra superiori e [...] trama del contrasto [...] interessi mediati dalla volontà. E del tutto assente [...] UMBERTO [...] sistema di istituzioni strutturato [...] entro cui gli individui, lo vogliano o [...] storicamente a convivere e a riprodursi [...]. Proprio questa idea, ancor [...] scientifico più rilevante [...] di Marx e proprio [...] si formò, per via di semplificazione e [...] «teoria di classe, ora in rovine. Questa, infatti, rovesciò letteralmente [...] il quale i modi della produzione spiegano [...] classi assumendo invece, con palese sovversione idealistica, [...] conflitto fra le classi mo--della persino i [...] le istituzioni e lo Stato. In [...] gli interessi in [...] dalle istituzioni del moderno [...] rappresenta la lacuna più [...] e che, guarda caso, non riemerge neppure [...] sforzo ricostruttivo di [...]. Per [...] infatti, pare che lo Stato [...] tratto [...] postindustriale essendo concepito nella chiave [...] dello Stato interventista [...]. Ma non [...] uno Stato liberale nel [...] società capitalistica moderna? E non [...] un diritto [...] ancora segnato dalle differenze [...] lino al [...] ristretto e privilegiato per I [...] mondializzazione dei processi sociali e politici, Questa [...] bensì la loro novità [...] letture che separavano il mondo in capitalismi [...] colonie), ma anche le nuove regolarità E [...] certo quella della diffusione universale dello Stato [...] 11 dove il suffragio ristretto («di qualità. Da [...] dunque, da questa centralità [...] come sistemi di istituzioni adeguate a trasformare [...] norme generali bisognerebbe ripartire per capirei spiegare, [...] norme [...] cessato di fondarsi sugli [...]. Ma non nelle vecchie [...] ancora dominano la sociologia e la politologia [...]. Bisognerebbe, insomma, ripartire dal [...] dello Stato [...] a suffragio, uni-ste rovesciamento [...] si riduca [...] dei singoli greppie la [...] di «potere». E appunto il conflitto [...] la lotta per il potere accomunano quasi [...] del marxismo tradizionale e [...]. Ecco perché fra questi [...] diversi si riscontra tanta convergenza teorica da [...] transitabilità e congiunta fruizione di categorìe politicamente [...] di Schmitt, [...]. /// [...] /// Ma il discorso porterebbe [...] nuove riflessioni, sul problema, desueto in Occidente, [...] Marx [...] dei marxismi (che sta invece riaprendosi [...]. La verifica esige tuttavia [...] un elemento portante della tradizione «classica»: quello [...] lo Stato ad artefice della società e [...] individua anche una dimensione . Questa dimensione durevole che [...] sociale è appunto costituita dal meccanismo istituzionale [...] realtà la disattenzione tradizionale [...] nasce da un economicismo [...] nella riduzione dello Stato [...] a una arena di [...]. La clausura nazionale . Si pensi alla minaccia [...] alla [...] demografica, alla fame e [...] Terzo mondò: problemi che sottolineano [...] deficit di universalità della [...] politica. Per questi problemi il [...] e internazionalista, era assai più do-. Per [...] dovremmo davvero sfondare la muraglia [...] persistente, che impedisce di vedere non solo la circolarità [...] quei problemi, ma anche la necessità di [...] con categorie meno usurate e [...] rozze, nutrite di universalismo storico, di capacità teorica [...] come compimento [...] (istituzionale) dello sviluppo atomistico della [...]