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Poche istituzioni, come [...] di Francia, sono sinonimi di [...] assoluta. Da ieri tra gli [...] cooptato François [...] 69 anni, uno storico [...] a fondare il proprio prestigio sullo smantellamento [...] e del [...] nel suo campo di [...]. Poche volte [...] visto in giacca e cravatta. Non riusciamo ad [...] in feluca, marsina coi [...] spadino. E certo non come [...]. La considerazione in cui [...] probabilmente molto [...] con cui ha trattato [...]. La prima e la [...] della [...] furia iconoclasta era stata [...] Rivoluzione [...] del 1789. Senza riguardi per nessuno, era [...] a [...] negli anni [...] e [...] da mito in storia, triturando [...] «vulgate» dominanti, comprese quelle dei suoi maestri marxisti. [...] grossa fatica è «Il Passato [...] il saggio [...] comunista nel XX secolo, nel [...] avanza [...] tesi che il nostro secolo [...] potuto fare a meno sia del comunismo che del [...] ricordando che entrambi ce [...] con il terzo vero protagonista, [...] piatta, incolore, borghese democrazia rappresentativa. Il tema su cui [...] è [...] per eccellenza della storia [...] Napoleone [...]. La severità con cui [...] tende a demolire i [...] ha anche urtato suscettibilità. Gli hanno dato del «reazionario» [...] parlato male [...] accusato di equiparare fascismo e [...]. Fa un [...] paura restare a fine [...] spartiacque cui ci eravamo abituati. Può anche darsi che [...] foga derivi dal fatto che era stato [...] al [...]. Ma nessuno ha mai [...] la serietà con cui procede, senza guardare [...] quando scrive storia. [...] François [...] con la feluca da Immortale La tradizione idealistica e i suoi epigoni nel dopoguerra hanno [...] delle discipline teoretiche Filosofia e [...] quel matrimonio nuoce a entrambe. Meglio [...] Cessata [...] di Croce e Gentile, con [...] in Italia delle scienze umane, si è affermato un [...] «riduzionismo» incline a risolvere il pensiero entro coordinate [...]. [...] invece distinguere , e magari [...] la «storia delle idee». Remo [...] La filosofia del Novecento Donzelli, [...]. Per questo motivo accade [...] cer-chiamo storia della filosofia trovia-mo piuttosto storia [...] precisava il suo punto di vista, ag-giungendo: «Le [...] ri-guardano [...] o degli altri filosofi, [...] un sistema filosofico, le cause che hanno [...] filosofo le sue idee predominanti. Si trattava di una [...] e sulla quale varrebbe la pena di [...] poi, a distanza di tanti anni, [...] da noi in Italia, [...] della filosofia ha assunto un ruolo, nel [...] filosofi-che, che nel corso del secondo do-poguerra [...] accre-sciuto. Ci sono almeno due buoni [...] per [...] su questo ruolo e [...] culturale che ne è stato [...]. In primo luogo, la [...] i contributi italiani di medio livello in [...] andati soggetti (an-che, ma non solo, per [...] ambito internaziona-le. In secondo luogo, il [...] la storia della filosofia esercita [...] e nei con-corsi a [...]. La vocazione stravolta [...] il concetto della storia [...] stato sottoposto, nella cultu-ra italiana degli ultimi [...] processo che ne ha esteso, dilatato e [...] stravol-to il senso originario. Questo pro-cesso è consistito [...] in modo progressivo, la storia della filosofia [...] cultura (non solo filosofica) a storia delle [...] casi addirittura a storia della scienza. Naturalmente, ciascuna di queste [...] da lungo tempo pienamente legitti-mata sul piano [...] anche da noi studiosi di in-dubbio valore [...] in modo [...] il patrimonio di conoscenze [...] la nostra immagine del passato. Ma mentre [...] ha dato vita a [...] e relativamente autonomi, come la storia intellettuale [...] della cultura, da noi tutto ciò si [...] molti casi, in un atteg-giamento che ha [...] del pensiero a perdere [...] di vista il suo [...] la [...] specificità). E questo, nonostante il fatto [...] ciò che è [...] rispecchi fedelmente, forse [...] si [...] nella cultura filosofica europea. Che cosa era accaduto, [...] Europa mentre [...] il pensiero idealistico di Croce [...] Gentile? Era accaduto che la filoso-fia si era [...] problemi, metodi, esigenze ed oggetti provenienti da [...]