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[...] coi no [...] roi tre [...] il 3 [...] cis [...] 1 [...] fra ; co a ci [...] so a na mi r co a la pe [...] pa ìi ve [...] casi [...] PAGLIERANI [...] Caro Paglierani, ti ringrazio dei [...] di giornale di Don Campana, [...] perché mi hai fatto prendere [...] bella rivincita su Ugo Casiraghi, il quale ha [...] di girare per le redazioni [...] quotidiani e delle riviste raccontando barzellette con le quali [...] a far sbellicare dalle risa gli ascoltatori. Questa volta il giro [...] fatto io, leggendo ai colleghi gli attacchi [...] A usa contro di me ed ho battuto Casiraghi: [...] sono scrosciate, larghe ed [...] si sono tutti sganasciati [...]. Chi è questo Berg [...] È Don Campana? o è quel prete [...] è chiamato Dal Monte? E se è [...] fatto a scrivere delle conferenze del sottoscritto, [...] non [...] di preti, che Don [...] sapere, il reverendo Berg, [...] il sottoscritto facendo conferenze? Risposta: Il sottoscritto [...] versare al reverendo Berg tutti i suoi [...] perché egli ne accenda lumi ad un [...] scelta. Il povero santo resterà [...] perché quando il sottoscritto gira [...]. /// [...] /// Al massimo, il sottoscritto invita [...] Circolo a destinare [...]. Se il rete [...] Berg, lo desidera, potrò da [...] in poi o la [...] a scelta del Circolo [...] o [...] bendano o [...]. /// [...] /// Ora, [...] varano [...] mi par di vedere il [...] in pie-( te [...] sassi di molti chili ognuno: [...] ogni à di [...] è una panzana o una [...] o una L [...] reverendo Berg. Una cosa insignificante. Una [...] maledizione, sì, ma una maledizione [...] una [...] senza conseguenze. Vero è che allo [...] anche l'acqua, se aveva sete; che bisognava [...] appestato; che lo si poteva [...] come un cane arrabbiato: [...] essere sepolto, e chi [...] obbligato a [...] e lasciare il cadavere [...] corvi (se il reverendo Berg non crede [...] "il tavolino", evochi [...] del papa Gregorio [...] e glielo domandi se [...] lui, questo papa, a disporre come sopra). Sì, va bene tutto [...] reverendo Berg; è vero anche che scomunicare [...] « Chi lo vuol ammazzare, lo ammazzi: [...] è vero che scomunicare qualcuno significava dire [...] frati domenicani [...] torturare questo signore »; [...] »; oppure : « [...] arrostire » . Ma che perciò? [...] tutte cose di ordinaria [...] faceva, così, tanto per fare; tanto per [...] tanto per dare un po' di lavoro [...]. Che, a volte, quando [...] un [...] (gli Albigesi, per esempio), poi [...] pure? Sì è vero, ma, in fin [...] non lo ha fatto solo la Chiesa: [...] a Marzabotto e in altre occasioni, anche [...] SS [...]. Sì, sì, reverendo, è [...] SS cominciano dalla crociata contro gli Albigesi. E che San Domenico [...] spassato. E che decine e [...] abbiano tenuta aperta quella bottega per svariati [...]. E di Arnaldo da Brescia? Di Savonarola? Di Giordano Bruno cosa [...] reverendo Berg? Non ne parla? Non possono essersi arsi [...]. Chi sono stati i [...] hanno fatti bruciare? Poco male (dato che io [...] faccio [...]. Ma per lui che fa [...] prete sarà un brutto guaio un bel giorno non [...] più un cane in chiesa. [...] osserva che il direttore [...] avrebbe dovuto parlare prima degli altri lettori [...] sulle quattro novelle. Il direttore trova che Vincenzo Lo Giudice ha perfettamente ragione; e chiede umilmente scusa; [...] fin quando non saranno pubblicate tutte le [...]. Ma deve anche dire [...] piuttosto partito per il polo nord à [...] bianchi anziché pubblicare senza commento una novella [...] non può [...] giù. Specie dopo le spiegazioni [...]. E di cui, a [...]. Il che significa: che [...] XX Settembre è una festa equivalente a quella del [...] del 21 aprile : e perciò il Governo [...] nessuna delle tre. Quel Cavour deve essere [...]. E a quel Vittorio Emanuele II, [...] aggiunto ancora un I. Deve leggersi, infatti, « Vittorio Emanuele III ». E quei bersaglieri delle [...] entrano a Porta Pia, a passo di [...] penne al vento e le baionette in [...] falsificazione: furono militi fascisti, col fez e [...] i denti. Mi sembra di sentire Don Campana [...] dal suo pulpito. E, infatti, chi altro [...] cuore di sopprimere il potere temporale dei [...] Solo [...] fascisti del tempo (oh, sì, Don Campana [...] parrocchiani che « [...] una volta » un [...] chiamato Cavour) potevano essere così infami. Perciò queste tre date [...] 28 ottobre, 21 aprile e 20 settembre [...] cancellate dal [...]. Ma ecco che fra [...] Don Campana uno si alza e dice:« Scusi, [...]. E allora si alza [...] « Scusi, reverendo, lei non ha risposto [...]. Risponda e ci dica anche [...] cosa circa la [...] febbraio. /// [...] /// RENATO RASPONI [...] avrebbe voluto che da [...] pubblicato, con lungo commento, la tua lunga [...] ad una nostra lettera sul fatale argomento [...] ». Ma ahimè, grava su [...] della mancanza di spazio, e per [...] la precedenza ai lettori, [...] nostro caro e valoroso collaboratore, uno di [...] profondamente apprezziamo per [...] e la cultura. Ma, forse, era anche [...] questa discussione su « il destino ». Ti diamo, comunque, fin [...] che non è tua abitudine andare a [...] "sorte" dalla pitonessa di Porta Genova. CLARA VEZZATI [...] che lei ci narra, [...] che beffarono volgarmente un sordo, ci fa [...] storia [...] dal nostro amico [...]. Italo Busettò, di un [...] cui dei giovanotti intonarono, tutta la notte, [...] sotto il balcone di un marito che [...] casa, dopo che [...] scappata, la moglie pentita. /// [...] /// Per quella cattiveria che cova [...] e che, attraverso centinaia di [...] trasformò in malvagità i primitivi istinti bestiali. Questa malvagità non si [...] la cultura : poiché, nel tempo [...] dal 15 dicembre al [...] L. Prospero 1, Milano, o [...] p. Fuori pacco i predetti [...] L. Chi, cioè, volesse, a questo [...] fare una sostituzione potrebbe farla [...] i libri: SERENI Marxismo e [...] (L. Perciò [...] divenuto civile [...] che, di società in società [...] rappresentato la classe dirigente [...] non può rimproverare quello che [...] rimasto incivile; deve [...] invece, vergogna e rimorso: poiché [...] la colpa se egli lasciò [...] altri uomini [...] le classi sottoposte [...] per [...] meglio dominare. Ineguaglianze fra gli uomini, [...] saranno sempre. /// [...] /// Ma quando tutti gli [...] primo giorno in cui saranno maturi per [...] il diritto di essere istruiti a spese [...] al limite massimo delle loro capacità, le [...] più dalla nascita ma dalle capacità psichiche [...] ognuno: e, comunque, in questa nuova società [...] notevole livello generale ,comune, di cultura. I muratori di [...] conoscenza, signora, non befferanno [...] e i paesani conosciuti da Busetto non [...] marito che ha perdonato. [...] generale e diffusa sarà indice [...] una nuova civiltà. Le [...] DEGLI [...] GILIANI, autore della poesia [...] I Disoccupati », da noi pubblicata nel numero di [...] mezzo nostro il signor CLAUDIO MARTIN di Foggia, [...] ha voluto manifestare con [...] di un assegno, il [...] la bella poesia. Il signor ALESSANDRO PALMERO [...] Ventimiglia [...] lasciato alla nostra redazione, ripetendo il bel [...] L. /// [...] /// Dan aprì [...] gli occhi e volgendo il [...] seguì il rapido sfrecciare del pettirosso, che [...] addentrato tra i rami di [...] gelso, in una ansiosa ricerca di insetti. Sbuffò, faceva caldo in [...]. I raggi del sole [...]. [...] dalla palude, si levava, [...] un greve vapore, nel quale si [...] milioni di insetti in [...]. Il sudore, dalla fronte, [...] per il collo accaldato. Si toccò, [...] la pesante giacca di velluto, [...] poteva [...] sotto di essa, sul petto, [...] si-, [...] teneva una grossa pistola a [...] e nel fondo delle tasche vi erano delle bombe [...] mano. Il pettirosso trillò tra [...] spiccò il volo e spari nel canneto. Sempre disteso, Dan [...] il polso sinistro [...] degli occhi e guardò [...] orologio. /// [...] /// Daniele Marna attendeva. Dalla [...] destra, con la cupa [...] tuono attutito, giungeva fino a lui il [...] del Po. Si mise a sedere [...] sguardò [...]. Davanti a lui si [...] coperta da un fitto groviglio di [...] che, esili e stecchite, [...] con leggeri cigolii. Alla [...] destra, un gelso. Più lontano, un interminabile [...] piangenti, poi il primo argine del Po. [...] rive del grande [fiume, [...] segna la fine delle acque e [...] della terra ferma, non [...]. L'acqua si perde vagamente [...] tra i canneti, dando origine ad una [...] fatale, in alcuni punti, come le sabbie [...] Sud Africa. Quei luoghi gli erano [...]. In ventiquattro anni di vita, [...] vi era mai capitato. Tuttavia gli piacevano, [...] un che di selvaggio, [...] che lo esaltava. Veniva dalla città, Dan, [...] quel luogo verso le tre, dopo un [...] treno e una lunga camminata a piedi, [...] palude. /// [...] /// Aveva un plico da [...] uomo, un altro anonimo componente dell'esercito partigiano. Dan si asciugò la [...]. [...] non dovrebbe tardare, [...] era per le cinque [...]. Ricordava bene le parole [...] "Consegna il plico [...] SOLE [...] la seconda novella del Concorso, [...] giudizio dei [...] sarai sicuro [...] che avrai di fronte". [...] una frase di riconoscimento che [...] doveva dire, come una parola d'ordine. Da una tasca dei [...] foglietto e rilesse quelle poche parole: "Il [...]. Ecco, ora le aveva [...] cervello. Chissà dove, spersa nel canneto, [...] cicala stridette annoiata. Un bianco volo di [...] nel sole. Poi, di nuovo silenzio. E [...] tratto, una voce risuonò dietro [...] lui, maschia e calma: « Salve! Dan si voltò di [...]. Dietro di lui, solidamente [...] lunghe gambe leggermente divaricate, stava un uomo [...]. Calzava un paio di [...] dentro i quali, finivano i pantaloni di [...] corti. Dalla generosa apertura della [...] un petto abbronzato e [...]. Nella mano destra, stringeva [...]. /// [...] /// I due uomini si [...] e, subito, sul viso del nuovo venuto [...] di intenso stupore. Dan sentì il cuore [...] forte nel petto. Si portò una mano [...] per soffocare un grido, che non venne. E, improvvisamente, il suo [...] nel tempo. E, come quattro anni addietro, [...] nel pensiero, distesa in una gelida immobilità su un [...] lenzuolo, [...] sorella, la [...] piccola Anna, morta, suicida di [...]. Stefano Albani [...] sedotta ed abbandonata. Quando ella seppe di [...] una creatura, si tolse la vita, lasciando [...] familiari un incolmabile vuoto. Stefano, intanto, era stato [...] e partito per [...]. Dan non ne seppe [...]. Ora, per una fatale [...] del destino, colui che aveva [...] tanto male ad Anna, era lì, davanti a lui. Stefano sembrò intuire il [...]. Con voce ferma disse: [...] Non [...] tempo, Dan, c'è qualcosa di più importante [...] superiore ai rancori personali ». Dan lo fissava sempre [...]. Con un lieve fruscio, [...] passò, lesta, accanto ai loro piedi e [...] pantano poco distante. Stefano si ricordò della [...] « Il sole muore. Dan si avvicinò di [...] lentamente, consegnò ii plico. [...] ebbe un lieve sorriso, [...] Sono contento che anche tu sia del nostri [...]. Poi si guardò in [...]. Si mise il plico [...] della camicia. Dopo un attimo di [...] mano, Dan non la strinse. Poi si voltò e, [...] incominciò ad allontanarsi. I polsi gli martellavano. Sapeva che, nel cuore [...] Dan, [...] stava svolgendo una lotta confusa e frenetica, [...] e non poteva contare, con certezza, sulla [...] del dovere. Aveva fatto tanto male a Dan, ora questi poteva vendicarsi [...]. Stefano non temeva la [...] una missione da compiere e sperava ardentemente [...] Dan, pensasse, prima di tutto, a questa missione. Dan, lentamente, levò la [...] puntò su Stefano. Uno sparo echeggiò. Il fuggiasco cominciò a [...] testa bassa, in un veloce zig-zag. Dan abbassò la pistola [...]. Non aveva sparato. E, improvvisamente, davanti a [...] di Stefano, vide due soldati tedeschi che [...] mira. Uno di essi tornò [...] ancora il bersaglio. Un grido gli sfuggì, [...] il grido di fin avvoltoio a cui [...]. Tutto ciò che [...] di buono in Dan si [...]. C'è qualcosa di più [...]. Scordò il suo rancore. Da una tasca della giacca, [...] una bomba. Strappò la sicura e, [...] contare: "Uno. /// [...] /// Lacerati dall' esplosione [...] i due tedeschi caddero. Uno stormo di anitre [...] schiamazzando, dalla palude e sparì dietro ai [...]. Stefano, salvo, era lontano. Stavano giungendo sul posto [...]. Si udivano i comandi, [...] secca. /// [...] /// Le [...] gli laceravano il volto [...] ma Daniele Marna non sentiva. I tedeschi erano dietro [...]. Incespicò in una canna spezzata [...] cadde. Batté la bocca contro [...] una pietra, forse, sotto il pantano. Si rialzò lestamente, aveva [...]. Sputò acqua marcia e [...]. Una pallottola fischiò alla [...] destra. Accelerò [...] era inzuppato e sanguinante. Le canne si diradavano [...]. Un altro sparo. Ecco, era al limite [...]. Balzò sui sentiero che [...] davanti a lui e fu felice di [...] piedi, la terra solida. Nella corsa, levò la [...] voltò, ma non potè sparare. Un proiettile infuocato lo [...]. Dan cadde pesantemente con [...]. La pistola era caduta [...]. Steso, dolorante, al suolo, [...]. /// [...] /// Una lucertola occhieggiò, timida, [...] tronco, poi sparì. E Dan non vide più [...] che aveva intorno. Ripensò, per un attimo, [...]. Stefano era salvo, ilo [...] Anna, certo, gli era grato. C'è qualcosa di più [...]. Di questo, Dan, adesso [...]. Rivide, per un istante, [...] mentre [...] prima di partire: "Torna, [...]. E la mamma lo [...] vecchia casa, in città, [...] quel grande viale che diventava così triste, [...] le sue panchine solitarie, cosparse di foglie [...]. Come in sogno, [...] le voci dei tedeschi che [...]. Poi, più nulla! Questa volta, Dan non [...]. [...] pure il sole morì. GIULIO TREVISANI Direttore [...]. Registro Tribunale di Milano del [...] dalla S. /// [...] /// Registro Tribunale di Milano del [...] dalla S. (0)
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