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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1984»--Id 3555075009.

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Questa volta, dopo vent'anni, [...] buona. Tre anni fa, in giugno, [...] corso di una tournée in Europa, sembrava anche allora [...] sarebbe arrivato fino da noi, una sera a Milano, [...] a Bologna. Poi non venne. Adesso, ripeto, sembra che [...]. Anche lui in Italia [...] Socrates, come [...] come [...] come [...] Come uno dei tanti [...] o quello, che trovano "Bengodi nel nostro [...] Non direi allo stesso modo; anche se lui [...] altri, sotto una cascata di lire. Dylan non porta colpi [...] di punta, arzigogoli di una palla rotonda [...] come un cannone; ma una voce arrochita [...] strisciante, quasi privata del tutto di risalti [...] un po' stridula, dopo che ha smesso [...] porta suoni (certo, ormai molto spesso) standardizzati [...] e sapienza in uno stabile moto uniforme; [...] le sue parole, le straordinarie parole che [...] intero e lo rendono ancora oggi un [...] se non concedere tutto il cuore, si [...]. Direi un oracolo da [...] nel dissenso o la rabbia. Infatti Dylan è portatore, [...] stato, di un discorso diretto sulle cose [...] quelle del mondo prima e dopo il [...] cuore [...] o solo del cuore [...] in seguito; infine, quasi esclusivamente, del cuore [...] a partire dal [...]. Queste periodizzazioni, che trascrivo [...] semplificare ma che non credo arbitrarie, stabiliscono [...] la volontà non o-vattata ma forsennata [...] quasi maniacale [...] di questo artista ad [...] in volta la pelle, a non accontentarsi [...] il gioco della vita dentro a una [...] fondo. E questo è un [...] favore. Ma proprio in merito [...] critici sostengono che il suo gioco è [...]. Dicono che il suo dramma [...] piuttosto una farsa, sia pure [...] e dentro a un calcolo [...] raggela (perché si [...] dei drammi privati [...] gestiti con sacrosanta indifferenza). E dicono anche che [...] non è legato o non è in [...] ricerca, ma piuttosto alla smania di proporre [...] (quasi uno specchio che rifletta il sole [...] prolificante dei consumatori di musica diretta. Non ha cominciato, forse, [...] l'arma ormai reclinante di Guthrie e cantando [...] cuore, della memoria. E [...] subito mescolato con una [...] una indifferenza trattenuta ma talvolta persino rabbiosa, [...] lucida che lacerava sottilmente le strutture troppo [...] di quel mondo di canzoni, e anche [...] inquieta (per se, sopratutto) dentro a questo [...] cose accadute o che stavano accadendo. E tutte queste immissioni [...] in qualche modo, dal tarlo dei tempo. Tanto che dopo [...] anni egli naviga non [...] sul fiume Lete, dove nuotano le memorie [...] gli entusiasmi che hanno rallegrato il passato; [...] uno stadio, da noi, preceduto da un [...] tamburelli, tale e quale un principe medievale [...] una guerra al castello. Cose che preserva Dylan [...] E che cosa ci porta mai Dylan oggi? [...] già scritto una volta: Dylan [...] personaggio che, ad ogni occasione, viene affrontato [...] di ricapitolazione globale e gli si rivoltano, [...] tasche [...]. Precisando meglio aggiungerei che [...] sembra una sorta di contrabbasso; in quanto Dylan [...] una violenza totalizzante, ha più volte scandito [...] con rovesciamenti completi di fronte; con distacchi [...] momento [...] con stravolgimenti dolorosi e [...] imprevedibili. Pensa e crede diverso [...] o rifiuta di credere e pensare; però [...] o per vanità ma dentro ad una [...]. In copertina [...] it Ali Back Home» [...] e forse con più verità che in [...] «Le [...] canzoni sono scritte con [...] mente, un tocco di colore ansioso: non [...]. E subito dopo nel [...] (famosa) [...]. [...] Man» un vero incantesimo [...] definì la stesso autore) tre versi dicono: [...] andare dovunque/ sono pronto a svanire/ nella [...] stesso». Mi riferisco agli anni [...] Dylan sembra non dentro [...] del tifone ma un [...] stesso. Canta, in quel momento, [...] per gli altri. Canta con gli altri. Registra il cuore e il [...] della [...] generazione. Ma dura poco, quel [...]. Nel 1966 il suo [...] andava sempre più in alto (secondo [...] constatazione di un altro [...] temeva e [...] ammirava) si frantuma con [...] corso del terribile incidente motociclistico in cui Dylan [...] morire. Segue il silenzio; seguono [...] i balzi qua e là quasi a [...] ombra o a scaldarsi sulla pelle del [...] dimenticandosi di [...]. Poi la lenta ripresa, [...] tentativi cauti a verificare tensione e ripresa, [...] vero e proprio) e le perentorie dichiarazioni [...] di vita: «Il ruolo [...] è di inoculare nel [...]. [...] parte, come ha scritto [...] Mino [...] in una bella e [...] laurea: i Poetica e ricerca musicale in Bob Dylan», [...] particolare modo che Dylan ha trovato per [...] cambiare periodicamente volto e [...]. Così è passato dopo [...] lotta alla «canzone di redenzione», secondo la [...] Gin-sberg? Dylan è anche uno di quelli che [...] in tempo, [...] scritto. Si può aggiungere che [...] di quelli che sanno rimettersi in moto [...]. O in sincronia col [...]. Prima, cuore e battaglia di [...] generazione [...] poi polvere e ombra di [...] stesso e della stessa [...] generazio-ne; consumato [...] di vincere e poi [...] di avere vinto; quasi distrutto [...] fatica, dal dubbio, dalla solitudine e dalla ricchezza poi, Dylan ha resistito a tutto e contro tutto. Non dico è rinato [...] ricominciato rendendosi ben conto delle situazioni. Ha smesso di essere [...] suo tempo, ma ha continuato a [...] la voce. ///
[...] ///
Si è anche consumato [...] anche, sempre, ripreso. Dovessi provare a indicare due [...] di una [...] canzone che colgono [...] di Dylan sceglierei [...] «Blonde on Blonde» la canzone [...] Yohanna» là dove dice: «Tende [...] pugno di pioggia [...] cercando di [...]. La fragilità della [...] parola adesso è straziante; ma [...] resistenza alla fragilità delle cose [...] vita e [...] della passione e delle idee [...] in una certa misura, ancora da meraviglia. Sia pure da piccola [...]. Nei suoi ultimi dischi, la [...] voce. È sempre lì, poco [...] a spezzarsi o a smorzarsi; sembra che [...] finisce per distendersi come uno spago di [...]. E dice le cose [...] con la necessaria autorevolezza. In sostanza, ormai, sembra [...] sempre la stessa canzone, eppure succede che, [...] chitarra diventa perentoria, la [...] attiva. Insomma, Dylan non finisce [...] di offendere. Oggi negli ultimi testi [...] sia avvicinato [...] una fotografia lo ferma [...] si china a baciare la terra di I-sraele. Come Papa [...]. Ma ciascuno può baciare in [...] la terra che crede [...] o che ama [...]. ///
[...] ///
In questo viaggio di Dylan [...] inquiete tempeste della vita, Israele mi pare [...] una volta un attracco, per lui, non [...]. Chissà quante vicende e [...] deve riservare ancora questo Ulisse del duemila, [...] ricerca il mondo [...] con una insoddisfazione fuori [...]. E mettendo in gioco, [...] suo passato. Basterebbe questo per renderci Dylan [...]. Roberto Roversì Ecco come una [...] copiato ROMA [...] Guai a [...] anche solo per scherzo, la [...] dei [...] incupendo [...] voce e lo sguardo, che [...] una brutta trovata giornalistica, la solita pigrizia mentale di [...] crede di [...] sistemare ogni artista nel [...] che fa più comodo al [...]. Si può [...] torto? Eppure. In questi ultimi giorni Francesco De Gregori e stato tormentato (e corteggiato) da settimanali, [...] RAI [...] riviste di musica affinché dicesse la [...] arrivo in Italia di Bob Dylan. A tutti, cortesemente, ha [...] (per pudore, per paura [...] messo in mezzo, per [...] «maestro»), ma per [...] ha voluto fare [...]. Eccoci dunque a casa [...] a [...] sulla musica, sui testi. In una parola, sui sentimenti [...] gli ispira quel mito vivente dalle debo-lezze così umane. Sul tavolo campeggia un [...] cantante, più [...]. E per creare [...] giusta ci accoglie con [...] un nastro [...] mille volte) di George Jackson, [...] dice «A volte penso che questo vecchio [...] altro che una grande prigione, alcuni di [...] gli altri sono [...]. Anche lui [...] dal [...] Si. Era successo che mio [...] Luigi [...] portato a casa il 45 giri di «Peter. Paul [...] Mary» con quel brano. Li per lì mi [...] e malinconico inno alla pace che mi [...] per la ineccepibile interpretazione (così levigata e [...] per il folgorante contenuto. Più tardi arrivò la [...] da Dylan. ///
[...] ///
Dylan non cantava, lui [...] come sassi, non cercava [...] piacevole, al [...]. Come tutti I grandi artisti [...] dava [...] di [...] parlare a qualcuno, madi parlare [...] nome di qualcuno. Magari a nome di [...]. Erano gli anni [...]. [...] non si tratta di [...] di scrivere un singolo verso o di [...] canzone o addirittura [...] opera. Ciò che è stupefacente [...] Dylan, [...] suo dono più grande, è il coraggio [...] propria epoca e i suoi cambiamenti senza [...] propria condizione di individuo, e di vivere [...] (chissà quanto dolorosamente) questa contraddizione. Se proprio dovessi scegliere un [...] ma non vorrei davvero [...] scritto io, per la disperazione [...] scampo da cui pare nascere [...] citerei quello tratto da / [...] I: "Ho fatto scarpe per tutti, anche per te, [...] io vado ancora in giro scalzo. ///
[...] ///
Te Io ricordi? E [...] sospetto che tutto il mio album Rimmel [...] dal suono [...]. Del resto, come potrebbe [...] oggi prescindere dalla lezione di Manzoni, di Cervantes, [...] Celine?. La vera «voce» è [...] CI [...] caldo, la sera che Dylan canterà. Caldo attorno al palco, [...] piccolo e strano, caldo [...] pubblico che canterà a squarciagola, come una [...]. Fuori però fa freddo, [...]. Le canzoni di Dylan serviranno [...] ritrovare un [...] tempo perduto, a provare [...] te [...] della nostalgia [...] non già a quello che [...] stato, ma a quello che avrebbe potuto essere. Applicato anche a verificare [...] di venti anni fa, con II carico [...] Ingenuità e di risposte troppo semplici a domande [...]. Eppure faceva caldo, [...]. Abbiamo, In questi anni, [...] conti con la nostra storia e passato [...] anni difficili: 11 [...] certo, ma soprattutto quella [...] preceduto, reso Inevitabile. Abbiamo successivamente bollato le [...] cattivi pensieri di quegli [...]. Afa non si deve [...] la passione per ingenuità e II cinismo [...] non vorrei che oggi si concedesse ad [...] della storia Il privilegio di pensare che [...] migliore di quello che [...] preceduto, e che oggi [...] di Ieri. Dylan, ha cantato, per [...] grande movimento di quegli anni tellurici. La [...] è stata la colonna [...] generazioni, e la memoria delle sue canzoni [...] di fratello In fratello, forse già di [...] In [...]. Erano, Infatti, appena finiti [...] Cinquanta quando Dylan cominciò a cantare. Erano stati anni [...] per 1 giovani americani. Afa anche anni Inquieti: nel [...] nasce 11 mito James Dean e Jack Kerouac si [...] con [...] the [...]. Con 11 nuovo decennio [...] Stati Uniti conoscono il loro periodo più [...] con la presidenza Kennedy, 1 movimenti per [...] le lotte [...] degli anni del Vietnam, [...] come nella musica, di grandi fenomeni di [...]. Sarebbe sbagliato però stabilire collegamenti [...] stretti, [...] b/are, come spesso si è [...] Dylan per II cantante del [...]. La verità è che Dylan, [...] sempre sostenuto che [...] del »messaggio» lo fa [...] se avesse [...] ha Interpretato e raccontato [...] una generazione. Lo ha fatto con [...] con passione intellettuale, con una sensibilità estrema [...] stagioni culturali e politiche. Dylan ha seguito, spesso, [...] sempre, gli slittamenti progressivi della coscienza del [...]. Lo ha fatto con [...] di cantare con quel »canto da cane [...] in trappola» che ha reso le sue [...] profonde, spesso quasi cattive. Le canzoni di Dylan, [...] anni, sono infarcite di realtà. Nei titoli e nei [...] cosa inusuale, nomi e cognomi e storie [...] Dylan, spesso, come se II suo mestiere [...] arte del giornalista di gran livello che [...] musica le cose che vede e le [...]. E i biografi di Dylan [...] In quegli anni la [...] di scrittura tosse fortemente [...] della realtà quotidiana. Anche nel suo periodo [...] metà degli anni Settanta, cantò, già da [...]. Il dolore per [...] di George Jackson o. In una straordinaria ballata, la [...] di [...] Carter pugile nero accusato, senza [...] di omicidio. La vita e 11 [...] Dylan, sono stati costantemente percorsi da Incertezze, doppiezze, [...] Impegno politico e folgorazioni mistiche, da cultura [...] della dimensione agreste. Non un messia o [...] legato alla propria coerenza. SI discute se egli [...] onesto, se si debba [...] puro calcolo 11 suo singolare Itinerario politico [...]