. Tutto questo aveva prodotto, [...] settori, del-le forti istanze di carattere «riduzio-nistico», [...] nella tendenza a risolvere la filosofia in [...] poli-tica, dinamiche sociali, processi di riproduzione materiale [...]. [...] conclusa, la riapertura delle [...] senso di inferiorità per il ri-tardo [...] cultura continentale ha spinto [...] ad una rapida assi-milazione dei [...] temi [...] classiche della filosofia (quelle, [...] ad es. Abbiamo detto che questi [...] cultura hanno origini remote. Essi nascono co-me reazione [...] (il cui monumento è rap-presentato dalla storia [...] De Ruggiero) e, nello stes-so tempo, non [...] paradossalità, come accoglimen-to e radicalizzazione di alcune [...]. Una simile evoluzione ha [...] nobile nel maggio-re tra i nostri storici [...] cioè Eugenio Garin, e in [...] dello stesso Garin (La [...] storico), le sue basi programmatiche, mentre un [...] sempre di Ga-rin, le Cronache di filosofia [...] il primo, concreto documento. Tanto nella Filosofia come [...] nelle Cro-nache veniva sancito il principio che [...] nella ricostru-zione storica del pensiero non è [...] pensiero con-tiene di filosofico, ma il contesto [...] sociale e culturale, le fonti, la capacità [...] propria epoca o, nei casi più modesti, [...] (tutte posizioni che Ga-rin ha sempre puntualmente [...] troviamo aggiorna-te e riproposte anche in [...] apparsa su Almanacco Pds [...] Quaderni del Ponte, 2/92 [...]. Erano presenti e operava-no, [...] della fi-losofia e della [...] storia, le tesi di Gramsci [...] degli intellet-tuali e sulla funzione politica del-la [...]. Perciò non può mera-vigliare [...] diventasse predominante [...] del partito comunista e [...] cultura di sinistra. Questa vicenda fu inoltre [...] curiosa disso-ciazione tra peso politico e peso [...] sociali e dei partiti che le rappresentavano: [...] (come allora si diceva) culturalmente egemone ma [...] il controllo politico della nazione toccò al [...] sul piano culturale e filosofico -a prescindere [...] singoli contributi -non riusciva ad espri-mere un [...] im-porsi. Peggio ancora le cose [...] laici, che non erano privi di individualità [...] non seppero trovare una terza e autonoma [...] storicismo della sinistra e [...] della filo-sofia cattolica. Così, [...] per i problemi classici e [...] speci-ficamente teorici della tradizione filosofica finì con [...] confi-nata nel recinto della cultura [...] e in particolare di quella [...] e neotomista. Con il crollo delle [...] muri che queste avevano in-nalzato, non solo [...] del Novecento, non si può dire che [...] di tendenza rispetto a [...] coltiva-re la storia del pensiero. [...] si è smesso di [...] come chiave inter-pretativa, al contesto sociale ed [...] spazio alla ricostruzione del quadro storico in [...] complessità, non riducibile ad un solo fattore. Co-sì, nonostante [...] che spesso gli storici [...] per i teorici del pensiero debole è [...] la parentela che accomuna gli [...] agli altri [...] che la verità sia [...] suo problema un mi-to filosofico. La divisione dei regni Il [...] allora, riser-varci il rischio di arrivare ad [...] di sapore [...] come a dire: la [...]