Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3506333022.

Il pro-blema è che George [...]. [...] vuole diventare lo sceriffo ca-po [...] paese, e sta ponderan-do seriamente la [...] candida-tura alla presidenza nel 2000. La [...] visione è esemplare del [...] e stupratori a morte o quasi, tutti [...] arrangi-no da soli, lo stato si preoccu-perà [...] pa-ghino le tasse e sappiano leg-gere e [...] dalla terza elementare. Cinquan-tenne [...] e alto almeno quanto Clinton, [...] capace di brillare davanti alle telecamere, e [...] ha ancora accusato, o si prevede lo [...] calato i panta-loni richiedendo servizi di cui [...] parlare in que-sta sede. Prima di tutto la politica [...] pubblico. Nella lunga lista dei [...] sotto il suo mandato di governatore, [...] la riduzio-ne del periodo [...] che intercorre tra una condanna capitale e [...] precedentemente ferma a 8 anni. Con George [...]. [...] le procedu-re si sono sveltite, [...] finalmente il Texas sta per su-perare [...] e [...] Saudita nel nu-mero delle sen-tenze [...]. Ieri è stato giustiziato [...] del 1997, e altri tre riceveranno [...] letale entro la settima-na. Siamo vicini a passare [...] 19 esecuzioni nel 1996 e quello di [...] 1935. Altro record straordinario, il Texas [...] pri-mo stato [...] ad ap-provare la legge [...] molestatori di bambini la pos-sibilità della castrazione [...] al carcere. Il Michigan e la South Carolina [...] pas-sato una legge simile, ma i tri-bunali [...] dichia-rato la incostituzionalità. I paesi scandinavi e [...] Germa-nia [...] la possibilità della castrazione chimica, cioè usando [...] ma quella chirurgica è per-messa solo in Texas. Per ora è rigorosamente [...] molti texa-ni preferirebbero fosse obbli-gatoria. Eletto governatore nel 1994 [...] dei voti, [...] è riuscito dove il [...]. È diventato un vero [...] mentre George senior, nato e cresciu-to nel [...] Yankee, il Maine, non ha mai convinto, [...] comparso in stivali, cappello-ne da cowboy e [...]. Come poteva mai pas-sare [...] che, nel sen-so comune popolare, è un [...] educato alle scuole migliori ma con poca [...] pronunciare un discorso senza impappinarsi, e soprat-tutto, [...] pa-rentesi come imprenditore con i soldi di [...] Il [...] governatore del Texas invece [...] cittadina [...] pe-trolifera dello stato, e [...] Hou-ston. Come il padre, è [...] quando ha svolto il servizio militare con [...] Guar-dia Nazionale. Poi è partito per [...] elite del nord est, [...] di Yale e di [...] dove ha conseguito un Masters [...] Business. Ma nel 1975 era [...] Te-xas, dove fondava una società di petrolio [...] la [...] e sposava nel 1977 [...] maestra elementare, Laura. Nel 1978 si è [...] Congresso ma non è stato eletto. Ha continuato dunque a [...] per re-stare miliardario come del re-sto tutti [...] famiglia, e nel 1989 ha acquistato con [...] imprenditori la squadra di baseball dei Texas [...]. Era il manager della [...] occupò della campagna per la riele-zione del [...] e poi, dopo la sconfitta, si pre-parò [...] governa-tore del Texas. Vittorioso sul popolare governatore [...] Ann Ri-chards, è riuscito meglio del fratello [...] che avrebbe voluto diventare [...] Florida ma non ce [...] fatta. Adesso non gli resta [...] Senato o la Pre-sidenza, ma il Senato lo [...] per la presidenza ha un grande problema: [...] la [...] immagine di debole e [...]. È per que-sto che [...] Barbara, coadiuvata [...] di ga-binetto del marito, John [...] sta orchestrando una vasta [...] di George senior, di cui fa parte [...] recente salto con il paracadute. Come per dire: non [...] che tutti pensano. Con un tasso di approva-zione [...] del [...] George [...]. Nella confusione e nella [...] nazionale repubblicana poi, risplende di luce propria, [...] son-daggi interni vie-ne subito dopo Colin Powell, Jack [...] e Dan Quayle (e [...] sono più conosciuti na-zionalmente di lui, che [...] profilo basso in questi ul-timi anni). A [...] però non ha annunciato [...] si ripresente-rà alle elezioni di governatore, né [...] alla presi-denza. Tutti san-no che le [...] sono poche, dato che il suo Texas [...] laboratorio di poli-tica repubblicana. Nella capitale Austin il [...] molto fiero di co-me sta lavorando a [...] o lo sta-to [...]. Il governato-re ha pareggiato [...] e in termine di spe-sa per i [...] è al quarantottesimo posto, al cinquantesimo come [...]. Nel 1995 la legi-slatura voleva [...] sanitaria gratuita al [...] delle famiglie che si trovano [...] il livello di povertà (un reddito di 14 mila [...] o circa 24 milioni annui per una famiglia di [...] ma George [...]