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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1989»--Id 3565115619.

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[...] donne Un sistema urbano anacronistico [...] organizzato a misura [...] Sole o in coppia, con [...] senza bambini lavorano settanta ore alla [...] dopo mossa compiono il capolavoro. Esperte e giocoliere, ogni [...] fan quadrare i tempi di lavoro e [...] familiare. Sempre di corsa, sempre in [...] si dividono tra casa e ufficio [...] in una metropoli organizzata ancora [...] sole casalinghe. ROSSELLA [...] Hanno il dono [...]. [...] lavorano su due fronti bruciando [...] in [...] corsi infinita contro il li [...] n» mane sono [...] ri [...] razioni di donno clic li [...] 1 [...] ra, pn. Anzi si accostano sempre più [...] i [...] quella lineare e [...] » [...] degli uomini in produzione. Il lavoro di cura [...] ancora tutto sulle loro spalle. Al prez-zo di una fatica [...]. Sposate o in coppia, [...] conviventi, nel Lazio le donne con carichi [...]. Se la doppia presenza [...] fa ancora la parte del leone, è [...] significativa. Ancora più consistente se [...] grandangolo sulla capitale. A Roma il tasso di [...] femminile è del [...] rispetto al [...] del Lazio, concentrato prevalentemente nel [...] del terziario. Certo il lavoro domestico impegna [...] tempo pieno i [...] delia popolazione femminile tra I [...] e i 59 anni. E [...] madre ancora incide sulla [...] del lavoro (La quota delle donne occupate [...] de) [...] cifra che scende al [...] donne con un figlio, al [...] tra quelle con due [...] . Ma la «minoranza» delle [...] un impiego da conciliare faticosamente con la [...] ormài un quinto della popolazione. Sono donne colte, [...] ai 30 anni, esperie [...] gioco ad incastro del tempo, giocoliere capaci [...] II lavoro e la cura familiare quotidiana. Prima dì andare in [...] del negozio o il [...] hanno già lavorato tanto. Pranzi da preparare, certificati [...] da consegnare in farmacia, figli da riportare [...] le lezioni e da far riuscire per [...] sportive. Solo per questo transito [...] spendono dalle 15 alle 25 ore settimanali [...] studio [...] Gioia Longo, su un [...] famiglie romane. La giornata tipo di [...] scandita da ritmi incalzanti di lavoro. A tal punto [...] il tempo per sé scompare. Nei questionari distribuiti nei [...] radiografare i tempi dei cittadini, quelli compilati [...] la voce «tempo personale». Ma quante ore lavorano [...] della doppia presenza? La divisione sessuale de) lavoro [...] netta, le donne lavorano per la [...] e [...] famiglia ben 48,2 ore medie [...]. [...] invece, spende per le attività [...] una porzione di tempo ben più modesta: appena 5 [...] medie settimanali. [...] domestica per le casalinghe [...] totalizzante (55,5 ore settimanali medie) ma se [...] delle lavoratrici aggiungiamo quello dedicato [...] professionale arriviamo alle fatidiche [...]. La fatica sembra diminuire nella [...] delle donne laureate e diplomate: le ore di [...] Infatti, passano dalle 42 settimanali [...] é diplomate alle 50 delle [...] coti [...] stu-dio inferiore. Ma lo stress fisico [...] reggere [...] peso; del doppio lavoro, [...]. E la città non sembra [...] preoccupata. [...] continua a funzionate come [...] fossero ancora casalinghe per destino. Gli orari dei negozi, [...] pubblici (Enel, S:p, Acea, [...] Po [...] dei servizi per [...] o la tenta età, [...] e sanitarie, delie banche dettano i loro [...] conto di quelli professionali delle donne costrette [...] tregua in una metropoli ormai anacronistica. A che prezzo le [...] i tempi di lavoro e quelli familiari? Quali [...] ostacoli che trasformano in impresa ogni attimo? Per [...] stata congegnata la città? Come rompere un [...] «Io comincerei dalle piccole rivoluzioni» risponde Gioia Longo, [...] di antropologia culturale a Sassari, autrice [...] del tempo da parte [...]