. Se questo fosse il caso, [...] sue con-seguenze sarebbero gravi. [...] il discorso da fare se [...] una divisio-ne della storia dalla filosofia si giun-gesse, alla [...] ma non sul terreno delle appartenenze [...] bensì sul quello di una [...] netta distinzione di metodi e que-stioni. E allora la faccenda [...] potrebbe investire in modo nuovo anche il [...] umanistiche, con [...] di nuove materie, come [...] idee o la storia intellet-tuale. Rispetto ad una simile even-tualità [...] probabile che si offra oggi, in Italia più che [...] di uscire [...] e di riflettere con spregiudicatezza [...] fatto che la storia e la filosofia assai difficilmen-te [...] fondersi in una discipli-na unitaria. In Italia più che altrove, [...] perché, in un certo senso, [...] è [...] alle sue [...]. Si vorrà cogliere finalmente [...] di giungere ad un chiari-mento [...] su questo tema? Sa-rebbe [...] auspicabile. Ma per [...] occorrerebbe, in primo luogo [...] discutere e con-frontare i rispettivi punti di [...] di storici delle idee e filosofi. /// [...] /// Mauro Visentin [...] «E io dico no [...] Sul nesso tra storia e filosofia ecco [...] di Remo [...] di cui esce per Donzelli «La [...] del Novecento». Questo modello tendeva a [...] in cui la storia entra nelle idee [...] queste sono, perciò, segnate dal travaglio degli [...]. Era un antidoto ad una [...] filosofica (come quella idealistica) che si fondava su una [...] di partenogenesi storica dei concetti. Questo antidoto ha, però, [...] la specificità dei meccanismi e delle strutture [...] in un semplice riflesso [...]. Su queste basi si [...] col proporre una storia del pensiero filosofico [...] idee si svolgono secondo [...] traccia della cronologia, come [...]. Cosa che ha provocato degli [...] disastri [...] e ha reso di uso [...] categorie balzane come «anticipazione» o «precorrimento». Invece bisognerebbe dire con [...] filosofia non si svolge secondo una linea [...] storica e che i filosofi vanno considerati, [...] maniera analitica anglosassone, ma comunque in modo [...] del loro pensiero la [...] che sussiste o non sussiste fra le [...] si sono serviti. [...] sarebbe una storia della filosofia [...] abbandonasse il piano della banale progressione, rispettando, però, le [...] storiche. Vorrei usare la metafora [...] della filosofia [...] nella quale i concetti [...] carattere e una struttura «metamorfica», dove le [...] il significato e il valore dei pensieri [...] mutare dei tempi e delle situazioni storiche». Il filosofo Hegel nel [...] di L. [...] 1828 «Arcipelago», «straniero» e «ospite»: [...] le figure chiave con le quali il filosofo veneziano [...] la modernità [...] di [...] Annega nel molteplice Un volume [...] è il seguito di [...] della storia», al centro del [...] la crisi [...] tra omologazione e differenze. Dalla Prima catalogo dovrebbe [...] agli occhi a lei che è uno [...] politico smaliziato, non possiamo che restare sgomenti. È il discorso difficile [...] moderna come soggetto [...]. È la voglia [...] le [...] ci appassiona (quale ricerca di [...] o esperto di [...] consiglierebbe mai a [...] di [...]. È [...] del sindaco di Corleone nel [...] un modo [...] civile in atto nel suo [...] che ci ha incuriositi. [...] una modernità in Giuseppe Cipriani [...] non ritro-viamo, caro Fava, nel suo modo di pensare. E chi [...] detto poi che la cultura [...] legalità non debba se-guire -come lei afferma -percorsi «scolastici»? Ci si riempie la bocca [...] difficile virtù della memoria», «il [...] piacere [...] resistenza a usare mezzi [...] capire, a trovare parole nuove per raccontare una realtà [...] è già cambiata mentre noi [...] nostro compitino. [...] sicuro come lei che [...] mafia sia «altro» da quello che noi [...]. Infine, la retorica più [...]. Quella di tirare in [...] che vivono in Sicilia e che a Corleo-ne [...] vanno da turisti, come me, Letizia Battaglia, Franco Zec-chin, Tano [...] Enzo Sellerio: tutti ottimi [...]. Ma che [...] Loro hanno fatto un [...] ma diverso dal mio. E poi bisogna stare [...]