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Nel Falcone Maltese [...] del signor [...] spiegare [...] racconta alla bella [...] uomo chiamato [...] era uscito dal suo ufficio [...] una società immobiliare di [...] per andare a pranzo. G non era più [...]. La moglie e i figli [...] lo videro mai più. Bene, questo accadde nel [...]. Nel 1927 [...] continua Spade [...] facevo parte di una delle [...] importanti agenzie investigative di [...]. La signora [...] venne a [...] che qualcuno aveva visto [...] che somigliava notevolmente a [...]. /// [...] /// Era proprio [...]. Abitava a [...] da un paio di [...]. Aveva una moglie, un bambino [...] una casa, [...] non provava nessuno senso di [...]. [...] ansia era di rendere [...] anche per gli altri la [...] storia. Una storia che ancora [...] a [...]. Sentite che storia si [...] Hammett: «Andando a pranzo era passato sotto lo scheletro [...] in costruzione. Un pezzo di trave [...] metri e cadde a poca distanza da [...]. Un pezzo di marciapiede proiettato [...] alto dall urto lo colpi su una guancia. Gli era rimasta ancora la [...] Io vidi. Se la massaggiava con [...] con affetto. [...] moltissimo ma rimase più sbalordito [...] spaventato. Ebbe [...] che qualcuno avesse strappato [...] che [...] nascondeva la vita e [...] la possibilità di vedere finalmente le cose [...]. [...] era stato un buon cittadino. Un buon marito, un [...]. La vita che conosceva era [...] faccenda pulita, ordinata, sana, responsabile. Ora quel pezzo di [...] era cascato davanti gli aveva dimostrato [...] sostanzialmente la vita non [...] tutto ciò. Lui, il buon [...] poteva essere cancellato con [...] spugna tra [...] e il ristorante. Apprese allora che gli [...] accidènti come quello e vivono solo finché [...] li risparmia». E solo una storiella [...] diretta attinenza col resto del romanzo. Eppure Hammett eli dedica quasi [...] pagine del suo capolavoro. La parabola del signor [...] ha, insomma, tutto [...] di un segnale stradale [...] percorso può anche non essere visto, ma [...] ed è stato messo apposta. Teniamo allora presente questo [...] Hammett. Teniamo presente il signor [...] e il [...] col caso e colla [...]. Da una parte (Hammett) [...] sapore della vita vissuta. Le copertine originali di [...] Hammett, «Il falcone maltese» [...] «La [...] di vetro». A destra una foto [...] Hammett e in basso [...] Hercule [...] disegnato sulla copertina di [...] Sam Spade e Philip Marlowe da una parte, [...] Agatha Christie [...] la letteratura poliziesca è [...] tra questi due contrapposti miti di detective. Ma su cosa si [...] «gara» di simboli? Chandler sostiene che è [...] «realismo» dei personaggi. Ma forse bisogna sentire Freud. Sfida mortale Hammett [...] azzardato, abbia finito col [...] della cultura poliziesca gli stessi equivoci e [...] ha creato nel campo [...] con la «Distruzione della [...]. Del resto lo scritto [...] Chandler [...] tranquillamente intitolarsi «La distruzione del movente»: la [...] viene infatti distrutta, secondo Chandler, dagli scrittori [...] e moventi a tavolino lontano dai meccanismi [...]. Del resto per la [...] Hammett conta poco [...] i suoi moventi particolari, [...] i suoi desideri. E un mondo dove [...]. /// [...] /// Come si può [...] tempo e «inseguire, i [...] » [...] realtà se davvero fosse [...] Chandler il discrimine tra buona e cattiva [...] solo quella cattiva non avrebbe oltrepassato il [...] fino a noi, ma [...] fatto neanche quella buona. Se il discrimine fosse [...] oggi discuteremmo solo di «miti» del passato: [...] la società vittoriana della Christie con le [...] suoi tea, i suoi cottage. [...] la dura società americana [...] sindaci, i suoi manager, ì suoi affaristi [...]. Invece [...] parliamo di miti, di [...] viventi, che appassionano milioni di persone. Ma poi: cos'è il cinismo [...] investigatore [...] se non una finzione, un [...] creata [...] per produrre un «mito»? Il [...] di Spade, il mito di Marlowe. Che al cinema diventa [...] Bogara È vero Chandler questo [...] previsto: sul realismo, diceva, [...] «principio di redenzione», [...] produce [...]. E poi ammette: «Uno [...] paura di rischiare esagerando un po' non [...] al suo mestiere di un generale che [...] perdere». Ma la parola definitiva su [...] argomento [...] a Steven Marcus prefatore dei [...] di [...] O. /// [...] /// Dice Marcus dopo [...] sottolineato [...]. E quando il coperchio [...] cosa più logica da fare è di [...] il che è proprio [...] fa. Si impegna infatti attivamente [...] demistificare la falsa realtà inventata dai personaggi [...] con cui viene in contatto. E tuttavia ciò che [...] Hammett è che la "realtà" che emerge dalla [...] finzione, quella elaborata [...]. E dietro [...] ce n'è ancora [...] la consapevolezza, presente in [...] e in tutti i romanzi di Hammett, [...] facendo [...] la stessa cosa, esattamente [...] i personaggi che ha creato. Vale a dire, che [...]. In realtà nel campo [...] miti» non potrebbe essere altrimenti. E vero come ha [...] Amoroso che i romanzi di Hammett sono [...] vita. Ma io credo che questa [...] una fortuna. Altrimenti oggi forse avremmo [...] un comunista che scriveva. Cosi invece abbiamo due [...] che lottava e un romanziere che scriveva, [...] assolute e quindi valide ancora oggi. Ma torniamo [...] dei miti. A livello delle tecniche [...] è fin troppo evidente: giallo [...] contro giallo di trama. Ma se restiamo nel [...] di miti» non credo che il circuito [...] si caratterizzi per la [...] società corrotta in cui tutti sono colpevoli [...] e quello della Christie si caratterizzi per [...] punta alla scoperta di un [...] colpevole da consegnare ad [...]. Cosi pensando si sottovaluta [...] rivoluzione che [...] introduce [...] vittoriano mondo della Christie. Una rivoluzione che ha esattamente [...] stesso scopo Stasera a Spoleto gran chiusura con il [...] in piazza SPOLETO [...] I giorni dominati da suoni [...] danze stanno per concludersi e Spoleto toma a [...] dire che siamo tutti colpevoli. Chiunque leggendo [...] sa che se il [...] nome e cognome precisi è solo per [...]. Tutti avrebbero potuto ma [...] voluto commettere il delitto su cui il [...]. Non a caso [...] finisce le sue indagini [...] e propria seduta analitica nella quale dimostra [...] convincenti tre o quattro moventi diversi. Fino ad «Assassinio [...] dove tutti hanno [...] commesso il crimine. Da questo punto di [...] del mito è simile: anche [...] dice [...]. [...] man» è tra noi. E infatti cosi come Hammett [...] Spade, la Christie odia [...]. Fa di tutto per [...] presuntuoso, antipatico. E [...] è francamente odioso. E odioso come tutti gli [...] che stanno fuori [...] inglese. Nel «Pére [...] allude ad un luogo [...] Rousseau [...] cui questi interroga il lettore [...] farebbe se avesse la [...] da Parigi, e [...] senza venire scoperto, di [...] semplice atto di volontà un vecchio mandarino [...] Pechino [...] cui morte gli arrecherebbe un notevole vantaggio. Rousseau lascia intuire che [...] soldo per la vita dell'alto dignitario. E la cultura del [...] che porta strisciante [...] il peso di stragi [...] forse solo le società primitive conoscevano, è [...] dal problema della «colpa collettiva». E io credo [...] sia proprio per questa [...] entrambi ì generi sopravvivono fino a noi [...]. [...] trova la [...] vera base. Che non è allora [...] la tranquilla cittadina di [...]. Questa [...] ra alle 19,30 il [...] quel concerto in piazza sullo sfondo dei [...]. Stavolta a suonare sarà [...] quella della Scala, diretta dal maestro Lorin [...]. Le musiche in programma [...] sinfonia di Beethoven e la Sesta, più [...] nome di «Pastorale». La trasmissione sarà trasmessa in [...] dalla terza rete della RAI. Si conclude cosi, la XX VI [...] del festival dei Due mondi che [...] prossimo, oltre al gemellaggio [...] Charleston [...] i suoi spostamenti fino a Melbourne in Australia. Torna il signor [...]. Cioè il mito della Christie [...] di qua della trave, vive [...] della folgorazione del signor [...] nei suoi romanzi, infatti, [...] esorcizzata. Se ne parla ma [...] mai. [...] con la morte un rapporto [...] tipo professionale: asettico, mediato dal medico, [...] dalle perizie scientifiche. I personaggi dei suoi [...] sottolineare il motivo fortuito di una morte: [...] malattia. Il moltiplicarsi dei casi [...] come una cosa orribile, come una specie [...] non si sa da dove proviene. Di fronte ad un [...] un sentimento [...] come di fronte a [...] saputo fare qualcosa di molto difficile, qualcosa [...]. [...] descrive quella dinamica del [...] ci fa ogni giorno commettere un omicidio [...] la [...] la ripone in un [...] cui [...] della vita non diventa [...]. Il nostro inconscio non [...] ma semplicemente la immagina [...]. Insomma per [...] la vita non finisce [...]. La Christie fa diventare [...] convenzionale nei confronti della morte che è [...] civiltà. Di negazione, di rimozione, [...] rapporto [...] con la morte. La morte è esibita [...] con una assicurazione degna [...] Hans: «Stai tranquillo a te non può succedere [...]. Ed è la convinzione [...] noi si porta appresso ogni giorno. Spade e Marlowe irrompono [...] come una guerra irrompe sulla vita tranquilla [...]. Lasciamo la parola a Freud: «La [...] non poteva che [...] via questo modo convenzionale [...] morte. Adesso la morte non [...] rinnegata: ad essa non si può non [...]. Gli uomini muoiono davvero [...] ad uno ad uno ma in molti, [...] un sol giorno. Certo, può ancora sembrare [...] che una pallottola colpisca questo o [...] ma il secondo può [...] pallottola: la frequenza mette fine ad ogni [...]. E così la vita [...] interessante. E in effetti la [...] Hammett e Chandler è una società in [...]. Nelle società in guerra [...] non è nascondibile. /// [...] /// Vita e morte sono [...] filo. E la folgorazione del [...]. La morte è nello [...] e dolorosa. Ecco perché nella finzione [...] cinismo. Maschera di un reale [...]. E Hammett fa dire [...] Sam Spade: «Lo so, il mio è esattamente il [...] si potrebbe attendere da un uomo [...] della pietra». Ecco dunque [...] tra i due miti. È un antagonismo che [...] nostra cultura, la nostra psicologia e che [...] davvero simbolo di valori reali della nostra [...]. Il mito infatti non è [...] una giustapposizione aperta da qualche diabolico meccanismo industriale. Ma a questo punto [...] con Spade o con [...] Freud non ha dubbi: «Non [...] che nella realtà e nei nostri pensieri [...] il poeto che le è dovuto e [...] al nostro modo inconscio di atteggiarsi nei [...] Tutto ciò è vero non configura una condizione [...]. Piuttosto per certi ver-, si [...] come un arretramento, una [...] ma presenta quantomeno il vantaggio [...] : renderci di nuovo più sopportabile [...]. Ricordiamo [...] massima «si vis pacem para [...] se vuoi conservare la pace [...] la guerra. Ferdinando Adornato TRAI MASSIMI [...] Scuola [...] Francoforte Max [...] morto dieci anni fa, [...] 11 meno noto In Italia. Adorno, Infatti, oltre al [...] anticipate nel tempo, si è più agevolmente Inserito [...] della nostra cultura per 1 suol specifici Interessi [...]. Eric [...] è addirittura divenuto quasi un [...] per la semplificazione [...] pur sostenuta da una positiva [...] etica [...] che ha creduto dover imporre [...] più complessi problemi teoretici affrontati dalla Scuola. Marcuse, infine, ha avuto, [...] funzione di vero e proprio leader culturale [...] avanzato di idee e di speranze che [...] come [...] della liberazione». Eppure, della Scuola di Franco [...] e della [...] rivista, la [...] per la ricerca [...] che diresse dal [...] 1941, [...] è figura fondante. A lui, sia pure In [...] con Adorno, si deve [...] di quella [...] critica» che, anche attraverso [...] un apporto rilevante della cultura tedesca tra [...] mondiali; a lui, I-noltre, il coordinamento e [...] grandi opere come [...] personalità [...] che rimane ancora oggi [...] per la comprensione (e la critica) di [...] e culturali di massa nel [...] più: gli stessi ultimi [...] Intellettuale di [...] Il riaffiorare [...] vignetta sulla Scuola di Francoforte: [...] con Marcuse, Adorno e [...] dieci anni fa il [...] della scuola di Francoforte. Eppure le sue teorie [...] importanti di quelle di Adorno, [...] o Marcuse. Ma forse ha sottovalutato [...] di massa Facciamo entrare [...] in [...] determinante di un pessimismo [...] radici [...] II processo di [...] (per usare un termine [...] Clan Emilio Rusconi nel libro »La scuola di Francoforte», De Donato 1972) che coinvolse 1 suol atteggiamenti teorici [...] tutti elementi che fanno di [...] della Scuola di Francoforte, [...]. Esporre In breve spazio [...] «teoria critica» sia, non è Impresa tentabile. Basti osservare che Indubbiamente [...] e malgrado 1 rigetti e [...] polemiche a questo [...] trae origine dal marxismo tedesco [...] anni Venti, quale si era andato configurando dopo [...] e coscienza di classe» di Lukàcs e dopo [...] e filosofìa» di [...] opere entrambe che [...] una rilettura di Marx a [...] da Hegel, In con frapposizione con la vulgata [...] o con la chiave neo-kantiana [...] fine del secolo. /// [...] /// In primo luogo, di [...] della dialettica nel pensiero di Marx, e [...] a categorie come quelle di alienazione e [...] merce, sulla scorta sia delle riscoperte «opere [...] alcune parti, non certo marginali e irrilevanti, [...] tardi riconfermate nella loro Importanza dalla pubblicazione [...]. [...] sin [...] da un [...] oda un [...] cercò di evidenziare la polemica [...] contro ogni filosofia che volesse porsi come [...] universale» della storia, e di [...] al contra-rio, su quel concetto di scienza come «conoscenza [...] del movimento storico» che egli giustamente considerava come proprio [...] Marx e alle sue ricerche, culminate nel [...]. Occorreva perciò [...] come [...] affermò nella prolusione da lui [...] nel gennaio 1931, quando assunse la cattedra a Francoforte [...] sviluppare una [...] sociale» che fosse In stretta [...] con la "vita sociale" degli uomini: Stato, diritto, economia, [...] in breve [...] cultura [...] e spirituale [...] in generale». Abbiamo sottolineato, per la [...] pregnanza, [...] «mate» [...] «vita sociale»; mentre per intendere [...] vaghezza [...] In generale» preso a riferimento, [...] collocarsi nel quadro della polemica contro uno storicismo relativizzante, [...] tutto tendeva a diluire nella immediatezza del dato, del [...] storico, della contingenza (aprendo [...] si potrebbe ag-giungere [...] la strada ad peni opportunismo [...] sfera [...] politica). MANC A, [...] dei campi di Indagine accennato [...] quella «psicologia» e [...] sociale» che segnarono un punto [...] contatto tra [...] e la [...] come manca quei rilievo alle [...] e dello spettacolo che sarà [...] merito di Adorno Includere ed ampiamente elaborare. Al contrario, [...] di questo [...] ad [...] di fatto sacrificata sarà [...] con conse-guenze non Indifferenti, sia [...] la labilità che finisce per [...] al di fuori di essa, [...] concetto [...] essenziale per Marx [...] di «c/asse», sia per un [...] restringimento del campo di indagine al fenomeni che Marx [...] definito [...]. Né vale la giustificazione [...] fine degli anni Trenta da [...] che la conflittualità tra [...] e forze produttive dovesse [...] ormai esaurita, spostando cosi [...] di lotta su altri terreni della «cultura [...] spirituale». PIÙ CHE seguire [...] itinerario del pensiero di [...] o soffermarsi su quella «Dialettica [...] che, scritta in collaborazione con Adorno, anzi frutto del [...] quotidiano colloquiare, doveva segnare un punto di svolta della [...] critica», giova forse, in questa [...] fermarsi [...] Dando pienamente atto al contributo [...] dato da [...] e da Franco forte (come [...] altro verso e in altro contesto dm Gramsci) a [...] li marxismo e il pensiero del movimento [...] dalle secche deli [...] ma mettendo In guardia contro [...] pericoli, sussistenti, di una tale impostazione: trascurare li nucleo [...] del modo di produzione capitalistico, Isolare io [...] tecnico» e le sue conseguenze [...] rapporti sociali reali, coinvolgere in un unico orizzonte [...] con una curvatura che si [...] sempre più pessimistica [...] le marxiane telassi Io lotta». /// [...] /// PIÙ CHE seguire [...] itinerario del pensiero di [...] o soffermarsi su quella «Dialettica [...] che, scritta in collaborazione con Adorno, anzi frutto del [...] quotidiano colloquiare, doveva segnare un punto di svolta della [...] critica», giova forse, in questa [...] fermarsi [...] Dando pienamente atto al contributo [...] dato da [...] e da Franco forte (come [...] altro verso e in altro contesto dm Gramsci) a [...] li marxismo e il pensiero del movimento [...] dalle secche deli [...] ma mettendo In guardia contro [...] pericoli, sussistenti, di una tale impostazione: trascurare li nucleo [...] del modo di produzione capitalistico, Isolare io [...] tecnico» e le sue conseguenze [...] rapporti sociali reali, coinvolgere in un unico orizzonte [...] con una curvatura che si [...] sempre più pessimistica [...] le marxiane telassi Io lotta». 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