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È invece in [...] della Gran Bretagna [...] e io credo che vada [...]. Una Gran Bretagna più europea [...] deve [...]. [...] la mia posizione». Eppure sono in molti ad [...] evocato un «asse trilaterale». Ma [...] riguarda la costruzione europea non [...] nessuna esclusività. [...] inglese è [...]. /// [...] /// Non sarà dunque un direttorio [...] tre, ma gli somi-glia molto. Quel che ha [...] ieri [...] ribadito con chiarezza: quel ruolo [...] per la costruzione europea che aveva avuto [...] «privilegiato» [...] dovrà avvalersi or-mai non tanto [...] «altri partner», ma di Tony [...] chiamato per nome e cognome. [...] direttorio, trio di testa, pattuglia [...] ma non [...] dubbio che in queste tre [...] europee [...]. È un sentimento che [...] dichiarato Ger-hard [...] e al quale da [...] con partecipazione i partner francesi. [...] «Accordo perfetto da tutti i [...] di vista». [...] confermato [...] a palazzo [...] «Per la prima volta [...] euro-pea si trovano tre governi di sinistra [...] grandi paesi». E a loro modo [...] riuniti a [...] in questi giorni, che [...] gelosi del fatto che [...] non abbia fatto un [...]. Sarebbe stata «standing [...]. [...] al di là della comune [...] politi-ca. /// [...] /// La visita di [...] ieri a Parigi è stata [...] di una disinvolta amicizia. Ha pranzato con [...] ha detto di [...] trovato «molto [...] il presidente francese è «un [...] mo-derato, anche se non viene dalla nostra famiglia». Era la prima volta [...] e visi-bilmente hanno simpatizzato: [...]. [...] apprezza [...] nazionale di [...] così fresco e combattivo e [...] dei [...]. Il [...] è poi andato da Lionel [...] che [...] portato in visita al museo [...] di [...]. Perché lo scultore [...] Perché aveva avuto un [...] Rainer Maria Rilke, il poeta preferito di [...] che ne ha persino [...] a memoria. Chiusa la parentesi [...] ha riguadagnato la capitale [...] di lavoro con [...] Martine Au-bry (ministro del Lavoro), Dominique [...] (ministro [...] Hubert [...] (ministro degli Esteri), Pierre [...] (ministro agli affari europei). Una specie di [...] dei ministri. Quindi la conferenza stampa [...] poi di nuovo a palazzo [...] per la cena, dopo [...] al telegior-nale di France 2 (quello pubblico) [...] francesi riuniti a tavola. La [...] un successo: [...] è sorri-dente, disteso, di battuta [...]. [...] scelto Parigi per prima è [...] verità una tradizione. Lo stesso [...] appena eletto presidente, si precipitò [...] Stra-sburgo per mangiare una [...] con Kohl. Ma tutto avveniva nella [...]. Ieri sono corse parole nuove: [...] relazioni [...] la polvere [...]. [...] del 1963, ma piuttosto trovare [...] comuni [...] riforme istituzionali. A chi gli chiedeva [...] divergenze ha risposto: «Era la prima volta, [...] più i punti di accordo che le [...]. [...] ha evitato il merito stretto [...] ero ancora in campagna elettorale». A chi gli chie-deva [...] al vertice europeo in Austria a fine [...] «Non lo so. Dobbiamo ne-goziare per la [...] e i nostri in-terlocutori sono gente difficile. Poi si deve riunire [...] e eleggere il cancelliere». Non [...] un [...] internazionale, né può [...] pianeta. Il messaggio che ha portato [...] a Parigi era uno solo: lavoriamo insieme, ma [...] gli interessi tedeschi con una [...] che i [...]. [...] messa così: «Sarebbe strano che [...] cancellie-re tedesco non difendesse gli interessi tedeschi, [...]