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[...] / GIOVEDÌ 13 GIUGNO [...] barocca della [...] anni fa, dopo la [...] nasceva «Studi storici», rivista [...] la [...] «Studi storici» compie 25 [...] il quarto di secolo la rivista pubblica [...] di tutti i suoi numeri, un mezzo [...] e la documentazione compiuta [...] anni. L'indice sarà presentato oggi [...] Roma [...] del Conservatorio 55) con ud dibattito a [...] Caracciolo, Galasso, Woolf, Manacorda, Procacci, Villari, [...] Barbagallo. Pubblichiamo una delle prefazioni al [...] scritta da Gastone Manacorda [...] di «Studi storici» è stato [...] primo direttore. La decisione di fondare una [...] di storia fu presa in una riunione nella sede [...] Gramsci, in via Sicilia, [...] del 1958. Eravamo una decina di [...] ma non sono in grado di fare [...] nomi di tutti i presenti, e [...] parte sono certo che [...] un verbale. [...] mi pare [...] Franco Della [...] Giuliano Procacci, Ernesto Ragionieri, Rosario Villari, Renato [...] e mi scuso per eli [...] che non ricordo. Ci aveva [...] Mario Alicata, in veste [...] direzione del Pei, responsabile della sezione culturale, [...] di verificare quale fondamento reale avesse la [...] in conversazioni singole. [...] significava che [...] un «editore» disposto ad assumersi [...] una volta accertata la disponibilità e la volontà delle [...] operative. Lo sconquasso politico del [...] aveva lasciato il segno anche [...] dei nostri studi e delle riviste. I giovani storici di [...] avuto fino allora a loro disposizione da [...] rivista specializzata come «Movimento operaio» e, [...] una rivista come «Società», [...] alla storia senza limitazioni tematiche, ma era [...] come rivista di cultura generale. Col [...] «Movimento operaio» cessò le [...] «Società» visse ancora un triennio ma mutò direzione [...]. La discussione [...] sulle pagine di «Movimento operaio», [...] anche in altre sedi a partire almeno dal [...] aveva rivelato una diffusa insoddisfazione [...] che si era venuta stabilendo [...] sia pure solo di fatto, perché nessuno [...] teorizzata [...] fra indirizzo storiografico marxista e [...] di una tematica storica limitata, quasi che ai marxisti [...] riservato il compito «corporativo» e [...] di occuparsi solo (o quasi) [...] storia del movimento di cui essi medesimi erano parte. Una sana reazione, incoraggiata [...] e discreti, ma chiari, suggerimenti politici, venne [...] dei giovani storici di mestiere, che, se [...] marxismo e nel pensiero di Gramsci, avevano [...] di [...] affermare le proprie idee [...] lavoro di ricerca e di critica allargato [...] che nulla avevano a [...] vedere col movimento operaio. La nascita di «Studi Storici» [...] il punto di approdo di un processo [...] di quel nucleo di studiosi e un [...] reazione al pericolo di disgregazione cui li [...] vicende del [...]. Quel che comincia ad [...] non [...] detto, però, che fosse [...] allora. Prendere [...] di [...] vita a una rivista storica, [...] storia generale, da parte di un grappo di giovani [...] (nessuno catte» [...] era un atto a [...] poco di anticonformismo, e quasi [...] meno a certe buone regole [...] scritte. E perché tutto ciò non [...] sfida velleitaria [...] una sola via da percorrere: Quella della qualità del prodotto, [...] base al quale saremmo stati [...] Questa fu la scelta fondamentale, e a tanti anni [...] distanza mi sembra ancora una scelta saggia e coraggiosa. La coerenza con questa scelta [...] spinse fino 9 fare uscire il primo numero della [...] senza un programma, senza una dichiarazione [...] e fu una decisione da [...] criticata, da altri esplicitamente apprezzata sia [...] del gruppo promotore, sia [...]. E si scelse la [...] «Istituto Gramsci editore», che non era fino allora mai [...] non erro, non comparve neppure in seguito [...] periodico. Quel nome editoriale diceva [...] era, in primo luogo, una dichiarazione di [...] di non accademismo, di non identificazione della [...] la storiografia neutra pura asettica e senza [...] positivo, dichiarava altrettanto apertamente ascendenze di pensiero, [...] tematiche, che però si volevano non vincolanti [...] quindi, solo come orientamento generale. Eravamo, in maggioranza, consapevoli [...] stato facile concordare fra noi il testo [...] e anzi che il nostro progetto di [...] fallito se ne avessimo tentato una definizione [...]. Era chiaro, infatti, almeno [...] di noi, che la crisi politica e [...] aveva le sue radici in un eccesso [...] che occorreva rimuovere un blocco di certezze [...] limite, contraddicevano la libertà di ricerca e [...] critico. La crisi, ripensata in [...] avere uno sbocco costruttivo solo se ci [...] fare concreto, assai più che col riaffermato [...] di principio o, comunque, con il richiamo [...] consolidato. La sobria indicazione editoriale, [...] sufficienza la «tendenza» (mi pare che si [...] di questa parola), con tutto ciò che [...] e che si sarebbe reso esplicito nel [...]. Nonostante i contrasti, anche [...] volontà di presentarci come nucleo omogeneo prevalse, [...] basi si vennero affermando alcuni criteri che [...] intenzioni: uscire da ogni limitazione settoriale del [...] fare, quindi, una rivista di sto-ria generale, [...] una prevalenza, praticamente inevitabile, del [...] misurarsi con i problemi [...] contemporanea, selezionando le scelte tematiche, e anche [...] collaborazioni straniere: far circolare le idee con [...] attraverso le rubriche critiche. A questa esigenza, [...] di presentarsi come tendenza ma [...] si ispirò anche la decisione, [...] contrastata, di affidare la rivista a un direttore unico, [...] neppure [...] un comitato. Fui io a volere [...] temevo che un comitato significasse. Per [...] in senso patrimoniale, doveva bastare, [...] una volta. Senza comitato formalmente costituito [...] sempre, con composizione varia, riunioni per la [...] ma solo quattro anni dopo fu costituito [...] composto da Procacci, Ragionieri, Villari, [...] oltre che dal direttore. Mi accorgo, però, [...] non bo detto come [...] nominato direttore. La designazione venne dai [...] dell autunno [...] e, per quel che [...] o, almeno, non ci furono proposte alternative. Ne fui un po' [...] I presenti, ero il più esitante a [...] il più dubbioso sulle [...] successo, e anche perché non mi avrebbe [...] di carattere politico nei miei confronti, che, [...] fu. Alicata, con il quale [...] avevamo avuto contrasti aperti, [...] ad accogliere [...] del mio nome, e [...] ogni mia riserva, anche perché ebbi garanzia [...] rivista dal potere politico e dalla stessa [...] Gramsci sarebbe stata pienamente rispettata, come di fatto [...]. Io non credevo allora [...] cui si dava vita sarebbe durato tanto [...] voglio aprire [...] un discorso sulla continuità [...]