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[...] aprile [...] ru Martin L. King ucciso 25 anni [...] Andrew [...] era lotta di classe»« Stava [...] Washington per la "campagna dei poveri". È la sola cosa della [...] vita rimasta incompiuta. [...] ucciso piuttosto che ascoltare ciò [...] aveva da dire sui poveri»: parla Andrew Young. Compagno di Martin L. King, svela [...] progetto del leader nero: [...] alla segregazione razziale, per un movimento più [...]. A 25 anni [...] domani a New York una [...]. /// [...] /// Andy 6 Andrew Young, [...] Congresso, giù ambasciatore americano alle reazioni Unite [...] Presidente Carter. Ma tutta [...] lo ricorda sul balcone [...] Motel di [...] accanto al corpo di Martin Luther King, assassinato la mattina del aprile 1968. Aveva promesso da giorni [...] finalmente lui richiamato. Pensavo dì chiamarti mentre [...]. Un guasto fortunato per [...]. Ti chiedo questo, per [...]. In Italia tutti ricordano [...] aprile, giorno della morte di Martin Luther King. In [...] si celebra 11 18 [...] nascita. Come lo spieghi? Al [...] scioccati [...] che volevamo [...]. Per esempio «The Martin Luther King [...] non ha organizzato niente [...] aprile. [...] King 0 contro qualsiasi [...] giorno. E anch'io ero cosi. Solo di recente ho [...] che la [...] morte 0 stato un [...] in sò. Potente come la [...] vita. E infatti sarò a New York [...] fine settimana. Ricorderemo quel giorno con una [...]. [...] mesi la, dopo gli [...] Crown I [...] Ira neri, ebrei e [...] in quel quartiere, a [...]. E mi hanno detto [...] la polizia e i neri vanno [...] che hanno buoni rapporti, [...] ebrei. Il pastore nero stava [...] in una sinagoga, quella sera. Dicevamo: 6 possibile che [...] definisca [...] comunità? lo allora ho [...] invitare tutti, le chiese, i neri, la [...] del quartiere, tutti uniti, in un corteo [...] fino al municipio. Un simbolo di pace [...]. Un paio di settimane [...] Ilo [...] che stavano organizzando proprio questa marcia. Sarà da Time [...] alle Nazioni Unite. /// [...] /// Ci saranno molti agenti [...] ebrei e i neri del quartiere, i [...] comunità. /// [...] /// E ci sarò io. È la prima volta [...] di simile il 4 aprile. Cioè [...] della morte di Martin. Perché questo [...] adesso ci siamo resi [...] morte di Martin Luther King conta quanto [...]. Molta gente ha capito, [...]. È come se fossero stati [...] a ciò che diceva, dopo la [...] morte. /// [...] /// Di colpo, [...] del 1968,0 successo qualcosa. Anche i piccoli «college» [...] New [...] si sono accorti che [...] un altro colore. Ogni collegio e ogni [...] uno sforzo di avere più studenti neri. Prendiamo un altro caso, [...]. Dal 1965, le imprese [...] legge, aprire porte e carriere ai neri. Ma si trattava di [...]. /// [...] /// Dici che II paese correva [...] una intuizione, una osservazione di Martin Luther King e anche mia. Oggi sappiamo che certe [...]. Basta pensare alla ex Jugoslavia. Cosa avrebbe detto Martin Luther King [...] cosa vedo io? Durante [...] Reagan [...] democrazia. Una delle risorse della [...] partecipazione, vera, di lutti. Quando sono stato in Russia, [...] poi in Georgia, [...] appena stata una dimostrazione. La polizia aveva [...]. [...] stati 90 morti. Non riuscivo a capire. Come poteva la polizia [...] propria gente? Mi hanno risposto: «Noi siamo [...] russi. Non siamo la stessa [...] la stessa lingua». Ho visto cosi il [...] ciò che ha portato alla secessione. Russi e georgiani potevano [...] vivere insieme se avessero condiviso diritti e [...] abbandonato il gioco [...]. Ma nessuno se ne [...] tempo. E in [...] ex Jugoslavia [...] stata [...] politica, amministrativa, militare. Ma non morale. Quando si crea una [...] cui un gruppo di gente non si [...] anzi si sente rifiutata, questa gente tende [...]. In una situazione simile, [...] sono la retroguardia, spingono al peggio. /// [...] /// Qualsiasi società può rompersi [...] della crisi economica. E qualunque gruppo di minoranza [...] diventare [...] il capro espiatorio. Penso che se non [...] una recessione globale, molte di queste tensioni [...]