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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 3567447471.

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Un compleanno in famiglia per Carla [...] la ballerina più amata [...]. Punte e a capo [...] della ragione arriva a 60 [...]. Silenzio e massaggi: Carla [...] sta passando i suoi [...] a Chianciano. Lon-tana e fisica, come [...]. Inna-morata della quiete, nemica [...] ballerina più amata [...] sta rinfrancando corpo e [...]. Oggi Carla compie [...]. E per [...] stacca la spina. Pranzerà in una casa di [...] una trattoria che [...] frequenta. Assieme a suo marito [...] Beppe [...] (regista di lirica e [...] figlio Francesco (27 an-ni, laureando in architettura) [...] del focolare» che è Luisa Graziadei, «la [...] stata la nostra più grande fortuna, che [...] che io potessi essere una buona madre [...] Lui-sa arrivò a casa nostra quando ave-va 17 [...] sta con noi». La maturità è tutto Come [...] protagoniste delle favole, Carla [...] non ha età. È destinata ad attivare [...] produrre fantasticherie adatte a tutte le epoche [...] impersonare eroine romantiche, da Giulietta a Giselle. I bambini an-cora impazziscono [...]. Qualche giorno fa, la [...] macchinista del Teatro [...] le ha detto: «Signora [...] torni a Roma. Tutti i miei compagni [...] han-no che un desiderio: [...] balla-re». Eppure oggi la farfalla, [...] Carla compie [...]. Ma non importa, e [...]. Se la [...] ancora balla Giulietta ci sarà [...] una ragione. E non è [...]. Carla si sente giovane, ma [...] di non [...] più. [...] Carla Se è vero, [...] Shake-speare, che «la maturità è tutto», Carla oggi [...] tra le mani: «Il peso [...] Non direi. So di es-sere stata una [...]. Molti hanno dovuto fare [...] che hanno trasfigurato i lo-ro lineamenti, le [...]. Noi ab-biamo un caro [...] il po-tatore degli alberi di mele. Ha, co-me è ovvio, [...]. Ed io gli dico: [...] sono come i miei piedi. Sono un campo arato. Ma solo su un [...] può seminare. Nel mio lavoro, mi [...] la maturità ci dà la pie-na coscienza [...]. Mi sto pre-parando a [...] i miei se-condi anni, gli anni seri [...] le responsabilità aumentano». Leggera Carla, ma leggera [...]. Ha sempre pesato 47, [...] massimo. E, assicura, senza grandi [...] «Mangio [...] ne ho bisogno per il mio lavoro. Mi piacciono anche gli [...]. Ho preso da mio [...] magro di costituzione». ///
[...] ///
Ma ha i suoi [...]. I più maligni la [...] «Stracci». Tre anni fa uscì [...] in ballo, fir-mato da Vittoria Doglio [...] Elisa Vaccarino, che [...] di svendere la propria [...] una ditta familiare con scarso rischio e [...] accontentandosi di pri-meggiare in coreografie fragili». Vittoria Ottolenghi insorse: la [...] debole tecnicamente? Ma [...] il piacere. [...] che ha danzato infinite volte [...] lei lo negava. E il marito Beppe [...] per tutta risposta, si [...] dei grandi coreografi con [...] ha lavorato: Maurice [...] Roland Petit, John [...] Antony [...] e via discorrendo. Irascibile e [...] Dicono che sia irascibile, [...] prende spesso con gli altri. Meno male che [...] mio marito, che è bravo [...] mediare». E [...] che dice? È vero [...] ogni tanto si arrabbia? «Non è così. Il fatto è che [...] anche verso se stessa, [...] assoluta di professionalità. Qualche volta [...] pretesa anche dagli altri. Per lei il lavoro [...] è [...] strumento di salvezza». Una perfezionista, insomma, cresciuta [...] di [...] pre-cisa. Figlia di un tranviere [...] casalinga, Carla ha continuato a coltivare il [...]. E non per vezzo. Va bene la fama, [...] del pubblico «è una felicità [...] ma che non si diventi leg-genda. La signora [...] sembra anzi mossa da una [...] vo-glia di normalità: «Tutto sommato, [...] reputo una persona normale. Non è che mi [...] del mito, ma mi mette a disagio. Non ho perso la [...]. Il mio am-biente [...] in questo senso è stato [...]. Sono molto le-gata ai [...]. Forse è anche un [...]. Se [...] da fa-re, allora mi sembra [...] un [...] faticoso». Non solo Romanticismo [...] collettivo, Car-la [...] è Giselle, è Giulietta, [...] i suoi passaggi nella modernità. Da ottobre riprenderà al San Carlo [...] Napoli [...] Marturano [...] testo teatrale di Eduardo De Filippo) [...] la regia di [...] «È un personaggio straordinario, [...]. Per me rappre-senta la [...] e la capacità della lotta anche solita-ria. No, non ho una passione [...]. Tutti i personaggi han-no una [...] verità, una loro furia. La stessa Giulietta ha le [...] alza-te di testa. Io devo amare tutti [...] interpreto. Non posso fare torto [...]. Una lettera da Veltroni Nel [...] la grande ballerina ha spesso dismesso le ali per [...] fuori i pugni: [...] Scuola di Ballo del-la Scala [...] i più [...] (la protesta seguì [...] di una retta di 4 [...] per i primi tre corsi), [...] stelle dello star [...] prendono compensi troppo alti, abbassiamoci [...] i cachet che in alcuni casi sono da [...]. Al punto che qualcuno [...] posizioni da realismo socialista! Si, ancora oggi penso che [...] i cachet. Ma è solo una pro-posta, [...] una cosa dovuta». E che ne è [...] di creare una compagnia autono-ma? «Adesso abbiamo [...] direttive con il Corpo di Ballo [...] di Verona. E ab-biamo i nostri [...]. Per il mo-mento, possiamo dire [...] abbia-mo tra le mani una lettera che dice: [...] Carla, Caro Beppe, appena sarà [...] desidero [...]. Firmato Walter Veltro-ni». Sessanta anni di leggerezza [...]. Carla [...] oggi compie gli anni, e [...] in assoluta semplicità: in una casa toscana di contadini, [...] marito, figlio e tata. Schiva di natura, la [...] racconta il suo rapporto con il mito [...] bisogno di normalità. Il pubblico la ado-ra. Qualcuno dice che sia [...]. E intanto lei si [...] di nuovo [...] Marturano. Nel suo cassetto una [...] di Veltroni. ///
[...] ///
A Edimburgo gli ottimi [...] e Szabo [...] e Stalin, memorie da [...] Partenza: [...] agosto 1996 Costo: L. Tre esempi, tutti belli [...] attualità: Amos [...] e [...] segnata [...] di [...] Aleksandr [...] e i soldati russi [...] afgano, [...] Szabo e la memoria [...] Budapest [...] 1940 a oggi. Tre im-mersioni nella storia, [...]. ///
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Festeggiando i suoi 50 [...] così di un anno [...] e Locarno) [...] Film Festival», diretto per [...] dal giovane critico Mark [...] allarga i suoi oriz-zonti: [...] sezione dedicata al documentario di ieri e [...] conferma la [...] attenzio-ne al cinema a [...]. Tutto questo, ovvia-mente, accanto ai [...] commerciali e senza disco-noscere le [...] dello spettaco-lo di qualità (come nella retro-spettiva [...] and [...] allestita per [...] con film datati 1947, da La belle et la [...] di Jean Cocteau a Black Narcissus di Powell [...] o con i «film sotto [...] stelle», capo-lavori del muto proiettati [...] nel cortile del palazzo munici-pale, [...] coraggiosa e per-tanto «giustamente» favorita da [...] calda e non piovosa). Venendo al presente, tra i [...] e gli incubi sono questi ultimi ad avere la [...] e il caso [...] di Amos [...] The arena [...] dedi-cato a [...] e [...] emozione suscitata dal suo assas-sinio [...] novembre dello scorso anno. Diviso in brevi capitoli, [...] e inquie-tanti musiche di Simon [...] e dalle poetiche parole [...] da Hanna Schy-gulla, The arena [...] è co-me un lungo [...] lenti e inesorabili carrelli tipici del cinema [...] attra-verso un paesaggio arido [...] sospeso: ma i manifesti elettorali riconducono alle [...] per quella com-petizione politica di fine maggio [...] il successo della de-stra, amara risposta al [...]. Nel traffico pulsante di Tel Aviv, [...] le macerie di Haifa, il filo spinato [...] di blocco a Gaza e sulle alture [...] Golan, [...] in profondità in una terra do-ve la [...] mai, do-ve, come dice rassegnato un vec-chio [...] della terra si sono inariditi al pari [...]. Il viaggio di [...] tra il presente e [...] le parole sensate e il pianto tratte-nuto [...] Lea [...] il racconto di una [...] madre del regista e [...] della giovane [...] israeliana Aviv [...] che canta «quando capi-remo [...] da condan-nare?». Ancora incubi della guerra, nel [...] poema di Aleksandr [...] Spiritual [...] che in cin-que ore e [...] racconta [...] epopea dei giovani soldati della [...] divisione [...] russo al confine [...]. Tre mesi passati tra [...] gole inaccessibili (parte in estate, parte in [...] soltanto la vita dei soldati e degli [...] la nostal-gia, la terribile stupidità dei loro [...] nel deserto dei tartari; e poi, però, [...] che esplode, improv-visa e ancora più inconcepibile. Storie di un Est [...] immagini di un li-rismo accecante, un documento [...] fiction (e a tratti ricorda il bel [...] Il pri-gioniero del Caucaso, [...]. Storie di un Est [...] quelle rac-contate [...] Szabo, tornato dopo alcuni [...] macchina da presa (il suo ultimo film [...] Meeting Venus, del 1991) per dirigere il docu-mentario [...] the [...] che fa parte della [...] The [...] Place (ha già visto [...] altri [...] ed è stato pre-sentato [...] Edimburgo [...] antepri-ma mondiale. Szabo racconta dunque la [...] Budapest, [...] suoi ul-timi 55 anni, [...] nazista a oggi, i [...] potere e delle sue inse-gne, la profonda [...] hanno prodotto nel [...] ungherese. Tutto, o quasi, si [...] Piazza degli Eroi, e il ma-teriale [...] ci mostra [...] Galeazzo Ciano, Imre [...] Breznev, Papa [...] e, infine, la libertà [...]. Sui piedistalli delle statue, [...] bambini; di un monumento, han-no lasciato solo [...] ferro di Stalin, e oggi vi si [...]. ///
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Sui piedistalli delle statue, [...] bambini; di un monumento, han-no lasciato solo [...] ferro di Stalin, e oggi vi si [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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