. Ma, se non [...] certi criteri definiti [...] hanno segnato i caratteri costanti [...] «Studi Storici» e, nonostante la diversa impronta [...] ciascuna direzione ha dato, forse [...] ancora una loro validità. Gastone Manacorda Dalla nostra redazione BOLOGNA [...] sala è calda, silenziosa, un [...] vecchio dagli occhi chiari sorridenti [...] un elegante panama In mano [...] davanti alle teche e [...] va la scrittura minuta del [...] fitta, affollata di figure, schizzi a margine. Si sofferma divertito e [...] decifrare quella calligrafia che va da destra [...] dello specchio che 1 [...] hanno collocato a [...] due grandi fogli. La scrittura è quella [...] Leonardo [...] Vinci, nel codice [...] in mostra a Bologna [...] di giorni. [...] bel vecchio che la [...] Cesare Musatti, padre della psicanalisi [...] tentazione è grande: perché [...] Leonardo sul lettino dello psicanalista, confrontando il notissimo [...] Freud su Leonardo con le novità sulla [...] storia emerse dagli studi [...] stesse suggestive pagine del Codice [...] Musatti [...] dice Carlo Pedretti curatore [...] ritiene che sia impossibile mettere un morto [...] psicanalista?». Musatti esita, non lo [...] in analisi» il grande. Quello sul divano non [...] ma [...] stesso che ri vive [...] gli elementi che col paziente ha In [...]. Si potrebbe dire anzi [...] è un pretesto. E quanto a lui evidentemente [...] sé la sente davvero di [...] su quel divano» e di [...] ad [...] Leonardo. Non per amore di [...] Ingenua [...] codice [...] molte le «note» intime [...]. E Musatti, dopo Freud, ne [...] la Vergine [...] II Bambino» di Leonardo e, [...]. Sigmund [...] di [...] che 11 «segreto» spieghi [...] personalità) seguiamo lo psicanalista e lo studioso [...] Leonardo [...] loro percorso lungo le tappe della mostra [...] affermazioni, in alcuni casi citazioni del grande [...]. Ecco un primo foglio [...]. Leonardo disegna il movimento [...] precisione scientifica ed il ragionamento si trasforma In [...] scritto a margine, con [...] di una massa di [...]. /// [...] /// Studia la formazione geologica [...] in escursioni sulle Alpi forse, per conoscere [...] dell'aria a grandi altitudini e da prospettive [...]. Nel codice infatti le [...] due temi ricorrono frequentemente assieme. E Freud interpreta: ti [...] controllati, sottomessi alla [...] ricerca; egli non amava [...] si chiedeva donde venisse ciò che doveva [...] e cosa significasse. Egli aveva convertito la [...] In [...] di sapere». E [...] esattamente l'acqua in movimento, [...] del codice [...] il manoscritto è letteralmente [...] da nitidi, piccoli disegni di gorghi, di [...]. In mostra ci seno [...] di corsi d'acqua e tracce degli esperimenti [...] Leonardo a conclusioni sorprendentemente attuali circa 11 comportamento [...] superano ostacoli. Quasi Inevitabile il riferimento [...] grande madre, il liquido amniotico, il grembo [...] ritornare. Ed è ancora l'acqua [...] interpretazione della luce della Luna. [...] due fogli dei codice [...] sole, della luna e della terra: Leonardo [...] al loro assi rotanti quanto alla loro Illuminazione: [...] è 11 sole ad Illuminare la luna [...] loro acque». Ed anche la [...] lettura della struttura della terra, [...] parte geologica del codice [...] basata sul testi classici e [...] dà un ruolo centrale al sistema [...] delle acque. Mentre lavorava a Milano al [...] cavallo», Leonardo ricevette un sacco pieno di fossili trovati [...] colline di Parma e Piacenza (ed in mostra, accanto [...] ne parla, stanno del [...] 11 mare [...] veri) e la scoperta gli [...] egli fa confutare con decisione [...] che si trattasse di «prova» [...] diluvio universale. Per Freud [...] ricorda Pedretti [...] se Leonardo fu ricercatore prima [...] servizio della [...] arte, più tardi ne divenne [...] e se ne allontanò in una fase diventando addirittura [...] al [...]. Leonardo uomo, figlio di Ser Pietro [...] Vinci e «della Caterina» restò segnato dalla [...] figlio Illegittimo. Forse la storia del [...] madre fu romanzata, anche da Freud, eppure [...] da parte [...] del famoso sogno dei [...] fondatore della psicanalisi aveva visto giusto: Leonardo [...]