. È quella di Peter Hintze, [...] organizzativo del partito [...] molto vicino al cancelliere. Tanto vicino da por-tare, [...] responsabilità di alcuni degli errori più marchiani [...] e [...] durante la campagna elettorale. Hintze se ne va [...] parte di nessuno: la [...] collocazio-ne al posto delicatissimo [...] dove in passato si erano alternati esponenti [...] come [...] e Volker [...] era stata una delle [...] di Helmut Kohl a circondarsi di personaggi [...] fatto piazza pulita di quanti potessero come [...] o contrastare il suo potere nel partito. Per la successione a Hintze [...] i nomi di [...] ministro federale alla Ri-cerca [...] e di [...] tre personaggi considerati tra [...] da Kohl. Più problematiche appaiono, invece, [...] da Christoph [...] che fino a ieri [...] vicepresi-denti federali della [...]. [...] infatti, è uno dei [...] del partito di Kohl che abbia un [...] ex [...]. Il suo ritiro indica [...] della crisi [...] nei Länder [...] dove nelle elezioni di [...] partito ha perso una valanga di voti [...] e perfino della Pds. Intan-to, mentre una lotta [...] profilandosi anche al vertice della [...] della [...] dove la direzione di Norbert Blüm, [...] ministro federale del Lavoro [...] vicino al cancelliere, viene [...] continua la polemica scatenata [...] im-provviso e non concordato [...] Kohl [...] investitura alla successione di Wolfgang [...] -ieri [...] è tornato alla carica [...] il cancelliere di [...] fatto «una cosa sbagliata» [...] figure meno toccate dalle critiche di tutta [...] la presidente del [...] Rita [...] ha annunciato che non [...] carica per la nuova legislatura. [...] era in fondo scontato, ma [...] cli-ma di queste ore nella [...] è parso un ulteriore segno [...] crisi al verti-ce. Clima decisamente più tranquillo [...] quello dei vin-citori delle elezioni. [...] che i Verdi ambiscano a [...] mini-steri, anziché ai tre cui pare pensasse la [...] non ha provocato pole-miche. [...] stato, anzi, un significativo [...] che in una intervista [...] ritenere che non esista alcun proble-ma per [...] Fischer al ministero degli Esteri. Insomma, hanno visto un [...] avuto gli oc-chi puntati [...] stam-pa internazionali e il fiato sospeso per [...] incontri a Parigi del Cancelliere in [...] con Lionel [...] e Jacques [...]. Il timore era di [...] «gaffe diplomatica» in cui era in-corso Tony [...] quando aveva sa-lutato la [...] social-democratico in Germania come [...] per rilanciare [...] e Londra». E Roma? Niente, esclu-sa, [...]. Un silenzio conti-nuato anche [...] tanto più imbarazzante per [...] di palazzo [...] Romano Prodi, reduce dal [...] Bill Clinton sulla «terza [...] battezzata in Italia nientemeno che come «Uli-vo [...]. Un nome che, per [...] Prodi ha evitato di usare, già prima. Ma non ha rinunciato, dopo [...] inglese di un «direttorio» con [...] e [...] a rivendicare -piccato -di [...] palazzo [...] nel [...] a «suonare la musica» del [...] in Europa. Possibile che quella dolce melodia [...] affascinasse più? Possibile che non ci siano orec-chie sensibili [...] italiano su un piano per rilanciare sul piano europeo [...] politica di sviluppo [...] Possibile che il «nuovo» possa [...] soppiantato dai «vecchi assi»? No, per Enrico Micheli: «Inseguire [...] che coin-volgano [...] o [...] paese -dice il sottosegretario alla [...] del Consiglio -crea solo turbative. È molto più importante lavorare [...]. Ed è così che [...] il vertice tra Prodi e [...] lunedì a Firenze. Dove, pe-rò, non si [...] di potenza che hanno sempre domi-nato in Francia, Germania [...] Gran Bretagna. Per questo non ha [...] tanto palazzo [...] che, in si-multanea, [...] an-dasse a Parigi e Rudolph [...]. Ma proprio in questa con-cessione [...] «continuità» si annida [...] ha cominciato fatico-samente a riconquistare [...] ruolo internazionale. È la doppia [...] si aspetta sia [...] capitali del centrosinistra. Con un sospetto in [...] comune origine di «sinistra» dei suoi colle-ghi [...] ricolorare [...] vocazione di potenza ma [...] italiano [...] di un presidente del Consiglio [...] dalle file del partito [...] funge da mero garante di una coalizione [...]. Di [...] le antenne puntate, ieri, su Parigi e su Londra. E quale non è stata [...] sorpresa nello scoprire che tanto [...] e più chilometri di distanza, [...] collocato [...] a metà strada tra le [...] potenze [...] difficile credere sia stato per [...]. Se si vuole, è [...] di un ruolo di [...] altri «piccoli paesi» che pure hanno governi [...] molti anche con la partecipazione di popolari [...] come per gli ita-liani, aderiscono al [...]. Ma per il cattolico Prodi, [...] è il più an-ziano dei leader della Comunità, [...] di arbitro per un nuo-vo equilibrio di [...] Europa. Non a caso i [...] da Enrico Letta a [...] sia almeno un piccolo Ulivo [...] ai sindaci a Di Pietro [...] rico-noscesse la ragione [...] stes-so Cossiga) da affiancare [...] Quercia [...] prossime elezioni eu-ropee. Ovviamente con Prodi ca-polista [...] «nuovo cen-tro». Che, in Italia, dovrebbe evi-tare [...] trasformare il centrosini-stra «in una sorta di [...] con un [...] di [...] in Europa, co-struire una linea [...] a quella di Kohl» per una alleanza «alla pari» [...] la socialdemocra-zia. Pare che qualche buon amico [...] invogliare Prodi gli abbia det-to: «Non aspettare che [...] faccia eco a [...] Romano, ma ora [...]. Di-menticando [...] che Kohl e i [...] sono alternativi, mentre i [...] sono parte essenziale del centrosinistra [...]. È tra i maggiori esperti [...] sui rapporti bilaterali [...]. Vede un ponte tra [...] e [...] nel contesto degli sviluppi [...] sinistra? «Sul piano della personalità do-vrebbero lavorare [...] stabilire un rapporto costruttivo. Ma la presenza dei [...] a portarsi più a [...] sia disposto a fare». Pensa che ci sarà [...] due sulla [...] «È prematuro cercare di [...] in relazione alla terza [...] trova soggetto a diverse pressioni da correnti [...] partito. Non sappiamo come finirà [...] relazione a ciò. [...] Bretagna, nonostante le recenti ela-borazioni [...] Anthony [...] (di-rettore della London [...] consigliere di Tony [...] e [...] coerenza intellettuale della terza via». [...] che il socialismo britannico rap-presentava. Tony [...] dopo la for-te maggioranza ottenuta [...] aveva [...] di fare [...]. Ha buttato via questa [...] so se [...] si ripresenterà [...]. [...] esempio, alle riforme [...] scolastica dove [...] non ha pre-so nessuna posizione [...] sulla scuola privata e non ha posto enfasi sufficiente [...] miglioramento [...]. Che ne pensa dei [...] discorso di [...] al congresso laburista che [...] al suo [...] «Non definirei [...] un [...]. Va preso come un [...] e molto onesto che però non capisce [...] socialismo». [...] quadro della si-nistra europea, da [...] ver-ranno le spinte in [...] questa fascia [...] attraverso [...] che non era [...] feeling. Per quanto riguarda la Germania [...] notare che questa è la prima volta [...] Repubblica federale [...] di governo come diretto [...] cambiamento nel voto popolare di massa. I precedenti cambiamenti del [...] liberale decise di cambiare il suo partner [...]. Questa è una vera vittoria [...]. Poi penso che la [...] nella coalizione tedesca porterà ad una politica [...] robusta e ciò produrrà delle sfide. Se guardiano alla politi-ca [...] Gran Bretagna è uno scandalo. Il modo in cui i [...] si rifiutano di combattere [...] di controllare [...] del traffico. La Germania è infinitamente [...]. [...] slogan elettorale coniato per spo-stava [...] dalla [...] parte: [...] abbiate paura dei [...]. Ho [...] dire però che la [...] politica [...]. /// [...] /// Ho [...] dire però che la [...] politica [...]. (0)
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