Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Belfagor-Serie unica-Edizione unica - numero di periodico»--Id 3474548500.

Dove non si vuole [...] costante attenzione gramsciana per i contenuti [...] della « letteratura popolare [...] non poteva [...] ignorare [...] delle scelte compiute per [...] e dove non si vuole neppure negare [...] del pubblico e del relativo sfruttamento a [...] ma dove si deve altresì rilevare che [...] gli spunti dichiarati sono quasi inesistenti (osserva [...] punto: «Sarebbe interessante sapere chi, nella redazione [...] Corriere della Sera [...] era incaricato di scegliere [...] quali direttive gli erano state [...] e che in generale [...] di neutralità mercantile a proposito [...] e delle sue scelte [...] altre pagine dei Quaderni. Gramsci cita alcuni passi [...] di Piero Rébora del 1932, che espone [...] della mancata fortuna della letteratura italiana contemporanea [...] Inghilterra, [...] le quali: « Scarsa capacità di obiettiva [...] [. Centinaia di vocaboli usati [...] non si trovano nei vocabolari e nessuno [...] significhino esattamente ». Conclude Gramsci: « [...] secondo il Rébora, dovrebbe intervenire [...] più nel fatto letterario, e non essere solo un [...] funzionando da prima istanza [...] critica [...] [. Ebbene, un raffronto tra [...] in tante altre pagine [...] elementarità che non può non caratterizzare una [...] tutti i suoi gradi, dai più infimi [...]. Si può aggiungere che in [...] nota dello stesso periodo Gramsci ipotizza una traduzione moderna [...] Spartaco di Giovagnoli, sottintendendo in certo senso un editing [...]. E tuttavia, come è [...] di un editore che non sia soltanto [...] », ma intervenga « nel fatto letterario [...] sempre nella direzione della domanda di facilità [...] Gramsci attribuisce al suo pubblico popolare, e [...] un editing (e un ruolo) di mediazione [...] commercialmente. ///
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E tuttavia, come è [...] di un editore che non sia soltanto [...] », ma intervenga « nel fatto letterario [...] sempre nella direzione della domanda di facilità [...] Gramsci attribuisce al suo pubblico popolare, e [...] un editing (e un ruolo) di mediazione [...] commercialmente.