. Dunque non è la [...] Muro [...] di tutto ciò che [...]. [...] stato un [...] tragico della [...] totalitaria e della incapacità del [...] libero di andare incontro alle speranze ma anche alla [...] al disorientamento della gente. /// [...] /// Da Martin Luther King [...] Rodney King, Il nero massacrato di botte dalla polizia [...] Los Angeles. Che cosa c'è In [...] mondo 0 cambiato: I cambiamenti [...] e [...] Unione Sovietica sono in parte [...] risultato di una rivoluzione dei diritti umani. Quella rivoluzione ò stata [...] Martin Luther King. Tante cose sono accadute. Il mondo del lavoro [...]. [...] università sono diverse. È cambiata la classe [...]. La vita e la [...] Martin Luther King hanno avuto un impatto profondo [...] razza e sulle etnie. Il grande insegnamento ò [...] cambiare senza violenza e senza distruzione. Anzi il cambiamento non [...] più efficace, Ma Rodney King? lo non [...] Rodney King come un problema razziale. Lo vedo come un [...]. In che senso? I [...] vittime e sono ancora oppressi in America. E ovunque nel mondo. Voglio dire, se Rodney King [...] uno studente universitario della classe inedia, anche [...] sarebbe stato trattato cosi. /// [...] /// Noi odiamo i poveri. E diamo a loro [...] loro povertà. In America i poveri [...] pigri, gente che fa di tutto per [...]. Gente che porta via [...] nostra. Sono loro la ragione per [...] paghiamo [...] alte. È una questione di classe [...] non di razza, dunque? Martin parlava di razzismo, guerra [...] povertà, lo penso [...] a [...] Quel lungo sogno Il 28 [...] 1963 olire 200. In [...] occasione, accanto a molli [...] Luther King pronunciò un [...] diventare famoso. [...] documento rappresentò una grande luce [...] speranza per milioni di schiavi negri marchiati a fuoco [...] fiaccati [...]. Rappresentò [...] festosa che poneva fine [...] della schiavitù. Ma a cento anni [...] prendere atto di una tragica realtà: i [...] ancora liberi. A cento anni di [...] dei negri ò ancora mutilata dai lacci [...] delle catene della discriminazione. A cento anni di [...] vivono su uno sterminato oceano di benessere [...]. A cento anni di [...] sono ancora [...] ai margini della società [...] loro terra. E oggi siamo venuti [...] a testimoniare in tutta la [...] drammaticità la nostra condizione. In un certo senso [...] capitale della nostra nazione per esigere un [...]. Quando gli architetti della [...] le magnifiche parole della [...] della Dichiarazione di Indipendenza, [...] che impegnava tutte le future generazioni di [...]. Questa cambiale prometteva che [...] uomini sarebbero stati garantiti gli inviolabili diritti [...] e al perseguimento della [...]. Oggi òla [...] vita e la [...] morte abbiano cambiato la percezione [...] razzismo, il rapporto con la guerra. Ma 0 stato ucciso [...] la questione della povertà. La storia non è [...] in questo modo. Senti, lui stava andando [...] Washington [...] «la campagna dei poveri» e quella ò [...] cosa della [...] vita che è rimasta [...]. Nessuno di noi ha [...] stava per dire. [...] ucciso piuttosto che ascoltare [...] da dire sui poveri. Dopo di lui non [...] definire un messaggio sulla povertà, qualcosa che [...] capire. Voglio dire, siamo in [...] della Somalia perché 6 una questione di [...]. Ma dallo Zaire o [...] o dalla Liberia, dove siamo [...] responsabili per [...] e [...] preferiamo [...] alla larga. È come quando [...] stato il terremoto in Nicaragua. Abbiamo mandato lutti i [...] possibile, a breve termine. Ma quando il Nicaragua [...] libero, abbiamo mandato i Contras. [...] non è più solo [...]. Ci sono [...] Latini, gli Asiatici, 1 Caraibici. Ma quello era il [...] dei poveri». [...] con noi Cesar Chavez, il [...] dei [...]