. [...] si è opposto e ha [...] la soglia della [...] al [...] delle famiglie. È in corso di [...] rivoluzionario che privatizza completamente [...] pubblica ai poveri. Una grave sconfitta per [...] stato il fallimento della [...] proposta di tagli delle [...] per un totale di 1 miliardo di [...]. Ma no-nostante ciò il Texas [...] paradiso dei repubblicani, do-ve il libero mercato [...] e lo stato anatema. Sul piano nazionale favori-sce George [...]. [...] il suo re-pubblicanesimo economica-mente e [...] conser-vatore ma progressista cultu-ralmente. Vuole contenere il flusso [...] Texas, ma non approva la mentalità da for-tezza [...] California. E [...] accetta qualche restri-zione, ma non [...] oppone. È un convinto sostenitore [...] ma soprattutto della responsabilità individuale e dei [...]. Da die-ci anni ha [...] bere e si presenta come un uomo [...] con le sue due ge-melle quindicenni Barbara [...] Jenna [...] le nonne), e le domeniche nella chiesa Me-todista [...] lui che è nato in una famiglia Episcopa-le. ///
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Per le strade di Algeri [...] del voto e con [...] degli attentati del Gia. La prima lotta [...] è provare a condurre [...] O rischiare la vita tutti i giorni come [...] Khalida [...] che racconta. A farla da padrone [...] del corpo, i «Ram-bo» in tuta blu [...] «Ninja», [...] re-parti speciali antiterrorismo. Sono gli uomini in [...] un muro umano attor-no ai 7. Una società in ostaggio [...] liberarsi dalla paura, dai diktat integrali-sti, dalla [...] potere che fa fatica a coniugare la [...] alla vigilia del voto. Resistere al ter-rore è [...] volto della normalità. È quello che cerca [...] gente di Algeri, affollando i mercati, intratte-nendosi [...] scuole e luoghi di lavoro, re-candosi il [...] fe-sta, ai bagni turchi o in mo-schea [...]. [...] si combatte anche così, [...] a scuola o al lavoro in jeans [...] corta, giocando a pallone nelle strade polverose. Si combatte la paura [...] con un sorriso. Per questo non si [...] questa gente. Ma la paura ti [...] vita ad Algeri: la vedi riaffiorare nello [...] Moham-mad, studente liceale che ama Khaled e [...] la ritrovi nei gesti [...] Salima, [...] universitaria con la passione [...] amare gli [...] o, per una donna, [...] pista in cal-zoncini corti vuole dire oggi [...] Algeria [...] nel mirino dei «killer di Allah». Non vi è gior-no [...] Algeri [...] cui non si oda un boato, non [...] cariche di feriti di-rette a piena velocità [...] non si passi vicino ad un luogo [...] è esplo-sa una bomba o il traffico [...] gli artificieri stanno cercando di disinnesca-re un [...]. Negli ultimi due giorni [...] i [...] del Gia hanno portato [...] di sangue nel cuore di Algeri, al [...] e nella Piazza dei Martiri, a [...] stessa la tecnica, [...] di due mi-cidiali ordigni, [...] venti morti e 65 feriti. Si respira speranza e [...] morte oggi in Algeria. Vie di mezzo non [...]. Ma [...] rifiuta di farsi ingabbiare [...] «matta-toio», «inferno», «pozzo di abiezione». [...] della spe-ranza è quella [...] da Leila [...] da Salima [...] da Louisa [...] dalle donne che da [...] sfidato le minacce di morte de-gli integralisti [...] Gia [...] le chiu-sure del regime, evocando nei loro [...] sogno cullato da milioni di al-gerini: quello [...] Paese aper-to, multietnico, solidale, [...] democratica, che non si [...]. E che per questo [...] altissimo tri-buto di sangue. È [...] che ritroviamo alla Maison [...] Pres-se, [...] quartiere di [...] il cuore popolare della [...]. Sono oltre 60 i [...] dal 1994, molti altri sono costretti a [...] redazioni dei sei quotidiani indipendenti che ancora [...] di annientamento decretata dal Gia. Alla «Maison» non [...] grande dispiego di polizia: il [...] non ama le voci critiche. Spiega Omar [...] diret-tore del quotidiano «El [...] braccato dagli integralisti e [...] per la [...] au-tonomia di giudizio. Ma in Algeria ci [...] morti, troppe prove e i gior-nalisti vogliono [...] fondo il loro ruolo di testi-moni. Dire la verità anche [...]. La lotta senza quartiere [...] del Gia non può giustificare la soppressione [...]. Una dittatura che vede [...] delle proprie idee come un pericolo morta-le». Ed è per evitare [...] milioni di algerini si re-cheranno domani alle [...]. Il bisogno di normalità [...] su una campagna elettora-le segnata da pesanti [...] candidati [...] da censure televisive e [...] scesa in cam-po dei militari, i «numi [...]. Ma [...] che guarda al domani [...] che ani-ma [...] un tempo roc-caforte del [...] Fronte [...] di salvezza [...]. ///
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Ma [...] che guarda al domani [...] che ani-ma [...] un tempo roc-caforte del [...] Fronte [...] di salvezza [...].