. Si spiegherebbe allora [...] ottico che condusse il [...] lo Stato borghese moderno come [...] segnato da immodificabili discriminazioni [...] lavoratori e a sottovalutare gravemente II portata [...] politica, inevitabile approdo (alla lunga) della Organizzazione [...] implicita contestazione di ogni [...] liberale, Ma si spiegherebbe [...] volontaristico della sociologia del potere, che considera [...] una pura «invenzione» della volontà politica e [...] semplice meccanismo di negoziazione degli interessi. Al [...] e alla sociologia del potere [...] in sostanza, ciò che il giovane Marx aveva intravisto [...] suoi studi sulla democrazia rappresentativa comi funzione storica della [...] civile. [...] fu poi sopraffatta dalla [...] in cui essa si muoveva: quella dello Stato [...] ristretto e discriminato. Ma era teoricamente corretta: [...] un arco storico che si sarebbe sviluppato [...] seconda metà del XX secolo. Che tanti seguaci siano [...] «memorie di classe» non può giustificare che [...] Marx venga ignorata. Essa è ancora oggi [...] di partenza. Se parla americano Hitchcock [...] facce UNDER 12. Il bianco libretto [...] ospita [...] sue poesie, scelte è [...] Antonio Tabucchi [...] ha anche scritto in [...] i cinque rapidi e straordinari Racconti plausibili [...] «Linea [...] n. Tabucchi introduce anche la [...] e di nuovo assai bene. Cosi conclude: [...] questo oscuro e straziante [...] il sentimento di [...] tradito i propri morti [...] uno del temi della grande poesia laica [...] Novecento), [...] scrive le sue poesie [...] più conturbanti. E, nello stesso tempo, dichiara [...] sue preferenze, le sue scelte e [...] della [...] Musa povera: non le sonate [...] ma La musica da quattro soldi, la strada, ciò [...] viene dalla vita quotidiana, dal piccolo, [...] dal niente». Leggiamo insieme La musica [...] (che è [...] poesia di questo librò [...] Paloma, [...] / Nostalgie del [...] e di cos'altro? / La [...] quattro soldi mi fa visita / e [...] verso un povero nirvana a mia immagine. Ma passiamo al Tabucchi [...] coronato dal [...]. In effetti pelò, carissimo Benni, [...] del genere a qualcosa [...] se non erro, nonostante i [...] riscuotano successo di pubblico [...] I premi ce la fai a [...] alla larga. Mi Il regoli è: [...] nega i nessuno). /// [...] /// Il premio é andato [...] che meritoriamente i anche un lettore, mentre [...] più vera la frase di Roland [...] «Chi legge non scrive [...] non legge». Con le belle conseguenze [...] sotto gli occhi. Il [...] é arrivato a Tabucchi [...] Notturno Indiano (che il mensile [...]. Laddove [...] uscito, f volatili del Beato Angelico [...] è pano proprio, a differenza che i [...] de-bolino. Tabucchi, nella Nota iniziale, [...] «Ipocondrie, insonnie, Insofferenze e struggimenti tono le musi [...] brevi pagine». MI è difficile [...] sulle «muse zoppe» (altra [...] «Musi povera» prima citati) che presiedono ai suol [...]. È anche mi chiedo: [...] più i cassetti? Un tempo a ficcarci [...] questo genere (e anche ben di peggio, [...] che i giovani d'oggi [...] lettura la musici (?) e quindi conviene [...] I lettori ancora esistenti, ma un po' [...] di santa esitazione non guasterebbe (anche da [...] che stanno speso troppo addosso ai loro [...] qualità, com'è, sii ben chiaro, Tabucchi). Per finire, una battuta che [...] deliziosa, [...] da Oreste del Buono, [...] il Natale. Uno dei Re Magi, [...] Lieto Evento, chiede a San Giuseppe: «Contento?». Cario» [...] de Andrade, [...] del [...] Einaudi, [...]. /// [...] /// Daniel [...] una liguri che in [...] tecnologie avanzate e di ricerche di mercato, [...] e di hook effimeri come I più [...] di modi, incarna quasi miticamente il personaggio [...]. Perchè Daniel sceglie i [...] dopo [...] cercati con il fiuto [...] del cane da tartufi del mio paese, [...] catturato, se lo cura, [...] stampa, se è necessario lo aiuta a [...] con [...] di qualche saggio e [...] poi, una volta [...] Tra le mani, nella [...] di linda eleganza, io affida [...] di quella tribù, non [...] cui non sfuggono I buoni libri senza [...] annunci giornalistici costosi pia di necrologi. Dimenticavo di dire che [...] libri Daniel [...] li traduce da sè, [...] chiara che è da sola un Invito [...] non tradisce [...] senza fare violenza alla [...]. E stato cosi che [...] che altrimenti non avrei mal conosciuto, come [...] Elie [...] -e citerà almeno di [...] Gerusalemme, [...] sogno GINA [...] teatrale Processo a [...] tra gli altri, le [...] Ballate [...] di Else [...] e Figli [...] di Helen [...] oltre a una rigorosa [...]. Ora, dopo che la [...] Giuntina si è affiancata agli [...] scrittori [...] e no che mi [...] alla memoria e alla poesia di Israele, [...] in un viaggio recente, certamente tra i [...] avventura spirituale che abbia mai fatti, e [...] angoscianti, ho letto [...] libro uscito in settembre, Il [...] a lacere di A. /// [...] /// Yehoshua è un cinquantenne, [...] Gerusalemme, che ha vissuto per qualche anno a Parigi [...] insegna [...] di Haifa, ed è [...] come una punta emergente della letteratura israeliana. Ma queste notizie le [...] quarta di copertina: io non ne sapevo [...] sapevo che cominciato il libro, non [...] più potuto lasciare e [...] inconsueto: più di sgomento [...]. Mi spiego: la scoperta [...] ci inchioda alla pagina è un evento [...] Ionie di squisito compiacimento il cui risultato, quand'anche [...] racconti una storia di sofferenza, una tragedia [...] favola felice, è fonte di gioia. Con Yehoshua [...] del narratore ben conficcato [...] non mi ha lasciato mai, ma man [...] mondo del narratore si veniva dispiegando ai [...] ai miei pensieri di risposta ai suoi, [...] o semplicemente fruganti nel nubiloso incerto mondo [...] a chi legge in unitaria adesione con [...] pare [...] solo per luì, una [...] si impossessa-va di me, [...] non nominabile, finché capii [...] chiesto il sollievo di una pausa che [...] stilistica o descrittiva: Yehoshua come Kafka o [...] Beckett [...] quello vuole comunicare. [...] scrittura è tersa, netta, [...] ritmati come aforismi, usa la paratassi e [...] stessa grazia con cui altri si avvolgono [...] di periodi sontuosi, le azioni dei suoi [...] sono le apparizioni di uno solo -si [...] allineano, costruiscono il personaggio e tutto è [...] netto eppure niente lo è. La sensazione di [...] precipitando verso [...] catastrofe o verso quella particolare [...] che è arrivare a una fine che non è [...] fine, come uno di quei sentieri [...] ne [...] nulle [...] è pre-sente e continua come [...] piccolo maligno ago sottile che non lascia la presa [...] anche chi come me non ama da succubo questo [...] tipo di fascinazione letteraria, deve arrendersi. Yehoshua è uno scrittore [...] drammatica, con la capacità di [...] in una pagina stilisticamente [...] modelli, è la [...]. E se ho ricordato Kafka [...] Beckett ho usato i due nomi solo come [...] utili per chi non abbia ancora avvicinato Yehoshua. [...] i racconti sono tre. Ho capito anche che [...] insidioso e tenace: è [...] che sente [...] che amando il mondo [...] le contraddizioni e arriva a Gerusalemme e [...] tutto il pianto del nostro presen-te si [...] i secoli hanno pietrificato la polvere [...] dolore. Dice Alessandro [...] che nella narrativa contemporanea [...] ricorrente il contrasto tra le generazioni dei [...] che sono seguite, È vero, ma per [...] contrasto e ogni contrasto è qualcosa di [...] sacra follìa «Iella storia che si annulla [...] che muore, e [...] provoca [...] piena e vitale alte [...]. Trionfa la bellezza del [...] stanchi protagonisti di queste storie è dato [...] occhi perduti nel sogno interiore. Come Giona che dorme [...] tempesta, questo professore di esegesi biblica o [...] boschi, o questo poeta che ha perduto [...] uomini terribilmente soli davanti al destino, di [...] riconoscete tremando il mistero della legge eguagliata. Mi sono chiesta se [...] In queste pagine sia religione, in senso [...]. Certamente no, ma sentimento [...] davanti ai boschi creati nei deserto dalla [...] personaggio di Yehoshua, una sorta di [...] boschiva, . Ed è la santità [...] solenne quiete del Sabato ebraico. /// [...] /// Ed è la santità [...] solenne quiete del Sabato ebraico. (0)
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