. È stato, credo, un [...] e geniale, privo di certezze consolidate che [...] «chi vive [...] del venti ed è [...] 11 dubbio e [...]. Ma la [...] musica istoria. Storta vera, vissuta da [...]. Perché le sue canzoni, fino [...] bellissima [...] sono state sempre qualcosa di [...] dalla banalità. È [...] la coerenza che qualcuno ostinatamente [...]. Il giovane Dylan raccontava agli [...] come era nata [...] in the [...] che eravate traditi dal vostro [...]. Che tutti noi In America [...] dal nostro silenzio e dal silenzio di [...] potere. Non vogliono vedere quanto [...] gli altri prendono la metropolitana e leggono [...] "Time", [...] non capiscono, non sanno. E, quel che e [...] frega nemmeno». E sapeva, come lui [...] tempi stanno cambiando». Eppure credo che anche [...] freddo. Un grande freddo. Walter Veltroni Dylan fotografato [...] San Francisco con [...] Gin-sberg. Sotto Francesco De [...] Ci sono stati molti Dylan: [...] con la chitarra acustica che dava voce [...] a quello «elettrico», da quello «mistico» a [...] che sembra marcare un [...]. Qual è il Dylan [...] di più?«È incredibile che ci si possa [...] cambiamenti operati da Dylan in questi vent'anni. Tutti testimoniano la vivacità [...] essersi testardamente rifiutato di somigliare, giorno dopo [...] Dylan delle riviste specializzate per continuare semplicemente a [...] stesso. Quelle che a certi [...] copernicane, in realtà sono solo impudiche testimonianze [...] che cambia in un mondo che cambia». Ma pare divenuto di [...] di lu L Sì dice che è [...] riportano interviste malevole dei suoi -amici-, c'è [...] è solo un grande [...] e che canta per [...] Che ne [...] che il [...] ad ogni costo inquadrare Dylan [...] movimento politico sia una forzatura sciocca. E per favore. Come dicevo prima. Dylan ha sempre ricercato [...] perseguito la coerenza con se stesso. Le sue prese di [...] quali, peraltro, mi sembra che non abbia [...] credo Influiscano relativamente poco sulle cannoni che [...]. Canzoni che non hanno [...] certezze, che vivono di una meravigliosa ambiguità. Canzoni [...] impenetrabili, canzoni [...] chio che riflettono realtà scomode [...] contraddittorie, canzoni assolutamente non addomesticabili, senza prezzo e senza [...]. Se li [...] che Dylan gua-dagni esattamente [...] sul mercato. Personalmente sono molto più [...] prezzo della benzina che sale. E poi è stupefacente [...] in occasioni del genere, [...] blandamente ipocrita di chi, [...] cose e le cifre, si erge a [...] costumi altrui. Sono certo che Dylan [...] a cambiare una virgola di se stesso [...] in più: e questo mi basta. Egli stesso, intervistato [...] argomento, taglia corto: E [...] essere fuori dai compromessi che [...] un artista. Non importa il denaro [...]. Guardate Matisse: era un [...]. Cera tanta gente e [...] commosso, forse nostalgico. Ci sarà di sicuro tanta [...] anche a Verona. Pensi che diventerà un [...] in peregrinazione sulle macerie del proprio passato? Oppure [...] festa?« Bah, a dire la verità mi [...] buona metà del pubblico di Joan Baez [...] giovani e giovanissimi che conoscono a menadito Michael Jackson [...] Boy George e che, non per questo, [...] (o a scoprire) nel repertorio dì una [...] temi universali e concreti della lotta per [...] la libertà. Credo, pero, che il [...] che andrà a sentire [...] sarà più confuso e [...] e variegato: un pubblico più problematico e [...] "casinaro", sicuramente più rappresentativo. Un pubblico [...] almeno lo spero [...] che non canterà insieme a Dylan il [...] dei brani, ma che si [...] insieme a lui, ormai [...] al di là delle carte [...] identità e delle identità ideologiche, pur sempre dolorosamente giovane». ///
[...] ///
Un pubblico [...] almeno lo spero [...] che non canterà insieme a Dylan il [...] dei brani, ma che si [...] insieme a lui, ormai [...] al di là delle carte [...] identità e delle identità ideologiche, pur sempre dolorosamente giovane».

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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