. Attimi stressanti» faticosi. Una corsa Incessante che [...] e non concede Il tempo per sé. Le donne sembrano esperte [...] tenere tutto nelle loro mani. A che prezzo?La vita [...] donne comporta un doppio costo. Oltre alla frustrazione per [...] degradata, inquinante e alienante, comune a tutti [...] romane sperimentano la fatica di [...] arcai-ca. Le donne sono cambiate, lavorano, [...] interessi che scardinano i ruoli tradizionali ma la città [...] se n'è accorta, conserva gelosa [...] loro ruolo antico. [...] pubblici, sportelli, [...] negozi, uffici, funzionano presupponendo un [...] di casalinghe. Ecco perché il prezzo [...] donne per questa contraddizione, è la fatica. Costrette a mediare continuamente [...] nuovo modo di essere e le vecchie [...] le donne sperimentano un disagio terri-bile, un [...] stress massacranti. Quali sono 1 punti [...] urbano dove è [...] palese questa divaricazione? Prendi la [...]. I colloqui con gli [...] la mattina in orari diversi a seconda [...]. Di solito sono le [...] ad informarsi [...] scolastico dei figli e [...] non è uno solo. Per [...] bisogna prendere un [...] dal posto di lavoro, [...] a scuola sperando di non incontrare traffico, [...] anche gli attimi del tempo che resta [...]. [...] cittadino stritola le donne, [...] «tato [...] gli uomini, non c'è [...]. [...] della città è nemica [...] si fonda ancora su una divisione sessuale [...] uomini la funzione della produzione, alle donne [...] riproduzione della vita. Rompere questa organizzazione della [...] Infrangere [...] considerate naturali, la, realtà svantaggiose por le [...]. E possibile? Da dove [...] dalle piccole rivoluzioni. [...] la vita quotidiana spésso [...] che i grandi progetti futuribili. I servizi ad esempio, [...] agli handicappati, agli anziani, [...] secondo il principio di autonomia. Dovrebbero cioè [...] funzionare senza la me-diazione delle [...]. Il bambino, [...] il portatore di handicap, [...] dei servizi destinati a loro con piena [...] esempio su un pulmino messo a disposizione [...]. Una cosa semplicissima che [...] fatica delle donne. [...] obiettivo da percorre è [...] aperta. Intendi una rivoluzione degli orari? Certo. A cominciare dai negozi, [...]. [...] degli sportelli pubblici! [...] compatibili con i tèmpi [...] donne. E non c'è [...] rischio che grazie a [...] compatibilità, le donne alla fine lavorino ancora [...] fino a tarda sera I loro [...] è cambiare regi-stro. Da questa [...] ne della città le dorine [...] possono trarre vantaggi. Certo [...] non potrà essere intesa [...] 24. ///
[...] ///
Ma le donne sperimentano [...] II [...] bisogno di spazi. Anche In questo la città [...] avara con le sue abitanti. ///
[...] ///
La vicenda del Buon Pastore [...]. Uno dei rari spazi [...] in questa metropoli infinita, continuamente minacciato dagli [...] Campidoglio. Ma la città non nega [...] cultura, la politica dèlie [...] donne. Ostacola anche la loro [...]. I parchi e i giardini [...] luoghi a rìschio [...] in ore [...] verse da quelle di afflusso [...] bambini, le strade sono inaccessibili. Solo una donna può sapere [...] e la paura [...] notturna davanti alla fermata buia [...] un autobus che non [...] mai. La sicurez-za in città [...] garantita. I [...] de [...] delle donne romane sono tanti. Quali [...] de [...] presenteresti al [...] sindaco che [...] In [...] una città dove [...] passeggiare, [...] guarda» il cielo, [...] godere de) bello. Una metropoli [...] in modo tale da [...] la vita come [...] sempre di corsa, trafelati, [...] e continuamente stanchi. Vorrei una città che [...] propri tempi e i propri spazi, in [...] il diritto [...]. Una metropoli capace delle piccole [...] concrete. Per fare questo [...] le donne, la loro [...] quotidiana. La [...] ha bisogno del loro prezioso [...]. Sette giorni su sette, [...]. Salgo le scale di [...]. Anche oggi nove minuti [...] la settimana è appena cominciata. Imbocco il corridoio, [...] vicino alla porta trattengo il [...]. Seduta giro lo sguardo, [...] capo per un quarto [...]. Ho imparato a non [...] non arrossire, che guaio i primi anni. Potrei rispondere sicura: «tutto [...] tutti. Ma i miei occhi [...] sono in ritardo. Ho dimenticato di [...] tra un semaforo e [...]. Cerco di rassicurarmi, no [...] in fondo mi hanno assegnato un compito [...]. È mi siedo alla [...]. Martedì Maledetto orologio mentale! Sono le 6 e [...] tutti fuori. Aspetto, [...] e acqua [...] posso [...] In mattinata, [...]. Salto giù alle selle, [...] e sorseggio il caffè. È buono perché c'è [...]. No troppo [...] Der le natale. Dolio lesso in pentola [...] e insalata, è più rapida, il pranzo [...]. Preparo il caffè per Carlo, [...] per [...] di Lolla, bollo il [...] biberon di Ivan, meno male che Maxi [...]. Do una voce a [...] i vestiti, due mucchietti per i piccoli. Mi chiudo nel bagno [...] brulica. Mercoledì Ogni tanto il [...] amico. In un pomeriggio ho [...]. I dati arriveranno per [...]. Ho scovato [...] la ricerca sarà originale. Amo il mio lavoro. Se il computer sarà libero [...] domani. Cerco di convincere il [...]. Lo tiene per sé [...] scudo col corpo. Chissà per domani, al [...] chiederò a Giulia. Che guaio la ruota [...]. Cerco un taxi Sono [...] baby [...]. Tutto occupato, chissà Cario. Telefono: «Sono in ritardo, [...]. Figurati, lui è in [...]. Arranco e ansimante mi [...] gelido buonasera di Monica con la [...] borsetta già infilata sotto [...]. Giovedì« Lolla sbrigati, Carlo [...] pronto, vestiti Lolla, da sola, io sto [...]. Carlo mangia biscotti, la [...] un rito. Acchiappo [...] lo zaino e trascino Lolla [...]. Otto meno un quarto. Chissà come sarà la Nomentana, [...] traffico mi va bene arrivo in orario, [...] salire dalle maestre. Cosa vorranno? Mi hanno Storia [...] Marta, -professionista, [...] laureata, tre figli, un [...] «sono felice», dice. Marta ama la [...] famiglia e non vede [...] che arrivi sera per [...]. Per andare [...] ha dovuto puntare ì [...] vent'anni fa le ragazze «dovevano pensare a [...]. Ha puntato i piedi [...] a lavorare, con un bimbo è stato [...] figlio ha bisogno di te», la incalzava [...]. Non ha mai pensato [...] suo lavoro in un laboratorio di ricerca [...] ha sempre sognato. Ma quanta fatica! Oggi è giornata di [...] il sabato. Con la lista mi [...] tomo in due ore e prima [...] di Lolla ho già [...] a posto. Alla frutta li mollo [...] tempo, quattordici e trenta, giusto una doccia, [...] nelle soste ai semafori. Venerdì Una mattinata tutta [...]. Me la sono [...] dieci solito appuntamento in Prati, [...] prima posso fare il certificato di residenza, [...] non c'è mai nessuno. Alle undici percorro i [...]. Mi tengo a destra, [...] casa. Carlo prenderà Lolla e [...] Ivan non è drammatica, colpa della trivalente. Gliel'ho detto ieri sera, [...] devo scrivere la ricerca entro stasera, se [...] prendo il computer. Mi sento le ali ai [...]. Tanto il pranzo ce [...] ho vuotato le zucchine e stamattina [...] riempite in venti minuti. No non serve [...] da! Ma io non posso [...] cominciato. Ok organizzo con gli [...]. In casa è una baraonda, [...] scarpe, grembiule, biberon, piatti del [...] nessuno ha fatto ordine. Riesco a coricarmi [...] dopo [...] biberon di mezzanotte. Sabato Risveglio senza allegria. Accendo 1 fornelli, e [...] I piccoli finiscano di giocate. Non riesco a spiccicare [...]. Mentre il ragù cuoce. La ricerca non [...] finita, almeno avesse capito [...] dati sono scomparsi, inghiottiti chissà dove. Il diverbio mi tormenta: «Ma [...] direttore, non riesco a trovare nessuno, è [...]. Che sabato grigio. La mattina a pulire, [...] stirare, forse lo farà Carlo. E quei dati, come [...] buchi. [...] leggere, è [...] giorno». Carlo legge, io sono [...] e richieste. Manca [...] alla cena, Carlo acchiappa [...] il bagno, mi libera. Per terra raccolgo un [...] «Il doppio lavoro delle donne». Leggo: in casa anche [...] sgobbano [...] a settimana, i mariti [...]. Però io sono fortunata. Carlo mi aiuta almeno [...]. ///
[...] ///
Carlo mi aiuta almeno [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .