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Una Parma ricoperta di [...] Berlino del suo primo lungometraggio, Summer in [...] Ci-ty, [...] Wenders nella [...] ennesima visita italiana. [...] fa, proprio da queste [...] Incontri cinematografici di Monticelli, i suoi film si [...] la prima volta nel nostro paese. Oggi, dopo un paio [...] Pal-me [...] un Leone, nonché la defini-tiva consacrazione a [...] di almeno due generazioni di cinefili, [...] di Paris, Texas è [...] smuovere at-tenzione ed entusiasmi, con una forza [...] incerti esiti critici dei suoi ultimi film [...]. E se la folla [...] lo costringe a ricor-dare i tempi avventurosi [...] Alice nelle città o a raccon-tare della [...] di Fino alla fine del mondo, le [...] si con-centrano ovviamente su The End [...] lavoro, che da noi [...]. Anche perché, per il [...] il progetto di quel The [...] Hotel scritto insieme a Bono [...] e il regista è [...] qualcosa del suo prossi-mo film: «Posso solo [...] una storia [...] e che per mol-to [...] sarà gente di ci-nema nei miei film». Di The End [...] a Parma, si è [...] nuova e defi-nitiva versione, più corta rispetto [...] a [...] una scelta che ha [...] chiara e scorrevole la storia -quella di [...] coi film violenti che [...] un intrigo socio-politico più grande di lui [...] nostro avviso, non ren-de il film meno [...] che più sorprende, visivamente banale e privo [...]. Oggi è esattamente il [...]. Così, per arrivare in [...] avevamo dovuto concludere il [...]. Nessun altro mio film [...] concepi-to come un incastro di tessere, e [...] del puzzle risultava troppo complicata. Adesso, finalmente, è tutto [...]. E la prima versione [...] mia cantina». Perché ha scelto di ambientare [...] «Perché Los Angeles è come una città [...] lì si vedono delle cose [...] dopo qualche anno, accadranno in ogni parte del mon-do. Negli ultimi tempi ho [...] Los Angeles è diventata una città estremamente violenta [...] e ho il timore che presto la [...] nel resto del mondo». Come suggerisce la vicenda [...] da Gabriel Byrne, che sta mettendo a [...] governo un sofisticato siste-ma di controllo illegale [...] e satelliti spia, la [...] anche [...]. In molte aree me-tropolitane [...] senza [...]. Parcheggiamo [...] entriamo in banca o [...] sempre sotto osservazio-ne. Anzi, spesso la nostra [...] e quindi potremmo [...]. Come in [...] Movie», anche [...] cinema americano classico, Sa-muel Fuller, [...] adesso non [...] più. Avevo con lui un [...] amicizia, [...] e Tim Robbins, ad [...] fatto un bellissimo do-cumentario su di lui. Il suo perso-naggio, quello [...] e malato, di Gabriel Byrne, [...] in sceneggiatura. [...] creato [...] verso la fine delle riprese. Avremmo dovuto girare il giorno [...] e Sam era [...] che potessi chiamare al telefono [...] di [...]. Quello interpretato da Bill Pul-lman [...] secondo produttore ci-nematografico che compare nel suo [...] dello «Stato delle cose». Ma questo [...]. E poi, quando in [...] è quasi sempre visto [...] io volevo [...] come un essere umano. Volevo che avesse la [...] utopico. La capacità di cambiare è [...] delle cose più straordinarie di [...]. La Berlino dei suoi [...] Muro, non esiste più. Cosa pensa dei pesanti [...] stanno cambiando il [...] «Una volta Berlino era [...] anzi erano due città molto speciali. [...] i suoi buchi, gli [...] adesso invece vengono [...]. Da una parte è una [...] molto eccitante, [...] però la [...]. Que-ste [...] di [...] erano come le tante [...] ora tutto è [...]. È [...] con questa definizione? «Non sono [...] così sicuro che [...] siano ancora valide. Oggi i cineasti europei [...] Holly-wood e fare dei film perfettamente americani. [...] Day, ad esempio, è [...] un re-gista tedesco, come [...] Force One del resto, [...] dei film ame-ricani più patriottici realizzati ne-gli [...]. La visione di Los Angeles [...] da The End [...] è comunque una visione eu-ropea. Questo un [...] di anni fa non [...] è per questo che [...] di Antonioni, in un [...] uno splendi-do fallimento. Era destinato ad [...]. E [...] parecchi dei miei film preferiti [...] degli straordinari fallimenti. Anche tra i miei». /// [...] /// [...] Wenders ha inaugurato così [...] al Palazzo della Pilotta di Parma ed [...] 