. Pedretti cita, tra le [...] a Freud, un [...] sodomia che coinvolse Leonardo [...] a Firenze nel 1476. Nei suol disegni cominciarono ad [...] allora volti effeminati di fanciulli [...] sognante accanto a volti [...] virilità. E ancora di recente [...] io ricorda sempre Pedretti [...] quel singolari componimenti letterari di Leonardo noti [...] di »profezie» In cui l'autore, parla di [...] tu. È un foglio del [...] Milano ed ha per titolo [...] sognare». La parte finale è [...] perché la carta, ha subito [...] dice sempre Pedretti [...] ed è malamente leggibile nella [...]. Ed ecco quello che si [...] arrivati a leggere: [...] Vedrà [...] ti cadere di grandi alture [...] tuo danno: i torrenti ti accompagneranno e [...] te col lor rapido corso. Ed in base [...] si è ora in [...] cosa c'è al posto del puntolini. E ancora sono [...] capelli inanellati di Jacopo Caprotti [...] un giovane allievo che entra nello [...] Leonardo, che egli continua [...] le fonti sono 11 Vasari e un [...] retro di un foglio Incollato di Leonardo [...] caricatura erotica che riporta proprio 11 nome [...]. Afa Musatti preferisce parlare [...] due dolci Immagini materne (sant'Anna e la [...] stesso sorriso della Gioconda. Il paesaggio di [...] cosi come, più o [...] oggi». Un sorriso ed un [...] nella prospettiva della memoria. E perché anche oggi, [...]. Imiti [...] Indagato al limiti del. Il mondo è di [...] di tutto. Oggi [...] del computer, 1 giovani sanno [...] rischiano di diventare del [...] che controllano solo un pezzetto [...] ciò che accade, sanno che la realtà è sempre [...] parcellizzata. Parcellizzata come lo è, [...] nella società giapponese. Leonardo resta mito perché [...] universale». Maria Alice [...] 13 aprile Augusto Murer inaugurò [...] Castel Sant'Angelo, a Roma, una splendida antologia delle sue [...] la più bella certo di una lunga e faticata [...] come scultore. Le severe e raffinate [...] dai manieristi [...] e i cortiletti del Castello [...] invasi da un [...] di sculture in [...] che, nella poderosa struttura di pieni e [...] come un alito erotico e musicale che [...] alle pietre, alle foreste e alle acque [...] Dolomiti [...] della nativa Falcade per essere fissato in [...] una stupefacente naturalezza e classicità assieme. Murer quel giorno era [...]. Usciva da una brutta [...] dorsale ma lo rendeva immensamente felice vedere [...] creature scolpite resistevano e trionfavano a cospetto [...] sublime volumetria di Castel Sant'Angelo. La sfida era vinta. Avevo scritto il testo [...] della mostra ed ero contento anch'io che [...] venute dalla grande natura alpina reggessero cosi [...] della cultura che è chiusa nel Castello. Murer mi chiese di [...] di presentazione alla gran folla degli invitati. Dissi che bisognava mettere da [...] la leggenda dello scultore delie montagne e delle foreste, [...] «solitario di [...] per riconoscere uno scultore molto [...] che non aveva copiato la natura e la [...] vitalità bensì aveva riscoperto la [...] che ci portiamo dentro di noi e quanta parte [...] noi, magari [...] o cancellata, è [...] la [...] da questa coraggiosa riscoperta in [...] nascevano la [...] vitale e [...]. Parlavo e ogni tanto [...] grandi, sereni, dolci, sorridenti di Murer due [...] una trasparenza sorprendente. Non ho più dimenticato [...] e la trasparenza di quegli occhi. Ora Murer è morto. Quegli occhi non hanno [...] trasparenza azzurra. Anche sui monti e sui [...] di [...] s'è fatto buio. E il flauto dei [...] non ha più suoni. Non ci saranno più [...] Augusto Murer e miti di La morte [...] Falcade le cui opere, in legno e bronzo, [...] alla giovinezza del mondo e alla [...] energia Murer, lo scultore [...] buona e serena [...] il nostro mondo violento. Ieri la [...] voce, il suo sguardo, la [...] mano possente. Oggi più nulla. Mi diceva Murer che [...] il monumento alla Resistenza antifascista da inaugurare [...] Mestre. Era l'autore di molti [...] Resistenza e ai caduti delle guerre. Monumenti [...] senza ricordi di armi [...] di uomini, grandi ferite e grandi gesti [...] libertà. Di tutti il più [...] più tragico: quello alla Partigiana Veneta assassinata [...] ai Giardini della Biennale di Venezia e [...] i fascisti fecero [...] il monumento in ceramica [...]. Sul Grappa ce n'è [...] forme dilatate [...] verso le montagne e [...] gesto della figura di [...] Rotterdam rasa al suolo [...]. Murer lavorava in solitudine [...] Falcade, [...] era nato nel 1922, ma culturalmente non [...]. Circolano nei suoi progetti [...] sculture motivi e stilemi usati da Moore, [...] da Minguzzi, da Fabbri, [...] Guttuso, [...]. Le «culture più belle [...] Murer [...] eloquenti portatrici di messaggi in qualsiasi peata [...] e mediterra-nee, sì, ma non chiuse sulla [...] alberi di Falcade. Le radici di Murer [...] monti e gli alberi di Falcade ma, [...] Paul [...] del vero artista, il [...] erano altra cosa dalle [...]. Aveva una [...] tipica techné nel trattare [...] legno e il bronzo e [...] materia prendeva tutto quel che si può prendere per [...] la forma e [...]. Le donne e le [...] grembo, alla maniera di Moore, strutturate come [...] della vita. I gracili giovinetti, arlecchini [...] devono entrare sulla ribalta del gran teatro [...] sembrano degli smarriti [...]. I satiri, invece, si [...] il flauto perché il suono arrivi il [...] a conquistare cuori « sentimenti e, intanto, [...] corpo si allunga, si allunga in una [...] che è fatta [...] dalla musica. E, poi, tra le [...] dei bassorilievi di una grande melanconia [...] fanno [...] flettere: raffigurano un Cristo [...] solo che se ne sta crocifisso su [...] alta e isolata da tutti e da [...] darsi da fate, un ciacolare inutile, un [...]. Immagine [...] ma quanto tremenda come simbo-lo! Scultura dopo scultura, le [...] hanno fatto foresta, un bel [...] alla giovinezza del mondo [...] potenziale di energia di liberazione. Qualsiasi progetto o scultura [...] Murer [...] un non so [...] di germinale quasi fosse [...] foresta per il tempo lungo, per il [...] italiani, che sono forse tra i nostri [...] d'oggi, Murer ha tracciato un percorso tutto [...] cuore della incontaminata natura dolomitica, le immagini [...] molto naturale che è, sì, un uomo [...] anche di un mondo altro, a venire. A [...] Murer guardava assai lontano dalla [...] Falcade e arrivava a sognare i miti mediterranei dei Greci. A suo modo era [...] e primordiale. Le sue statue non [...] nativa: sono un consapevole recupero della natura [...] noi e ce lo ricordano ossessivamente statua [...]. Statue [...] non stanno più in [...] stanno al nostro stesso livello ma «saltando [...] in noi è naturale e spesso dimentichiamo [...] sappiamo [...] ci sia. Qualcosa di Eco e [...] Gemito [...] era ben vivo nella [...] Murer soprattutto per le qualità metamorfiche, per la [...] può crescere su di un archetipo. Murer oscillava, nel suo perseguimento [...] belletta, tra armonia [...] deformazione: [...] era la [...] persona, sensi [...] pensieri, [...] si distendeva con «strema naturalezza [...] gioia del mondo; la deformazione era la rottura imposta [...] violenza esterna di un mondo [...] assassino. Murer era scultore erotico [...]. /// [...] /// Murer era scultore erotico [...]. (0)
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