. Lei cita Ferdinando Scianna, [...] Sicilia immutabile (e perciò ol-traggiata, questa volta [...] Dolce e Gabbana. Quello di cui si [...] questi giorni una [...] «Sonno». Attenzione, caro Fa-va, a [...] esempi da seguire. A Corleone hanno caricato [...] sono già in piedi. /// [...] /// Oliviero Toscani [...] libro di Massimo [...] si regge su due grandi [...] che riprendono e problematizzano gli esiti del suo libro [...] (Adelphi, Milano 1994). La prima è quella [...] appunto, [...]. Il ma-re dovrebbe sciogliere il [...] della generalità e aprire lo spazio [...] della molteplicità» co-me si offre [...] delle isole che, pur ri-manendo [...] formano una figura, una costellazione, una re-te relazionale. Il mare scioglie, così come [...] critica, come aveva già detto Benjamin, dovrebbe [...] ogni pretesa di totalità», in [...] essa «non dà luogo allo [...] al diverso. Per il pensiero e [...] totalità è infatti reale «solo ciò che [...]. La democrazia che era [...] pensiero tragico, il più grande pensiero che [...] la patria stessa come luogo dello straniero, [...] si presenta nella moder-nità come una massa [...] come un altro gru-mo, dunque, forse il [...] sia stato messo in campo per fare [...] proprio. La specie umana [...] eleva il suo particolare a [...] si radica [...] del suo deter-minato interesse, rendendo [...] la pluralità. È per que-sto che [...] la massa vischiosa che egli finisce per [...] sé il tiranno». Le domande che Dostoevskij solleva [...] democrati-co e il suo «tornaconto» [...] e sfarinano le sue pretese e la [...] «teoria». Ma per andare oltre è [...] che è [...] grande metafora su cui [...] chiude il suo libro. [...] tiene fermo il suo «oriente», [...] nel tra-monto. È questo [...] che si apre al [...] distingue da tutto quanto la storia ha [...] nel suo coro, tutto ciò che «è [...] suoi confini». È chiaro che la [...] (Vattimo [...] chiamata «declino») è la [...] ogni vo-lontà di potenza e di possesso: [...] di [...] svuotamento, [...]. E non a caso [...] nobile» di [...] dissimile e straniero a [...] da essere dissimile anche dal dis-simile e [...] sé tutto e diventare «donatore e do-no [...]. Questo svuotamento, che è an-che [...] dovrebbe determinare lo spazio [...] impensato, della «co-munità dei perfettamente [...]. La vera philìa si articola [...] termini della xenìa: accoglienza e ospitalità nei confronti di [...] è veramente straniero. Questo im-pensato è stato pronunciato [...] cultura [...] nella figu-ra dello [...] del dio stra-niero, che viene [...] essere accol-to in quanto straniero tra gli uo-mini. La nuova figura di un [...] che è al contempo «ospite» [...] «nemico» [...] e [...] ne è [...] compiuta. Ma [...] sorgono dei problemi che [...] non ha ancora affrontato. Perché questa relazione [...] e dello stra-niero dovrebbe [...] arri-schiata», se [...] ha già perduto la [...] suo tramontare e dunque non ha più [...] in gioco? Come si può parlare ancora [...] ci si è svuotati di tutto? Si [...] oltre il potere, oltre la perversa volontà [...] uno il tutto, semplice-mente lasciandosi alle spalle [...] Non [...] questa perfetta armo-nia tra philìa e xenìa [...] la figura della con-fusione? Le isole [...] hanno bordi, confini. Dietro questi con-fini stanno [...] cose. Credo che proprio del [...] avere cura: co-me ciò che divide e [...] unisce. È sulla sporgenza del [...] in gioco la mia identità, nella tensione [...] rivela [...]. È questa tensione tra [...] che si confronta-no senza annientarsi, che rende [...] e sfrangiati: un luogo estremo su cui [...] lo stare e [...]. Franco Rella [...] Massimo [...] Adelphi, Milano 1997 [...]. /// [...] /// Franco Rella [...] Massimo [...] Adelphi, Milano 1997 [...]. (0)
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