31 gennaio. Composta da 108 scatti, [...] «corpus» intitolato «Una volta», che ha già [...] città italiane accompagnato da un bellissimo volume [...] Socrates, al cui fondatore, il compianto Fabrizio Pozzilli, [...] questa mostra. Accanto a queste, la [...] elaborazioni computerizzate realizzate per [...] «Fino alla fine del mondo», e le foto [...] lavoro con Antonioni sul set di «Al [...] nuvole». Novità assoluta, invece, le foto [...] scena di «The End [...] e una serie di immagini [...] paesaggio australiano realizzate con una speciale macchina panoramica. Organizzato dal Cineclub Edison, [...] prevede anche una retrospettiva completa. Berlino, la Berlino del Muro [...] di spazi vuoti e [...] del cinema di [...] Wenders. Un cinema di «vuoti» -visivi [...] narrativi -che si svolge [...] un fotogramma e [...] e dunque sostanzialmente [...] dello spettatore, che dentro al [...]. Una conferma di questa tesi, [...] resto [...] interviste, ce la potranno probabilmente [...] le cento foto esposte a Parma che privilegiano il [...] lungo e sconfessano qualsiasi idea [...] dello «scatto». Ma intanto è arrivato [...] (Le Mani, [...]. O meglio come [...] del vedere ai margini [...] con la coda [...]. [...] contrario, insomma, del cinema [...] in particolare [...] movie parossistico, sul genere [...] dal [...] di The End [...] -che amplifica le sollecitazioni [...] effetto di stordimento. Su questi temi, [...] cita una testimo-nianza abbastanza sorprendente [...] Aldous Huxley, che oltre a essere un guru della [...] negli anni [...] a cui anche Wenders appartiene, [...] sofferto, a un certo punto della [...] vita, una grave forma di [...] progressiva poi re-gredita. Huxley racconta di una [...] al cinema a vede-re Rambo. Subito dopo, pe-rò, entrò [...] dove proiettavano Nel corso del tempo. Ma alla fine della [...] rina-to». Come mai? Merito [...] visiva che aveva vissuto. La stessa cosa, con [...] dice Wenders quando osserva: «Esistono film che [...] chiusi: non lasciano il mini-mo vuoto tra [...] consentono agli occhi e ai pen-sieri di [...]. In questo genere di [...] spettatore non può riversare nul-la di proprio, [...] esperienza. Solo i film che [...] tra le im-magini raccontano una storia, perché [...] produce anzi-tutto nella testa dello spettatore». Naturalmente i numerosi fans [...] Fi-ction o Assassini nati [...] «alti» di cinema frullatore -dissentiranno. E del re-sto una certa [...] Wen-ders è abbastanza evidente persino [...] diretto interessato, che non nasconde una virata esi-stenziale, una [...] della [...] poetica ed è forse vittima [...] un disorientamento più generale. Ma questo confermerebbe la [...] libro di Russo. Secondo cui, il cinema [...] «un cinema della turbolenza, della confusione percettiva [...] a ogni fase di autentico cambiamento, di [...] di precedenti certezze e modelli abituali di [...]. Il cielo so-pra Berlino [...] lo stesso. Cristiana Paternò Il regista [...] Parma per una kermesse dedicata a lui. Parla di «The End [...] accorciato rispetto alla versione [...]. E del suo prossimo film «Una storia [...] dice «e non di cinema» [...] 1. /// [...] /// King, ci saranno [...] Khan, Madredeus, Turci Vaticano, [...] Natale in [...] E oggi il Papa [...] «Lucille» LONDRA. Ottima accoglienza al [...] Garden per la prima mondiale [...] Elisabetta, [...] «perduta» di Gaetano Donizetti. È stata ritrova-ta, in [...] americano Will [...] nel 1984. Dopo tredici anni di [...] Royal Opera [...] del [...] Garden ha approntato [...] speciale rappresentazione sotto la [...] Carlo Rizzi e con un cast notevole tra [...] Alessandro Corbelli. Pur trattandosi di una produzione [...] Royal Opera che ha la [...] sede storica nel [...] Garden, il pubblico [...] recato alla Royal Festival Hall, [...] sala mo-derna di solito usata per i concerti sulle [...] del Tamigi. Il [...] Garden, infatti, non solo [...] di una profonda crisi che com-porterà cambiamenti [...] artistica e amministrati-va, ma è inagibile da [...] i lavori per la costruzione di una [...]. [...] trattato in ogni caso più [...] un concerto che di una messa in scena. Gli inter-preti, in abiti [...] e a tratti recitato le loro parti [...] ai microfoni con [...] alle spalle. La scoperta degli spartiti [...] Do-nizetti [...] per caso mentre [...] rimestava negli archivi del Coven Garden [...] i documenti delle [...] del [...] se-colo. Trovò una cassetta piena di [...] con la scritta «mai completati o rappresentati». Si rivelarono ma-teriale autografo [...] Donizetti [...] il primo e il terzo atto di Elisabetta [...] Siberia, [...] in stile tragi-co-mico. Più tardi [...] scoprì schizzi e frammenti [...] atto nella [...] di Parigi. Nel 1988 il conduttore Richard [...] anche lui sceso negli [...] Coven Garden per cercare materiale di [...] genere, incappò per caso [...]. Elisa-betta racconta la storia [...] russa che cammina dalla Si-beria fino a Mosca [...] di ostacoli per rimedia-re a [...] subita da suo padre [...] vittima delle calun-nie di Ivano [...] Czar. Appro-fittando [...] di Michele, il fi-glio [...] Elisabetta, che fa il corriere, la giovane [...] lui la lunga strada verso Mosca. Ma i due si [...]. Stan-ca ed affamata, Elisabetta [...] Ivano, [...] caduto in disgrazia, [...] messo a fare il [...]. Pentito del male che ha [...] salva Elisabetta [...] di [...] di tartari. Il terzo atto si [...] fine dello Czar che loda il coraggio [...] riprende a corte [...]. [...] di far rispettare i [...] di far trionfare la giustizia è in-quadrata [...] Donizetti [...] dal libret-tista Domenico Gilardoni in un contesto [...] si intravede un valore simbolico per il [...]. Il conservato-rismo è tuttavia [...] Czar che decide ciò che è giusto. La musica di Donizetti [...] rurali, le distanze del per-corso e gli [...] la tempesta del secondo at-to. Scolpisce con molta efficacia [...] potere, sia i tartari [...] che lo Czar sul [...]. [...] i sentimenti personali il compositore [...] la tenerez-za [...] filiale di Elisabetta e il [...] di oltraggio subito da [...]. Il comico Michele è [...] futuro Figaro di Rossini. [...] si staccano dei momenti [...] nel terzo atto, come il la-mento di [...] «Ah, non sogno, è [...] diletta» e il breve duetto tra [...] e la figlia «Dal [...]. Ottima la direzione di Rizzi [...] gli interpreti. Splendida nella parte di Elisabetta Andrea [...]. Nel ruolo di [...] il peruviano Juan Diego [...] giovanissimo e quindi inadatto [...] di un genitore anzia-no, ma così cristallino [...] voce da meritare lunghi applausi. Alfio Bernabei ROMA. Non ha voluto aggiungere [...] laconico sì, ma B. King ha confermato: donerà «Lucille», [...]. [...] che consegnerà lui stesso [...] Pontefice questa mattina in occa-sione [...] privata che [...] ha fissato con tutti [...] domani parteciperanno alla quinta edizione del Concerto [...] Natale. Uno dei cimeli più [...] del blues e del rock si appresta [...] i cancelli di Piazza San Pietro per [...] tramanda-to per i prossimi secoli. Parlando di «Lucille», B. King ha detto che [...] che lo soddisfa più del sesso (un [...] non svelerà al Santo Padre) e non [...] in un rapporto che va [...] ormai [...] secolo e che ha trasformato la Gibson [...] in una chitarra uni-versalmente [...] nome [...]. [...] mondo non devono però [...] «Lucille» in realtà ne esistono più [...]. E dopo la benedizione [...]. [...] appuntamento eucaristico di [...] per il Papa, il Concerto [...] Natale con-ferma ancora una volta [...] del Vaticano di [...] tradizionale, i canti religiosi del Natale alla grande canzone [...]. Lo spettacolo infatti, che [...] ma che verrà trasmesso in mondovisione da Canale [...] 21 della notte del 24 dicembre, prevede [...] a quella di B. King, del gruppo portoghese [...] Madredeus, [...] Khan, del so-prano Raina [...] di Mireille [...] Angelo Branduardi, Paola Tur-ci, [...] Andrea [...] più i cileni Los [...] gli scozzesi [...] Pi-pe Band, gli irlandesi [...] Filarmonica di Montecarlo, mentre [...]. Note che [...] della canzone religiosa e [...] dalla settecentesca [...] Nino o dalla Can-zone [...] di Donizetti, da un [...] Bach [...] Maria di Mascagni [...] da White [...] e Tu scen-di dalle [...] Ranieri, mentre Monica Vitti e Alberto Sor-di [...] Magnificat ed una poesia per il Papa. E per una «Lucille» che [...] in Vaticano, [...] un figliol prodigo che viene [...]. A [...] dalle polemiche per Il Papocchio, Arbore [...] esibisce sul palco della Sala Nervi. /// [...] /// A [...] dalle polemiche per Il Papocchio, Arbore [...] esibisce sul palco della Sala Nervi. (0)
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