. [...] bianchi poveri. /// [...] /// Stavamo davvero provando a [...] pezzi di [...] del mondo americano. Perché pensi che fosse [...] politicamente il problema della [...] sai. Anzi, la società guadagna quando [...] costa meno che avere [...] scolastici separati. Ma quando si [...] la questione della povertà [...] dei conti, decidere che cosa viene prima [...] spetta. Se vogliamo nutrire i [...] smontare la macchina della guerra. Quella era una delle [...] Martin ha preso posizione contro la guerra [...] Vietnam. Si è reso conto [...] poteva continuare [...] miliardi di dollari per [...] allo stesso tempo affrontare i problemi dei [...]. Ora, però, stiamo arrivando [...] in cui la genie comincia a rendersi [...] povertà 0 troppo costosa, Non possiamo [...]. Possiamo mandare un ragazzo [...] "per [...] dollari [...] se dopo trova un lavoro, [...] e paga le tasse. Ma se [...] percento dei giovani neri [...] dalle prigioni la cosa 0 diversa. Tenere qualcuno in prigione [...] New York costa 30 o [...] dollari [...]. È un ciclo che [...]. La tassa del crimine, [...] ò probabilmente la tassa più alta che [...]. La tassa nascosta Certo, [...] misure di sicurezza che ci sono, ogni [...]. Tutto il denaro impegnato [...] e aggressori. È una tassa terribile. Che cosa avrebbe detto Martin Luther King delle gang, dei giovani senza speranza, dei [...] Non [...] negli anni Sessanta. Non in questa misura. /// [...] /// [...] i [...] a tutti che [...] non ha pagato questa cambiale [...] suoi cittadini di colore. Invece di onorare questo [...] ha dato al [...] nero un assegno [...] assegno tornato indietro con la causale «fondi [...]. Ma noi ci rifiutiamo [...] la banca della giustizia versi in stato [...]. Ci rifiutiamo di credere [...] cassaforte di opportunità di questo paese i [...]. Siamo quindi venuti a [...] un assegno che ci garantirà le ricchezze [...] la sicurezza della giustizia. Siamo venuti in questo [...] per ricordare [...] la irrinunciabile urgenza [...]. Non ò questo il [...] alla tentazione di prendere tempo o di [...] del gradualismo. Ora ò il momento [...] promesse della democrazia. Ora ò il momento [...] buia e desolata valle della segregazione verso [...] giustizia razziale illuminato dal sole. Ora ò il momento [...] porte [...] a tutti i figli [...] Dio. Ora b il momento di [...] la nazione dalle sabbie mobili [...] razziale [...] sulle solide fondamenta della fratellanza. Sarebbe fatale per il [...] del momento e sottovalutare [...] negri. Questa soffocante [...] del legittimo scontento dei [...] solo con il fresco vento di un [...] e uguaglianza. Il 1963 non ò [...] un inizio. Se il paese farà [...] avranno un brusco risveglio tutti coloro che [...] negri si accontenteranno di [...] dato sfogo al loro [...]. [...] non conoscerà requie nò tranquillità [...] che non [...] i diritti di cittadinanza dei [...]. Il vortice della rivolta [...] le fondamenta della nostra nazione fin quando [...] luminoso giorno della giustizia. Ma [...] qualcosa che debbo dire [...] che se ne sta in attesa sulla [...] conduce al palazzo della giustizia. In attesa di conquistare [...] ci spetta di diritto, non dobbiamo macchiarci [...]. Che la nostra sete [...] venga placata bevendo dalla coppa [...] e [...]. La nostra lotta deve [...] alti valori della dignità e della correttezza. Non dobbiamo consentire alla [...] di degenerare in violenza fisica. Mai dobbiamo cessare di [...] altezze sulle quali la forza fisica si [...] spirituale. Il nuovo, meraviglioso vento [...] soffia sulla comunità negra non deve portarci [...] confronti di tutti i bianchi in quanto, [...] loro presenza [...] oggi, molti dei nostri [...] capito che il loro destino ò legato [...] e che la loro libertà ò [...] legata alla nostra libertà. Il nostro non può [...] mentre camminiamo dobbiamo prendere [...] di guardare dinanzi a noi. Non possiamo tornare indietro. [...] chi chiede a quanti si [...] per i diritti civili «quando [...] soddisfatti?». Non potremo mai essere [...] i negri saranno vittime degli inenarrabili orrori [...] forze di polizia. Non potremo mai essere soddisfatti [...] che i nostri corpi, fiaccati dalle fatiche del viaggio, [...] potranno trovare riposo nei motel [...] e armati di [...]. Ma noi siamo riusciti a [...] deporre le anni [...] e a [...] partecipare alle dimostrazioni. /// [...] /// Martin aveva sviluppato un [...] cambiato, che stava per cambiare [...]. E [...] del 1968 era una elezione [...] per noi. Noi abbiamo legato la [...] i poveri» al programma di Robert Kennedy [...] I [...] Humphrey. Robert Kennedy ò [...] ucciso e Hubert Humphrey [...] elezioni. Se [...] vissuto o uno o [...] avremo avuto [...] differente, un mondo differente. In ogni minoranza c'è una [...]. In questo caso sono [...]. /// [...] /// È un bel problema. Gli uomini neri tendono [...] le donne nere hanno i loro vantaggi. Dicono che più donne vanno [...] che hanno lavori migliori. La nostra comunità tende [...] la donna nera sta meglio [...] nero. Questo può spiegare il [...] uomini neri contro Anita Hill? Anita Hill, [...] rappresenta la condizione della donna nera povera [...] sessualmente e moralmente. /// [...] /// Le donne nere non [...]. Gli uomini le forzano, La [...] offre nessuna protezione. Neanche la protezione di [...] nascite facili. In qualsiasi piatto della [...] nere sono in una situazione peggiore. Anita Hill, dunque non [...] vincere contro Clarence Thomas. /// [...] /// Sono stato in Oklahoma [...]. Ho visto che Anita [...] diventare giudice federale. E io spero vivamente [...]. Forse arriverà alla Corte [...] giudice federale ò già [...] importante. Un tuo pensiero finale per [...] 4 aprile C'è il grande concetto cristiano: una resurrezione [...] una crocifissione. Non ò solo fede. È uri fenomeno sociale [...] accadere dopo la morte di Martin Luther King. [...] stata [...] politica, morale, anche economica. La morte di Martin [...] il suo movimento. [...] diffuso in tutto il [...]. Senza di lui non [...] cosa, lo so. Ma quando è crollato il [...] di Berlino, i giovani tedeschi stavano cantando [...]. E in Sud Africa [...] la nostra lotta. E dovunque la gente [...] libera pensa a Martin Luther King, come [...] a Gandhi. Edgar [...] insisteva nel definire [...] Luther King. Nella biografia che il giornalista Anthony [...] ha dedicato [...] che fu a capo [...] dal [...] al 72 («La vita segreta [...]. Edgar [...] Bompiani [...]. Su ispirazione di chi? Di [...]. Da eliminare per [...] -questo fu a lungo [...] addomesticato. Come Samuel Pierce, [...] repubblicano poi ministro [...] Reagan. Tutto cominciò, racconta [...] del 1963. [...] «si era imbarcato [...] una massiccia operazione di sorveglianza [...] confronti di King: intercettazioni [...] per le quali aveva praticamente [...] il benestare di Robert Kennedy, e microfoni nascosti che [...] aveva mai autorizzato [...]. Obiettivo iniziale: dimostrare che King [...] un [...]. Però, prosegue [...] «alla fine del [...] non era emerso niente che [...] il leader nero di comunismo, ma parecchio che poteva [...] degli interrogativi circa la [...] moralità privata. Al reverendo King piaceva [...]. [...] giovane e vigoroso, «lontano [...] venticinque ai ventisette giorni ài mese» come [...] probabilmente maschilista nella media, ricorreva a delle [...]. E oltre la moglie [...] aveva tre compagne abituali [...] Stati. Nel dicembre del [...]. Da allora, con le microspie [...] nel Willard Hotel di Washington o [...] di [...] rubando lo lo con [...] apparecchi a raggi infrarossi. Fino a mettere insieme [...] una relazione omosessuale con [...]. Con enorme sorpresa di Edgar, [...] ignorò il consiglio» rivela [...]. Accumulato il materiale [...] si lanciò, dunque, nella [...] agli occhi dei neri, degli Stati Uniti [...] il suo «Nemico». Non era destinato ad [...]. /// [...] /// Più [...] il suo accanimento, più [...] Martin Luther King. Nel [...] Time [...] consacrato uomo dell'anno. Nel [...] fu la volta del premio Nobel. [...] racconta che nel capo [...] si accompagnava [...] dia perchè da molto tempo [...] lui stesso al Nobel», [...] un colpo di scena in [...] brigava da anni per ottenere [...] candidatura al riconoscimento per la pace. /// [...] /// Non riuscì il tentativo di [...] arrivare sui giornali il materiale che «svergognava» King: nessun [...] si prestò a una campagna strapotente, [...] ma anche così rozza. Ma quali effetti ebbe [...] Atlanta questa persecuzione di Stato? King era King. Ma sentiva di cedere. Una foto in bianco [...] lo mostra mentre esce dalla stanza del [...] singolarmente teso, ha gli occhi che guardano [...]. Edgar [...] non era fra loro. Quattro anni dopo [...] di quella persecuzione fallita, [...] nero moriva. Crearono il clima adatto [...] conclude [...]. Quanto a Edgar [...]. Si batté per impedire [...] del suo compleanno diventasse festa nazionale. /// [...] /// Non potremo mai essere [...] il solo cambiamento possibile a un negro [...] un ghetto più piccolo a un ghetto [...]. Non potremo mai essere [...] i negri del Mississippi non potranno votare [...] New York crederanno di non avere nulla [...]. Non dimentico che alcuni [...] subito processi e patimenti. Alcuni di voi sono appena [...] dalla cella di una prigione. Alcuni di voi vengono [...] cui reclamare la libertà ha significato essere [...] della persecuzione e flagellati dal vento della [...]. Siete [...] i veterani della sofferenza creativa. Continuate ad operare con [...] la sofferenza immeritata porta alla redenzione. Tornate nel Mississippi, tornate [...] Alabama, [...] nella Carolina del Sud, tornate in Georgia, [...] Louisiana, [...] nei sobborghi poveri e [...] città del Nord sapendo che in qualche [...] può e deve essere cambiata. Non crogioliamoci nella valle [...]. Oggi vi dico, amici [...] le difficoltà e le [...] del momento, ho ancora [...]. È un sogno profondamente [...] americano. Ho un sogno: che [...] nazione possa sollevarsi e vivere autenticamente in [...] suo credo «riteniamo queste [...] clic tutti gli uomini [...] uguali». I lo un sogno: [...] sulle rosse colline della Georgia i figli [...] furono schiavi e i figli di coloro [...] di schiavi possano sedere gli [...] accanto agli altri al [...]. Ho un sogno: che un [...] persino lo Stato del Mississippi, uno Stato desolato e [...] e [...] possa trasformarsi in [...] di libertà e di giustizia. Ho un sogno: che [...] miei quattro figlioletti possano vivere in una [...] ii giudicherà per il colore della pelle [...] loro carattere. /// [...] /// I lo un sogno: [...] lo Stato [...]. /// [...] /// Ho un sogno: che [...] vallata [...] ogni collina e montagna [...] di terra accidentata divenga pianura e ogni [...] diritto e che la gloria del Signore [...] tutta possa [...]. Questa ò la nostra [...]. Ed ò con questa [...] ritorno nel Sud. Con questa fede sapremo [...] dalla montagna della disperazione una [...] di speranza. Con questa fede sapremo trasformare [...] querule discordie della nostra [...] in una stupenda sinfonia di [...]. Con questa fede sapremo [...] insieme, lottare insieme, andare in prigione insieme, [...] libertà insieme, nella certezza che un giorno [...]. Quel giorno lutti i [...] Dio potranno cantare con rinnovata risonanza «paese mio. Terra dove morirono i miei [...] terra [...] dei Pellegrini fà che dal [...] di ogni montagna risuoni la libertà». E se [...] vuole essere una grand" nazione [...] sogno deve divenire realtà. Cile la libertà risuoni [...] del New Hampshire! Che la libertà risuoni [...] di New York! Che la libertà risuoni [...] degli [...] in Pennsylvania! Che la libertà risuoni [...] Montagne [...] incappucciate di neve in Colorado! Che la libertà risuoni dai [...] picchi della California! Ma non solo: che la [...] da [...] in Georgia! Che la libertà risuoni [...] nel Tennessee! Che dal fianco di [...] la libertà! Quando risuonerà la libertà, [...] modo che risuoni da ogni villaggio e [...] da ogni Stato e da ogni cinesi [...] in "cui tutti i figli di Dio, [...] ebrei e gentili, cattolici e protestanti, potranno [...] e cantare le parole di un vecchio [...]. Finalmente liberi! Grazie Dio onnipotente, finalmente [...]. /// [...] /// Grazie Dio onnipotente, finalmente [...]. (0)
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