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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1983»--Id 3507131461.

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Nel Falcone Maltese [...] del signor [...] spiegare [...] racconta alla bella [...] uomo chiamato [...] era uscito dal suo ufficio [...] una società immobiliare di [...] per andare a pranzo. G non era più [...]. La moglie e i figli [...] lo videro mai più. Bene, questo accadde nel [...]. Nel 1927 [...] continua Spade [...] facevo parte di una delle [...] importanti agenzie investigative di [...]. La signora [...] venne a [...] che qualcuno aveva visto [...] che somigliava notevolmente a [...]. ///
[...] ///
Era proprio [...]. Abitava a [...] da un paio di [...]. Aveva una moglie, un bambino [...] una casa, [...] non provava nessuno senso di [...]. [...] ansia era di rendere [...] anche per gli altri la [...] storia. Una storia che ancora [...] a [...]. Sentite che storia si [...] Hammett: «Andando a pranzo era passato sotto lo scheletro [...] in costruzione. Un pezzo di trave [...] metri e cadde a poca distanza da [...]. Un pezzo di marciapiede proiettato [...] alto dall urto lo colpi su una guancia. Gli era rimasta ancora la [...] Io vidi. Se la massaggiava con [...] con affetto. [...] moltissimo ma rimase più sbalordito [...] spaventato. Ebbe [...] che qualcuno avesse strappato [...] che [...] nascondeva la vita e [...] la possibilità di vedere finalmente le cose [...]. [...] era stato un buon cittadino. Un buon marito, un [...]. La vita che conosceva era [...] faccenda pulita, ordinata, sana, responsabile. Ora quel pezzo di [...] era cascato davanti gli aveva dimostrato [...] sostanzialmente la vita non [...] tutto ciò. Lui, il buon [...] poteva essere cancellato con [...] spugna tra [...] e il ristorante. Apprese allora che gli [...] accidènti come quello e vivono solo finché [...] li risparmia». E solo una storiella [...] diretta attinenza col resto del romanzo. Eppure Hammett eli dedica quasi [...] pagine del suo capolavoro. La parabola del signor [...] ha, insomma, tutto [...] di un segnale stradale [...] percorso può anche non essere visto, ma [...] ed è stato messo apposta. Teniamo allora presente questo [...] Hammett. Teniamo presente il signor [...] e il [...] col caso e colla [...]. Da una parte (Hammett) [...] sapore della vita vissuta. Le copertine originali di [...] Hammett, «Il falcone maltese» [...] «La [...] di vetro». A destra una foto [...] Hammett e in basso [...] Hercule [...] disegnato sulla copertina di [...] Sam Spade e Philip Marlowe da una parte, [...] Agatha Christie [...] la letteratura poliziesca è [...] tra questi due contrapposti miti di detective. Ma su cosa si [...] «gara» di simboli? Chandler sostiene che è [...] «realismo» dei personaggi. Ma forse bisogna sentire Freud. Sfida mortale Hammett [...] azzardato, abbia finito col [...] della cultura poliziesca gli stessi equivoci e [...] ha creato nel campo [...] con la «Distruzione della [...]. Del resto lo scritto [...] Chandler [...] tranquillamente intitolarsi «La distruzione del movente»: la [...] viene infatti distrutta, secondo Chandler, dagli scrittori [...] e moventi a tavolino lontano dai meccanismi [...]. Del resto per la [...] Hammett conta poco [...] i suoi moventi particolari, [...] i suoi desideri. E un mondo dove [...]. ///
[...] ///
Come si può [...] tempo e «inseguire, i [...] » [...] realtà se davvero fosse [...] Chandler il discrimine tra buona e cattiva [...] solo quella cattiva non avrebbe oltrepassato il [...] fino a noi, ma [...] fatto neanche quella buona. Se il discrimine fosse [...] oggi discuteremmo solo di «miti» del passato: [...] la società vittoriana della Christie con le [...] suoi tea, i suoi cottage. [...] la dura società americana [...] sindaci, i suoi manager, ì suoi affaristi [...]. Invece [...] parliamo di miti, di [...] viventi, che appassionano milioni di persone. Ma poi: cos'è il cinismo [...] investigatore [...] se non una finzione, un [...] creata [...] per produrre un «mito»? Il [...] di Spade, il mito di Marlowe. Che al cinema diventa [...] Bogara È vero Chandler questo [...] previsto: sul realismo, diceva, [...] «principio di redenzione», [...] produce [...]. E poi ammette: «Uno [...] paura di rischiare esagerando un po' non [...] al suo mestiere di un generale che [...] perdere». Ma la parola definitiva su [...] argomento [...] a Steven Marcus prefatore dei [...] di [...] O. ///
[...] ///
Dice Marcus dopo [...] sottolineato [...]. E quando il coperchio [...] cosa più logica da fare è di [...] il che è proprio [...] fa. Si impegna infatti attivamente [...] demistificare la falsa realtà inventata dai personaggi [...] con cui viene in contatto. E tuttavia ciò che [...] Hammett è che la "realtà" che emerge dalla [...] finzione, quella elaborata [...]. E dietro [...] ce n'è ancora [...] la consapevolezza, presente in [...] e in tutti i romanzi di Hammett, [...] facendo [...] la stessa cosa, esattamente [...] i personaggi che ha creato. Vale a dire, che [...]. In realtà nel campo [...] miti» non potrebbe essere altrimenti. E vero come ha [...] Amoroso che i romanzi di Hammett sono [...] vita. Ma io credo che questa [...] una fortuna. Altrimenti oggi forse avremmo [...] un comunista che scriveva. Cosi invece abbiamo due [...] che lottava e un romanziere che scriveva, [...] assolute e quindi valide ancora oggi. Ma torniamo [...] dei miti. A livello delle tecniche [...] è fin troppo evidente: giallo [...] contro giallo di trama. Ma se restiamo nel [...] di miti» non credo che il circuito [...] si caratterizzi per la [...] società corrotta in cui tutti sono colpevoli [...] e quello della Christie si caratterizzi per [...] punta alla scoperta di un [...] colpevole da consegnare ad [...]. Cosi pensando si sottovaluta [...] rivoluzione che [...] introduce [...] vittoriano mondo della Christie. Una rivoluzione che ha esattamente [...] stesso scopo Stasera a Spoleto gran chiusura con il [...] in piazza SPOLETO [...] I giorni dominati da suoni [...] danze stanno per concludersi e Spoleto toma a [...] dire che siamo tutti colpevoli. Chiunque leggendo [...] sa che se il [...] nome e cognome precisi è solo per [...]. Tutti avrebbero potuto ma [...] voluto commettere il delitto su cui il [...]. Non a caso [...] finisce le sue indagini [...] e propria seduta analitica nella quale dimostra [...] convincenti tre o quattro moventi diversi. Fino ad «Assassinio [...] dove tutti hanno [...] commesso il crimine. Da questo punto di [...] del mito è simile: anche [...] dice [...]. [...] man» è tra noi. E infatti cosi come Hammett [...] Spade, la Christie odia [...]. Fa di tutto per [...] presuntuoso, antipatico. E [...] è francamente odioso. E odioso come tutti gli [...] che stanno fuori [...] inglese. Nel «Pére [...] allude ad un luogo [...] Rousseau [...] cui questi interroga il lettore [...] farebbe se avesse la [...] da Parigi, e [...] senza venire scoperto, di [...] semplice atto di volontà un vecchio mandarino [...] Pechino [...] cui morte gli arrecherebbe un notevole vantaggio. Rousseau lascia intuire che [...] soldo per la vita dell'alto dignitario. E la cultura del [...] che porta strisciante [...] il peso di stragi [...] forse solo le società primitive conoscevano, è [...] dal problema della «colpa collettiva». E io credo [...] sia proprio per questa [...] entrambi ì generi sopravvivono fino a noi [...]. [...] trova la [...] vera base. Che non è allora [...] la tranquilla cittadina di [...]. Questa [...] ra alle 19,30 il [...] quel concerto in piazza sullo sfondo dei [...]. Stavolta a suonare sarà [...] quella della Scala, diretta dal maestro Lorin [...]. Le musiche in programma [...] sinfonia di Beethoven e la Sesta, più [...] nome di «Pastorale». La trasmissione sarà trasmessa in [...] dalla terza rete della RAI. Si conclude cosi, la XX VI [...] del festival dei Due mondi che [...] prossimo, oltre al gemellaggio [...] Charleston [...] i suoi spostamenti fino a Melbourne in Australia. Torna il signor [...]. Cioè il mito della Christie [...] di qua della trave, vive [...] della folgorazione del signor [...] nei suoi romanzi, infatti, [...] esorcizzata. Se ne parla ma [...] mai. [...] con la morte un rapporto [...] tipo professionale: asettico, mediato dal medico, [...] dalle perizie scientifiche. I personaggi dei suoi [...] sottolineare il motivo fortuito di una morte: [...] malattia. Il moltiplicarsi dei casi [...] come una cosa orribile, come una specie [...] non si sa da dove proviene. Di fronte ad un [...] un sentimento [...] come di fronte a [...] saputo fare qualcosa di molto difficile, qualcosa [...]. [...] descrive quella dinamica del [...] ci fa ogni giorno commettere un omicidio [...] la [...] la ripone in un [...] cui [...] della vita non diventa [...]. Il nostro inconscio non [...] ma semplicemente la immagina [...]. Insomma per [...] la vita non finisce [...]. La Christie fa diventare [...] convenzionale nei confronti della morte che è [...] civiltà. Di negazione, di rimozione, [...] rapporto [...] con la morte. La morte è esibita [...] con una assicurazione degna [...] Hans: «Stai tranquillo a te non può succedere [...]. Ed è la convinzione [...] noi si porta appresso ogni giorno. Spade e Marlowe irrompono [...] come una guerra irrompe sulla vita tranquilla [...]. Lasciamo la parola a Freud: «La [...] non poteva che [...] via questo modo convenzionale [...] morte. Adesso la morte non [...] rinnegata: ad essa non si può non [...]. Gli uomini muoiono davvero [...] ad uno ad uno ma in molti, [...] un sol giorno. Certo, può ancora sembrare [...] che una pallottola colpisca questo o [...] ma il secondo può [...] pallottola: la frequenza mette fine ad ogni [...]. E così la vita [...] interessante. E in effetti la [...] Hammett e Chandler è una società in [...]. Nelle società in guerra [...] non è nascondibile. ///
[...] ///
Vita e morte sono [...] filo. E la folgorazione del [...]. La morte è nello [...] e dolorosa. Ecco perché nella finzione [...] cinismo. Maschera di un reale [...]. E Hammett fa dire [...] Sam Spade: «Lo so, il mio è esattamente il [...] si potrebbe attendere da un uomo [...] della pietra». Ecco dunque [...] tra i due miti. È un antagonismo che [...] nostra cultura, la nostra psicologia e che [...] davvero simbolo di valori reali della nostra [...]. Il mito infatti non è [...] una giustapposizione aperta da qualche diabolico meccanismo industriale. Ma a questo punto [...] con Spade o con [...] Freud non ha dubbi: «Non [...] che nella realtà e nei nostri pensieri [...] il poeto che le è dovuto e [...] al nostro modo inconscio di atteggiarsi nei [...] Tutto ciò è vero non configura una condizione [...]. Piuttosto per certi ver-, si [...] come un arretramento, una [...] ma presenta quantomeno il vantaggio [...] : renderci di nuovo più sopportabile [...]. Ricordiamo [...] massima «si vis pacem para [...] se vuoi conservare la pace [...] la guerra. Ferdinando Adornato TRAI MASSIMI [...] Scuola [...] Francoforte Max [...] morto dieci anni fa, [...] 11 meno noto In Italia. Adorno, Infatti, oltre al [...] anticipate nel tempo, si è più agevolmente Inserito [...] della nostra cultura per 1 suol specifici Interessi [...]. Eric [...] è addirittura divenuto quasi un [...] per la semplificazione [...] pur sostenuta da una positiva [...] etica [...] che ha creduto dover imporre [...] più complessi problemi teoretici affrontati dalla Scuola. Marcuse, infine, ha avuto, [...] funzione di vero e proprio leader culturale [...] avanzato di idee e di speranze che [...] come [...] della liberazione». Eppure, della Scuola di Franco [...] e della [...] rivista, la [...] per la ricerca [...] che diresse dal [...] 1941, [...] è figura fondante. A lui, sia pure In [...] con Adorno, si deve [...] di quella [...] critica» che, anche attraverso [...] un apporto rilevante della cultura tedesca tra [...] mondiali; a lui, I-noltre, il coordinamento e [...] grandi opere come [...] personalità [...] che rimane ancora oggi [...] per la comprensione (e la critica) di [...] e culturali di massa nel [...] più: gli stessi ultimi [...] Intellettuale di [...] Il riaffiorare [...] vignetta sulla Scuola di Francoforte: [...] con Marcuse, Adorno e [...] dieci anni fa il [...] della scuola di Francoforte. Eppure le sue teorie [...] importanti di quelle di Adorno, [...] o Marcuse. Ma forse ha sottovalutato [...] di massa Facciamo entrare [...] in [...] determinante di un pessimismo [...] radici [...] II processo di [...] (per usare un termine [...] Clan Emilio Rusconi nel libro »La scuola di Francoforte», De Donato 1972) che coinvolse 1 suol atteggiamenti teorici [...] tutti elementi che fanno di [...] della Scuola di Francoforte, [...]. Esporre In breve spazio [...] «teoria critica» sia, non è Impresa tentabile. Basti osservare che Indubbiamente [...] e malgrado 1 rigetti e [...] polemiche a questo [...] trae origine dal marxismo tedesco [...] anni Venti, quale si era andato configurando dopo [...] e coscienza di classe» di Lukàcs e dopo [...] e filosofìa» di [...] opere entrambe che [...] una rilettura di Marx a [...] da Hegel, In con frapposizione con la vulgata [...] o con la chiave neo-kantiana [...] fine del secolo. ///
[...] ///
In primo luogo, di [...] della dialettica nel pensiero di Marx, e [...] a categorie come quelle di alienazione e [...] merce, sulla scorta sia delle riscoperte «opere [...] alcune parti, non certo marginali e irrilevanti, [...] tardi riconfermate nella loro Importanza dalla pubblicazione [...]. [...] sin [...] da un [...] oda un [...] cercò di evidenziare la polemica [...] contro ogni filosofia che volesse porsi come [...] universale» della storia, e di [...] al contra-rio, su quel concetto di scienza come «conoscenza [...] del movimento storico» che egli giustamente considerava come proprio [...] Marx e alle sue ricerche, culminate nel [...]. Occorreva perciò [...] come [...] affermò nella prolusione da lui [...] nel gennaio 1931, quando assunse la cattedra a Francoforte [...] sviluppare una [...] sociale» che fosse In stretta [...] con la "vita sociale" degli uomini: Stato, diritto, economia, [...] in breve [...] cultura [...] e spirituale [...] in generale». Abbiamo sottolineato, per la [...] pregnanza, [...] «mate» [...] «vita sociale»; mentre per intendere [...] vaghezza [...] In generale» preso a riferimento, [...] collocarsi nel quadro della polemica contro uno storicismo relativizzante, [...] tutto tendeva a diluire nella immediatezza del dato, del [...] storico, della contingenza (aprendo [...] si potrebbe ag-giungere [...] la strada ad peni opportunismo [...] sfera [...] politica). MANC A, [...] dei campi di Indagine accennato [...] quella «psicologia» e [...] sociale» che segnarono un punto [...] contatto tra [...] e la [...] come manca quei rilievo alle [...] e dello spettacolo che sarà [...] merito di Adorno Includere ed ampiamente elaborare. Al contrario, [...] di questo [...] ad [...] di fatto sacrificata sarà [...] con conse-guenze non Indifferenti, sia [...] la labilità che finisce per [...] al di fuori di essa, [...] concetto [...] essenziale per Marx [...] di «c/asse», sia per un [...] restringimento del campo di indagine al fenomeni che Marx [...] definito [...]. Né vale la giustificazione [...] fine degli anni Trenta da [...] che la conflittualità tra [...] e forze produttive dovesse [...] ormai esaurita, spostando cosi [...] di lotta su altri terreni della «cultura [...] spirituale». PIÙ CHE seguire [...] itinerario del pensiero di [...] o soffermarsi su quella «Dialettica [...] che, scritta in collaborazione con Adorno, anzi frutto del [...] quotidiano colloquiare, doveva segnare un punto di svolta della [...] critica», giova forse, in questa [...] fermarsi [...] Dando pienamente atto al contributo [...] dato da [...] e da Franco forte (come [...] altro verso e in altro contesto dm Gramsci) a [...] li marxismo e il pensiero del movimento [...] dalle secche deli [...] ma mettendo In guardia contro [...] pericoli, sussistenti, di una tale impostazione: trascurare li nucleo [...] del modo di produzione capitalistico, Isolare io [...] tecnico» e le sue conseguenze [...] rapporti sociali reali, coinvolgere in un unico orizzonte [...] con una curvatura che si [...] sempre più pessimistica [...] le marxiane telassi Io lotta». ///
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PIÙ CHE seguire [...] itinerario del pensiero di [...] o soffermarsi su quella «Dialettica [...] che, scritta in collaborazione con Adorno, anzi frutto del [...] quotidiano colloquiare, doveva segnare un punto di svolta della [...] critica», giova forse, in questa [...] fermarsi [...] Dando pienamente atto al contributo [...] dato da [...] e da Franco forte (come [...] altro verso e in altro contesto dm Gramsci) a [...] li marxismo e il pensiero del movimento [...] dalle secche deli [...] ma mettendo In guardia contro [...] pericoli, sussistenti, di una tale impostazione: trascurare li nucleo [...] del modo di produzione capitalistico, Isolare io [...] tecnico» e le sue conseguenze [...] rapporti sociali reali, coinvolgere in un unico orizzonte [...] con una curvatura che si [...] sempre più pessimistica [...] le marxiane telassi Io lotta».

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .