Questo nuovo ambasciatore deve [...] imparato qualche cosa dal caro Perón, dalla nostra povera Evita [...] ha sentito come è ammalata? [...] ma guarirà, vedrà, guarirà. Avrà capito che con [...] potrà sempre scherzare. Torneranno a [...] e ad [...] paura di noi, quegli americani». Intanto, così parlando, continuava a [...] vedere lo studio. Uno studio molto scomodo [...] lussuosa. La mia amica, che [...] che lo trovava caro. Io ne ho molti [...] Roma, [...] li siamo fatti tutti durante quei bei [...]. Un [...] abbiamo guadagnato anche con [...] Santo: abbiamo messo su un [...] per pellegrini, ci ha reso, eh sì, ci ha [...] non [...] male. Anzi se vuole ancora [...] lo dica pure, andiamo a [...] li. Ma lei di [...] signora? Di Trieste? Tripoli e Massaua e Addis Abeba, [...] vedrà. Veramente Trieste [...] e [...] la [...] voce entusiasta si mutò e [...] il tono di un materno rimprovero [...] veramente Trieste, cosi cara al [...] cuore, non fu mai tra le più benemerite al [...] non è mai stata come la cara Milano. Ma adesso si rifarà». La mia amica la [...] non sapeva che cosa rispondere, tanto era [...] questo quasi incredibile rigurgito di nostalgie, di [...] speranze, da questo ingenuo miscuglio di fede [...] mare [...] e di attenzione ai [...] ai piccoli affari, da quella psicologia da [...] degli ex fascisti [...]. Pochi giorni dopo io [...] Sardegna, che è una delle regioni più povere [...]. A Cagliari [...] una montagna di roccia [...] bucata, traforata di grotte e di anfratti [...] gli eremiti della Tebaide, o meglio, come [...] delle famiglie di disoccupati cronici, ridotti al [...] della più estrema miseria. Altre numerose famiglie vivono [...] cunicoli sotterranei, nelle rovine del teatro romano, [...] a chi le guarda, una desolata montagna [...]. ///
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Altre numerose famiglie vivono [...] cunicoli sotterranei, nelle rovine del teatro romano, [...] a chi le guarda, una desolata montagna [...].